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Autore: Serpe_    11/03/2013    2 recensioni
Rieccomi qui con una nuova fanfiction, naturalmente su Harry Potter.
Dunque, la storia ha come protagonista una ragazza che non c'è nel mondo di Potter della Rowling. Si chiama Alexandra Ann Mayfire, ha 3 fratelli maschi e crede di essere una normalissima adolescente con problemi di cuore.
La sua passione per la lettura la porterà a scoprire un mondo che non conosceva e si ritroverà catapultata li e ancora una volta dovrà affrontare la morte, ma soprattutto la paura di perdere le persone che ama.
Vi aspetto, leggete e recensite mezzosangue!
Serpe_
Ps: il titolo è provvisorio perchè non mi convince molto :3
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson, Un po' tutti | Coppie: Blaise/Pansy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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I’ll never be the same if we ever meet again.

                                                    -” Il posto giusto è quello dove
                                                                                       smetti di chiederti che ora è.”

Aveva sempre detestato la pioggia, per fortuna viveva in uno di quei luoghi dove il sole è sempre sulle loro teste. La rendeva allegra, vedere i suoi raggi illuminare ogni cosa. Inconsapevolmente, ogni persona era più felice quando c’era il sole.
E quella mattina c’era la pioggia.
Così aveva approffittato del passaggio di Lorcan in macchina, e in quel momento si ritrovava sul sedile posteriore a subirsi tutte le cavolate di Lysander sul basket.
Appoggiò la fronte contro il vetro freddo del finestrino lasciando vagare i ricordi della sera prima.
“Tornerai, Alex?”
Era ovvio che sarebbe tornata.
Doveva dire che andava a dormire da qualcuno dei suoi amici.
Andreas era escluso, l’avrebbe uccisa come minimo. Vivienne era la più pazza, ma avrebbe dovuto mentire ad Andreas.
Perciò optò per Sylvie, l’aveva sempre scelta per rivelare cose che agli altri non poteva dire.
“Tutto bene?” le chiese Daniel, mentre si incamminavano verso la lezione di francese.
Si voltò per incrociare quel viso identico al suo, quello sguardo a cui non riusciva a mentire.
“Sisi, perché?” ma doveva farlo.
“Non so’ sei strana, la pioggia?”
“Probabile” ribattè lei sorridendo debolmente.
Entrarono nell’aula entrambi consapevoli di una cosa: Daniel sapeva che non era la verità, Alex sapeva che il fratello non le aveva creduto. Ma entrambi decisero di far finta di niente.
“Oh, i Mayfire di nuovo insieme. Che bello.” ironizzò la professoressa di francese, che non poteva sopportarli.
“Sa signorina Mayfire, ha ragione, le giornate con la pioggia sono le più brutte.”
“Oh su professoressa, non drammatizzi così tanto. Potremmo anche stare bravi tutta l’ora.”
“Tanto lo so che non lo farete.”
“Per fortuna la pioggia non fa perdere la memoria, allora.” ribattè Daniel scatenando le risate in tutta la classe.
“Bien, prenez-vous le livre à la page 394” esclamò la professoressa zittendo le risate. O almeno provandoci.
Alex si sedette accanto a Sylvie, prese un biglietto e le scrisse: “Devo parlarti.”
La ragazza la guardò interrogativa e lei rispose semplicemente: “Ho bisogno di una copertura.
**
“Allora? Che dovevi dirmi?”
La mora si sedette su uno dei gradoni della palestra, Andreas e suo fratello erano appena scesi negli spogliatoi per la partita.
Vivienne era in ritardo, come al solito.
Erano sole, finalmente.
“Senti, è leggermente assurdo lo so. Ma ho bisogno che tu mi copra per tutta la notte.” disse Alex.
“Solo se mi dici cosa devi combinare”
“È complicato”
“Anche coprirti lo è.” le fece notare l’amica.
Lei sospirò e iniziò il racconto, senza omissioni e alla fine alzò lo sguardo e disse: “Visto che è assurdo?!”
“Com’è questo Draco?” chiese lei facendo ridere l’amica.
“Pronto?! Ti sto dicendo che esiste una scuola di magia!”
“Non mi aspettavo nulla di normale trattandosi di te, perciò..” rispose l’altra alzando le spalle. Poi la guardò richiedendo: “Allora? Com’è?”
La mora sorrise e rispose: “Stupendo.”
“E Blake?”
Ma fortunatamente per la mora iniziò la partita, arrivarono Vivienne, Daniel e gli altri amici, così scampò quella domanda così spinosa che si ripeteva da quella mattina.
Blake.
Blake.
Perché sto pensando a Draco?! - si chiese.
In quel momento entrò nella sua visuale un ragazzo alto, con dei crini biondo scuro che gli incorniciavano un paio di occhi azzurro cielo. Tutte le ragazze della scuola lo guardarono con, come si suol dire, la bava alla bocca.
Si diresse da Lorcan, il suo migliore amico.
Si, è terribile quando il tuo quasi-ragazzo è il migliore amico di tuo fratello. Chissà che si dicevano quei due.
“Blake, Lorcan! Siamo qui!” esclamò Sylvie ricevendo un’occhiataccia dalla sua migliore amica.
“Che c’è?” mimò l’altra con le labbra.
“In questo momento non avevo bisogno della combinazione esplosiva.”
“Almeno fai chiarezza nella tua testa. Blake o Draco? Essere o non essere?” sussurrò Sylvie al suo orecchio.
Ma Alex era talmente confusa che, quando Blake arrivò e la baciò, lei non provò assolutamente niente.
Si sedette accanto a lei, chiedendole come andava e se quella sera voleva uscire.
“Non posso mi spiace, sono a casa sua.” rispose lei. “Magari usciamo nel weekend” terminò, vedendo la faccia dispiaciuta di Blake.
La verità è che lei è sempre stata innamorata di lui, sin da bambina quando lui e suo fratello giocavano a basket in giardino. Solo che lei non gliel’aveva mai detto e si era fatta la sua vita. Si erano avvicinati alla morte dei suoi, dove lei aveva appena rischiato la vita. L’aveva abbracciata, consolata, protetta. Per un periodo era stato l’unico in grado di capirla, in grado di sconfiggere la barriera che lei si era creata. Si erano baciati una sera, mentre tornavano a casa facendo il loro solito gioco: nominare tutte le cose che ti vengono in mente.
[Flashback]

