Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: llAmortentia    10/03/2013    2 recensioni
Seth prese un sasso piatto dalla sabbia dove eravamo,scaldati dal caldo sole di luglio,e lo lanciò nel fiume di la Push facendolo saltare gioioso tra le calme acque che si increspavano leggermente.
Il ragazzo mi lanciò un'occhiata non troppo convinta,ma dopo pochi istanti ritornò con lo sguardo su quella vasta distesa azzurra.
-"Non sto scappando da quello che sono, Seth. Vorrei solo prendere una pausa" presi un respiro e quell'inspiegabile senso di soffocamento si fece sentire,di nuovo.
-"Sai,da me,da tutte queste sfighe,da quest'immortalità. Vorrei essere normale,per un po'. Non dover sapere niente di tutto questo" continuai sconsolata abbassando la testa.
-"Allora andiamocene" propose lui d'un tratto. "Io e te,una meta sperduta. Non importa dove,ma saremo lontano da qui".
Continuai a setacciare la sabbia dalla mano sinistra a quella destra e sorrisi sognante ancora a testa bassa.
-"Emily" mi chiamò dolcemente,dopo qualche minuto di silenzio e mi alzò il viso delicatamente,mettendo il mio sguardo in parallelo al suo "saresti disposta a prenderti una pausa e affidarti totalmente a me?" i suoi occhi brillavano con un progetto gradevole in testa.
-"Si,lo voglio" annuii sorridendogli.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-CAPITOLO 10-



Come si può combattere qualcosa di cui si ha paura? Come si può affrontare una situazione con spavalderia e ammettere che si ha ragione? Il fatto è che non lo si fa. Forse è più comodo rinchiudersi nella propria realtà e non guardare il futuro né tanto meno quello che ci circonda. Essere spaventati da un evento inevitabile nel tempo,non era da me. Non doveva esserlo,non ci avrei guadagnato niente. Inutile tentare di scappargli,inutile nascondersi,se ogni notte quei pensieri mi tormentavano. Ma trovarsi in uno stato confusionale non era il massimo che si potesse desiderare.

-”Ti sei messa ai fornelli,vedo” Seth rise e mi abbracciò improvvisamente da dietro,dandomi un bacio sulla guancia.
Sobbalzai come una gazza ladra scoperta a rubare qualcosa,mentre il coltello che tenevo in mano mi ferì il dito. Gocce di sangue cadevano insistenti sul tagliere,dove giaceva del pane mezzo tagliato.

Squadrai,per qualche secondo,la vittima di quel delitto senza capire cosa fare poiché il gesto in aspettato di Seth mi aveva mandato in fumo il cervello.
Come si poteva essere così stupidi da lasciarsi distrarre?

-”Mettilo sotto l'acqua” disse afferrandomi la mano e eseguendo gli ordini che si era dettato da solo. “mi spiace tanto,non sapevo ti saresti spaventata!” si scusò.
-”Non avevo una presa salda in quel momento,tutto qui.” risposi fredda.

-”Che c'è? Ti sei già stufata di essere una Emily due?” scherzò.

Dopo essersi assicurato della mia incolumità,si appoggiò al mobile della cucina,mettendosi in una posa alquanto gradita ai miei occhi. Una mano sosteneva il suo peso mentre piccole vene gli coprivano il braccio,i suoi pettorali erano in bella vista con una prospettiva ottima. La mia bocca si aprì per dire qualcosa. Ma cosa avrei potuto dirgli? 'Sei bellissimo?' o 'Perchè non ti togli anche la pelle intanto che ci sei?' Sarei risultata solamente ridicola.
Così mi girai dall'altra parte,asciugando la mano bagnata. Non lo degnai di una risposta. Ma perchè lo stavo facendo? Paura? Timidezza? O ero ancora arrabbiata per la fuga di prima?

-”Ehi” si offese lui. “avanti andiamo! Cosa ti prende?” cercò la mia faccia,ma ogni volta che provava a voltarmi verso di lui,scansavo la sua presa. Alla fine mi arresi e mi feci acchiappare entrando nel suo potere di persuasione.

-”Non mi è piaciuto il modo in cui mi hai evitato stamattina” spiegai con sguardo basso e mantenendo una voce dura.
-”Come? Lo sai che sei in puniz..” iniziò ma gli tappai la bocca con la mano sana,prima che potesse finire di parlare.
-”Non so cosa ti è successo,non so chi sei,non so chi e cosa ti hanno fatto. Rivoglio il mio Seth” un tuffo al cuore mi si stanziò nel petto alla parola mio.

