Con
il sorriso sulle labbra
POV
SHINICHI
Li
vedevo seduti intorno al fuoco a mangiare e chiacchierare come se si
conoscessero da sempre. Riuscivo a spiarli senza farmi vedere. A volte
era
proprio utile avere il completo controllo sulle piante.
Feci
un segno al kitsune accanto a me. Quello sparì e sul mio
volto comparve un
ghigno malefico.
Presto
avrebbero avuto delle sorpresine.
POV
ELIJAH
Talia
gelosa era uno spettacolo che non si vedeva tutti i giorni.
Damon
che tentava in tutti i modi di allontanarsi da Elena sortiva lo stesso
effetto,
perché non avrei mai immaginato che potessero innamorarsi
l’uno dell’altra, e
viceversa. Erano così simili, e così diversi. In
un certo senso,
anticonvenzionalmente perfetti insieme.
Incrociai
lo sguardo di Bekah e vidi che mi faceva segno di andare con lei,
così mi alzai
e la seguii nel bosco.
Appena
ci fummo allontanati abbastanza, lei mi prese per un braccio.
-Hai
visto? Hai visto?- strillò.
-Sshhhhhh,
fai piano! Comunque, si- l’ammonii.
-Sono
bellissimi- sospirò. Era andata.
-Come
facciamo a farli mettere insieme?- la riscossi. Volevo vedere Talia
felice e,
se Damon poteva realizzare questo mio desiderio, ero disposto ad
accettare che
si fidanzasse con la mia sorellina preferita. [Però,
shhh, non dite a Bekah
che ho detto questo, mi raccomando.]
-Ma
è ovvio, no?- mi rispose.
Alzai
un sopracciglio, poteva esserlo a lei, ma non a me.
-Lo
facciamo ingelosire, testone d’un fratello-
m’illuminò.
-Di
che parlate?- disse una voce, facendoci venire un infarto. [Tecnicamente
noi
vampiri non possiamo avere infarti.]
-Ciao
Nik, che ci fai qui?- temporeggiò Bekah.
-Veramente
questa domanda dovrei farla a voi. Scomparite senza dire una parola,
v’infiltrate nel bosco con fare sospetto e parlottate tra di
voi come se steste
complottando qualcosa. Avanti, perché siete qui?- disse lui.
Sbuffai.
–Vogliamo che Tals e Damon si mettano insieme e stavamo
giustamente tentando di
capire come fare- spiegai con un mezzo sorriso.
-Me
sto occupando io, non fate casini- mi smontò.
Rebekah
aprì la bocca, ma non fece in tempo a dire una parola, che
Klaus la stroncò.
-Ho
già parlato con Damon, è un affare tra lui e me.
Voi non immischiatevi-
Detto
questo, girò e ritornò verso gli altri con la sua
camminata fluida.
-Che
facciamo?- le chiesi, non appena nostro fratello non fu più
a portata di
orecchio.
-Credo
che sia meglio lasciare tutto nelle mani di Nik, almeno per il primo
periodo.
Poi vedremo come va e se è necessario interveniamo-
-Mmmhhhh,
non ti facevo così saggia, sorellina-
-Che
credi, sotto questo aspetto da Barbie ho anche io un cervello, sai?-
-Ma
davvero? Non lo sapevo!- la presi in giro.
-Scemo!-
gridò.
Ridemmo
insieme, come non accadeva da tempo.
-Era
ora, pensavamo vi foste imboscati a fare chissà cosa!- ci
sfottè Damon.
-Lascia
stare, te lo consiglio vivamente- disse Bekah, ponendo fine ad ogni
discussione
sull’argomento.
POV
DAMON
I
due Originals erano appena tornati dal bosco. Non avevo idea di che
diavolo
avessero fatto, e non mi interessava. O almeno, fingevo che fosse
così. In realtà,
la curiosità mi stava uccidendo.
-Elena,
ti staccheresti un secondo? E poi, perché stai appiccicata a
me? Vai dal tuo
ragazzo!- dissi sgarbatamente.
