ALLYSON'S POV.
-Allora che film ti va di vedere?- domandò
sorridendomi sfoderando le sue fossette.
-Uhm.. Per me è uguale.- mentii, speravo
profondamente che non mi trascinasse a vedere uno squallido film
malfatto con effetti speciali scadenti.
-Anche per me! Decida lei signorina!- alzai gli occhi al
cielo, ma perchè i ragazzi dovevano sempre affibiare stupidi
nomignoli?
-Non mi chiamare così.
-Oh andiamo Allyson stavo.. Ok, decidi tu.
-Uhm.. Quello sembra carino. -Dissi indicando un grande
manifesto
davanti a noi. Harry guardandolo spalancò gli occhi,
sembrava quasi strabiliato.
-C.. Cosa?! Sai che è un horror vero?
-Certo.
-Io non ti terrò in braccio, sappilo.
-Magari sarò io a dover tenere in braccio te. -
Dopo la mia ultima intuizione, diedi una piccola gomitata ad Harry, che
sorrise divertito. Ci dirigemmo verso la biglietteria ridendo, dovetti
ammettere che dopo tutto non era così male uscire con
qualcuno, era da tempo che non mi concedevo quella sensazione di
leggerezza. Ci mettemmo in fila, ed io iniziai a guardarmi intorno,
c'era
davvero molta gente per i miei gusti. Feci un profondo respiro cercando
disperatamente di farmi coraggio da sola. Eravamo ancora in coda quando
la grande mano di Harry sfiorò il mio fianco destro, la
appoggiò su esso e mi porto più vicina a lui. Non
sapevo cosa fare, non sapevo che emozioni provare, non avevo
semplicemente la situazione sotto controllo, e la cosa mi preoccupava.
Alzai lo sguardo verso Harry, soffermandomi sul suo viso: le fossette
incorniciavano perfettamente la sua bocca, i suoi denti bianchi erano
perfettamente allineati, il labbro inferiore risultava leggermente
più carnoso di quello superiore. I suoi occhi verdi erano
davvero bellissimi.
Mi sentii male, mi sentii a disagio, non era per colpa di Harry, era
per colpa mia. Chissà cosa avrà pensato la gente
vedendo un ragazzo come Harry, con uno schifo come me. Distolsi lo
sguardo dal viso del ragazzo e mi guardai disperatamente intorno.
"Allyson, stai calma. Magari le persone noteranno lui, e non la tua
patetica presenza", la voce nella mia testa non mi era
d'aiuto. Ma
aveva ragione, che ci facevo io lì con un ragazzo come
Harry? Continuavo insistentemente a ripetere a me stessa di stare
tranquilla, ma la mia insicurezza stava iniziando, ancora una volta, a
prendere il controllo. Ero completamente paralizzata, paralizzata dal
disgusto
verso me stessa. La mano di Harry era ancora poggiata sul mio fianco, e
in quel momento, non so come, non so perchè, ma mi
servì come sostegno perchè le mie ginocchia
iniziarono a tremare. Lui spostò lo sguardo su di me
e sembrò quasi notare i miei casini mentali.
-Hey è tutto ok?
-C..Certo.
-Allyson? Stai bene?
-Ho.. Ho detto di sì.
Mi guardai intorno, di nuovo. No, non stavo bene. Gli sguardi schifati,
i
pensieri, le paranoie, le paure. Non potevo resistere, non ero
abbastanza forte per resistere. Guardai Harry supplichevole, lui aveva
uno sguardo confuso, ma non fece domande. Afferrò il mio
polso e mi condusse fuori dal cinema, mi fece sedere sulla prima
panchina libera che trovammo, ma non riuscivo a calmarmi. Troppa
gente.. C'era troppa gente.. Troppo disgusto nei loro occhi, disgusto
verso di me.. Non riuscivo a vedere altro, non riuscivo a vedere Harry
che mi parlava, non lo sentivo nemmeno, vedevo solo odio e disgusto.
