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Autore: rora02L    11/03/2013    3 recensioni
Reenesme ha 17 anni e si sta stabilizzando. Lei e la sua famiglia hanno dovuto trasferirsi in un paesino sperduto a Nord del Canada. I Volturi non si sono dimenticati dei Cullen e verranno a prendersi la loro vendetta tanto agoniata. Reenesme sarà capace di affrontare i pericoli e salvare la propria famiglia ?
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Dubbi.

Da qualche mese, vado nel bosco con i lupi a fare delle "ispezioni di routine", anche se non c'è alcun pericolo imminente.
Almeno, non per ora.
Sam, infatti, dice sempre che i Volturi torneranno all'attacco e che dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza.
Dato che leggo i pensieri degli altri lupi tramite Jacob e ne ho preso parte dei poteri, tanto vale che io sappia usarli pienamente.
Così, sono stata affidata a Lea, che non era molto entusiasta della notizia. Ma un ordine è un ordine.
Per di più, da entrambi i capi del branco. Inderogabile. Non poteva rifiutarsi.
Oggi faremo la prima "lezione privata".
Verrà a casa mia e ci alleneremo nella sala d'armi.
Jake è più nervoso di me. "Se Lea ti crea problemi, non devi fare altro che chiamarmi, ok ? Io sarò in zona ..." mi rassicura lui, spuntando dalla finestra della mia camera.
"Guarda che mio padre e mamma non sono ancora andati a caccia ... e la mamma non aspetta altro che una scusa per farti fuori !" ribatto io, prendendo dei vestiti sportivi dall'armadio.
"Ah sì ? Avrò una suocera con i fiocchi, allora ..." risponde Jake ironico, facendo un sorriso sgembo.
Entra nella stanza e mi abbraccia, mentre io sono ancora girata.
"Lo sai che nulla mi potrà mai separare da te, vero ?" sussurra piano al mio orecchio.
Annuisco appena, perchè sono completamente inebriata dai piccoli baci che Jacob mi da sul collo, per poi passare alla schiena, scoprendola delicatamente con la mano.
"Scusate il disturbo, la maestra è arrivata !" Lea ...
Jacob si stacca subito da me, imbarazzato.
A volte vorrei sapere a cosa pensa. E altre volte no.
"Allora io vado ... " dico per salutarlo e mi avvio nella sala. 
                                                                                                                                                                                                    *
Lea indossa una T-shirt bianca che fa risaltare ancora di più il suo corpo perfetto e palestrato, curato in ogni punto.
Mi sento un po' in soggezzione, non mi sento alla sua altezza.
Ma è tutto un fatto psicologico, lo so. Lea vuole che io mi senta inferiore a lei, così la rispetterò.
Ma non intendo essere sottoposta a nessuno. E lei lo sa.
Incrocia le braccia al centro della sala d'armi.
"Renesmee, io non piaccio a te e tu non piaci a me, ma ..." inizia lei, prima di essere interrotta da me.
"Io credo che, se ci conoscessimo meglio, forse ..." dico io educata.
"No." ribatte lei, con tono fermo e deciso. Cominciamo bene ...
Lea fa un sospiro e guarda il parque. Poi, alza la testa lentamente, facendo scivolare i suoi lunghi capelli neri.
"Quando ... quando riesci a metterti in comunicazione con Jacob ? Insomma, ad usare i suoi poteri e cose del genere...." riprende lei, agitando le mani e distogliendo lo sguardo da me.
"Penso che sia quando lui è vicino a me ... ma anche quando penso intensamente a lui." rispondo io insicura, cercando di cogliere il suo sguardo sfuggente.
"Quindi è una questione di testa ... vediamo come te la cavi senza di lui."
Lea si volta e si toglie i vestiti, per poi trasformarsi in un lupo.
L'avevo già vista svariate volte.
Ma guardarla mentre mi ringhia in faccia, mi carica l'adrenalina a mille.
"Vuoi giocare, eh, Lea ?!" le chiedo io, scherzando e mettendomi in posizione.
Lei digrigna ancora di più i denti. "Immagino sia un no." commento io, facendo spallucce.
Lea prende la carica e cerca di addentarmi con i denti aguzzi. Schivo il colpo con una giravolta.
Lei cade a terra, ma si rialza subito, scoutendo le spalle minacciosa. Grigna frustrata e riparte.
Questa volta mira alle gambe, atterrandomi. Mi salta addosso, veloce come un lampo.
Le do uno spintone per spostarla, facendola cadere di nuovo, e mi rialzo con un balzo.
Ansimiamo già entrambe. Lea smette di mostrarmi i denti d'avorio e alza il capo.
Indica col muso i suoi vestiti e non serve la telepatia per capire cosa mi sta chiedendo.
Li prendo e li porto nel bagnetto dove lascio che Lea si cambi.
"Brava ... ma no abbastanza. Devi ancora imparare, combatti sempre come un ... vampiro." commenta lei, uscendo veloce dopo poco tempo.
"Se vuoi avere una marcia in più con i tuoi nemici, devi imparare a combattere come un lupo." dice lei, guardandomi fisso negli occhi.
Finalmente.
Credo di aver ottenuto almeno un minimo del suo rispetto.
Improvvisamente, guarda fuori dalla finestra, presa da qualcosa che io non riesco a vedere. Sorride maliziosa.
"Per oggi basta, ci vediamo domani ... Abbiamo tutte e due bisogno di mangiare, è ora di pranzo." sentenzia lei, raccattando il suo borsone di pelle marrone.
Si volta e mi fa un saluto militare. Ricambio con un cenno della mano e torno a casa Cullen. 