Per
la prima volta da quando ci eravamo fermati vicino al fiume, la ragazza
mi
lasciò andare il braccio, per guardarmi ferita. Sicuramente
tentando di
suscitarmi un qualche senso di colpa, che ovviamente non
arrivò.
Avevo
una voglia matta di baciare Talia, anche lì davanti a tutti.
Il problema era
che non sapevo a quali conseguenze avrebbe portato.
Cassandra
sembrava essere felicissima di come si erano evolute le cose tra noi,
Kol ed
Elijah ci avevano già aiutato, per cui erano consenzienti ad
una nostra
possibile relazione. Klaus aveva dato più o meno il suo
consenso, e ciò mi
aveva dato una mezza speranza. Rimanevano Annabeth e Katherine. Mi
preoccupavo più
della prima che della seconda.
-Talia,
com’è essere amici di Klaus?- chiese BarbieVampira.
La
corvina e il biondo arrossirono in contemporanea, si guardarono e poi
distolsero subito lo sguardo.
-Mmmhhh,
Nik è… avventura, ironia, risate, arte allo stato
puro, nuove scoperte ogni
giorno. Può essere tranquillo e pacifico come il cielo, ma
anche impetuoso e
libertino come il mare. È il sole, caldo e avvolgente come
quello italiano. Ma
è anche freddo e sfuggente, come la pioggia inglese.
Semplicemente il mio
migliore amico- rispose con un sorriso, sbalordendoci tutti. Klaus?
Migliore
amico di qualcuno? Mai sentito.
Quello
si alzò e andò ad abbracciarla.
-Grazie
piccola- le disse. Commosso? Possibile?
Quando
si staccarono, Talia mi sembrò turbata, ma fu solo un
momento.
-Ok,
adesso abbiamo finito tutti. Venite con me- disse e fece per girarsi.
Venne
bloccata da un ringhio profondo, di gola, proveniente dal bosco dietro
di lei.
Si
voltò lentamente, una mano alla cintura. Sei volpi sbucarono
dal sottobosco e
finalmente potei vederle nella loro forma animale.
Erano
grosse quanto dei lupi, i loro mantelli bianchi come la neve. La cosa
più
spaventosa era che non avevano una sola coda, ne avevano tre della
stesso colore
del pelo, ma con le punte nere.
Le
volpi ringhiarono e notai dei denti lunghi quanto un coltello da
cucina.
Sembravano incazzate nere.
Talia
però si fece avanti. –Era ora!- esclamò
e pensai fosse pazza a mettersi da sola
contro sei di quelle cose.
Poi
vidi le braccia della sorella bionda prendere fuoco e non potei fare
altro che
spalancare la bocca. Le fiamme si propagarono velocemente a tutti i
vestiti e,
quando si ritirarono, Annabeth aveva una tuta aderente del tutto simile
a
quella della sorella minore, solo che era rosso fuoco.
Lo
stesso avvenne per gli altri ragazzi e, quando i loro elementi ce li
lasciarono
vedere, Lucas aveva i vestiti blu mare, Simon bianchissimi e la piccola
Cassandra verde prato. In mano avevano ciascuno un’arma
diversa: il primo un
tridente, il secondo delle fruste e la terza una lancia. La sorella
infuocata
aveva un arco e delle frecce circondate dalle fiamme sulla punta
d’argento.
Talia
li guardò con soddisfazione e completò la sua
trasformazione, ritrovandosi in
mano due coltelli da caccia crepitanti di elettricità.
Sorrisero
tutti contemporaneamente e lo trovai molto inquietante.
-State
tutti indietro e NON intervenite, qualsiasi cosa succeda- ci
avvisò Klaus.
Poi
Annabeth scagliò il primo dardo di fuoco e la battaglia
incominciò.
Di
norma una quindicenne non dovrebbe mulinare alla perfezione una lancia
e riuscire
ad abbattere quelle bestie, ma Cassandra ci riusciva benissimo.
Lo
stesso stavano facendo gli altri. La bionda si teneva quasi in disparte
e le
bersagliava di frecce, Simon le feriva principalmente agli occhi e
Lucas invece
le trafiggeva per indebolirle.
