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Autore: Frem Write    11/03/2013    6 recensioni
"Lei che aveva sempre avuto paura del buio, ora era costretta a viverci.. per sempre"
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6. Drunk. 

{Maybe I’ll get drunk, again
I’ll be drunk, again, I’ll be drunk, again

To feel a little love.
-Ed Sheeran, Drunk.}

 



Desirèe

Megan aveva insistito con l’aiutarmi per la festa di quel sabato. Mi aveva, praticamente, pregata di permetterle di truccarmi, scegliermi il vestito, e sistemarmi i capelli, così avevo accettato il suo gentile aiuto.
Non ero –assolutamente- il tipo da feste, anzi, non ero mai andata a quei genere di party dove ci si ubriacava, si faceva sesso con chiunque.. diciamo che non ero andata a nessun party in generale.
Ma c’è sempre una prima volta, giusto?
Fatto stava che volevo divertirmi, almeno per quella sera volevo essere giovane come tutti gli altri.
Mi ero ripresa dallo svenimento della sera scorsa e, perciò, Louis non aveva obbiettato quando gli avevo annunciato la mia idea.
Louis era un gran ragazzo, mi dispiaceva soltanto che fossimo lontani. Non parlavamo spesso, tranne quando era necessario come ieri, all’ospedale dove non aveva potuto evitare la ramanzina. A parte in casi necessari, le uniche parole che ci scambiavamo erano “ciao,tutto bene?” “si grazie,a te?” “mi passi l’acqua?” “Grazie”.. Parole insignificanti, almeno per me.
Avrei tanto voluto stringere amicizia con Louis, lo avrei fatto volentieri ma era troppo difficile. Eravamo stati lontani per così tanto tempo e ormai, non ci conoscevamo nemmeno un po’.  Io ero cresciuta e lui anche, ed era strano parlare con lui come se fosse un estraneo, quando fino a qualche anno prima era il mio migliore amico. Era strano ricominciare da capo, come se non avessimo mai parlato prima. Era strano sentirsi in imbarazzo la maggior parte del tempo, quando prima ci raccontavamo tutto.
Era strano e fottutamente frustrante.
Ma ci si abitua ai cambiamenti, ci si adatta. E a noi non restava altro che accettare questa situazione.
Quel giorno mi aveva aiutata a prepararmi per andare alla festa scolastica, e mi ero rallegrata. Sarebbe stato bellissimo poterci andare con lui, ma sapevo che non era possibile e non mi sognavo nemmeno di proporglielo. Lui aveva di meglio da fare, sicuramente.
Mi incupii leggermente pensando a tutto ciò mentre Megan mi truccava.
< Stai bene Des? > le sorrisi alzando un pollice in segno di conferma.
Stavo bene se non contavo Louis e quanto mi mancava, se non contavo Harry –sì,quel ragazzo era sempre nei miei pensieri,purtroppo- e il suo comportamento lunatico, se non contavo mia mamma e la sua chiamata che attendevo ancora ansiosamente, se non contavo mio padre e il suo strano interessamento a me e alla mia vita.. allora sì, stavo alla grande.
< Ho quasi finito.. sarai bellissima con questo vestito! > mi feci scappare un sorriso mentre mi metteva il lucidalabbra.
Megan era una bellissima persona. Non potevo definirla la mia ‘migliore amica’, considerando che la conoscevo da circa una settimana, ma sicuramente tenevo molto a lei. Aveva una voce molto dolce e  un buonissimo profumo.
L’unica pecca era che era fidanzata con Harry.
< Come va con Harry? > fu colta alla sprovvista dalla mia domanda –sì,sapeva che ci odiavamo. Posò i vari trucchi sulla scrivania e si allontanò da me.
< Oh.. beh.. va bene! >
< Va.. bene? > risi leggermente < mi sarei aspettata qualcosa di più entusiasmante da parte tua.. ma okay. >
< Non è abbastanza dire che va bene? > rispose acida.
< Sì, mai detto il contrario. Ho detto che non è da Meg dire ‘va bene’. >
< Pensi di sapere tutto su tutti Des! Non sai un cazzo di me.. come puoi dire che non è da me? > non sapevo cosa le fosse preso all’improvviso. Non mi sembrava di aver detto chissà cosa.
< Megan, dovresti calmarti. Non volevo offenderti. >
< Calmarmi un cazzo! Cristo avete tutti da ridire per ogni fottuta cosa che dico! > udii la porta sbattere forte.
< Meg? > la chiamai ma la sola cosa che sentii fu il ticchettio dell’orologio in corridoio.
Forse aveva il ciclo..
Mi alzai non avendo idea di che ore fossero, come fossi conciata e cosa dovessi mettere.
< Louis? > urlai dalla mia camera.
Nessuna risposta, di nuovo.
Ma era possibile che in quella casa non ci fosse un cazzo di nessuno? Appoggiai le mani sulla scrivania dove vi erano i trucchi che poco prima Megan aveva usato, e con un colpo secco li gettai tutti a terra.
Pulii la scrivania fregandomene di cosa ci fosse sopra e scaraventando tutto sul pavimento.
< Desirèè cosa stai facendo?! > la porta si aprì all’improvviso e mi girai subito in direzione di quella voce.
< Allora non sono sola in questa fottuta casa! > imprecai.
Ero arrabbiata con Meg per essersene andata quando aveva promesso di aiutarmi e anche per essersela presa per una mia osservazione.
Ma Liam non c’entrava, non dovevo prendermela con lui.
< Cosa è successo qua dentro? > forse si riferiva ai trucchi sparsi a terra, o al mio aspetto orribile?
< Megan mi ha mollato nel bel mezzo dei preparativi. Mi aiuteresti tu? >
< Volentieri! > disse energicamente.