                                                                                                                                                                                                        *
Sono soddisfatta di come sia andata la prima lezione con Lea. Mi aspettavo di peggio.
Non vedo Jacob in giro. Forse mi sta aspettando a casa ... deve aver capito che avevo la situazione sotto controllo.
Torno a casa passando per il bosco, correndo come una freccia tra gli alberi, illuminati dai primi raggi di primavera.
Arrivo a casa stremata, senza sentire alcun rumore. Devono essere a caccia ... e non mi hanno invitata.
Il mio stomaco brontola, ricordandomi che ho fame ed è ora di cena.
Mi dirigo tranquillamente in cucina, con l'intenzione di prepararmi un panino o qualcosa di simile con ciò che c'è in frigo.
Apro la porta.
I miei occhi si spalancano e un misto di orrore e rabbia ceca mi travolge. La mia mascella si serra, non riesco a dire nulla.
Ma avrei tante cose da dire, tutte alla rinfusa.
Jacob mi si avvicina lentamente, con una mano davanti, captando il pericolo dal mio sguardo assassino.
"Nessie, non è come credi ..."dice lentamente, prima di essere colpito dal mio schiaffo in piena faccia.
Guardo mia madre che, ancora frastornata, mi guarda supplicandomi di capirla.
Ma io non voglio capire nulla.
Fulmino Jacob con uno sguardo duro e me ne vado.
Corro tra i boschi, l'unico posto che posso definire davvero casa. E piango, ma orgolgiosamente.
Il mio cervello inizia a rielaborare ciò che ho visto, anche se la mia mente è ancora offuscata dalla rabbia.
Mia madre e Jacob che si guardano negli occhi teneramente, abbracciandosi. Erano sul punto di ... di ...
Quell'ultimo pensiero mi strazia il cuore, ma l'evidenza dei fatti è schiacciante e mi svuota i polmoni, come se avessi ricevuto un pugno da zio Emmet in pieno petto.
Di baciarsi.
Tiro un pugno ad un albero, spezzandolo a metà e facendo scappare gli uccellini che si erano rifugiati lì.
Alzo lo sguardo al cielo e mi lascio cadere in ginocchio, versando tutte le lacrime che il mio corpo è capace di versare. 
                                                                                                                                                                                                                              *
Rientro la sera passando per la finestra della mia camera.
Non voglio vedere nessuno. Non voglio sentire nessuno. Mia madre e Jake ...
Inizio a contorcermi in preda al dolore tra le lenzuola del letto.
Sul comodino, noto solo ora un panino al prosciutto e formaggio. Deve averlo fatto mamma ...
Lo guardo con disprezzo e lo lascio lì.
Mi volto verso la porta e chiudo gli occhi, cercando di trovare la tranquillità di dormire.
Qualcuno bussa alla mia finestra. Mi volto a guardare, pulendomi il volto rigato di lacrime.
Ma i miei occhi gonfi e rossi parlano da soli.
Jacob mi guarda con pietà e stringe una mano al petto, graffiandosi.
Lo fisso severa e mi rimetto come prima.
Ma lui entra ugualmente, devo aver lasciato la finestra aperta.
Non lo guardo nemmeno, come facevo da piccola quando i miei mi facevano arrabbiare.
"Nessie ..." sussurra lui dolcemente e tenta di appoggiare una mano sulla mia spalla.
La scaccio con forza. Ma lui è più veloce di me e afferra la mia mano.
Mi costringe a guardarlo negli occhi, rossi quasi quanto i miei.
"Amore ..." bisbiglia pianissimo, sull'orlo del pianto.
"Non dovresti essere tu a piangere." dico con tono duro e con voce fredda. La delusione e la rabbia sono troppo forti per poterlo perdonare così.
Mi ha quasi tradita con mia madre. Con mia madre !
Il pensiero mi fa ribollire il sangue nelle vene.
"Non chiamarmi «amore». Dovresti chiamarmi solo «imprinting». Perchè è per questo che mi ami."
Mi alzo dal letto con i pugni pronti a spaccargli la faccia.
"Se tu fossi libero di amare, staresti con la mamma. Non con me. Hai sempre amato lei ... anche dopo tutto questo tempo ..."
La mia voce decisa comincia a vacillare, indebolita dalle lacrime che scendono sul mio viso.
Jacob mi guarda dritto negli occhi e leggo la vergogna sul suo volto.
"Io non ... hai capito male, Nessie." dice, cercando di giustificarsi. 
"Io NON HO CAPITO MALE, JACOB BLACKE !" grido furiosa e sto quasi per scaglairli il mio pugno sull'occhio destro.
Ma lui mi prende la mano di nuovo.
"Credimi. Se non ti amassi ... " si avvicina a me e non riesco a resistere, la voglia è troppo grande, anche se sono ferita nell'orgoglio.
Mi bacia piano, facendo schiudere le mie labbra come i petali di una rosa.
Non resisto e mi lascio cullare dai suoi abbracci dolci e protettivi, dai suoi baci appassionati ed eccitanti.

                                                                                                                                                                                            



Angolo autrice (me):
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Scrivete il vostro pereferito numerandolo ( es. Numero 1, primo vestito) in una recensione o semplicemente in una lettera ...
A presto e grazie ! :3
La vostra Rora-chan <3



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