Talia
volteggiava e danzava con grazia letale tra le volpi e le finiva tutte
al primo
colpo. Era una visione bellissima e mortale.
Quei
maestosi animali bianchi morirono velocemente, prima ancora che noi
spettatori ce
ne rendessimo veramente conto. I loro corpi si sciolsero e affondarono
nel
terreno, scomparendo.
-Siete
feriti?- chiese Klaus. Era difficile vederlo in versione premurosa, ma
tutti i
combattenti annuirono.
-Cavolo
che scarica di adrenalina- commentò Talia, facendo scoppiare
a ridere gli
altri.
Poi
avvenne qualcosa di strano, anche se stando con i mezzi vampiri il mio
concetto
di strano stava leggermente cambiando.
Una
ragazza camminò fuori dalla foresta, i lunghi capelli rosso
fuoco si muovevano
nel vento. Indossava una tunica color avorio con rifiniture dorate,
tipica del
medioevo.
-Vi
porgo i saluti del mio signore, miladies e milords- esordì,
con un inchino. –Il
mio re, Shinichi, si congratula con voi per la vittoria appena
ottenuta. Sapete
cosa vi chiede, la vostra resa incondizionata, ma, sapendo che non
avreste mai
accettato, ha pensato di darvi un assaggio della nostra forza.
Immaginate un
attacco del genere portato avanti da cento di noi. Non avreste scampo.
Perciò,
Vostra Maestà il Re delle volpi Shinichi, vi chiede di
ascoltare bene il vostro
cuore e di scegliere, non avete più molto tempo-
finì. Un altro inchino e se ne
andò.
Appena
fu inghiottita dal bosco, Talia ringhiò.
-Gliela
ficco su per il culo la nostra resa incondizionata-
La
guardai stupito. Non era mai stata così scurrile.
-Ok,
avete visto come combattono le volpi nella forma animale, ma in quella
umana o
ibrida sono ancora più pericolose. Ci divideremo in coppie o
in trii e ognuno
dovrà tentare di atterrare quattro volte
l’avversario. Mmmmhhhh, Lucas contro
Cassandra, so quanto volete battervi uno contro l’altra,
perciò vi ho
accontentato- disse. I due esultarono, per poi sfidarsi con gli occhi
ridotti a
fessure.
-Simon,
tu contro Bonnie, Caroline contro Stefan, Bekah contro Elena e Kol,
Kate contro
Elijah, Nik contro Ann e io contro Damon. Disponetevi, e tu vieni con
me-
continuò, prendendomi per un braccio. Probabilmente voleva
stare sola con me.
-Guardate!-
urlò. Ok, ero diventato il suo manichino.
Mi
sorrise e sparì. Mi voltai di scatto e non la vidi.
Velocemente mi guardai
intorno ma non riuscii a vederla.
“A meno
che…”
Alzai
lo sguardo e quella mi travolse con forza, facendomi cadere a terra di
peso.
Avvicinò
il viso al mio e vidi chiaramente i canini spuntare dalla sua bocca, il
respiro
di entrambi che si fondeva in un'unica aria.
Mi
riscossi in un attimo e le diedi uno spintone violento, che la fece
volare una
decina di metri più indietro.
Talia
si rialzò e si spazzolò i vestiti come nulla
fosse.
Sparì
di nuovo e mi salì l’ansia. Come, dove, in che
modo e con che potenza mi
avrebbe colpito? Quasi avevo paura…
Mi
piegai in due dal dolore. Mi aveva appena sferrato un violento pugno
allo
stomaco. Prima che mi desse il colpo finale, le afferrai le gambe ed
entrambi
rovinammo a terra.
Iniziò
il corpo a corpo. Avevo sempre pensato che fosse facile, un colpo di
qui, un
altro di là, mi sembrava semplice. Forse perché
ero un vampiro. Ma solo ora
capivo veramente quanto avessi bisogno di preparazione in quel senso.
Talia,
in poche mosse, era riuscita a bloccarmi le braccia sopra la testa, in
una
morsa dolorosissima. Non riuscivo a muovermi.