Liam

Desirèe era bellissima.
Aveva i capelli mossi castani raccolti in una coda disordinata, un filo di matita e un po’ di lucidalabbra. Era perfetta, sempre.
Megan le aveva scelto un vestito favoloso: nero corto –troppo per i miei gusti- a fascia. L’accompagnai in bagno dove avrebbe potuto cambiarsi. Feci per uscire ma lei mi bloccò.
< No.. resta. Aiutami.. > arrossì leggermente mentre pronunciava quelle parole.
Il mio cuore fece un tuffo.
Mi stava davvero chiedendo di rimanere lì con lei? Mi stava chiedendo di guardarla mentre si spogliava? Mi stava chiedendo di resistere a tutta quella bellezza?
< O-okay.. > le sorrisi.
Non sapevo bene cosa fare, perciò restai fermo.
La vidi mentre si girò verso di me e mi chiese: < mi aiuti? >
Sussultai e mi avvicinai a lei prendendo i lembi della sua canotta.
Glieli alzai fino alla pancia, quando le sue mani si posarono sulle mie e sul volto le si formò un leggero sorriso. Rimasi quasi accecato da esso.
Quanto avrei voluto stringerla tra le mie braccia. Quanto avrei voluto assaporare le sue labbra. Quanto avrei voluto che lei fosse mia.
< Mi dispiace.. non volevo costringerti a fare qualcosa che non volevi.. > mi scostò le mani abbassando la testa.
Costringermi? Non aveva capito che era tutto ciò di cui avevo bisogno.
< Des.. > le posai un dito sotto al mento. Volevo vedere quei bellissimi occhi,anche se sapevo che loro non potevano vedere me.
Incontrai le sue iridi azzurre e non capii più nulla.
Posai le mie labbra sulle sue sentendo il sapore del lucidalabbra. Anche se era un semplice bacio a stampo, avevo sentito le farfalle ovunque, non solo nello stomaco.
< Tu non capisci che io farei qualunque cosa per te.. > appoggiai la mia fronte alla sua e sfiorai la sua guancia con la mia mano, tremando.
Mi rendeva debole, terribilmente debole.
Sorrise e riposò le mie mani sulla sua canotta incitandomi a togliergliela. Accettai volentieri e gliela sfilai ammirando il suo corpo perfetto.
< Sei così.. bella > mi lasciai sfuggire.
< E tu sei un bugiardo! > rise mostrando le sue adorabili fossette intorno agli occhi.
< Non mi credi? > era un peccato che lei non potesse vedere quanto fosse bella.
< Neanche un po’ Payne.. > scosse la testa.
Poggiai una mano attorno alla sua vita e l’attirai vicina a me. Il suo seno era contro il mio petto, stavo impazzendo.
Le sue mani si spostarono dai suoi fianchi a dietro il mio collo e mi avvicinarono al suo viso. Fremevo dalla voglia di sfiorare di nuovo quelle morbide labbra. Erano diventate una droga, come lei. Era ridicolo quanto sentissi il bisogno di Desirèe ogni minuto della mia vita.
Sorrisi prima di poggiare le mie labbra sulle sue e stringerla in un abbraccio.
