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Autore: __liamsvoice    10/03/2013    3 recensioni
-Voglio prenderti in braccio e vederti ridere, voglio prenderti per mano e accompagnarti per il resto della tua vita, voglio coccolarti per farti sentire al sicuro, voglio consolarti quando sei triste, voglio dividere ogni minuto della mia esistenza con te, perchè tu fai parte di me.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno
 
 
“Dai, andiamo o la spiaggia si riempirà!” dissi alle altre.
“sisi, arriviamo…” si lamentarono.
prendemmo le borse, salimmo in macchina e ci dirigemmo alla spiaggia, non ero mai stata in quel posto, era bellissimo, soprattutto il bagnino, un tizio riccio con gli occhi smeraldo.  Anche se non mi ispirava molto. Continuava a fare il cascamorto con le oche che gli giravano intorno per tutto il suo turno di lavoro, ma ero sicura che continuassero ancora dopo.
Era una giornata di sole il cielo era limpido e si rifletteva nell’oceano Atlantico, sembrava di essere ai Caraibi.
Posizionammo gli asciugamani in un posto all’ombra vicino agli scogli sulla parte destra della spiaggia, era comodo perché dietro di noi c’era un  piccolo bar. Jane si inventava sempre scuse per andare a parlare con il barista alquanto figo.
Louis William Tomlinson.
Pare che Jane ci abbia fatto una ricerca dopo avergli svuotato il bar. Anche questa volta la accompagnai da lui.
“L’ultima volta, poi vado a fare il bagno.” Le sussurrai annoiata.
Lei annuì eccitata.
E così fu. Nessuna delle tre voleva seguirmi, quindi, ci andai da sola. Mi immersi lentamente nell’acqua cercando di evitare il gelo che mi faceva rabbrividire la pelle. Cercai di fare attenzione e di non scivolare sugli scogli, ma successe il contrario. Il mio piede slittò sfregandosi fino a ferirmi il tallone e la caviglia. Gemetti e affondai.
La ferita mi pizzicava e chiusi gli occhi per non permettere all’acqua di entrarci. Sentii una stretta alle braccia e poi all’improvviso mi ritrovai a galla, tra le poderose e bagnate braccia di proprio lui, il bagnino.
Non feci in tempo a protestare che lui mi aveva già portato fuori dal mare. Mi posò delicatamente sul bagnasciuga, lui mi guardò negli occhi intensamente mentre mi accarezzava le spalle curante.  Era un momento molto romantico, ma fu rovinato dall’acqua che avevo inghiottito e che finì direttamente sul  suo viso, risi beffarda mentre lui disgustato  si puliva la faccia con il braccio.
“Ma che…?!”
Risi più forte buttando la testa indietro, mi guardava male ma sono sicura che trattenesse una risata.
Mi alzai per andarmene continuando a ridere quando il ragazzo mi afferrò il polso facendomi girare e trovare faccia faccia con lui, i nostri corpi si sfioravano.
“Aspetta… ti va un frullato?” mi chiese sensualmente facendomi cenno al bar, lo guardai facendogli credere che avessi risposto di sì, ma lo liquidai con un secco “no”.
Zoppicai via vincitrice, sentivo i suoi occhi verdi delusi ancora addosso… spero non troppo in basso.
Jane e Destiny mi guardarono a bocca aperta, quando arrivai mi sedetti sbuffando sull’asciugamano.
“Poverino è stato così gentile con te!” mi disse Destiny intenerita.
“Magari è libero, potrei…”
“No, non provarci.” Interruppi Jane fulminandola con lo sguardo.
Entrambe mi lanciarono occhiate strane, non riuscivo a capirle fino a che mi girai e quasi spaventandomi vidi quella bellezza inumana del bagnino che mi fissava sorridendo marcando due dolci fossette.
