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Autore: Rawer    11/03/2013    7 recensioni
Kate è un'adolescente che cerca di superare tutto quello che le succede,cercando di rimanere a galla e non essere risucchiata dall'oscurità.
Non crede nell'amore,nei sentimenti ma solo nel dolore perchè è questo che lei è abituata a fare,soffrire.
Con le brutte esperienze avute, si chiude sempre di più in se stessa diventando fredda con tutti.
Per fortuna ha la sua migliore amica Anne, che le riempie le giornate con i suoi sorrisi,ma non tanto quando per casa gironzola Zayn.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2
-Anne! Muoviti,sai che devo fare molti acquisti in centro,sbrigati.- sbraito dalla cucina.
-Non trovo il cellulare aspetta.-
-Cogliona lo hai lasciato in carica sul bancone della cucina.- eccola che scende come un tornado californiano riuscendo a non travolgere nulla e a rimanere in equilibrio,l'avessi fatto io pff  sarei morta rompendomi l'osso del collo.
-Ma lo sai che stiamo andando in centro?- il mio abbigliamento messo a confronto con il suo era come vedere un biscotto rimasto sul fondo del baratto e una torta fresca e bella sulla vetrina di un negozio.
-Certo,solo perchè a te non interessa avere un ragazzo non significa che valga anche per me.-
-Si,ovviamente. Guido io.-
-No,voglio guidare io anche perchè se non ricordo male l'auto è mia.-
-Con quelle..?-dissi indicando le sue scarpe fissando poi le mie vans.
-Tu sei stata bocciata all'esame di guida.-
-Tutti dettagli?-
-Dettagli?-
-Solo alla teoria,una volta e poi mi era morto il gatto.-
-Kate tu odi i gatti.-
-Si perchè il mio si era mangiato verdino..-
-Chi diavolo è verdino?-
-Era il mio canarino,mi teneva tanto compagnia con i suoi cip cip.-
-Scommetto che era verde.-
- Non un verde qualunque,era verde smeraldo.-
-E allora il gatto com'è morto?-
-Emh.. è volato dalla finestra.-
-Hai ucciso un gatto?-
-No è solo che era sulla finestra,per sbaglio l'ho chiusa e lui aveva finito le sette vite.-
-Ma quando l'hai pensata questa?-
-E'  tutto vero!-
-Ah si, e come di chiamava il gatto?-
-Non lo so era dei vicini.- lei scoppiò a ridere facendo quasi cadere il bicchiere che aveva in mano.
-Hai finito di fare la cogliona?- Anne si ricompose cercando di non ridere afferrando la borsa e andando verso l'entrata.
-Aspettate vengo con voi. Pranziamo in un pub che ho visto ieri.-
Il moro mi raggiunge togliendomi le chiavi dalla mano sorridendo beffardo.
Da quando è arrivato io ed Anne non siamo mai uscite da sole,mai.


Io e Zayn eravamo seduti al pub White Castle aspettando Anne,quindi per ingannare il tempo avevamo iniziato una conversazione da persone civili per la prima volta.
Certo non che avessimo mai conversato per ore ma stranamente iniziavo a capire come fosse ed ovviamente il mio cellulare suona.

Afferro la borsa e innervosita inizio a cercare quel maledetto telefono incazzandomi sempre di più visto che non lo trovavo.

ma dove cazzo sei? Ad inculandia!?

Quando lo afferrai finalmente avrei voluto tirarlo in faccia alla cameriera che mi stava fissando ma pensai alla seconda opzione, rispondere.

-Dimmi tutto.-
-Kate devi andare in libreria per tuo fratello io sono fuori città.-
-Cosa?! Fuori città?-
-Si..sono dai nonni.-
-Ah.-
-Ho lasciato una lista delle cose che devi fare oltre a badare a tuo fratello.-
-Perchè sei dai nonni..?-
-Bhè..loro..sono in ospedale.-
-E..?-
-Tua nonna si opera fra qualche giorno e tuo nonno la settimana prossima...-
-Ok,basta non voglio sapere altro.Quando torni?.-
-Non lo so..-
-Mamma per favore,dimmi quando diavolo torni!-
-Ti ricordi del problema alla spalla che ho..?-
-Si si ma questo cosa centra?-
-E' un tendine, devo operarmi.-
-Ma che cazzo è uno scherzo? Avete fatto l'abbonamento SfigaAllInclusive? Oppure quella dell'ospedale?-
-Kate per favore,comportati bene e bada a tuo fratello.-
-Certo.-
-Corri o la libreria chiude.Ti voglio bene,ciao.-
-Chiamami.-
-Lo farò.-

