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Autore: Annuccia28    10/03/2013    2 recensioni
E se Ginny fosse partita alla ricerca degli Horcrux con il nostro trio?
Come se la caverà stavolta Harry davanti ad una missione se vogliamo più difficile di quella che gli aveva affidato Silente? A volte Ginny può essere di gran lunga più pericolosa dell'Oscuro Signore...
Anche Ron è alle prese con i suoi problemi di cuore. Come andrà a finire tra lui ed Hermione?
Possibile che la cosa più bella, più complicata e che fa più soffrire abbia lo stesso nome? Amore...
Una fanfiction che tiene conto del sesto libro e, in parte del settimo.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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La solita sensazione di confusione e rimbambimento post-smaterializzazione, attanagliò i nostri eroi. Un manto di ghiaia ed erba si stendeva sotto di loro. Ci misero un po' per riprendersi e riassumere il pieno controllo delle loro facoltà mentali. Hermione scosse Harry:
-Harry, stai bene?- mormorò.
-Più o meno.- gemette il moro, col fiato ancora mozzato dall'impatto poco piacevole con il terreno. I due amici si alzarono in piedi a fatica. Pochi metri più in là, una testa rossa faceva capolino fra gli steli d'erba.
-E' già pronta la colazione??- fece Ron, visibilmente, e udibilmente, rimbambito.
Hermione scosse la testa e Harry abbozzò un sorriso.
-Sei sempre il solito, Ronald.- lo rimproverò la riccia.
-Ma...ma ci sono i biscotti???- proseguì imperterrito il penultimo figlio di Molly e Arthur Weasley.
Harry aiutò l'amico ad alzarsi ed Hermione contribuì tirando un sonoro scappellotto al rosso.
-AHIA!!
-Almeno adesso non deliri.
-Bene, adesso che siamo tutti in condizioni mentali più o meno accettabili, posso sapere dove accidenti siamo?- fece Harry.
-Non lo so, di preciso. E' un bosco dove andavo a fare delle gite coi miei genitori quand'ero piccola. E' stato il primo posto che mi è venuto in mente.- spiegò Hermione -Laggiù c'è una radura: possiamo sistemarci lì. Nella mia borsetta ho tutto l'occorrente.- aggiunse poi la ragazza, indicando la sua magica borsetta di perline in grado di contenere praticamente ogni cosa.
I tre si stavano dirigendo verso lo spiazzo notato da Hermione, quando una vocina si sollevò alle loro spalle:
-A-aspettatemi...-
Ron, Harry ed Hermione, si voltarono sorpresi, cercando di identificare la fonte della voce: vicino a un albero, a vari metri da loro, una ragazza dai capelli rossi, si stava alzando, traballando.
-Gi-GINNY?!?- esclamò Ron.
Hermione spalancò la bocca dallo stupore ed Harry sgranò gli occhi, incredulo.
-Che accidenti ci fai qui???- continuò il fratello.
-Io...io non...non lo so...- Ginny si portò le mani alla testa, stravolta.
Alcune gocce di pioggia cominciarono a cadere e a scivolare sui volti dei nostri eroi.
-Non c'è tempo per le spiegazioni. Dobbiamo sistemarci.- come al solito, Hermione dimostrava estrema lucidità in qualsiasi situazione.
Senza aggiungere altro, i quattro si diressero verso la radura. Mentre i ragazzi sistemavano la tenda, Hermione fece tutti gli incantesimi di protezione possibili e immaginabili.
La pioggia scendeva ormai copiosa.
Riuscirono a rifugiarsi nella tenda, poco prima che si scatenasse una tempesta rabbiosa.
Il silenzio piombò sui quattro per svariati minuti.
Ginny non staccava gli occhi da terra, sentendosi terribilmente osservata. 
Alla fine, Harry ruppe gli indugi: 
-Come...come è potuto succedere?
Hermione scosse leggermente il capo, segno preoccupante che neanche lei ci aveva capito niente.
-Non ricordi nulla, Gin?- fece poi la riccia all'amica.
La rossa alzò lo sguardo.
-Non so...Era tutto così confuso...Era tutto sfocato...Poi, io...sono stata disarmata e...e sono...caduta...- riuscì ad articolare.
Ron si mise le mani fra i capelli fulvi, Harry scosse energicamente la testa e prese a camminare avanti e indietro.
-E' stato un incidente...- soggiunse Ginny, quasi a scusarsi per essere finita lì. Tremava dal freddo.
Hermione le posò una coperta sulle spalle e la consolò:
-Lo sappiamo benissimo, Gin. Nessuno insinua il contrario.
La più piccola dei Weasley guardò Harry, visibilmente nervoso, e si sentì colpevole, causa della sua preoccupazione e mormorò con un fil di voce: 
-Mi dispiace...Non volevo causarvi problemi...
-Non devi dirlo neanche per scherzo, Ginny! Non hai fatto niente, non devi chiedere scusa. E non sei certo causa di problemi.
Poi, come se leggesse i pensieri dell'amica, aggiunse:
-Vero, Harry?
-Eh, cosa??- esclamò il moro, smettendo di fare su e giù per la tenda.
-Vero che Ginny non è un problema e che non è colpa sua?- ripeté Hermione. 
Harry incrociò gli occhi nocciola di quella che, fino a poco tempo fa, era stata la sua ragazza, e non poté fare a meno di abbandonare il suo cipiglio imbronciato e si aprì in un dolce sorriso.
-Come potrebbe essere un problema?
 
 
 
Allora,
è veramente vergognoso, lo so. Non aggiorno da mesi e mesi. Ma ci sono state delle complicazioni che non sto qui a spiegarvi.
Comunque, ringrazio immensamente tutti quelli che hanno continuato a sperare e ad aspettare. Mi auguro che questo capitolo vi abbia ripagato, almeno in parte ;) Siamo ormai entrati nel vivo della storia... Se avete dei consigli, o qualunque altra cosa da dire, esprimetevi nelle recensioni, ma il mio scopo è unicamente quello di donarvi le mie modeste parole, nelle quali trovare un sorriso, uno spunto, una frase che vi tocca il cuore <3 grazie a tutti coloro che poseranno i loro occhi su questa particolare fanfiction. A presto, amichetti :D Annuccia28 (IL RITORNO!)
  
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