“Allora ti piaccio!” esclamò con occhi che sprizzavano di gioia.
Notai una valigetta con disegnata una croce rossa del pronto soccorso tra le sue mani.
Mi alzai spazientita e cercai di spingerlo via, irritata dalla sua risata.
“Oh ma guarda chi si rivede…” una voce familiare mi fece interrompere quello che stavo facendo.
Mi voltai irrigidita e sorpresa.
Il bagnino lo guardava interrogativo. Dalla sua espressione capii che non si conoscevano.
“Zayn.” Mormorai tra i denti.
“Abby.” Rispose malizioso.
“Quale buon vento ti porta qui?” mi chiese avvicinandosi di più ma il bagnino lo fermò con un colpo sul petto. Zayn lo fulminò ,così, intimidito, lo lascio passare.
“Sai com’è, ci abito.” Risposi acida. “Tu piuttosto, che cosa ci fai qui?”
“Sono tornato da te.”
Non sapevo che dire ero completamente paralizzata, soprattutto nel momento in cui mi sfiorò la mano.
A peggiorare la situazione arrivò il barista, Louis Tomlinson.
“Che succede?” chiese vivace.
“Non è il momento.” Disse Zayn.
Iniziarono a litigare, compresa Jane che mi difendeva sempre. Ero talmente stressata che non ascoltai quello che dicevano. Corsi via ancora tutta fradicia. Sentivo le guance bruciarmi. Percorsi un piccolo vialetto tra gli alberi, salii delle scale scavate nel terreno e mi fermai con il respiro affannato. Mi assicurai che nessuno mi stava seguendo e cominciai a camminare. I sassolini tra i ciuffi d’erba mi punzecchiavano i piedi e mi facevano male alla ferita.
Mi coprii gli occhi per non mostrare le lacrime. Di solito riuscivo a trattenerle molto bene, ma quella volta, l’arrivo di Zayn mi aveva colpito a fondo.
Senza accorgermene andai a sbattere contro qualcuno. Aprii di scatto gli occhi. Era un ragazzo molto alto, dalla faccia tenera. Evitandolo, mi sedetti sulla prima panchina che trovai. Non ero in vena di scuse.
Lo sentii avvicinarsi e poi sedersi accanto a me.
Subito mi alzai ma mi fermai quando sentii la sua dolce voce chiedermi:
“Perché piangi?”
“Affari miei.” Risposi scontrosamente.
Lui si alzò, feci per andare ma mi bloccai. Mi voltai con sguardo basso e finii tra le sue braccia. Mi stringeva forte accarezzandomi la schiena. Non lo conoscevo neanche eppure in quell’abbraccio sentivo che con lui sarei riuscita a sentirmi meglio che con i miei amici.
Sentivo il suo respiro trapassarmi i capelli mori e riscaldarmi il collo. Quando mi accorsi di starlo bagnando, mi scostai.
“Scusa, non volevo.”
“No, non fa niente, ero già bagnato.” Disse sorridendomi dolcemente.
“Piuttosto tu, non hai freddo?”
“No, devo andare. Ciao.” Lo scaricai.
“Aspetta!” mi afferrò il gomito. “ti va di fare due passi alla spiaggia? Immagino siano lì i tuoi vestiti.”
Scossi la testa preoccupata che mi potessero vedere Jane, Destiny e quei tre.
“Ci sono i tuoi amici?”
Annuii.
Non so come fece, ma indovinò. Nei suoi occhi nocciola trovavo conforto e comprensione.
“E vuoi stare da sola.” Concluse.
Non dissi niente, e zoppicai via. Si accorse della mia ferita e silenziosamente mi seguì. Stavo per girarmi e cacciarlo ma quando vidi che la spiaggia era deserta, mi girai verso di lui.
“Va bene, okay.”

 
 SPAZIO AUTRICEE:


Ehi bellezze, per favore recensite e ditemi che ne pensate, anche consigli accetto ovviamentee.! <3 cciao.
  
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