Non era mio,eppure avrei tanto voluto che lo fosse. “perchè non è questo,quello con cui si poteva giocare per ore.”
Il ragazzo non oppose resistenza,ma rimase lì,in quella posizione,imbambolato. Mi guardava,mi scavava con i suoi occhi neri,in cerca di qualcosa. Ma non glie lo feci trovare. Me ne andai dalla cucina di corsa: Un po' delusa,un po' soddisfatta,mentre un cuore impazzito tamburellava incessante. La confusione di sempre ritornò a ronzarmi in testa. Avevo fatto bene o era stato un grandissimo errore? Non ero più scappata dalla situazione,l'avevo affrontata come mi ero premessa di fare..com'è che non mi sentivo ugualmente a posto? Perchè due grossi massi avevano preso il posto dei miei polmoni?

Uscii da casa di Sam,sapendo di non averne il permesso,e mi diressi nel bosco,che sembrava così lontano. Intrapresi correndo il sentiero non appena raggiunsi i due pini che segnavano l'inizio della foresta, per scacciare i pensieri che mi perseguitavano,ma nemmeno l'aria fredda e la velocità sembravano scoraggiarli a rimanere indietro. Invece mi seguivano,arroganti di dire la propria. Accelerai la maratona contro me stessa,il fiatone si fece sentire dopo poche cavalcate,così fui costretta a rallentare. Rimbombi violenti,come casse enormi dalle quali veniva emessa musica assordante,mi riempirono la testa,che doleva.
 

'Ti va di andare a fare una corsa?' illuminato dalla luce che penetrava tra gli alberi Seth mi porse la mano.
Feci per afferrarla,ma la visione sparì.

'Chi credi che ti guarderebbe,Emily?' la mia voce mi fece tremare.
'Sarò il tuo protettore,fratello,amico,per sempre.'

La risata di Seth mi invase il cuore,fermandomelo per qualche decimo di secondo.

-”Basta!” urlai esasperata.
La foresta divenne rumorosa tutto d'un tratto. Le mie parole echeggiavano violente fra i rami che chiudevano il cielo,gli uccelli presero il volo velocemente,cinguettando spaventati. Il mio respiro non riusciva a calmarsi,così come il mio animo. Iniziai a contare uno,due,tre,quattro,cinque..venti, ma nemmeno saltellare sul posto sembrava funzionare. Mi sedetti su un tronco umido,pieno di muschio,chiusi gli occhi e ascoltai. La foresta era ritornata di nuovo silenziosa, se non per il mio cuore che batteva.

-”Ecco! Mi sembrava la tua soave voce” ridacchiò una voce vicino a me.
Sobbalzai,aprendo di scatto gli occhi e mi ritrassi dal lato opposto dell'albero. Con il cuore in gola e una faccia pallida mi voltai velocemente,fino a quando scorsi una figura pallida come me,massiccia per essere un umano.

-”Emmett!” lo rimproverai “sei impazzito? Mi hai fatto venire un infarto!” gli urlai contro ancora spaventata.
-”Si,si è visto” sorrise. “guarda,sei pallida come me” mise i nostri bracci a confronto,avvicinando di qualche centimetro il suo e in effetti,aveva ragione.
-”Che ci fai qui?” chiesi cambiando discorso.
Ci fu un minuto di pausa nel quale vidi Zio Emmett scrutare la foresta attentamente.

-”Stavo cacciando,ho visto un grizzly enorme” disse mimando la sua grandezza con le braccia divaricate “ma poi tu l'hai fatto scappare” mi fece notare scocciato.
-”Scusa,non era mia intenzione” risposi irritata.
-”Lo troverò” si convinse con un sorriso “tu che ci fai qui tutta sola? Pensavo fossi in punizione”
-”Lo sono,avevo solo bisogno..di respirare” sbuffai abbassando lo sguardo.

Emmett rise di gusto “Non posso dirti che ti capisco” riuscì a dire a stento.
Lo guardai stranita dalla sua battuta,ma bastò incrociare i suoi occhi ambrati per curvare le mie labbra in un sorriso, impossibile rimanere impassibili con il riso contagioso che emanava.

-”Mi vuoi dire che cosa ti succede?” tornò serio,quasi preoccupato.
-”Vuoi davvero saperlo?”
-”Si” annuì

Presi un respiro e mi preparai alla verità. Speravo soltanto che parlarne con qualcuno rendesse tutto più facile,speravo che parlarne con Emmett non facesse così male come mi immaginavo. 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: llAmortentia