“mm…cioccolata.” aveva esordito lei.
“ci sono ci sono… pop corn!” ribattè lui sorridendo
“chi sa che buoni…cioccolata e pop corn insieme!”
“eddai non divagare, non vale.” esclamò Blake.
“cinema comunque! Stavo per dirlo“ facendo la linguaccia.
“twilight!” ribattè lui alzando gli occhi al cielo.
“oddio… Jacob!” disse sorridendo come un’ebete.
“sei senza speranza”
“cos’è sei geloso?” chiese lei maliziosa fermandosi e guardandolo negli occhi.
“si.” rispose spiazzandola.
“e perché?”
“davvero non te ne sei accorta?”
“di cosa dovevo accorgermi?”
“che sono innamorato di te.” rispose lui, baciandola.

[Fine flashback]

Però poi qualcosa era cambiato. Lui era gelosissimo e credeva di poter decidere della sua vita.
“Tutto bene?” le sussurrò lui all’orecchio, per sovrastare il caos della palestra.
“Si, non preoccuparti.” rispose lei baciandolo.
Finita la partita uscirono fuori e non pioveva più, finalmente.
Lysander e Andreas avevano vinto la partita e ora si stavano lanciando in un resoconto dettagliatissimo delle tattiche di gioco a Lorcan, che sospirò contrariato.
“A dopo Syl!” esclamò Alex saltando in macchina.
**
“Allora torni domani mattina?” cheise Jenna mentre Alex preparava la borsa, con un cambio, trucchi e libri.
“No, domani mangio con lei. Al pomeriggio shopping, tornerò dopo cena.”
“Ma perché lei può fare tutto e io no?!” sbraitò contrariato Daniel.
“Perché lei va bene a scuola, tu no!” rispose la zia facendo ridere la ragazza.
“Ciao ragazzi!” esclamò lei scendendo le scale, spettinò Lorcan e diede un bacio sulla guancia a Lysander, per poi sparire dietro alla porta.
“Quand’è che è cresciuta?!” chiese Lorcan.
“Non ti sembra un po’ strano che era tutta agghindata? Per andare a dormire dalla sua migliore amica era un po’ troppo non trovi?!”
“Pensi non sia andata da lei?”
“Non lo so, ma se è così, beh sono fiero di lei.” rispose Lysander ghignando.
Intanto Alex era arrivata al campanile, come la sera prima si era seduta sui gradini, e alla mezzanotte il campanile aveva suonato catapultandola in un altro mondo.
“Pensavo non saresti venuta.” disse una voce familiare.
“Ti avevo detto che sarei tornata.” ribattè lei.
“Per un momento ho pure pensato che fossi matto e che tu eri solo un sogno.”
“Però sei qui.” gli fece notare.
“Volevo capire se ero davvero matto o no.”
Alex andò a sedersi sul tronco accanto a lui, tutta sorridente.
“Come mai sei così allegra?” chiese lui curioso.
“Sono riuscita a tornare”
“Ti piace tanto questo posto eh?!”
Alex fece comando a tutto il suo proverbiale autocontrollo e non arrossire.
Ammettilo dai, il posto ti piace, ma ci sei tornata per lui.
Zitta coscienza!
“Si, è magico. Io adoro la magia.” rivelò lei tornando normale.
Poi, voltandosi, gli chiese: “Mi fai vedere una magia?”
“Non posso, non si possono fare incantesimi davanti ad una babbana.” ribattè lui guardandola negli occhi.
“Che strano, non pensavo fossi uno che sta attento alle regole”
“Che strano, io invece pensavo che tu lo fossi”
“Allora? La magia?” chiese lei impaziente.
“Uff. E va bene.” sospirò lui. “Accio legna.” sussurrò tirando fuori la bacchetta.
Davanti a loro planarono 4 tronchi perfettamente allineati.
La ragazza li osservava meravigliata, così Draco sussurrò nuovamente: “Incendio” e si creò una fiammella per potersi scaldare.