Non ero incazzata,semplicemente a volte preferisco non sapere.
E' vero la verità fa male e non sai quanto.
Era da qualche mese che le cose andavano male,ma adesso non reggo più nulla ed il solo pensiero che io debba sopportare tutto ciò non mi spaventa minimamente perchè so che non sopravviverò.

Solo dopo le insistenti domande di Zayn e la sua espressione sbigottita tornai alla realtà,cioè che dovevo correre  e di brutto.
La libreria era a dieci isolati dal bar, vale a dire cinque o sei kilometri.

Adoro correre quando devo sfogarmi.

Dissi velocemente a Zayn di chiamarmi non appena avessero finito di mangiare,io lo avrei saltato pazienza.

Uscì dal locale iniziando a correre il più velocemente per quanto i marciapiedi fossero affollati nell'ora di pranzo,gente che torna a casa per lavoro,scolare,bambini felici,vecchietti e poi ci sono io,impegnata come una forsennata a rimanere a galla per l'ultimo respiro e sopravvivere.

A metà strada mi ricordai della scorciatoia che usavo insieme ad Anne.
Imboccai la piccola via osservando i muri sporchi e la poca luce che filtrava dagli alti muri dei palazzi.
Tre ragazzi erano appoggiati allo stipite di una porta del pub sulla strada adiacente.
Mi sforzai di ricordare dove avessi già visto quella facce da spacconi ubriachi.

Gass,Riky e Mozie.

I tre coglioni della mia scuola.
Non appena si accorsero della mia presenza Gass ed i suoi 180 cm si posizionarono davanti a me impedendomi di proseguire.

-Ma guarda chi si rivede,Kate.- mi faceva venire i brividi persino quando pronunciava il mio nome,che schifo.
-Gass.-
-Ti ricordi di lui e non di me?-disse Riky gesticolando con il braccio sinistro per poi affiancarsi all'amico.
-Non ho bisogno di ricordarmi di te,sono in ritardo fammi passare.-
-Ti ho chiesto di uscire mille volte,hai sempre rifiutato. Perchè?- Avrei giurato che nel tono di Riky c'era quasi un briciolo di malinconia.
-Se la prima risposta era no,perchè la seconda sarebbe dovuta essere diversa?-
I tre si scambiarono sguardi fugaci nonostante la loro stabilità mentale.

Un enorme brivido invase tutto il mio corpo scuotendomi.

-Adesso te lo dico io il perchè.-Non ebbi il tempo di guardare Mozie per replicare che mi ritrovai attaccata al muro e con la schiena dolorante.
Era freddo ed umido.
La superficie irregolare creava una lieve sporgenza che premeva contro una delle mie costole.

Il sorriso che i tre imbecilli avevano sul viso mi fece innervosire invece che intimorire così mi liberai della morsa di Mozie sulle mie spalle.

-Brutta puttana stai ferma.- la pesante mano di Gass mi colpì pienamente in viso tanto da farmi sbattere la testa contro il muro.
Il sangue pulsava feroce nelle vene,lo sentivo caldo e fluido.
Mi accorsi che ero a terra sulle ginocchia con gli occhi chiusi, solo quando Gass mi risollevò strattonandomi e gettarmi nelle mani di Mozie.

Non riusci ancora a collegare tutto quello che nel giro di pochi minuti stava succedendo,sentivo solo un gran dolore alla testa.

La mia schiena aderiva al petto di Mozie il quale posizionò le sue braccia sotto le mie ascelle in modo da non poter muovere le braccia.
 -Credi di essere una figona assurda,ma...non.. ma non lo sei! Capito? Tu sei solo una puttana che si rifiuta di fare il proprio lavoro.-Sbraitò quasi canzonando Gass.

