Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _sowhat    11/03/2013    1 recensioni
Le persone si
chiedono spesso cosa sia l'inferno, l'inferno è l'impotenza
di governare la propria vita e i propri sentimenti, annegando
nell'illusione di provarli.
*Rosso dal capitolo 14.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Through the dark.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Capitolo 6


ALLYSON'S POV.


-Allora che film ti va di vedere?- domandò sorridendomi sfoderando le sue fossette.
-Uhm.. Per me è uguale.-
mentii, speravo profondamente che non mi trascinasse a vedere uno squallido film malfatto con effetti speciali scadenti.
-Anche per me! Decida lei signorina!-
alzai gli occhi al cielo, ma perchè i ragazzi dovevano sempre affibiare stupidi nomignoli?
-Non mi chiamare così.
-Oh andiamo Allyson stavo.. Ok, decidi tu.
-Uhm.. Quello sembra carino.
-Dissi indicando un grande manifesto davanti a noi. Harry guardandolo spalancò gli occhi, sembrava quasi strabiliato.
-C.. Cosa?! Sai che è un horror vero?
-Certo.
-Io non ti terrò in braccio, sappilo.
-Magari sarò io a dover tenere in braccio te.
- Dopo la mia ultima intuizione, diedi una piccola gomitata ad Harry, che sorrise divertito. Ci dirigemmo verso la biglietteria ridendo, dovetti ammettere che dopo tutto non era così male uscire con qualcuno, era da tempo che non mi concedevo quella sensazione di leggerezza. Ci mettemmo in fila, ed io iniziai a guardarmi intorno, c'era davvero molta gente per i miei gusti. Feci un profondo respiro cercando disperatamente di farmi coraggio da sola. Eravamo ancora in coda quando la grande mano di Harry sfiorò il mio fianco destro, la appoggiò su esso e mi porto più vicina a lui. Non sapevo cosa fare, non sapevo che emozioni provare, non avevo semplicemente la situazione sotto controllo, e la cosa mi preoccupava. Alzai lo sguardo verso Harry, soffermandomi sul suo viso: le fossette incorniciavano perfettamente la sua bocca, i suoi denti bianchi erano perfettamente allineati, il labbro inferiore risultava leggermente più carnoso di quello superiore. I suoi occhi verdi erano davvero bellissimi.
Mi sentii male, mi sentii a disagio, non era per colpa di Harry, era per colpa mia. Chissà cosa avrà pensato la gente vedendo un ragazzo come Harry, con uno schifo come me. Distolsi lo sguardo dal viso del ragazzo e mi guardai disperatamente intorno. "Allyson, stai calma. Magari le persone noteranno lui, e non la tua patetica presenza", la voce nella mia testa non mi era d'aiuto. Ma aveva ragione, che ci facevo io lì con un ragazzo come Harry? Continuavo insistentemente a ripetere a me stessa di stare tranquilla, ma la mia insicurezza stava iniziando, ancora una volta, a prendere il controllo. Ero completamente paralizzata, paralizzata dal disgusto verso me stessa. La mano di Harry era ancora poggiata sul mio fianco, e in quel momento, non so come, non so perchè, ma mi servì come sostegno perchè le mie ginocchia iniziarono a tremare. Lui spostò lo sguardo su di me e sembrò quasi notare i miei casini mentali.
-Hey è tutto ok?
-C..Certo.
-Allyson? Stai bene?
-Ho.. Ho detto di sì.

