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Autore: Ma_AiLing    09/03/2013    5 recensioni
Questa non è “La storia dei Malandrini„ ma la storia di una loro avventura. Perché un giorno, al loro quinto anno, una parola spunta nelle vite dei quattro amici, di Severus Piton e di Lily Evans. Una parola che provocherà malintesi, scherzi e risate. Una parola che riecheggerà ancora per i corridoi di Hogwarts: Waddiwasi!
***
Dal capitolo 1:
«Oh Mocciosus, vaa...» ma James si interruppe, vedendo che alle spalle di Piton si stava avvicinando il professor Vitious.
«Va... Cosa?» gli chiese il ragazzo dai capelli unticci, uno strano brillio negli occhi. «Cosa c'è? Il coraggioso Grifondoro ha paura di dire una parolaccia?» lo prese in giro Piton, recuperando la sua arroganza. «Credevo che tu fossi sprezzante verso le regole».
«Va... Va... Vaddivasi!» sbottò allora James, punto sul vivo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Remus Lupin, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Giuro solennemente di non avere buone intenzioni'
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Da 'Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban', capitolo 7 'Il Molliccio nell'Armadio'

I ragazzi si alzarono e seguirono il professor Lupin, che li guidò fuori dalla classe, lungo il corridoio deserto e oltre un angolo, dove la prima cosa che videro fu Pix il Poltergeist che fluttuava a mezz'aria a testa in giù e ficcava una gomma masticata nella toppa più vicina.
"Se fossi in te, Pix, toglierei quella cicca dalla toppa" disse in tono amabile il professore. Il Poltergeist non prestò attenzione alle parole del professor Lupin e, anzi, fece una fragorosa pernacchia spruzzando saliva dappertutto.
Il professor Lupin sospirò ed estrasse la bacchetta magica.
"Ecco un piccolo, utile incantesimo" disse rivolto alla classe. "Vi prego di osservare attentamente".
Sollevò il braccio, disse "Waddiwasi!" e puntò la bacchetta verso Pix. Con la forza di un proiettile, la pallottola di gomma da masticare schizzò fuori dalla toppa e s'infilò su per la narice sinistra di Pix, che sobbalzò e filò via imprecando.
"Forte, signore!" disse Dean Thomas stupefatto.
"Grazie Dean" disse il professor Lupin mettendo via la bacchetta.

Forte, sì, ma mai come la sua creazione, pensò Remus.





