Pov. Ste  

Ma è MAI POSSIBILE CHE QUESTA RAGAZZA SIA COSI INGENUA DA NON CAPIRE?

Siamo vestite eleganti, di sera, l’ultimo giorno che resta qui a Milano… dove crede che stiamo andando? A pescare? BAH!

Pov. Lucia

Dopo una buona mezz’ora ci fermammo. Ste mi prese per un braccio, e mi portò in luogo buio, anzi no, era la benda che me la rendeva buia. Stefania mi lasciò il braccio e mi tolse la benda, e mi accorsi che non era solo la benda a rendere buia la stanza, ma che la stanza era veramente buia. Accesero la luce all’improvviso, fui come accecata e senti un centinaio di voci all’incirca dire - SORPRESAAA!

- Mi aspettavo meno gente!

- quindi lo sapevi? Ah ho chiamato tua mamma e le ho detto della sorpresa e ha detto che le va benissimo e che puoi tornare a qualsiasi ora purché sia accettabile… 3/4 del mattino

-3/4??? Sei sicura che era mia madre?

- si hahaha ha detto che sarà l’unica volta dato che poi…. Sai no?

-sisi…- mi venne d’istinto l’abbracciai fortissimo e una mia lacrima cadde sulla sua spalla…

Mi voltai verso gli altri ragazzi, la festa era organizzata davvero bene, arrivò Luca che mi asciugò la lacrima…. Lo guardai  con una faccia molto stupida, credo, perché scoppiò a ridere..

Ero una ragazza timida ma attirai comunque l’attenzione di tutti, la Ste mi guardò facendo uscire gli occhi fuori dalle orbite –che fai?- mi chiese sottovoce

Io alzai la voce ancora di più

-    VI RINGRAZIO RAGAZZI, PER TUTTO QUELLO CHE AVETE FATTO PER ME IN QUESTI ANNI, IN QUESTA SALA CI SONO PERSONE CHE CONOSCO DA Più DI 5 ANNI- e voltai lo sguardo alla mia migliore amica e lei mi passò un microfono-Grazie, almeno non mi sgolo- parti una piccola risata generale – COMUNQUE CI SONO PERSONE INVECE, CHE CONOSCO DA NEANCHE UNA SETTIMANA- e questa volta guardai Luca, lo vidi fare una smorfia tra dolore e tristezza- MA ANCHE SE VI CONOSCO DA POCO SO CHE AVETE UN CUORE ENORME, PERCHÉ SENNÒ ADESSO NON SARESTE QUI, E PENSARE CHE LO AVETE FATTO PER ME MI RIEMPIE DI GIOIA, SAPETE HO SEMPRE PENSATO CHE SAREI RIMASTA SOLA, CHE NESSUNO MI AVREBBE VOLUTA, CHE NESSUNO DESIDERASSE CONOSCERMI SOLO PERCHÉ HO LA CARNAGIONE SCURA O PERCHÉ NON SOMIGLIO A UNA MODELLA….-

-    TU SARAI SEMPRE LA NOSTRA PICCOLA MODELLA, CON LE SUE INSICUREZZE CHE LA RENDONO BELLISSIMA-

A parlare fu Stefania e Luca si avvicinò a me

-    Sei bellissima cucciola. Continua ti prego.- e si allontanò

Lo fissai per un attimo – E VEDERVI TUTTI QUI PER DIRMI A-R-R-I-V-E-D-E-R-C-I  È STRAORDINARIO.

Mi sbagliavo sul loro conto, sono ragazzi davvero speciali…

Dopo la festa, Luca decise di accompagnarmi a casa. In macchina continua a stare male. Volevo davvero partire? Lasciare tutto quanto? E poi dove cazzo sarei andata? Perché mia madre non mi voleva dire dove saremmo andate?

-    Se tu fossi al mio posto che faresti? – eravamo scesi, e adesso eravamo davanti al portone del mio palazzo.

-    Senti piccola – adoro quando mi chiama piccola *-* - io non sono te, e tu non sei me, non posso decidere al posto tuo, se ti dicessi il mio consiglio, e tu lo seguissi in futuro, potresti pentirtene. Cerca di capire a di non prendertela… Comunque, non sai ancora dove andrai?

-    No, non lo so ancora… non capisco perché mia madre non me lo voglia dire…

-    Magari è una sorpresa- mi stava fissando diritto negli occhi sentivo l’imbarazzo salire e salire ma cercai di trattenermi e di fare la faccia più normale di questo mondo.

-    Vabbè si è fatto tardi, buon viaggio tesoro, non dimenticarti di questi anni passati in Italia, e non dimenticarti di chiamarci quando arrivi, cosi ci potrai dire dove sei andata… ok?

-    D’accordo – lo dissi con moooolta tristezza

-    Che c’è?

-    Non voglio partire, non voglio lasciare tutto questo…

-    Senti facciamo così, un giorno verremo tutti a salutarti, promesso… - prese la sua mano e la mia e le pose entrambe sul suo petto

sussultai

-    Ok! –

-    Allora arrivederci, piccola – ed ecco di nuovo il suo sorriso che mi faceva impazzire!

-    Arrivederci –dissi con un mezzo sorriso, ed entrai dentro

Lo vidi allontanarsi e mentre le lacrime scendevano *aprii la porta e gli andati incontro, lo presi per un polso, lo girai di scatto verso di me, lo fissai per un periodo indeterminato negli occhi, e lo baciai* sarebbe stato bello se fosse successo davvero, ma il mio cuore vuole soffrire ancora un po’ e io personalmente non posso farci niente   lo vidi allontanarsi sempre di più e il mio corpo voleva andare da lui, ma non volevo peggiorare la situazione, restai li impalata per circa 5 minuti a guardarlo allontanarsi…

                                                                                                                                                                           
Capitolo 3:
 
ehi! Eccoci di nuovo a leggere la mia favola (?). si favola, perché dopotutto è tutta roba inventata!
Comunque qui Lucia si espone (?), cosa che prima non riusciva a fare perché troppo timida!
C’è anche una piccola, ma significante discussione tra Luca e Lucia, adesso la ragazza sembra ancora più indecisa su cosa deve fare!
Beh che dirvi, il prossimo capitolo, spero che ci chiarirà le sue idee.