Avevamo il fiatone entrambi, quando ci staccammo.
< Sai.. per mettere il vestito dovresti toglierti anche questi.. > tirai l’elastico dei suoi pantaloncini e la sentii ridere.
< Le lascio l’onore.. > riprese di nuovo le mie mani e le appoggiò sui suoi fianchi, dove c’era l’elastico.
Solo Dio sapeva cosa avrei voluto farle.
La guardai, magari ci aveva ripensato ma annuì con la testa. Si appoggiò alle mie spalle mentre le sfilai l’indumento.
Una volta a terra risalii con lo sguardo. Era perfetta.
Aveva freddo perciò si strinse nella mia felpa –aperta.
Al contatto con i miei vestiti rabbrividì così la strinsi al mio corpo baciandole la fronte.
Non sapevo cosa fossimo io e Desirèe.
Conoscenti? Amici? Migliori amici? Fidanzati?
Qualunque cosa fosse, mi piaceva, e non poco.
Le baciai il collo mentre la sollevai dal pavimento e permisi alle sue gambe di circondarmi la vita. L’appoggiai al muro e inarcò la schiena a contatto con le mattonelle fredde, lasciandomi così il collo libero.
< Cosa sei Desirèe? > l’avevo detto davvero?
Mi maledissi mentalmente.
< L..lia..mm > sussurrò tra i respiri affannosi causati dal piacere che le stavo provocando.
Sarei potuto venire in quel momento anche solo guardando la pelle del suo collo o sentendo i suoi gemiti.
< Ehi Des, sei pro-> Louis spalancò la porta. Des scese subito da me e smettemmo di baciarci.
Lo sguardo di suo fratello cadde prima sui vestiti a terra, poi sul corpo semi-nudo della mora e infine su di me.
< Che stavate facendo? > urlò sconvolto.
Beh, di sicuro la posizione in cui ci aveva trovati non era una delle migliori e sarebbe stato difficile convincerlo del contrario.
< Nulla Louis.. mi stava aiutando con il vestito. >
< Oh.. con il vestito? Allora perché sei ancora mezza-nuda? > mi avvicinai a Louis e lo portai fuori dal bagno, dopo aver detto a Des che sarei ritornato in pochi minuti.
< Louis, non stavamo facendo nulla di male, fidati! >.
Fu difficile assicurargli della nostra innocenza, ma sapeva che di me poteva fidarsi.
Lasciò la camera, così io ritornai in bagno dalla mora.
Appena aprii la porta la vidi in piedi davanti a me vestita.
< Allora? > sorrise.
< W..w..wow > balbettai.
Era incantevole.
< Dici? Devi essere sincero.. sai io non è che possa vedere gran che! > le presi una mano e la feci girare su se stessa.
< Mai stato più sincero.. Cioè tu pensi che io ti lasci andare così alla festa? Dove tutti ci proveranno con te? > scoppiò a ridere e mi diede un colpetto sulla spalla.
< Dai aiutami con i capelli adesso! >
 

Megan

Non volevo comportarmi in quel modo con Desirèe, ma avevo perso il senno.
Dopo la discussione che avevo avuto il giorno precedente con Harry, l’ultima cosa che volevo sentire pronunciare era il suo nome.

