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Autore: jawaadsbotilia    10/03/2013    33 recensioni
«Chi metti nel letto delle rose?» una bambina bionda poggiava il suo ditino sopra la mia mano. Sorrisi imbarazzata, poi mi avvicinai al suo orecchio e le dissi a voce bassa «Zayn» la bimba fece un sorrisetto e poi girò la testa verso un bambino che giocava poco più in la con la sua macchinina rossa.
«Chi metti nel letto delle spine?» questa volta mi girai verso un altro bambino, con gli occhi blu e i capelli castani. «Louis» risposi seria. La bimba bionda, Jasmine, si girò verso di me sconsolata, poi continuò la sua filastrocca.
«E quindi se il destino vorrà farti felice, un giorno sarai la fidanzata di…» continuò a scorrere il suo ditino sulle mie mani «Louis!»
Benchè avessi solo 7 anni, scostai la mia mano da quella di Jasmine e mi alzai in piedi, infastidita. «Su Destiny, era solo un gioco» intanto che Jasmine mi parlava, camminavo sempre più velocemente verso la cesta delle bambole. «Sì Jasmine, era solo un gioco, ma lo sai che lo odio.»
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4.

goodbye tomlinson.


Scese  le scale velocemente e mi diede il suo quaderno degli appunti, liquidandomi con un ‘ciao Tomlinson’.
Mentre stavo per varcare la soglia della porta di legno, la sua voce mi bloccò «Domani alle 16, comunque. Facciamo a casa mia, tanto sai dov'è.»
Mi voltai e abbozzai un piccolo sorriso che, stranamente, ricambiò.
Presi con cura il fascicolo celeste, e lo strinsi forte a me per tutto il tragitto fino a casa mia, quasi ebbi timore di rovinarlo o di schiacciarlo.
Passai la serata a copiare formule chimiche e definizioni, sfogliando ogni pagina con cura, cercando quasi di scoprire qualcosa in più di lei.
Mi addormentai con la testa sulla scrivania, una penna in mano e tanti libri vicino; poco dopo la mezzanotte sentii una coperta avvolgermi le spalle.
«Hai studiato molto ieri sera.» mi accolse mia mamma mentre entravo in cucina per la colazione.
«Già.» risposi ancora assonnato e stropicciandomi gli occhi.
«Ah, oggi non torno per pranzo. Esco da scuola alle 15.30 e dopo vado a casa di Destiny, deve darmi una mano in biologia.»
Mia madre sembrò svegliarsi.
Lei e Juliet, la madre di Destiny, si conoscevano da parecchio tempo ed erano grandi amiche, tanto che non capivano l’antipatia che nutrivamo l’uno per l’altra dai tempi dell’asilo. O meglio, che lei tutt’ora aveva per me.
Penso che mamma avesse capito che le volevo molto bene, e che a volte soffrivo nel vederla così distaccata da me.
«Oh, ma è fantastico!» esclamò infatti tutta felice. «Quindi avete fatto pace? Siete amici? Uscite insieme?»
«Mamma, calmati. E' fidanzata, mi odia comunque e non siamo amici. Il professore l'ha costretta a darmi ripetizioni.» dissi sconsolato.
«Ah.» disse lei delusa «Beh, magari iniziate dallo studio e poi...»
«Mamma, no!» quasi urlai «Lei mi odia, il suo ragazzo mi odia, io la amo e non posso farci nulla. Mi serve solo una 'B' in biologia. Adesso vado o farò tardi.»
Presi lo zaino ed uscii di casa, ma proprio mentre percorrevo il vialetto che portava alla strada principale, mi resi conto di aver ammesso che la amavo.
Stupido.
Arrivai davanti al grande edificio color cemento ed entrai, tenendo ancora in mano il quaderno di Destiny.
«Oh amico, no.» Liam mi sbucò da una spalla.
«Soltato perché non piaci a Destiny non vuol dire che tu debba passare all'altra sponda..» continuò Niall alludendo al fascicolo azzurro e pieno di cuoricini che tenevo in mano.
«Cretini. Non sono gay e questo non è il mio quaderno. E' di Destiny.» chiusi l’armadietto, avviandomi verso l’aula di storia.
«Bingo!» urlarono di nuovo i miei amici, dandosi una strana stretta di mano.
«Vado a ridarglielo.»
Aumentai il passo verso la stanza quando mi accorsi che Zayn stava per entrare prima di me.
Misi velocemente il piede destro oltre la soglia, e superai il bamboccio, che, sicuramente, aveva un’espressione odiosa.
«Destiny!» la chiamai mentre mi avvicinai al suo banco.
Alzò la testa dal libro, per poi guardarmi con i suoi meravigliosi occhi color ghiaccio.
«Il tuo quaderno» dissi porgendoglielo «Grazie.»
Lo prese dalle mie mani, e quando vidi le sue così vicine pensai se un giorno quelle stesse dita sarebbero state intrecciate alle mie.
Stupido, ancora.
«Amore!» Zayn mi buttò sul pavimento, fiondandosi sulle labbra di Destiny.
«Moccioso.» disse poi riferendosi a me.
Louis stà calmo. Non farti irritare dalla sua presenza, anzi, giocala a tuo favore.
«Va bene.» dissi poi, sorridente «Io torno al mio banco. Oggi alle 16, no? Sarò puntuale.» poi guardai beffardo Zayn.

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Saalve.
Come và?
No, non sono morta.
Scusatemi, davvero, per aver aggiornato così tardi cwc.
Il capitolo è anche corto.
Sono una persona orribile :c
Giuro che il prossimo capitolo sarà molto più lungo.
E nel prossimo capitolo succederà anche una cosa BOOM.
Io so già tutto uhuh.
Beh, ovvio che so già tutto, lol.
Grazie mille.
Grazie a tutte le persone che hanno cliccato questi tasti:

Nei preferiti
Nelle seguite
Nelle ricordate
E a tutti quelli che hanno recensito.
Non so come ringraziarvi.
Centodue recensioni in soli tre capitoli.
Io vi amo, lo sapete? No? Adesso sì.
Spero che continuiate a leggere questa storia, siete stupendi.
Se recensite vi regalo un barattolo di nutella jhgf.
Dai, a chi non piace la nutella?
Adesso me ne vado, adieu.

Un bacio.
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