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Autore: ehibike    11/03/2013    1 recensioni
"Lei, lei urla in silenzio, una rabbia silenzosa sta penetrando nella sua mente. Aspettando un segno per rompere il silenzio."
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: Cross-over, Lime, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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4. you're mine.


-Hayley cazzo, Hayley!- quelle parole mi rimbombavano nella testa.
Era una voce familiare. L’avrei riconosciuta fra tutte.
Aprii gli occhi lentamente, bruciavano da impazzire.
-Hayley! Dove cazzo eri finita?- aveva un viso tremendamente preoccupato.
-Ah..ciao Sadie..- borbottai con la voce ancora impastata dal sonno.
-Hayley, ora mi spieghi cosa cazzo è successo.- si mise a sedere guardandomi interrogativa.
Ma dove cazzo mi trovavo?
Ah. Ora ricordo, ero a Christie Road.
OPPORCA PUTTANA AVEVO DORMITO TUTTA LA NOTTE LÌ COME UNA BARBONA. Bene Hayley, questa volta ti sei superata!
-Ehm..- mugugnai.
Sadie era rimasta lì in silenzio, aspettava le mie spiegazioni.
Non aveva tutti i torti, le dovevo delle spiegazioni.
Ci guardammo negli occhi per un periodo di tempo inestimabile poi incominciai a parlare.
-Ieri sono scappata di casa.- fissai le mie converse banche ormai nere, non avevo il coraggio di guardarla negli occhi. Ma a un certo punto mi sentii un groppo in gole e le lacrime spingersi per uscire dai miei fottuti occhi.
-Vuoi sapere cosa cazzo è successo eh? È successo che mia madre non mi accetta come sono, non finisce mai di dirmi che l’ho delusa, che sono una fallita, una merda.- sbottai, mi tenevo quelle parole rinchiuse da troppo tempo. Feci un lungo respiro per calmarmi.
-Mia madre è una bastarda, tutto deve andare come vuole lei, ma lo capisce che io non seguo il tappeto rosso di tutte quelle fottute cheerleaders/barbie? Cristo santo, già io stessa so’ di essere una merda totale, mi ci vuole anche lei che me lo rinfaccia?- avevo gli occhi lucidi. Sadie mi guardava senza muovere un muscolo, poi all’improvviso m abbracciò. Non ce la facevo più, ho fatto uscire tutte quelle lacrime che prima spingevano per uscire da quella trappola, le avevo rese libere. Cosa che io non ero.
Singhiozzai per circa un quarto d’ora, poi Sadie dopo un lungo silenzio disse la prima parola.
-Hayl, vieni a casa mia, dovresti vederti, ci manca poco che ti cresca la barba e sei un perfetto barbone.-
Ridemmo tutte e due, mi mancavano le nostre risate, era tornato tutto alla normalità, un sorriso involontario si formò sul mio viso.
Arrivammo a casa di Sadie, quella casa era qualcosa di fantastico, i suoi genitori erano separati e lei viveva col padre, che era il migliore amico di mio padre, ed essendo tutti e due dei pazzi per la musica la loro cosa era…non so spiegarlo, non so neanche descriverla, ma posso dire che per me quella casa rappresentava la musica.
Cantammo e suonammo, io la chitarra e lei, beh a lei non piaceva suonare gli strumenti ed era anche parecchio stonata, eppure la musica era la sua vita e cantammo fino a perdere la voce.
Rimasi a dormire da lei, non potevo tornare a casa, sarei tornata dopo qualche giorno.
Verso le nove tornò a casa dal lavoro il padre di Sadie, Tom.
Io ormai lo chiamavo zio, faceva parte della mia famiglia.
-Hey ciao Hayley! Come mai qui? Come stai?- sembrava andare sempre tutto per il verso giusto , per lui.
-Oh beh, non so come spiegarlo…ho litigato con mia madre e…se non do fastidio volevo..-mi interruppe.