< Dove sei stato fino ad adesso? > sbottai appena lo vidi entrare in casa mia. Aveva la faccia stravolta.
< Cazzi miei! > sbottò nervoso togliendosi il cappotto e lasciando il cellulare sulla mensola del soggiorno.
< Cazzi tuoi? Cazzi tuoi un corno! Potevi almeno avvisare! >
< Vado a farmi una doccia.. > sparì nel corridoio.
All’improvviso il suo cellulare cominciò a vibrare.
Sapevo che fosse sbagliato, che non avrei dovuto impicciarmi nei suoi affari ma era più forte di me. Mi avvicinai e lessi il nome ‘Louis’ sullo schermo. Era un messaggio.
Lo aprii: “Non fingere che non ti interessi, Harry. –L”
Ero troppo curiosa così lessi l’intera conversazione.
“Perché non sei entrato a visitare Des? –L”

“Non me la sentivo.. –H”

“Sei rimasto lì, vero? –L”

 “Si.. –H”
 

“Vuoi che venga a farti compagnia? –L”

“No.. devo farcela da solo. Non sarà così difficile no? –H”

“Lo sarà.. più di quanto tu possa mai immaginare. –L”

“Tu sei suo fratello, è ovvio che difficile per te. –H”

“E a te piace.. come la mettiamo? –L”

Mi portai una mano alla bocca. A Harry piaceva Desirèe?
No, non poteva essere.
Continuai a leggere.

“Non mi ignorare Harry.. –L”

“Non fingere che non ti interessi, Harry. –L”

Stavo per rispondere al messaggio di Louis quando Harry fece il suo ingresso. Era ancora vestito e mi squadrò.
< Era interessante la conversazione? > mi chiese duro.
Avevo fatto una cosa orribile, ne ero consapevole, ma lui stava con me mentre pensava ad un’altra ragazza.
< Io.. > si avvicinò e mi strappò dalle mani il suo iPhone per poi prendere il giubbino.
< Pensavo di potermi fidare di te, Meg. >
< Harry! Non mi dici mai niente è come se non stessimo nemmeno insieme. Se non ti andava di prenderti quest’impegno evitavi di metterti con me. Perché ora quella che sta male sono io. > sospirai < A te piace Desirèe, non è vero? >
Abbassò lo sguardo e rimase in silenzio. Poi mi fissò.
< Rispondi, dì qualcosa cazzo! >
< Cosa vuoi che ti dica? Che mi dispiace di non dirti vita, morte e miracolo di me? Che mi dispiace di non aggiornarti ogni tre per due su dove mi trovo? Che mi dispiace di non essere presente? Beh, non ti racconterò una bugia. > spalancai la bocca, ma lui continuò < Dovremmo prenderci una pausa.. >
Non mi diede nemmeno il tempo di ribattere che uscì da casa mia.

 
Mi stesi sul divano strofinandomi il viso con le mani. Ero stanca di tutta questa situazione. Ci doveva essere sempre qualcuno migliore di me, quella ragazza ‘più bella’, ‘più simpatica’, ‘più dolce’ o ‘più brava’. Dovevo sempre essere la seconda scelta di persone che mettevo al primo posto.
Insomma, volevo, per una volta, essere importante per qualcuno. Poter dire: lui ha scelto me e non lei. Volevo essere il motivo del sorriso di un ragazzo, volevo essere la ragazza che faceva battere forte il cuore a qualcuno, quella per cui valeva la pena rinunciare a guardare una partita di calcio, quella che cambiava la vita, quella che lasciava il segno. Volevo essere la ragazza, non una qualunque, ma forse per Harry non lo ero. Forse per Harry ero solo un giocattolo, una ‘cosa’ su cui sfogare la sua rabbia quando gli andava. Di sicuro non provava quello che provavo io quando lo guardavo. Forse perché ero una fan?
Sentii il campanello suonare, così mi alzai.
< Posso? > mi sorpresi nel vedere Zayn davanti a me con un sorriso in faccia.
Automaticamente sorrisi anche io e lo feci accomodare. Si tolse gli occhiali e si abbassò il cappuccio.
< Come mai qui? >
< Passavo e sono venuto a salutarti! Ma se vuoi posso andarm- >
< NO! > sbottai subito < Resta.. > mi sorrise.
< Hai pianto? > sentii il suo fiato sulla fronte. Il cuore accelerò.
< N-no.. > abbassai la testa e osservai le sue scarpe, quando mi sollevò il viso con un dito. I suoi occhi erano qualcosa di meraviglioso.
< I tuoi occhi mentono.. > sbattei le palpebre, per poi riguardarlo.
Zayn era bellissimo. Lo era sempre stato. Aveva un accenno di barbetta che rendeva il tutto più sexy. I capelli erano –come sempre- curati e i suoi occhi.. erano come l’oro.
Le sue labbra erano carnose e ti invogliavano a baciarle. Mi soffermai su di esse. Erano di un rosa pallido e in quel momento stavano lasciando spazio ai suoi denti bianchissimi e perfettamente diritti.
La sua mano mi sfiorò la guancia e le sue labbra si posarono sulle mie, che, disperate, cercavano le sue.  Non mi interessava se fosse sbagliato, in quel momento mi sentivo bene ed era la sola cosa che, per me, contava.
 

