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Autore: Hunterwolf    09/03/2013    4 recensioni
in un mondo dove sembra tutto normale, tutto immerso nell'oro e nella lussuria, si combattono guerre invisibili e sconosciute, tenute ai margini del mondo intero. una dimensione dove i guerrieri sono spie e la migliore di queste dovrà fare i conti con la malavita e le congiure degli stati rivali. questa spia è fredda come il ghiaccio, e le sue pistole lo sono ancor più di lui....
Genere: Avventura, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Portuguese D. Ace, Smoker, Tashiji, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Le grigie porte dell’ascensore si aprirono velocemente, componendo il corpo dell’agente un pezzo alla volta, partendo dal centro fino alla fine delle spalle, svelando le eleganti gambe e il volto tenace ; lo scenario davanti ai suoi occhi non cambiava mai, il suo era un mondo che non muta, rimaneva intatto nello spirito e nel corpo anche dopo tanti anni : il salone centrale era come il cuore di tutta l’agenzia, una grande e immensa stanza ovale e blu scura dove si tenevano sotto controllo tutti gli eventi che accadevano nel mondo intero. 
Verso il fondo della sala c’era un grande schermo digitale di colore verde chiaro con la mappa del globo, in una tonalità di verde più scura rispetto alla sfondo, con i nomi di tutte le capitali, delle sedi secondarie dell’agenzia, degli stati nemici e di quelli alleati : tutto ciò che era “buono” veniva segnato con un punto blu, mentre il resto con uno rosso lampeggiante, quando i punti blu e quelli rossi lampeggiavano, voleva dire che stava accadendo qualcosa di grave in un determinato stato. In quel momento, i punti dello stato di Alabasta lampeggiavano a tutta forza senza un attimo di tregua.
Smoker si avvicinò allo schermo, e nel frattempo osservava il resto della sala, i banchi super tecnologici degli operatori, gli agenti in camicia bianca e cravatta che li monitoravano nervosi per la situazione, e le altre spie che parlavano tra di loro.
“La situazione… sembra seria…” pensò con le mani in tasca, spostando gli occhi verso gli uffici posizionati in alto della sala, dalle loro pareti di vetri, si notavano gli agenti addetti alle informazioni estere ; li vedeva apparentemente tranquilli, ma sapeva che anche loro erano sotto torchio… una spia doveva sempre essere in grado di mostrarsi calma, anche se la situazione era difficile.
Arrivò praticamente sotto lo schermo, e vide un agente in nero, con i capelli arancione tirati distrattamente all’indietro, e una tecnica con il camicie bianco e dei lunghi capelli rosa che gli cadevano sulle spalle e sulla schiena. L’albino rimase fermo per qualche minuto, ma poi l’agente in nero si accorse di lui e si voltò di scatto, rivelando un viso giovane, forse qualche anno in meno di Smoker, considerando che lui ne aveva 34, una cicatrice ad “X” sul mento e occhi verde brillante ; il suo corpo era atletico e muscoloso, come quello del suo scorbutico e freddo collega albino, e avvolto in un completo nero con camicia bianca e cravatta blu scuro. 
-Ciao doppio-zero Smoker !!- disse con un grande sorriso sulle labbra.
-Drake !! Sono contento di rivederti. L’ultima volta che t’ho visto, eri su un ghiacciaio a gelarti il culo… giusto ??- la sua voce era diventata pungente come un coltello.
-E tu in un deserto a cuocerti le palle…-
Si guadarono con malignità, ormai si conoscevano da un sacco di tempo, si parlavano spesso in quella maniera spiritosa e, a volte, cattiva. Alla fine scoppiarono a ridere e si abbracciarono forte, da veri amici di vecchia data.
-Ma vi sembra il momento di scherzare ??- chiese la tecnica che li guardava quasi irritata dal loro comportamento ; anche lei aveva qualche anno in meno dei due agenti, non faceva parte del dipartimento delle spie, ma di quello dei tecnici addetti alla raccolta di informazioni sugli stati nemici. Il suo volto era severo, autoritario, gli occhi scuri e coperti da un paio di occhiali con vetro trasparente e montatura d’argento.      
-Questo è il momento migliore per scherzare, Hina.- rispose Smoker tornando serio come sempre. Lei fece un sospiro rassegnato fece segno ai due agenti di seguirla : li portò nella stanza dello spionaggio dello stato di Alabasta ; la stanza era più piccola rispetto al salone centrale, ma sul fondo c’era uno schermo verde con la cartina dei quello stato, con le varie città, la capitale e il palazzo del presidente. Sotto di esso erano posizionati dei pannelli di controllo e monitoraggio ultra tecnologici ; i tre rimasero in piedi e Hina cominciò a spiegargli la situazione.
-Secondo il rapporto dell’agenzia su quel territorio, il presidente Cobra Nefertari è stato rapito quattro giorni fa, intorno alle 22.30 e le 23.00. Le telecamere nel suo palazzo sono state disattivate alterando il segnale del satellite, e gli agenti sul posto eliminati.-
I due agenti non dissero nulla e la fecero continuare. 
-Non abbiamo idea di chi sia il responsabile di questo rapimento, ma sappiamo che hanno anche rubato dal computer dello stato un intero fascicolo segreto.- fece una paura e si tolse gli occhiali, voltandosi verso Smoker e Drake con faccia seria.
-Sappiamo che tipo di fascicolo ?- chiese Drake.
-Non ne sono sicura, ma ho buone ragione per creder che hanno preso quello sulle azioni belliche di Alabasta e sulle sue forze militari. Quindi navi da guerra, numero di truppe, carri armati e altro.-
In quel momento, nel cervello di Smoker cominciò a formulari una ipotesi, ma per esserne sicuro puntò gli occhi sulla tecnica e parlò.