~Un Grifondoro non è mai volgare~

Era il quinto anno per i Malandrini, e non è che stesse andando molto diversamente dai primi quattro. Combinavano scherzi e disastri a più non posso, riuscendo a non farsi beccare per il rotto della cuffia la maggior parte delle volte. Quando venivano colti in flagrante finivano spesso volentieri in punizione, e le volte in cui avevano perso punti non si contavano più. Anche se bisognava ammettere che un passo in avanti c'era stato: Remus, ora Prefetto, conosceva i turni delle ronde notturne, e ciò permetteva ai Malandrini di scorrazzare in giro per il castello senza troppi problemi. Il rapporto con l'altro Prefetto di Grifondoro era invece più problematico: Lily Evans, abile strega, mal sopportava James Potter, e il ragazzo in questione non perdeva occasione di tormentarla, il che si risolveva con tanto di punti persi quando esagerava. Ma James non si rassegnava.  
«Proprio non capisco...» si stava lamentando il ragazzo con gli amici, camminando per il corridoio che conduceva alla classe di Incantesimi.
«Non capisci?» chiese una voce strascicata dietro di lui, che i Malandrini riconobbero subito come quella appartenente a Severus -Mocciosus- Piton, Serpeverde del loro anno e nemico giurato dal primo incontro. Nonché vittima preferita per gli scherzi. «Non mi stupisco» continuò il Serpeverde. «Quando mai hai capito qualcosa?»
«Ah-ah-ah. Ma che spiritoso, Mocciosus» gli rispose Sirius voltandosi, senza allegria nella voce. «Tu invece quando capirai che non devi ficcare il naso nei discorsi altrui?»
«Un naso mostruosamente lungo, tra l'altro» rincarò la dose Peter, ammiccando verso l'amico.
Remus Lupin alzò gli occhi al cielo: finchè si trattava di dargli dell'impiccione (cosa oltremodo vera) era d'accordo con i compagni, ma non gradiva le prese in giro sull'aspetto fisico. Piton aveva quel naso, era fatto così e non poteva cambiarlo. Che senso aveva denigrarlo su quel punto? Ma poi pensò che era di Mocciosus che stavano parlando. Mocciosus, che non faceva altro che cercare di capire i loro segreti e che Remus sapeva avesse intuito fosse un Lupo Mannaro. D'altronde bastava fare un po' di attenzione, e Piton ne riservava una gran dose a lui e ai suoi amici.
«Giusto Peter, ottima osservazione!» si congratulò James, dandogli una pacca sulla spalla. «Allora, Mocciosus, a cosa dobbiamo la tua sgradita apparizione? Sei venuto ad elemosinare uno shampoo?» lo prese in giro James.
«Uno shampoo? Almeno una tanica!» gli fece eco Sirius, e nemmeno Remus riuscì a trattenere un risolino.
«Strafottenti» sibilò Piton. «E lo pensa anche Lily, nel caso ti interessasse» aggiunse rivolto a James con quello che doveva essere un sorriso. Il ragazzo sapeva benissimo cosa ne pensava di lui Lily, ma un conto era che glielo urlasse la ragazza in seguito a uno dei loro scherzi, un altro che fosse Mocciosus a farsi da portavoce.
«Oh Mocciosus, vaa...» ma James si interruppe, vedendo che alle spalle di Piton si stava avvicinando il professor Vitious.
«Va... Cosa?» gli chiese il ragazzo dai capelli unticci, uno strano brillio negli occhi. «Cosa c'è? Il coraggioso Grifondoro ha paura di dire una parolaccia?» lo prese in giro Piton, recuperando la sua arroganza. «Credevo che tu fossi sprezzante verso le regole».
«Va... Va... Vaddivasi!» sbottò allora James, punto sul vivo. Vaddivasi gli mancava, pensò Remus divertito. James ne pensava ogni giorno una nuova.
«E cos'è? Una nuova imprecazione? Fai pena, Potter» sibilò Piton, il disprezzo ben udibile nella voce.
«Povero Sev, ha unto troppo i suoi librucci col suo nasone e non ha potuto leggere il significato di questa antica parola!» lo canzonò Sirius scimmiottando la Evans. Il volto di Severus diventò rosso, e James e Sirius iniziarono a ridere sguaiatamente, accompagnati, anche se con meno esuberanza, da Remus e Peter.
Al culmine della pazienza Piton tirò fuori la bacchetta. Se non l'aveva fatto prima era solo perchè Lily gli aveva chiesto il favore di sopportarli: loro erano degli stupidi, mentre lui era intelligente, e doveva mostrarsi superiore alle provocazioni di quegli scapestrati. Ma quando è troppo, è troppo, pensò Severus.
Fu un gesto avventato che gli fece subire una ramanzina da parte del professor Vitious che gli passava accanto in quel momento, e di cui il ragazzo non si era accorto.
«Niente duelli nei corridoi, siete al quinto anno, dovreste conoscere le regole ormai! E ora in classe» esclamò dal basso della sua statura.
I cinque camminarono per l'ultimo tratto di corridoio verso l'aula senza smettere di fissarsi con astio, fino a quando non dovettero sedersi ai loro posti e seguire la lezione.



Quel pomeriggio Severus si trovò con Lily in biblioteca per studiare assieme, come facevano da cinque anni a quella parte.
«Antica parola...» lo sentiva borbottare Lily, e dopo un po' non si trattenne più e gli chiese cosa non andasse.
«Sev, continui a borbottare "antica parola" da ben cinque minuti, cosa c'è?"
"Anti... Che?» le chiese il Serpeverde, lo sguardo che testimoniava che del discorso dell'amica non aveva seguito una parola. Lily alzò gli occhi al cielo trattenendo un sorriso.
«Continui a borbottare "antica parola" come un disco rotto, si può sapere che ti prende?» chiese curiosa.
«Ah, quello. Niente di importante» disse il ragazzo, cercando di far passare il suo perdersi tra i pensieri come una faccenda di poca importanza. Ma la rossa non aveva certo intenzione di dargliela vinta così facilmente, e Severus parve capire dal suo sguardo di dover dare una risposta più esauriente. «Hai mai letto da qualche parte la parola "Vaddivasi"? In teoria è un termine antico».
«Vaddivasi? Non mi sembra» rispose Lily. «Cosa significa?»
«Bella domanda, non ne ho la più pallida idea!» ammise Piton, perché era la verità: che accidenti gli aveva detto Potter?







Angolino mio:
Et voilà! Il primo capitolo! E se c'è, bisogna ringraziare ArwenUndomiel che mi ha chiesto perché non lo pubblicavo. Inutile dire che non avevo una risposta convincente.  
L'inizio in corsivo è preso da 'Harry Potter e il prigioniero di Azkaban' ed è la parte poco prima del Molliccio, per chi non se la ricordasse. L'ho modificata un po' tagliando alcune frasi, altrimenti veniva più lunga del capitolo. Comunque il concetto è rimasto: che l'avventura abbia inizio! :)
I personaggi citati sono di J.K.Rowling (e chi non lo sa?) e la storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.
Che altro dire? Fatemi sapere cosa ne pensate, e se trovate errori di ogni sorta non esitate a farmelo notare!
Ciao,
Ma_AiLing  

   
 
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