Desirèe

Chris venne a prendermi verso le otto e insieme andammo al famoso ballo. Non ero molto favorevole a questo genere di feste, in quanto la mia capacità di muovermi a ritmo di musica, era scarsa, ma lui sembrava tenerci così tanto che non riuscii a dirgli di no.
Durante il tragitto casa-scuola ripensai a quello che era successo con Liam. Era strano pensare a lui come qualcosa di più di un amico, eppure il sapore delle sue labbra persisteva nella mia mente.
Forse era quello giusto. O forse no.
Ma come si faceva a capire se fosse quello giusto o no?
Potresti trovarti bene con entrambe le categorie..
L’amore è una cosa complicata, almeno, lo era per me.
< Signorina Tomlinson, siamo arrivati.. > Chris mi aprì lo sportello e mi prese per mano.
Appena varcammo la soglia la musica s’impossessò delle mie orecchie. Ero a una festa come un’adolescente normale.
Sorrisi e abbracciai Chris.
< Cos’è quest’attacco di dolcezza? > disse ad alta voce a causa della musica alta.
< Grazie per avermi portata qui.. >
Ci addentrammo nella folla e cominciammo a ballare. Quella sera volevo vivere la mia adolescenza.
 
La testa mi scoppiava e non riuscivo a reggermi in piedi. Forse non avrei dovuto bere quegli alcolici che il barista mi aveva rifilato.
< Des.. stai bene? Ti riporto a casa! > la voce del mio amico rimbombò nella mia testa fino a farmi male.
< No! > piagnucolai < Voglio stare qui ancoraa! >
Sentii due braccia possenti avvolgermi e portarmi di peso fuori dalla sala o qualsiasi cosa fosse.
Il freddo di quella sera mi congelò le ossa e la pelle scoperta.
Sentii la portiera della macchina aprirsi e poco dopo mi ritrovai seduta –o meglio stesa- sui sedili posteriori. Avevo lo stomaco sottosopra e quella posizione non aiutava certo la mia situazione.
< Portami a ballare, sotto la luna lalalalalala. Andiamo a ballare, sulla lunaaaa? > cominciai a cantare una melodia inventata in quel momento. Sentii Chris ridere.
Pian piano tutti i rumori sembravano allontanarsi e le palpebre cedere, non sapevo se fosse stato l’alcool o il sonno, ma di colpo mi abbandonai al sedile, addormentandomi.
 

      
      



Buongiorno belle pimpe. 
Scusatemi davvero per il ritardo ma ho avuto pochissimo tempo. 
La scuola mi tiene occupata D: 
Ma come vedete sono tornata a rompere le palle. 
Alooooor, comincio con il dire che questo capitolo non mi convince per niente ma è solo di passaggio. 
Come avrete ben capito si stanno formando nuove coppie.. tra cui la Meyn (?) o Zagan (?) (ho messo anche la foto, sono tenerelli). 
E forse -lo capirete nei prossimi capitoli- la Lirèe o la Desiam (?) che a mio parere sono dolcissimi, li adoro u.u 
Ho deciso che alla fine del capitolo metterò gif o foto perchè me gustan mucho. 
Niente, vi ringrazio per le nove recensioni: Larry_feels, harold6921, LovingYouGuys, juls_angel, giulia9779, readerofdreams, _Sam, smilecammon, Laauu. 
Non ho nulla da aggiungere.. se avete domande, o non avete capito qualcosa, o volete sapere quando aggiorno vi lascio i miei contatti. 

Twitter (se mi seguite e mi menzionate, ricambio c:)
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Mi lasciate un parere, giusto per spronarmi a continuare questa FF? 
Salve bellezze,
alla prossima.
-Frem.
  
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