Quella situazione era inquietante e la paura mi stava privando di pensare a qualcosa se non agire d'impulso.
Avevo la mente talmente annebbiata che nemmeno l'adrenalina poteva salvarmi.

-C'è sempre una prima volta,giusto Kate?- mi chiese Riky posizionandosi davanti a Gass.
La mancanza di una mia risposta mi fece guadagnare un pugno nello stomaco.
Adesso non sentivo più il bisogno di respirare faceva troppo male.
La testa china in avanti faceva ancora più male accentuando le pulsazioni scalpitanti del mio cuore.

Pensavo seriamente che la mia testa stesse scoppiando quando un liquido caldo e leggero raggiunse la mia guancia per poi accumularsi in una goccia e cadere sulla mia scarpa destra.

Rosso fuoco,rosso vivo,rosso sangue.

A malincuore respirai tra il groviglio dei capelli davanti al mio viso sentendo una fitta allo stomaco,come fosse stretto da una forte morsa.
La mano che la prima volta mi aveva colpito adesso mi stava rialzando la testa.

-Vuoi rispondermi o no?.-
Il problema non era rispondere perchè a me la risposta non mancava mai,il problema era che non ci riuscivo.

Non respiravo e la vista si stava annebbiando.

-Troia!- questa volta Riky decise di colpirmi in viso girandomi la testa di lato.
Ormai non faceva più male.
Era tutto oscurato dal dolore allo stomaco,mi era impossibile sentire altro.
Se non ci fosse stato Mozie a sorreggermi sarei rannicchiata a terra,ma che fortuna.

Io vittima di stupro chi l'avrebbe mai detto.

La vista ritornò limpida,dovevo scappare.
Presi tutta la forza rimasta cercando di mollare un calcio a Mozie ma peggiorai solo la situazione dato che aumentò la stretta.

-Cara Kate,siamo proprio impazienti è? Guarda che bastava solo chiedere. Sai.. l'azzurro ti dona ma ti preferisco al naturale,capisci cosa intendo?-

Le sue mani si posarono sotto il mio mento  afferrando il colletto della camicia e con una strattonata tutti i bottoni schizzarono via come proiettili.

Lo stesso liquido che prima si era fermato sulla guancia destra adesso aveva continuato la sua corsa cadendo sul mio seno destro.

La vista del mio reggiseno mi fece ripensare ad Anne visto che era stata lei a regalarmelo.
Le nostre risate,urla..

Io non ho urlato!
Posso urlare.
Devo urlare.


Alzai la testa fissando per quanto fosse possibile l'azzurro del cielo.
Mi concentrai solo sul fatto che dovevo resistere al dolore e non alle quattro mani che erano su tutto il mio corpo.
Feci un grande respiro quasi pentendomene per le fitte,lasciandomi sfuggire una sola ed unica lacrima.

Urlai,urlai come non avevo mai fatto.
Il dolore,la voglia di vivere che non avevo mai avuto,tutte le volte che avevo tenuto tutto dentro senza parlare,tutte le sofferenze subite...ma soprattutto la voglia di essere salvata.
Pensai a Zayn o meglio al sorriso di Zayn.

 La mano  di Mozie mi chiuse la bocca,ma avevo ancora la voce viva in gola.
Anche se roca,la voce era lì sempre pronta ad uscire.

L'ennesimo pugno nello stomaco,la debolezza,il sangue,il dolore le gambe molli mi fecero crollare chiudendo gli occhi.

Avevo esalato l'ultimo respiro per rimanere a galla nella mia vita,ma a quanto pare non mi era stato utile.
La morte.
Adesso desideravo ardentemente la morte perchè qualsiasi cosa tu sia,felice triste o sofferente essa cancella tutto proprio come una medicina fa con il dolore,la differenza è che si prende solo una volta, è speciale.






***

Salve bedde!
Non ammazzatemi per questo capitolo orrendo,davvero chiedo umilmente scusa.
Auguri anche se in ritardo per la festa delle donne!
*batte le manine*
*si nasconde dalle occhiatacce omicide*

la smetto.
Hope you like it cc:

Lasciatemi una recensione visto che siete arrivate fin qui e grazie!
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