Mi guardai intorno, di nuovo. No, non stavo bene. Gli sguardi schifati, i pensieri, le paranoie, le paure. Non potevo resistere, non ero abbastanza forte per resistere. Guardai Harry supplichevole, lui aveva uno sguardo confuso, ma non fece domande. Afferrò il mio polso e mi condusse fuori dal cinema, mi fece sedere sulla prima panchina libera che trovammo, ma non riuscivo a calmarmi. Troppa gente.. C'era troppa gente.. Troppo disgusto nei loro occhi, disgusto verso di me.. Non riuscivo a vedere altro, non riuscivo a vedere Harry che mi parlava, non lo sentivo nemmeno, vedevo solo odio e disgusto.
Raccolsi le gambe al petto e nascosi la testa tra le ginocchia. Sentivo freddo, un freddo atroce che oltrepassava la mia pelle come degli spilli, come delle lame intente a raggiungere le ossa. Poi, improvvisamente, caldo. Una folata improvvisa di calore circondò il mio corpo tremante, avevo gli occhi chiusi, avevo gli occhi sigillati. Non volevo incontrare gli sguardi altrui, ero stanca della critica nelle loro iridi.
-Allyson è tutto ok. Io sono qui.
Quelle parole, quelle parole normalmente non avrebbero scosso nessuno. Ma io non avevo mai sentito quelle parole rivolgersi a me, nessuno mi aveva mai detto "sono qui." Lentamente alzai la testa, ancora più lentamente aprii gli occhi, trovandomi davanti le iridi verdi di Harry. La vicinanza tra noi era terribile, eravamo troppo vicini. Mi sentivo fottutamente bene tra quelle braccia, come se le mie paure si fossero spente.. Com'era possibile? Erano anni che cercavo di spegnere le mie paure, ci avevo provato in ogni modo. Poi  lui,  con un abbraccio le estingue. Come poteva essere possibile?! Come poteva Harry darmi questa sensazione?!
Sfortunatamente, il mio impulso rovinò ogni cosa, perchè eliminai la distanza tra le nostre labbra, premetti le mie sulle sue, ne avevo la necessità, sentivo il bisogno di rompere quella distanza. Appena ripresi atto delle mie azioni mi staccai da lui scattando in piedi, lasciando quel calore che mi faceva sentire pura, pulita. Guardai Harry, lui era confuso, io invece ero disperata.
-Scusa.. Mi.. Mi dispiace!
-Perchè ti scusi?
-Io.. Ti ho baciato.

Non riuscivo a non pensare all'immenso errore che avevo appena commesso.. Avevo baciato Harry Styles! E lo avevo baciato senza un motivo apparente, le mie paure erano tornate, decisamente più forti di prima. Fui una stupida, voltai le spalle ad Harry ed iniziai a correre verso casa mia. Corsi finchè il fiato me lo permise, e anche dopo quel limite, perchè non avevo davvero il coraggio di affrontare la situazione. La strada era illuminata soltanto da qualche lampione, i fanali delle auto mi superavano veloci, e come se non bastasse, stava iniziando a piovere. L'acqua iniziò rapidamente ad inzupparmi i vestiti, i miei passi si stavano facendo più pesanti e stanchi. Intravidi dei fanali avvicinarsi, continuai a correre.
-ALLYSON!
Zayn, era la voce di Zayn. Mi fermai di colpo e mi voltai verso la sua voce. Non sapevo perchè era lì, ma non mi importava, lui c'era. Lo vidi avanzare verso di me, appena fu abbastanza vicino mi strinse tra le sue braccia, non ricambiai l'abbraccio, non ne avevo la forza, ma sapevo di essere al sicuro, quel ragazzo riusciva ad arrivare sempre al momento giusto. Tuttavia le mie paure continuavano ad assillarmi. Come avrei affrontato la vergogna? Come avrei fatto con Harry?! Un'altro ragazzo scese dall'auto, ci misi un po' ad identificare la sua figura a causa della forte pioggia che mi sfumava la vista. Era Liam. Nascosi la testa nel petto di Zayn, ero così imbarazzata. Sentii poi dei passi pesanti avvicinarsi a noi, qualcuno stava correndo. Zayn mi lasciò, per me fu come un vuoto d'aria, mi sentii di nuovo vulnerabile quando con un braccio mi portò dietro di se.
-Che cazzo le hai fatto Styles?! -"Nulla Zayn non mi ha fatto nulla" la mia mente vagava ma le parole non uscivano, non avevo mai sentito Zayn tanto alterato, sembrava che Harry avesse rotto un qualcosa di a lui molto, troppo prezioso, e non capivo il suo estremo umore.
-Non le ho fatto nulla. -Stava dicendo il vero, avevo fatto tutto da sola! Mi ero umiliata con le mie stesse mani. A dire il vero.. Con le mie stesse labbra..
-Vattene subito.
-Voglio vedere come sta.
-Ho detto che te ne devi andare.
-Zayn lui non mi ha fatto nulla.
-Intervenni io, non ero consapevole di come fossi riuscita a parlare, ma in un modo o nell'altro ci riuscii.
Si girarono entrambi a guardarmi, Harry aveva il fiatone, Zayn tratteneva il respiro per la rabbia, i loro corpi caldi fumavano sotto la fredda pioggia londinese. Harry tentò di avvicinarsi, ma Zayn glielo impedì respingendolo con un braccio. Tentò di nuovo, ma Zayn non si mosse, tuttavia, fui io ad abbassare il braccio del mio fratellastro per veder poi avanzare il ragazzo riccio. Entrambi si fermarono a studiarmi, avevano i capelli incollati al viso a causa dell'acqua.
-Ho fatto tutto da sola Zayn. Io .. Uhm..
-Ha avuto un calo di zuccheri, pensava di avermi messo in imbarazzo perciò è scappata.

