È l’alba di un nuovo giorno. Ma non di un giorno qualsiasi, no. Oggi è la prima giornata di scuola a Hogwarts. Mi alzo molto presto, non voglio fare tardi alla prima lezione, e poi sono presa dall’ansia e non riesco a dormire. Nel frattempo, Pansy russa come un trattore e sono tentata di tapparle la bocca con un cuscino. Mi faccio la doccia e mi metto l’uniforme scolastica. Cerco di apparire al meglio e, addirittura, mi sistemo i capelli. Non sono mai stata una fanatica nel curare il mio aspetto, questa è una delle prime volte che mi osservo con attenzione allo specchio. Ho la pelle chiarissima, la forma del volto fine e rotondeggiante, le labbra rosee sufficientemente carnose, il naso piccolo e delicato, gli occhi enormi, di un verde smeraldo  intenso e i capelli lunghi, lisci e neri. Non sono niente male! Mi aspettavo di peggio. Certo, ancora le forme non sono sviluppate, ma è solo questione di tempo, e sinceramente preferisco aspettare.  Preparo i libri:  Allora, due ore di Trasfigurazione con Grifondoro, poi un’ora di Pozioni, sempre con Grifondoro e le ultime due ore di Difesa contro le Arti Oscure con Corvonero. Un orario leggero… Io sono pronta, ma Pansy dorme ancora. Scommetto che sta sognando di essere tra le braccia di Draco. Bleah! Decido di svegliarla, ma non intendo aspettarla! La scuoto leggermente e le sussurro – Pansy, dai svegliati! – ma chi sono? Sua madre? – Forza, muoviti! – sto perdendo la pazienza – SVEEGLIAATIII!!! – le urlo con tutto il fiato che ho in gola. Finalmente apre gli occhi e in tempo record si prepara. Andiamo nella sala comune a fare colazione. Pansy si siede con alcune sue amiche, oche come lei. La sala è piena, ma comunque riesco a scorgere un posto, solo che è vicinissimo a Draco. Ovviamente, non avevo dubbi. Trovo un posto libero, che guarda caso è sempre adiacente a Malfoy. È proprio una maledizione! Mi siedo, dandogli le spalle, e lo ignoro completamente, sperando che anche lui faccia lo stesso. Invece, si gira pericolosamente verso di me e apre bocca – Com’ è’ che sei sempre accanto a me tu? Non dirmi che ti piaccio. – brutto…, no, calmati Skylar, respira.
- Guarda che non lo faccio di proposito, è solo sfortuna. L’unico posto libero che trovo è sempre accanto a te! – Che ci posso fare se la iella mi perseguita!?
- Ci credo, questo posto è riservato. –
- A chi? – o dovrei dire piuttosto, chi è la povera anima dannata che ha il posto assegnato vicino al principe degli egocentrici?
- Ma alle belle ragazze, no? – certo, come se qualcuna avesse l’interesse a consumare i suoi pasti con lui!
- Quali belle ragazze? –
- Non le vedi che mi ronzano intorno continuamente? Tantissime ragazze desiderano il tuo posto, solo che sono troppo intimorite dal mio fascino. – Sogna Malfoy, sogna!
Sto per rispondergli, quando si avvicina Pansy e, rossa come un pomodoro, chiede con un filo di voce – Ehm, posso sedermi qui? – indicando il mio posto.
Draco cerca di mettere insieme un discorso impacciato – Ma veramente, ci sarebbe lei. –
Io, al settimo cielo e benedicendo Pansy – No, non preoccuparti, siediti pure! –
- Ne sei sicura? – chiede imbarazzata e speranzosa.
- Sicurissima, mai stata così sicura di qualcosa! Forza siediti e non ci pensare! – Grazie Pansy, grazie mille!
Ora però dovrei trovare un posto, ma fortunatamente ho finito di mangiare e vado in classe.