“Contenta ora?” chiese lui.
“Wow.. È fantastico!” esclamò lei.
Si voltò e vide l’oggetto tra le mani del ragazzo, una bacchetta.
“So’ tutto sulle bacchette! È la bacchetta che sceglie il mago, giusto?” chiese lei curiosa.
“Si, come lo sai?”
“Il libro, ricordi? C’è scritto di tutto. La tua che bacchetta è?”
“ Biancospino, corda di cuore di drago, 11 pollici, sottile. Ma tanto non saprai anche questo vero?”
“Oh certo che lo so!” esclamò lei. Prese il libro e lesse: Di norma, dalle corde del cuore di drago si ottengono le bacchette più potenti e in grado di realizzare gli incantesimi più spettacolari. Le bacchette di drago tendono ad imparare più in fretta delle altre e, anche se possono cambiare bandiera in caso di sconfitta del vechio proprietario, legano sempre molto con chi le possiede. La bacchetta di drago solitamente è la più facile da convertire alle Arti Oscure, ma non lo farà mai di sua spontanea voltontà. Essendo una bacchetta alquanto lunatica, è più incline agli incidenti rispetto alle altre.
Poi sfogliò le pagine per trovare l’altra definizione, e ricominciò a leggere: sulle bacchette di biancospino bisogna considerare la loro natura complessa e intrigante come quella di chi le possiede. Sono efficaci nella magia curativa ma altrettanto nelle maledizioni e si sentono affini a persone con un carattere pieno di contrasti. Non si domina facilmente e sono destinati a questa bacchetta solo Maghi o Streghe con un innato talento, o le conseguenze potrebbero essere disastrose.  
Terminata la lettura si rivolse nuovamente a Draco, che tutte queste cose le sapeva già.
“Chissà la mia bacchetta come sarebbe”
I due continuarono a chiacchierare finchè non sorse l’alba, quando lei si alzò dicendo che era arrivata l’ora di tornare o la sua amica l’avrebbe uccisa.
“Ci vediamo domani sera? Almeno mi risparmi un viaggio al freddo” chiese lui, inventandosi quella scusa.
“Non credo, sto via tutto il giorno. Mia zia si ribellerà prima o poi. Sabato sera, qui alla stessa ora ok?” chiese lei.
“Come se potessi arrivare in ritardo!” ribattè lui facendola ridere.
Lei si avvicinò al solito punto e si sedette a terra, con lo zaino sulle spalle.
“Comunque, se potessi avere una bacchetta avresti sicuramente una con il cuore di drago, sicomoro, 13 pollici, indeformabile.”
“Che significa?” chiese lei, facendo per prendere il libro.  
“No. Leggi quando sei a casa, ok?”
“Ok” sussurrò accennando un piccolo sorriso.
“E comunque una volta ho letto una frase”
“E sarebbe?”
“Se ti innamori di due persone, scegli la seconda. Perché se amavi la prima, non ti saresti mai innamorato della seconda. Tienilo a mente quando sei confusa su Blake e il misterioso ragazzo.”
“Sei pure un poeta allora!” rispose lei facendo ciao con la mano, un attimo dopo si trovò sugli scalini del campanile.
Certo che però, se anche lui, inconsapevolmente, mi dice di sceglierlo!   
Pensava Alex, dirigendosi a casa di Sylvie.
Certo che lei, i guai se li andava proprio a cercare!

Note Autrice:

Ciao a tutti, maghi e streghe in circolazione!
Ecco a voi un'altro capitolo... sarebbe bello ricevere qualche recensione, mi piacerebbe sapere i vostri pareri.
Perciò in alto le bacchette e fatevi sentire :D
Alla prossima,
Serpe_
  
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