Fu Harry a prendere le mie difese, ma perchè? Annuii leggermente con il capo alla richiesta di conferma di Zayn. Osservai Styles, mi sorrideva, cercava di rassicurarmi, non lo avrebbe detto a nessuno, o almeno era ciò che lasciava intendere. Con un movimento leggero delle labbra mimai delle scuse che Harry sembrò ricevere. Mi sentivo infinitamente imbarazzata in quel momento, chissà che ribrezzo aveva provato quando le mie labbra si erano posate sulle sue, ma in quel momento si stava avvicinando. Mi prese la mano e la baciò. Il suo gesto mi lasciò ad occhi sbarrati, ero immobile mentre lui lasciava qualcosa nella tasca della mia giacca. Quando Zayn mi prese sotto braccio, capii che era ora di andare, salutai Harry e mi allontanai senza perdere mai il contatto visivo con i suoi occhi.

**

Mi svegliai , come spesso mi accadeva, prima del suono della sveglia. Erano le 05.20 e avevo perso il sonno, cercavo disperatamente di cancellare tutte le immagini della sera precedente, senza ottenere buoni esiti. Così, decidetti di studiare matematica, almeno mi sarei distratta un po'. Il tempo passava mentre io ero immersa in tutte le formule geometriche che mi aspettavano quella mattina. Dopo quelli che mi parvero istanti, sentii bussare alla porta, non risposi, tanto Zayn sarebbe entrato lo stesso.
-Ma che stai facendo?
-Studio.
-Perfetto. Allora oggi vieni a scuola con me perchè non fai più in tempo ad andare a piedi.
-C.. Cosa?! Ma che ore sono?!
-Sono le 07.10
-Merda! Zayn grazie ma prendo l'autobus!
-No! Vieni con me, il tuo abbonamento ce l'ho io adesso. Comunque sei molto fine alla mattina!

Dopo la sua ultima affermazione uscì dalla stanza sorridendo. Come era possibile che fossero le 07.10?! Mi vestii non curando molto ciò che indossai, poi scesi velocemente le scale. Zayn era appoggiato alla porta che mi aspettava, quando scesi afferrai la mia giacca e lo seguii fino alla macchina. Sospirando rumorosamente allacciai la cintura e misi le mani in tasca per scaldarle, Zayn mise un CD ed inizió a canticchiare Troublemaker di Olly Murs mentre guidava. Io iniziai a rovistare con le dita dentro le tasche, finché non ne estrassi un foglietto. Solo in quel momento mi ricordai del gesto di Harry. Era ripiegato più volte, lo aprii e al suo interno trovai una scritta seguita da un numero:
"Ti prego fallo ancora, ma stavolta non scappare via da me. " in basso a sinistra c'era un numero di cellulare. Ripiegai il bigliettino attenta a seguire le linee precedenti.
-Cos'è?
-Niente.. Grazie del passaggio Zayn ci vediamo dopo a casa.