Raccolsi le gambe al petto e nascosi la testa tra le ginocchia. Sentivo
freddo, un freddo atroce che oltrepassava la mia pelle come degli
spilli, come delle lame intente a raggiungere le ossa. Poi,
improvvisamente, caldo. Una folata improvvisa di calore
circondò il mio corpo tremante, avevo gli occhi chiusi,
avevo gli occhi sigillati. Non volevo incontrare gli sguardi altrui,
ero stanca della critica nelle loro iridi.
-Allyson è tutto ok. Io sono qui.
Quelle parole, quelle parole normalmente non avrebbero scosso nessuno.
Ma io non avevo mai sentito quelle parole rivolgersi a me, nessuno mi
aveva mai detto "sono qui." Lentamente alzai la testa, ancora
più lentamente aprii gli occhi, trovandomi davanti le iridi
verdi di Harry. La vicinanza tra noi era terribile, eravamo troppo
vicini. Mi sentivo fottutamente bene tra quelle braccia, come se le mie
paure si fossero spente.. Com'era possibile? Erano anni che
cercavo di spegnere le mie paure, ci avevo provato in ogni modo.
Poi
lui, con un abbraccio le estingue. Come poteva essere
possibile?! Come poteva Harry darmi questa sensazione?!
Sfortunatamente, il mio impulso rovinò ogni cosa,
perchè eliminai la distanza tra le nostre labbra, premetti
le mie sulle sue, ne avevo la necessità, sentivo il bisogno
di rompere quella distanza. Appena ripresi atto delle mie azioni mi
staccai da lui scattando in piedi, lasciando quel calore che mi faceva
sentire pura, pulita. Guardai Harry, lui era confuso, io invece ero
disperata.
-Scusa.. Mi.. Mi dispiace!
-Perchè ti scusi?
-Io.. Ti ho baciato.
Non riuscivo a non pensare all'immenso errore che avevo appena
commesso.. Avevo baciato Harry Styles! E lo avevo baciato senza un
motivo apparente, le mie paure erano tornate, decisamente
più forti di prima. Fui una stupida, voltai le spalle ad
Harry ed iniziai a correre verso casa mia. Corsi finchè il
fiato me lo permise, e anche dopo quel limite, perchè non
avevo davvero il coraggio di affrontare la situazione. La strada era
illuminata soltanto da qualche lampione, i fanali delle auto mi
superavano veloci, e come se non bastasse, stava iniziando a piovere.
L'acqua iniziò rapidamente ad inzupparmi i vestiti, i
miei passi si stavano facendo più pesanti e stanchi.
Intravidi dei fanali avvicinarsi, continuai a correre.
-ALLYSON!
Zayn, era la voce di Zayn. Mi fermai di colpo e mi voltai verso la sua
voce. Non sapevo perchè era lì, ma non mi
importava, lui c'era. Lo vidi avanzare verso di me, appena fu
abbastanza vicino mi strinse tra le sue braccia, non ricambiai
l'abbraccio, non ne avevo la forza, ma sapevo di essere al sicuro, quel
ragazzo riusciva ad arrivare sempre al momento giusto.
Tuttavia le mie paure continuavano ad assillarmi. Come avrei affrontato
la vergogna? Come avrei fatto con Harry?! Un'altro ragazzo scese
dall'auto, ci misi un po' ad identificare la sua figura a causa della
forte pioggia che mi sfumava la vista. Era Liam. Nascosi la testa nel
petto di Zayn, ero così imbarazzata. Sentii poi dei passi
pesanti
avvicinarsi a noi, qualcuno stava correndo. Zayn mi lasciò,
per me fu come un vuoto d'aria, mi sentii di nuovo vulnerabile quando
con un braccio mi portò dietro di se.
-Che cazzo le hai fatto Styles?! -"Nulla Zayn
non mi ha fatto nulla" la mia mente vagava ma le parole
non uscivano, non avevo mai sentito Zayn tanto alterato, sembrava che
Harry avesse rotto un qualcosa di a lui molto, troppo prezioso, e non
capivo il suo estremo umore.
-Non le ho fatto nulla. -Stava dicendo il vero,
avevo fatto tutto da sola! Mi ero umiliata con le mie stesse mani. A
dire il vero.. Con le mie stesse labbra..
-Vattene subito.
-Voglio vedere come sta.
