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Autore: brutongaster    10/03/2013    0 recensioni
Cosa fa Marceline mentre Finn e Jake salvano il mondo? Certo scrive delle canzoni, guarda dei film, suona alle feste di tutta Ooo. Ma ci sono giorni in cui Marceline fa qualcos'altro: si annoia.
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Marceline
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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L'urlo di Marceline si trasformò in una risata cristallina.
«Vira!» urlò al vampiro pilota allungando le braccia per raggiungere il volante. Tuff pareva pietrificato, ma al tocco della mano di Marceline si risvegliò. Afferrò il volante con presa salda, e lo tirò con forza verso di se. Il biplano improvvisamente cambiò rotta, il muso puntò in avanti, poi all'insù.
«No non verso il soffitto!» strillò Marceline che continuava ad allungarsi, bramosa di prendere il comando. Era un po' gelosa di Tuff, voleva guidare lei. Ma ormai il vampiro pareva aver preso confidenza con il mezzo. La ignorava. Sul viso aveva stampato un sorriso euforico, dato dalla velocità, dall'ebrezza del volo. Sembrava rinato. Marceline decise di smettere di allungarsi e cercò godersi il volo.
Si distese sul suo sedile e spostò i grossi occhiali da aviatore dalla fronte agli occhi. Il mondo si velò di una patina leggermente violacea.
Tuff percorse il corridoio dalla quale erano venuti e si diresse su, sino in superficie.

Il cielo era arancione, la morente luce del sole al tramonto bruciacchiò piacevolmente la pelle di Marceline, lei chiuse gli occhi per un secondo, e si immaginò umana, su una di quelle spiagge dei dépliant nei negozi di moda, vestita di solo quella strana biancheria intima colorata, era una di quelle donne dalla pelle scura e lucente di sudore...
Poi Tuff urlò «Marce guarda!» lei riaprì gli occhi, ed era di nuovo un pallido vampiro dalla pelle bruciacchiata che volava su un vecchio aeroplano.
Abituò gli occhi alla luce del tramonto e seguì con lo sguardo il dito di Tuff, che puntava verso il basso. Dal punto da lui indicato provenivano bagliori accecanti, che impedirono a Marceline di vedere per un attimo. Strizzò gli occhi e, aiutata anche dal violetto degli occhiali da aviatore, riuscì a distinguere i contorni di una piccola isola in mezzo all'oceano. Qualche secondo dopo, la sua vista, ancora leggermente offuscata dall'ombra viola-giallastra dei bagliori di luce, riuscì finalmente a mostrarle cosa li aveva creati, ovvero ciò che aveva attirato l'attenzione di Tuff.
Sparsi per tutta l'isola v'erano dei grossi pilastri di materiale trasparente e scintillante, su di essi si rifletteva la luce del sole, che veniva amplificata dando un'aria abbagliante al luogo. Guardando ancora più attentamente si poteva vedere, riflesso sui pilastri di cristallo, il movimento ondulatorio del mare. Marceline provò un folle desiderio di atterrare a visitare quello splendore.
«Scendiamo Tuff» batteva la mano destra impaziente sulla spalla del vampiro, che sembrava estasiato dal mondo circostante.
«Non penso di saper far atterrare questo coso» disse lui guardando per un attimo con terrore la plancia dell'aeroplano.
«Scommetto che io ci riesco subito» disse lei tentando un'altra volta ad allungare le mani sulla cloche. Ma Tuff urlò Marceline e andarono a finire dritti dentro una nuvola fittissima ed enorme. Il rumore dell'entrata fu quello di un forte risucchio.

Dentro le nuvole il mondo era appannato, ed umido. I lunghi capelli di Marceline si incresparono, diventando più voluminosi del solito e finendo sulla faccia di Tuff.
«Marce non vedo niente» disse lui agitando le braccia spaventato, cercando di toglierseli di dosso.
«Scusa ho i capelli sensibili all'umidità» disse lei tirandoli all'indietro, cercando di placarli pettinandoli tra le dita, ed infine fermandoli in una crocchia disordinata. Un uccello vaporoso si posò su di essi.
«Cosa diavolo...?» esclamò Marceline spiaccicandosi con violenza una mano sulla crocchia. La nuvola-uccello si separò per un attimo in informe vapore acqueo, per poi materializzarsi qualche secondo dopo nuovamente in forma di uccello.
«Questa roba mi ha preso per un nido!» borbottò scocciata, l'uccello che continuava a gironzolarle intorno. Tuff si girò a guardarla ed iniziò a sghignazzare.
«Non c'è niente da ridere» Marceline era imbronciata, continuava ad agitare le braccia per liberarsi dell'uccello, ma lui si posò sulla sua spalla ed iniziò a fischiettare tranquillo. Stava per esplodere, ma proprio in quel momento l'aereo iniziò a perdere quota.
«Credo di aver capito come si fa ad atterrare» disse lui contento lanciando un'altra occhiata a Marceline, che aveva ora le braccia incrociate mentre l'uccello-nuvola si godeva la discesa sulla sua spalla.
«Non mi piace la confidenza che questo coso si è preso» disse lei seria.