-Perché pensi che sia proprio quello sul potere militare ?? Hai già controllato il computer dello stato ??-
A quella domanda, lei strinse i pugni e gli diede le spalle arrabbiata, facendo finta di controllare i pannelli e lo schermo.
-Scommetto tutto quello che vuoi, che hanno infettato il programma di quel computer con un potente virus…- disse con una specie di sorriso sulle labbra e accendendosi un sigaro ; Hina si voltò subito, sconcertata, mentre l’altro agente era rimasto a bocca aperta. – tu hai gia controllato, per questo che sei arrabbiata : hai detto che potrebbe essere quel fascicolo solo perché ogni volta che provi ad entrare nel programma di Alabasta, il sistema si blocca solo quando arrivi alla sezione “Informazioni Militari”… c’ho preso ??-
Alla tecnica gli si drizzarono i capelli dalla rabbia e cercò di dare un pugno a quel uomo che a volta odia, ma ovviamente l’albino lo fermò con facilità, avvolgendo la mano sinistra di Hina con la sua destra.
-Ma… a che diavolo serve che io ti spieghi la situazione, se sei perfettamente in grado di arrivarci da solo ?!?!?! Eh, brutto bastardo ??- gli urlò in faccia, mentre Drake rideva per la scena.
-Perché questo è il tuo lavoro. Il tecnico aggiorna l’agente e l’agente ascolta, elabora ipotesi e, infine, il tecnico da gli ordini o li riferisce.-
Drake li allontanò l’uno dall’atro, in quel momento Hina avrebbe pure potuto ucciderlo.
-Va bene. Non è il momento per ammazzarsi a vicenda. Allora tecnico, quali sono gli orridi ??- gli fece un grosso sorriso e le mise le mani sulle spalle per tranquillizzarla.
Lei si calmò e gli diede un foglio con tutti gli ordini di Sengoku.
-Bene, ora che sapete tutto… sparite, non vi voglio vedere per tutto il resto della mia vita !!- praticamente gli cacciò, ma prima che andassero, lei fermò l’albino.
-Smoker, Sengoku mi ha detto che vuole vederti subito, la cosa sembra urgente.-
L’agente non si voltò e lesse il foglio che gli aveva dato. Quando tornò nel salone centrale, diede il foglio a Drake e si diresse verso l’ufficio del suo unico superiore.
Si trovava al fondo di un corridoio secondario, che Smoker percorse tutto d’uno fiato, aspirando ed espirando lentamente quel fumo dal sapore dolce ed inteso.
Alla fine del corridoio, di trovò davanti una porta nera con il solito sistema di riconoscimento ; il sistema riconobbe le sue impronte digitali e la sua password e la porta di aprì, rivelando una stanza grigio chiaro, con delle grandi vetrate sul fondo. Era notte fonda e si vedano le stelle e la luna piena che si specchiava in un mare sconosciuto.
Prima di quelle vetrate, c’era la scrivania nera dell’agente con tre zeri, seduto su una poltrona girevole dietro il tavolo con computer, e che lo guardava con occhi neutri.
-Finalmente. Cominciavo ad annoiarmi.- commentò con voce severa, poi fece segno a Smoker di avvicinarsi a lui.
-Perché mi hai chiamato ?- tagliò corto spegnendo il sigaro sul legno del tavolo, facendo irritare Sengoku.
-Non lo sai che esistono i possa cenere ?!?!- lo rimproverò alzandosi di scatto e sbattendo le mani su quella superficie liscia. – comunque… dopo una lunga riflessione, ho deciso che eseguirai tu la missione sul rapimento di Cobra.-
-Si, lo sapevo gia, che bisogno avevi di dirmelo ??-
Sul volto del suo capo apparse un sorriso carico di divertimento e si aggiustò gli occhiali rotondi con fare misterioso.
-Ho anche deciso che verrai affiancato da una nuova recluta dell’agenzia : una spia con un’ottima preparazione teorica, ma ha bisogno di un allenamento sul campo.-
Smoker alzò un sopracciglio e si avvicinò di più alla scrivania nera, sporgendo il collo e mostrando la sua espressione furiosa.
-Cosa ?!?! Capo, non la voglio una spia senza esperienza…- disse apparentemente calmo, ma poi la porta si aprì e Sengoku si alzò per accogliere la nuova recluta.
Da quella, entrò una giovane donna, sulla ventina d’anni, piuttosto alta, con i capelli neri che gli arrivano alle spalle, gli occhi blu scuro con occhiali rettangolari Magenta e il corpo atletico ma anche sinuoso, mostrando curve femminili e delicate coperte da un completo nero con una cravatta grigio scura e stilavi scuri con gli stessi stivali di Smoker, fibbie laterali di cuoi nero. 
L’albino rimase immobile davanti alla sua presenza, l’immagine di quella ragazza si era fatta strada nella sua mente perennemente concentrata, e si era insinuata nella sua anima smuovendola ; anche lei rimase colpita alla vista di quel agente così bello, con le spalle larghe fa vero uomo, la cravatta e la camicia slacciata da cuoi si intravedeva un petto muscoloso e fermo… i loro occhi si incontrarono in una scintilla di sorpresa mista ad un'altra sensazione, ignota e dolce.
-00Smoker, ti presento l’agente Tashigi !!- esclamò il loro capo per rompere il silenzio che si era formato.
-Molto piacere di conoscerla, Smoker !!- disse lei guardando solo la spia dai capelli argentei e porgendogli la mano.
-Piacere mio… Tashigi- gli strinse la mano e se la portò vicina, mescolando l’acciaio dei suoi occhi con il blu di quello di Tashigi.
  
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