-Ho detto che te ne devi andare.
-Zayn lui non mi ha fatto nulla. -Intervenni io, non
ero consapevole di come fossi riuscita a parlare, ma in un modo o
nell'altro ci riuscii.
Si girarono entrambi a guardarmi, Harry aveva il fiatone, Zayn
tratteneva il respiro per la rabbia, i loro corpi caldi fumavano sotto
la fredda pioggia londinese. Harry tentò di avvicinarsi, ma
Zayn glielo impedì respingendolo con un braccio.
Tentò di nuovo, ma Zayn non si mosse,
tuttavia, fui io ad abbassare il braccio del mio fratellastro per veder
poi avanzare il ragazzo riccio. Entrambi si fermarono a studiarmi,
avevano i
capelli incollati al viso a causa dell'acqua.
-Ho fatto tutto da sola Zayn. Io .. Uhm..
-Ha avuto un calo di zuccheri, pensava di avermi messo in imbarazzo
perciò è scappata.
Fu Harry a prendere le mie difese, ma perchè? Annuii
leggermente con il capo alla richiesta di conferma di Zayn. Osservai
Styles, mi sorrideva, cercava di rassicurarmi, non lo avrebbe detto a
nessuno, o almeno era ciò che lasciava intendere. Con un
movimento leggero delle labbra mimai
delle scuse che Harry sembrò ricevere. Mi sentivo
infinitamente imbarazzata in quel momento, chissà che
ribrezzo aveva provato quando le mie labbra si erano posate sulle sue,
ma in quel momento si stava avvicinando. Mi prese la mano e la
baciò. Il
suo gesto mi lasciò ad occhi sbarrati, ero immobile mentre
lui lasciava qualcosa nella tasca della mia giacca. Quando Zayn mi
prese sotto braccio, capii che era ora di andare, salutai Harry e mi
allontanai senza perdere mai il contatto visivo con i suoi occhi.
**
Mi
svegliai , come spesso mi accadeva, prima del suono della sveglia.
Erano le
05.20 e avevo perso il sonno, cercavo disperatamente di cancellare
tutte le immagini della sera
precedente, senza ottenere buoni esiti. Così, decidetti di
studiare matematica, almeno mi sarei
distratta un po'. Il tempo passava mentre io ero immersa in tutte le
formule geometriche che mi aspettavano quella mattina. Dopo quelli che
mi parvero istanti, sentii bussare alla porta, non risposi, tanto Zayn
sarebbe entrato lo stesso.
-Ma che stai facendo?
-Studio.
-Perfetto. Allora oggi vieni a scuola con me perchè non fai
più in tempo ad andare a piedi.
-C.. Cosa?! Ma che ore sono?!
-Sono le 07.10
-Merda! Zayn grazie ma prendo l'autobus!
-No! Vieni con me, il tuo abbonamento ce l'ho io adesso. Comunque sei
molto fine alla mattina!
Dopo la sua ultima affermazione uscì dalla stanza
sorridendo. Come era possibile che fossero le 07.10?! Mi vestii non
curando molto ciò che indossai, poi scesi
velocemente le scale. Zayn era appoggiato alla porta che mi aspettava,
quando scesi afferrai la mia giacca e lo seguii fino alla macchina.
Sospirando rumorosamente allacciai la cintura e misi le mani in tasca
per scaldarle, Zayn mise un CD ed inizió a canticchiare
Troublemaker di Olly Murs mentre guidava. Io iniziai a rovistare con le
dita dentro le tasche, finché non ne estrassi un foglietto.
Solo in quel momento mi ricordai del gesto di Harry. Era ripiegato
più volte, lo aprii e al suo interno trovai una scritta
seguita da un numero:
"Ti prego fallo ancora, ma
stavolta non scappare via da me. "
in basso a sinistra c'era un numero di cellulare. Ripiegai il
bigliettino attenta a seguire le linee precedenti.
-Cos'è?
-Niente.. Grazie del passaggio Zayn ci vediamo dopo a casa.