E poi crash erano sull'isola splendente di qualche minuto prima, con qualche ammaccatura ed un aereo che minacciava di prendere fuoco. Marceline afferrò Tuff, sveltissima, e lo sollevò in aria con se. Il vampiro aveva perso i sensi. L'uccello-nuvola svolazzava in circolo sopra di loro. Marceline posò Tuff sul terreno, appoggiandogli la schiena su uno dei grossi pilastri di cristallo. Per fortuna la luce del tramonto si stava quasi completamente esaurendo, il riflesso dei pilastri non faceva altro che far sfrigolare leggermente i suoi pori. Faceva un po' il solletico in realtà.
I pilastri la affascinavano, catturavano il movimento ondulatorio del mare, riflettendolo anche sul suo viso. Si specchiò.

Aveva il viso sporco ed i capelli disordinati, il riflesso del mare creava degli strani cerchi bianchi sul suo volto, rendendolo stranamente deformato. Tese una mano per toccarlo, ipnotizzata, ma al contatto con il cristallo si bruciò. I pilastri erano bollenti.
Abbassò lo sguardo verso Tuff, appoggiato su uno di essi, notò che dalla sua schiena proveniva del fumo.
Gli piantò le mani sotto le ascelle e lo spostò, lui si svegliò urlante ed iniziò a dimenarsi.
«Scusa scusa scusa scusa scusa scusa...» continuava a dire Marceline cercando di distenderlo in posizione prona, per non far toccare la schiena bruciata al terreno, ma lui continuava a divincolarsi. Finalmente Marceline lo lasciò andare, dicendo un ultimo scusa. Il vampiro aveva gli occhi lucidi.
«Ahi» disse con tono di voce neutro, guardando Marceline. Si asciugò gli occhi e sorrise nuovamente.
«Sono atterrato, sono un genio» disse esultante. Marceline era un po' spaesata dalla ripresa lampo dell'amico. Ma cercò di non farsela durare troppo. L'uccello-nuvola, visto che le acque si erano calmate, decise di appoggiarsi nuovamente sulla spalla della vampira e iniziare a fischiettare, proprio mentre le prime stelle iniziavano a scorgersi nel cielo. Marceline stava per sbottare, ma Tuff tirò fuori un ukulele quasi dal nulla.
«Cantiamo una canzone?» esclamò iniziando a suonare un giro di Mi, La e Si, seguendo il ritmo del fischiettare dell'uccello. Marceline si lasciò trasportare dalla musica, chiuse gli occhi e iniziò a battere il tempo sulle ginocchia. Inventò le parole della canzone al momento:

 We've flown over the sea (Abbiamo volato sopra il cielo)
lately it has been a lot of you and me (ultimamente c'è stato un sacco di me e te,)
and adventuring (e di avventura)
I guess I'm not that alone anymore (suppongo di non essere più sola)
I was tired of always staying home (ero stanca di stare sempre a casa)
I'm just glad you came here from the Nightosphere (sono contenta tu sia venuto qui dalla Nottesfera)
 
And we keep shimmering under the night sky (e continuiamo a brillare sotto il cielo notturno)
and we'll fly high high high (e voleremo in alto)
there are diamonds in the ground tonight (ci sono diamanti nel terreno stanotte)
there are diamonds in the ground tonight (ci sono diamanti nel terreno stanotte)

 «Adoro quando esce il tuo lato tenero Marce» disse Tuff commosso, smettendo dolcemente di suonare.
«Non un'altra parola a proposito» disse lei iniziando a trasfigurare i suoi lineamenti in quelli di un mostro spaventoso. Tuff continuò a guidarla ridacchiando.
«Come vuoi» disse «La notte è giovane, che ne dici di qualche altra canzone?» cominciò nuovamente a suonare, Marceline si calmò, sorrise e anche lei riprese a cantare.

 

 

 

 

NdA:

Su questo capitolo ho qualcosa da dire! Yey! Prima di tutto ho fatto uno schizzo di Marceline e Tuff sull'aeroplano se a qualcuno può interessare: http://oi50.tinypic.com/mcx3s3.jpg
Poi a proposito della canzone, non mi piace molto scriverle in italiano quindi l'ho scritta in inglese e ho messo la traduzione letterale, c'è da dire però che il passaggio "and we'll fly high high high" si riferisce si, al volare in alto, però la parola high in inglese si riferisce anche a qualcuno sballato, diciamo. Quindi sarebbe "e voliamo alti e sballati" o qualcosa del genere!
Un'ultima cosa, l'isola scintillante e la nuvola che descrivo non me le sono propriamente inventate, ma sto cercando di seguire bene o male la mappa della terra di Ooo trovata su internet. 

Spero il capitolo vi piaccia e boh, alla prossima :)

  
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