Quello che mi aspetta non ha nulla da invidiare alla situazione di prima. C’è una strega anziana, la stessa che ha presidiato la cerimonia dello smistamento, e l’aula vuota. Idiota! La lezione inizia tra dieci minuti! Ora dovrò sorbirmi le chiacchiere della vecchia! Bene, di male in peggio… La professoressa dice – Non mi aspettavo di ricevere alunni così presto. Salve, sono la professoressa McGranitt e insegno Trasfigurazioni, lei è… - si interrompe cercando il mio nome sull’elenco – la signorina Skylar, ma non c’è il cognome, che strano…, me lo dica così lo aggiungo. – Oh no! E adesso che faccio, non me lo posso inventare! L’unica soluzione è dirle la verità. – Ehm, non lo so. –
- Come non lo sa!? Non mi prenda in giro signorina! –
- Guardi che non sto mentendo, i miei genitori sono scomparsi quando ero molto piccola e non mi ricordo niente di loro. – lo dissi tutto d’un fiato, come se mi fossi tolta un peso.
-Ah, capisco. – Se ne va e mi lascia sola con i miei pensieri che infuriano. Perché se n’è andata? Che deve fare? Mi espellerà perché non so il mio cognome?! Non può farlo, arrivare fin qui è stato difficilissimo, e ora me ne devo andare il primo giorno? Ma no dai, sicuramente è andata a dirlo al preside per vedere cosa fare, devo stare calma e non pensare al peggio. E poi qualcosa di positivo c’è: questa storia sarebbe potuta saltare fuori davanti a tutta la classe e, non che me ne vergogni, ma non è una di quelle cose che vorresti sapessero tutti. La McGranitt torna e, siccome la mia faccia esprime: “ Allora, cosa è successo?”, dice – L’ho detto al professor Silente, che lo ha riferito a tutti i professori. Non si preoccupi, è tutto sistemato. –
- Grazie professoressa. – Meno male! E io che ero in ansia! La devo smettere di ingigantire le cose, mica tutto si risolve in una catastrofe!
Arrivano gli altri e la lezione comincia. Pansy si siede di slancio accanto a me ed eccitatissima mi abbraccia e dice, quasi tra le lascrime – Grazie, grazie, grazie, grazie per avermi ceduto il tuo meraviglioso posto! Sono in debito con te, dì tutto quello che vuoi e io lo farò! –
Rispondo, mentre cerco di staccarmela di dosso – Non c’è di che, l’ho fatto con piacere. – la McGranitt comincia a spiegare e Pansy è costretta, fortunatamente, a mollarmi. Due inutili ore solo per trasformare uno scarafaggio in un bottone! Non è così difficile, ci sono riuscita al primo colpo! Ma più aumentano i tentativi falliti dei miei compagni, più io prego che questo supplizio finisca il prima possibile! Ora mi aspetta un’ora di Pozioni con il professor Piton. Una noia mortale! È tutto un metti questo, metti quello, c’è n’è troppo, no così è troppo poco, … Non che me la cavi male, ma è una materia eccessivamente rigorosa e precisa per i miei gusti. L’ora di Difesa contro le Arti Oscura sembra interessante. Macchè, con il professore Gilderoy Allock è una barzelletta, è un tale incapace, non ha la minima idea di quello che fa! Per giunta le mie compagne gli sbavano dietro, quando in realtà è solo un gradasso. Ha liberato degli elfi, che per poco non distruggono l’aula, e poi noi li dobbiamo rimettere in gabbia! Le lezioni sono appena finite, ma sono già distrutta. Vado in biblioteca a farmi i compiti. Dovrei cercare anche delle informazioni sui miei genitori, ma a parte che non so da dove cominciare, sono troppo stanca. Indagherò domani, per ora la mia preoccupazione è finire in fretta i compiti per riposarmi. Dopo due ore, esco trionfante dalla biblioteca per tuffarmi nel letto. Non mi metto neanche il pigiama, mi levo solo le scarpe perché mi danno fastidio. D’ora in poi, cioè fino a sette anni, questa sarà la mia vita. Bè, devo dire che mi piace.
 
 
Angolo dell’autrice
Ciao a tutti! Ci tenevo a raccontare il primo giorno di scuola di Skylar per darvi un’idea di come potrebbe essere la sua routine a Hogwarts. A me è piaciuto tanto scriverlo, quindi spero che per voi sia lo stesso a leggerlo. Ringrazio Kya per aver recensito e inserito la storia tra le seguite, con rinnovati ringraziamenti anche agli altri che mi seguono. Grazie ancora e al prossimo capitolo.
Claudietta00