-Ma Hayley, tu non dai mai fastidio lo sai! Resta tutto il tempo che vuoi, ma non dimenticarti della tua famiglia.- mi guardava preoccupato, cazzo quanto mi sentivo in colpa.
Abbassai lo sguardo.
-Hayl, ho ricevuto una lettera da tuo padre, dice che domani ritorna!- sprizzava di gioia come un bambino che aveva appena ricevuto il regalo che tanto desiderava.
Non potevo crederci, papà. Papà tornava, la mia vita tornava. Ero felicissima.
Non riuscivo a parlare dalla gioia, aspettavo da tanto il suo ritorno e mi mancava da morire.
Sadie mi abbracciò da dietro appoggiando la sua testa alla mia spalla.
-Andrà tutto bene.- sussurrò.
Quanto la amavo, si, era l’amore della mia vita.
 Ci sedemmo a mangiare la pizza che il padre di Sadie aveva portato e dopo poco ci mettemmo a guardare un film. Era il mio film preferito, The Nightmare Before Christmas.
Mio padre me l’aveva fatto vedere un centinaio di volte insieme a Sadie e a suo padre.
Eravamo un quartetto formidabile, ora che ci penso.
E domani tornava. Ancora non potevo crederci.
Erano circa mezza notte e mezza passate quando decidemmo di andare a dormire.
Per fortuna Sadie dormiva in un comodo letto da una piazza e mezzo quindi entrarono benissimo i nostri corpi mingherlini.
Faceva caldissimo quindi dormivamo in mutande e reggiseno. Non esisteva la parola ‘imbarazzo’ tra noi due.
Mi infilai nel letto e mi misi di un fianco dando le spalle a Sadie quando sentii qualcosa accoccolarsi su di me e abbracciarmi da dietro.
Quanto poteva essere dolce.
-Hayl, mi ha fatto male vederti così.- mi sussurrò all’orecchio.
-Mi dispiace Sadie.- gli risposi seccamente. Non ero in vena di parlarne.
Sadie, capendo tutto, mi strinse forte. Dio quanto la amavo, riusciva a capirmi con un fottuto silenzio.
-La nostra amicizia supera tutto, noi non ci lasceremo mai, me lo prometti?- sussurai girandomi verso di lei per guardarla neglio occhi.
Era bellissima, non si truccava, aveva i capelli biondi e ricci, gli occhi azzurri come l’oceano, delle labbra rosse e carnose e dei denti perfetti.
E come ciliegina sulla torta aveva sempre dei rossori dolcissimi.
-Mai.- sorrise, cazzo quel sorriso mi faceva morire ogni volta.
-Però- sospirò sorridendo, -sei una cogliona.-
Feci una risata sarcastica, non era divertente. Ma come potevo darle torto, ero una cogliona.
All’improvviso si avvicinò a me spostandomi i capelli dal viso, io portai le mie mani dietro la sua schiena per renderci ancora più vicine.
Avevamo i nostri visi praticamente attaccati, ci sfioravamo il naso e io potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra.
Il verde dei miei occhi e l’azzurro dei suoi si scontrarono causando una reazione chimica fenomenale.
Volevo dirle che era solo mia, era la MIA migliore amica, mia sorella.
Ma mi precedette, -Sei mia.- mi disse lasciandomi un leggero bacio sulle labbra.
Non potevo resistere, mi fiondai sulle sue labbra rosee, ma quello non era un bacio da innamorati.
Quello era un gesto in cerca di affetto, di comprensione.
Le nostre lingue si incontrarono intrecciandosi e segnando un lungo percorso intorno alle nostre bocche.
Dopo il lungo bacio, Sadie mi diede un leggero bacio sulla fronte mentre io mi accoccolavo sul suo petto con un gesto tenerissimo.
-Buonanotte amore.- sussurrai.

STOP STOP STOP. Vi ricordo che la mia e quella di Sadie non è una storia d’amore, bensì la storia dell’amicizia più forte che sia mai esistita.


*spazio dell'idiota/autrice*
aaallora, come stiamo andando? 
lo so che per ora non è niente diche, siate pazienti :3
vado a studiare çç
byee.
  
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