Dissi io scendendo velocemente dalla vettura sperando di attirare meno sguardi possibili, passai davanti agli amici di Zayn che lo stavano raggiungendo nel parcheggio, Harry non c'era. Li salutai con un brusco movimento della mano per poi continuare a camminare. Una volta arrivata al mio armadietto, capii dov'era Styles.. Stava uscendo dal bagno con Sarah, alias il capitano della squadra femminile della scuola, alias la trombamica di metà istituto, lo guardai, quando i suoi occhi incrociarono i miei io abbassai il mio sguardo girandomi per prendere i libri, non volevo parlargli, ero inspiegabilmente offesa. Cercai disperatamente di nascondermi dietro l'anta dell'armadietto senza ottenere però, l'esito desiderato.
-Hey!
-Giorno Styles.
- Ma che è successo ieri sera?
-Niente! Ah e scusami per quel.. Sì insomma per.. Per il..
-Bacio? Non devi scusarti.. A me a fatto piacere.
-Già.. Chissà come mai..
-Come?
-Beh, hai un'altro nome da aggiungere al tuo infinito elenco Styles. Quel bacio è stato un errore.

Dissi guardando la porta del bagno dal quale pochi istanti prima era uscito con Sarah. Aveva ragione Zayn, e io lo sapevo. Ma perchè mi sentivo così illusa? Così vuota? Così stupida.. E poi perchè Harry aveva lasciato quel biglietto nella mia giacca?! Aveva ragione lui, era bravo a giocare, ma dovevo essere altrettanto brava io, dovevo far entrare in campo la mia autoconvinzione, in quel momento, ero una stupida. Ci ero cascata, ma lui non doveva scoprirlo. Gli voltai le spalle e me ne andai in classe.

**

Ora di pranzo, come sempre mi recai sul retro della scuola con il mio libro. Mi sedetti a gambe incrociate sull'erba umida. Solitamente la lettura riusciva a distrarmi, ma quel giorno no. La sera precedente oscurava i miei pensieri, la sera del ballo li rendeva più nitidi. Ma i pensieri delle persone erano sempre quelli: odio, ribrezzo, disgusto, forse perchè anche io ero sempre la stessa merda.
Mi alzai velocemente lasciando il libro di Kristopher Pike sull'erba, corsi verso il bagno, aprii la porta, non c'era nessuno. Mi inginocchiai ai piedi della tazza e poggiai il braccio sinistro per reggere il mio peso, portai l'indice e il medio all'apertuta della bocca prima di esercitare una forte pressione. Mi provocai sforzi, sforzi e ancora sforzi, ma ancora niente, dal mio stomaco non usciva nulla. Avevo bisogno di svuotarmi avevo bisogno di sentimi vuota, pulita. Un forte pugno prese posto sulla bocca del mio stomaco, poi un'altro sulla pancia, ed infine sul ventre. Tentai nuovamente di espellere ciò che avevo dentro, ma non ci riuscii. Mi alzai, le mie gambe tremavano, e mi dovetti poggiare diverse volte al muro per evitare di cadere. Ancora barcollante raggiunsi il cortile per recuperare il libro.
Trovai Zayn di spalle mentre reggeva l'oggetto delle mie preoccupazioni, con lui c'erano anche gli altri.
-Eccola!- Disse Louis vedendomi.
-Allyson stai bene?
-Sto bene Tomlinson grazie.
- Dissi avvicinadomi a Zayn e recuperando il libro. Il mio tremolio mi fece intuire che stavo andando in ipoglicemia, non mangiavo ormai da due giorni, ma non potevo cedere, non lì. Zayn ed Harry mi squadrarono incerti, mentre le mie gambe iniziavano a tremare eccessivamente sotto di me, le mani mi pulsavano, le braccia erano deboli, lasciai cadere il libro dalle mani prima di rivolgere uno sguardo disperato a Zayn, speravo che capisse, ma si confuse ancora di più. Girai lo sguardo verso gli altri prima di sentire le mie gambe cedere e la vista annerirsi.

Buon giorno,
spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto, mi auguro di poter leggere qualche vostro parere, grazie mille per aver letto, a presto!


  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _sowhat