-Avete
capito?- chiese, ed io sperai di sì. Dovevano avere
assentito tutti, perché mi
mollò.
Avevo
chiuso gli occhi cercando un po’ di sollievo per i muscoli
indolenziti, quando
mi sentii prendere e tirare per un polso.
Alzai
una palpebra e vidi Talia guardarmi sorridente.
-Che
c’è? Non ti basta avermi picchiato davanti a
tutti? ho male alle braccia- mi
lamentai.
-Dai,
vieni mollaccione. Ho il rimedio giusto per te- replicò.
-Davvero?
Ok, allora-
Lei
mi sorrise di nuovo ed io mi beai dei suoi occhi scintillanti. Ogni
volta che
sorrideva le pagliuzze argentate delle sue iridi danzavano e la
facevano
assomigliare ad una ninfa del cielo notturno.
Ci
avvicinammo al fiume schivando gli schizzi d’acqua che usava
Lucas per
combattere contro Cassandra. Quella, per contro, la assorbiva quasi
tutta con
il suo elemento, la terra.
Una
volta arrivati sulla riva ci fermammo e Talia iniziò a
fissare l’altra sponda
in modo profetico.
-Allora?
Il tuo rimedio?- chiesi per riscuoterla da quello stato di torpore.
Lei
mi guardò e sfoderò il sorriso alla Katherine.
Mezzo secondo dopo ero sommerso
da almeno una decina di metri cubi di sudicia acqua di fiume.
Riemersi
e fulminai Talia con lo sguardo. Lei se la stava ridendo in tutta
tranquillità.
Mi
tolsi la maglia nera, ormai d’intralcio.
-Talia
Salvatore! Inizia a correre!- gridai, con il sorriso sulle labbra.
POV
TALIA
L’aveva
detto davvero?
L’aveva
fatto davvero?
Damon
era lì, davanti a me, gocciolante, senza maglia e pronto da
vendicarsi.
Ma
soprattutto senza maglia!
Oddio,
infarto istantaneo. E noi possiamo avere degli infarti!
Presi
un bel respiro. Ma lui prese me. Mi caricò in spalla come se
non pesassi nulla
e mi fece cadere a mia volta in acqua.
Riemersi
in un batter d’occhio e lo trascinai con me.
Mentre
gli altri combattevano, noi ci facevamo un bel bagno nel fiume, ridendo
e
scherzando per tutto il tempo. Con il sorriso sulle labbra.
Passò
così una settimana.
Una
settimana terribile.
Scuola
per Lucas, Simon e Cassie e allenamenti per noi la mattina.
Il
pomeriggio era diventato la mia nemesi: Rebekah ci portava a fare
shopping per
il ballo in stile ottocento che si sarebbe svolto per Halloween.
Ovviamente,
dato che l’aveva organizzato lei, dovevamo andarci. Potevo
vomitare per la quantità di vestiti che mi faceva provare, i
quali tra un pò mi potevano uscire dalle orecchie.
Ripeto,
la mia nemesi.
Spazietto
dell’autrice!
Sono
tornata. Eh, già! Lunedì scorso stavo male,
così, dopo una piccola consulenza
con i miei angeli custodi safycullen97
e nikotvd (che ringrazio
infinitamente), ho deciso di postare oggi
il 17° capitolo.
È
stato un parto, davvero. Io lo dico sempre che non sono portata per i
combattimenti. Beh, mi farete sapere se ho fatto pena o meno.
Che
tenero il nostro Damon! E Talia che (giustamente!) se lo mangia con gli
occhi?
Ahahah, ne vedremo delle belle!
Il
prossimo capitolo sarà incentrato sul ballo stile ottocento
che ho già nominato
alla fine del capitolo. Qualcuna di voi ha suggerimenti per gli abiti
(che sono
abbozzati sul retro del quaderno di economia aziendale)? O, per lo
meno, conoscete
un sito di abiti?
Me
li potreste dire nelle recensioni?
Grazie
in anticipo per tutto il supporto che mi date ad ogni capitolo, e
ovviamente a
chi mi ispirerà con le sue idee sui vestiti.
Bacioni
immensi.
Laura.