INDIFFERENCE.

Il mattino dopo ci svegliammo al solito orario ed io e Lolly ci preparammo per scendere e andare a fare colazione.

Io: «Giorno belli!»
Lolly: «Giorno!»
Juliette: «Ei! Come state ragazze?»
Io: «Tutto bene. Voi?»
Joshua: «Bene grazie. Oggi possiamo uscire o avete impegni?»
Lolly: «Io no. Anche oggi sono libera. Voi?»
Jeremy: «Io anche.»
Juliette: «Io sono dei vostri.»
Lolly: «Sam manchi solo tu, oggi ci sei?»
Io: «Oggi si ragazzi, faccio il turno corto. È arrivato un ragazzo nuovo in prova per il lavoro.»
Jeremy: «Grande! Allora, dove andiamo?»
Juliette: «Direi di andare a prendere qualcosa da bere o un gelato e poi magari possiamo andare al parco. Che ne dite?»
Io: «Si, a me piace come idea, voi siete con noi?»
Lolly: «Io si»
Jeremy/Joshua: «Okay per noi va bene»
Io: «Bene ragazzi ora io e Lolly dovremmo andare a lezione. Ci vediamo oggi! Ciao!»
Tutti: «Ciao!»
Detto questo io e Lolly andammo a prendere i borsoni e ci recammo a scuola per i soliti corsi.

***

Entrata in aula vidi subito Harry che appena sentì la porta chiudersi si girò verso di essa e mi vide. Appena mi vide i suoi occhi si illuminarono ma dopo che gli lanciai uno sguardo di fuoco abbassò lo sguardo e ritornò a parlare con Rob che probabilmente gli stava spiegando le cose riguardanti la prossima competizione, quella per cui ci stavamo preparando. Passarono circa una ventina di minuti da quando ero arrivata e da quando Harry e Rob stavano parlando e in quei venti minuti mi riscaldai aspettando che quei due finirono di parlare. Dopo altri dieci minuti finalmente finirono di parlare e così iniziammo la lezione. Cominciammo a riscaldarci ed io e Harry eravamo agli opposti della sala da ballo: io a sinistra e lui a destra, fortunatamente. Dopo quel bacio quando sono tornata in orfanotrofio ho pensato a lui e a quello che è successo tutta la serata, ho anche sognato quel bacio e non credo sia una cosa normale.. dopo due ore Rob ci fece fare una pausa di mezzora nella quale Harry purtroppo mi venne a parlare.
Harry: «Ciao Sam..»
Io: «Cosa non hai capito di quello che ci siamo detti ieri?»
Harry: «Avanti Sam mi sono già scusato per quello che è successo ieri..»
Io: «Harry questo non centra. Sei arrivato qui da ieri e già hai iniziato male facendo commentino stupidi che, come hai visto, con me non attaccano e poi mi segui fino a lavoro, rimani fuori sulla panchina di fronte al negozio a fissarmi e poi mi baci?»
Harry: «Sam..»
Io: «Sam cosa? Harry non sono come le ragazze che hai avuto, ammesso che tu ne abbia avute, io sono complicata e se una persona, in questo caso te, non mi va a genio non mi andrà mai a genio. È inutile che ti scusi, posso anche accettarle le tue scuse non mi interessa, ma comunque mi stai sulle palle detto in modo da farti capire.»
Harry: «Sam per favore! Okay abbiamo iniziato con il piede sbagliato, possiamo ricominciare da capo?»
Io: «Abbiamo? Sei tu che hai iniziato e fatto tutto! Io non ho fatto proprio niente!»
Harry: «In effetti..Va bene ho sbagliato. Possiamo ricominciare da capo?»
Io rimasi zitta non sapendo se fare finta che non fosse successo niente o se non dargli più retta e rivolgerci la parola solo lo stretto necessario a lezione.
Harry: «Allora? Parlami cavolo Sam.»
Io: «..Va bene..»
Alla fine decisi di ricominciare da capo e fare finta che non fosse successo niente ma se avesse sbagliato un’ altra volta non gli avrei più dato corda.
Harry: «Piacere Harry, Harry Styles. Tu sei?»
Sam: «Harry dai non siamo bambini.»
Harry: «Ah bene non mi vuoi dire come ti chiami, bhe allora ti chiamerò riccia.»
Io: «Harry smettila»
Harry: «Va bene riccia.»
Quando lo guardai male si accorse che doveva finirla così la smise subito e cercò di fare il serio ma ovviamente tanto stupido qual era non ci riuscì.
Harry: «Oggi posso accompagnarti a casa? Sempre se vuoi»
Merda. Harry non sapeva che non abitavo in una casa. Cioè si tecnicamente era un casa ma non una di quelle che probabilmente intendeva lui. Non sapeva la mia storia, non sapeva che vivevo in un orfanotrofio, che non avevo né genitori né parenti, che non conoscevo nessuno della ‘mia famiglia’ anche se la mia famiglia erano le Suore dell’orfanotrofio, la mia migliore amica e i miei amici che facevano parte della mia vita. Fortunatamente mi ricordai che quel giorno sarei dovuta uscire con i ragazzi e le ragazze dopo il lavoro.
Io: «Grazie Harry ma devo andare a lavorare e poi esco con i miei amici»
Harry: «Oh okay. Però domani ti accompagno io a casa d’accordo?»
Io: «Harry io lavoro il pomeriggio»
Harry. «Oh bhe vorrà dire che ti accompagnerò al lavoro domani. Se mi dici a che ora finisci ti passo a prendere e ti accompagno»
Io: «D’accordo..»
Aveva vinto. Ma dovevo trovare una scusa, non doveva scoprire dove vivevo veramente, non volevo che avesse in un certo senso pietà di me, non volevo che conoscesse la mia storia, non adesso almeno. Non ci conoscevamo, non conoscevo lui e lui non conosceva me, non mi fidavo di lui e io ci impiego molto a fidarmi delle persone. Quasi non mi fido nemmeno di Rob che è l’allenatore della crew e che conosco da più di sei anni, figuriamoci di Harry che lo conosco da due giorni!
Rob: «Ragazzi la pausa è finita dai riprendiamo la lezione»
Quindi riprendemmo la lezione e come prima io e Harry tenevamo le distanze.

**MY PART**
HELLOOOOOOOOOOO

Spero vi sia piaciuto questo capitolo. Ammetto che non è uno dei migliori ma prendetelo come uno di passaggio, giusto per mandare avanti la storia.
Ringrazio quelle che leggono la storia e coloro che la recensiscono e soprattutto la mia migliore amica, ti voglio bene vagy lol
comunque non voglio annoiarvi. Detto questo spero recensiate in molte e ditemi cosa ne pensate. Accetto tutte le critiche!
Hope