Dissi io scendendo velocemente dalla vettura sperando di attirare meno
sguardi possibili, passai davanti agli amici di Zayn che lo stavano
raggiungendo nel parcheggio, Harry non c'era. Li salutai con un brusco
movimento della mano per poi continuare a camminare. Una volta arrivata
al
mio armadietto, capii dov'era Styles.. Stava uscendo dal bagno con
Sarah, alias il capitano della squadra femminile della scuola, alias la
trombamica di metà istituto, lo guardai, quando i suoi occhi
incrociarono i miei io abbassai il mio sguardo girandomi per
prendere i libri, non volevo parlargli, ero inspiegabilmente offesa.
Cercai disperatamente di nascondermi dietro l'anta
dell'armadietto senza ottenere però, l'esito desiderato.
-Hey!
-Giorno Styles.
- Ma che è successo ieri sera?
-Niente! Ah e scusami per quel.. Sì insomma per.. Per il..
-Bacio? Non devi scusarti.. A me a fatto piacere.
-Già.. Chissà come mai..
-Come?
-Beh, hai un'altro nome da aggiungere al tuo infinito elenco Styles.
Quel bacio è stato un errore.
Dissi guardando la porta del bagno dal quale pochi istanti prima era
uscito con Sarah. Aveva ragione Zayn, e io lo sapevo. Ma
perchè mi sentivo così illusa? Così
vuota? Così stupida.. E poi perchè Harry aveva
lasciato quel biglietto nella mia giacca?! Aveva ragione lui, era bravo
a giocare, ma dovevo essere altrettanto brava io, dovevo far
entrare in campo la mia autoconvinzione, in quel momento, ero una
stupida. Ci ero cascata, ma lui non doveva scoprirlo. Gli voltai le
spalle e me ne andai in classe.
**
Ora di
pranzo, come sempre mi recai sul retro della scuola con il mio libro.
Mi
sedetti a gambe incrociate sull'erba umida. Solitamente la lettura
riusciva a distrarmi, ma quel giorno no. La sera precedente oscurava i
miei pensieri, la sera del ballo li rendeva più nitidi. Ma i
pensieri delle persone erano sempre quelli: odio, ribrezzo, disgusto,
forse perchè anche io ero sempre la stessa merda.
Mi alzai velocemente lasciando il libro di Kristopher Pike sull'erba,
corsi verso il bagno, aprii la porta, non c'era nessuno. Mi
inginocchiai ai piedi della tazza e poggiai il braccio sinistro per
reggere il mio peso, portai l'indice e il medio all'apertuta della
bocca prima di esercitare una forte pressione. Mi provocai sforzi,
sforzi e ancora sforzi, ma ancora niente, dal mio stomaco non usciva
nulla. Avevo bisogno di svuotarmi avevo bisogno di sentimi vuota,
pulita. Un forte pugno prese posto sulla bocca del mio stomaco, poi
un'altro sulla pancia, ed infine sul ventre. Tentai nuovamente di
espellere ciò che avevo dentro, ma non ci riuscii. Mi alzai,
le mie gambe tremavano, e mi dovetti poggiare diverse volte al muro per
evitare di cadere. Ancora barcollante raggiunsi il cortile per
recuperare il libro.
Trovai Zayn di spalle mentre reggeva l'oggetto delle mie
preoccupazioni, con lui c'erano
anche gli altri.
-Eccola!- Disse Louis vedendomi.
-Allyson stai bene?
-Sto bene Tomlinson grazie.- Dissi avvicinadomi a Zayn e
recuperando il libro. Il mio tremolio
mi fece intuire che stavo andando in ipoglicemia, non mangiavo ormai da
due giorni, ma non potevo cedere, non lì. Zayn ed Harry mi
squadrarono incerti, mentre le mie gambe iniziavano a tremare
eccessivamente sotto di me, le mani mi pulsavano, le braccia erano
deboli, lasciai cadere il libro dalle mani prima di rivolgere uno
sguardo disperato a Zayn, speravo che capisse, ma si confuse ancora di
più. Girai lo sguardo verso gli altri prima di sentire le
mie gambe cedere e la vista annerirsi.
Buon giorno,
spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto, mi auguro di poter
leggere qualche vostro parere, grazie mille per aver letto, a presto!