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Autore: selfisher    11/03/2013    14 recensioni
STORIA IN REVISIONE. UN MESE/DUE PRIMA DEL CONTINUO.
PROTAGONISTA: cambio nome Shani- Faith.
NON CONSIGLIO DI LEGGERLA ANCORA, DATO CHE CAMBIERANNO ANCORA UN BEL PO' DI COSE.
Fu allora probabilmente che si rese conto che non si sarebbe scocciato facilmente di quella piccola stronza.
Se ne accorse lì, mentre baciava quelle gambe ricoperte di lividi e di vari graffi. Se ne rese conto mentre entrava dentro di lei, senza preoccuparsi di farla abituare alla sua presenza, e pensando solo al suo di piacere.
L'importante era che però se ne era reso conto.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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*okay, il 'myspace', lo scrivo ora, ma anche alla fine.
Oggi mi girano i coglioni, sapete perchè? ecco, ve lo spiego. 
I
n una calda mattinata di metà marzo, l'allegra Federica si incamminava verso scuola, pantalone nero, camicia di jeans, bleazer rosse e sciarpa abbinata, ed ovviamente non potevano mancare le sue cuffione a riprodurre il suo amato Pino Giordano. D'un tratto accadde il tutto.
Una grandissima stronza del cazzo le se avvicinò dicendole: "non sei capace a scrivere, vai a fare pompini e abbandona efp!", l'irascibile Federica non ci vide più dalla rabbia, ma cercò di contenersi. "beh, se non fossi stata brava, non avrei avuto qualcuno che seguisse le mie storie", calma e pacata, eppure nella sua voce si riusciva ad udire la rabbia.
"lo fanno per pena. Ieri ho letto la tua nuova storia.  E non mi stupisco che abbia cosi poche recensioni, io al primo capitolo della mia storia ne avevo già 30" disse con fare altezzoso.
"si, ma tutte elemosinate" la riprese la graziosa e tenera federica.
"fatto sta che vedrei meglio le tue mani sul pene di qualche morto di figa." disse andandose sculettando.

(ovviamente, ne ho fatta una versione leggermente più soft)
No. Tutto puoi fare tranne che dire una cosa del genere a ME.
Devo fargliela pagare capite?, vi chiedo solo un minuscolissimo favore. Recensite la mia storia psycho. Non sto chiedendo elemosina, ma la voglia di vedere la faccia di quella troia sarebbe una cosa altamente appagante.
Vi lascio il Link. Vi prego. Facciamola rosicare.

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* ill'be drowning, i'll be drowning
i'll be drowning in my memories.
When i get ther i'll be drowning, drowning
I'll be drowning in my memories.
-affogherò nei miei ricordi-*

 

CAPITOLO FORTE IN ALCUNI PUNTI.



 

Oheneo's Bridge- Holmes Chapel
Stava rovinando tutto con Shani.
O ancora meglio, era lei che stava rovinando la vita di lui. Sbucata da un vicolo cieco, e decisa ad entrar a far parte della sua vita.
Voleva sapere chi fosse stata la prima? Come se avesse avuto la confidenza necessaria per chiedergli un argomento tanto delicato.
Harry era stanco. Stanco di tutto, e di tutti. Ed era solo colpa di quella stupida ragazzina del gran cazzo.
Come poteva un diciannovenne come lui farsi annebbiare da una come lei?, o, per dirla tutta: Come poteva una mocciosa di sedici anni aver fatto centro nel cervello di Harry?
Non riusciva a capacitarsene, non riusciva a trovare un senso logico a ciò che gli stava succedendo.
Era successo tutto improvvisamente.
Ora era li, seduto sul bordo del ponte a pensare, alle cinque di mattina. Ripensò all’ultima volta che era stato li, ed era arrivata Shani gremita di sudore, con l’affanno e i capelli scompigliati sul viso.
Una visione paradisiaca per il suo lato perverso.
Come avrebbe voluto che arrivasse anche in quel momento. Come avrebbe voluto abbracciarla e chiederle scusa per ciò che le aveva fatto.
Era scosso dal litigio con Liam, cosa mai avvenuta, e pur di non accettare la motivazione datagli dal suo subconscio, si era dato ai fiumi di alcol, fumo, e droga.
Era strafatto, e tornare a casa, e vedere Louis steso sul letto con solo dei pantaloncini e Shani seduta di fianco a lui con solo la sua maglia, non lo aveva di certo aiutato.
Si era imbestialito.
Convinto che Louis avesse toccato la sua Shani. La sua preda. Sua. Sua e di nessun altro.
Ricordava solo poche scene, tra le quali il viso della ragazza quando erano rimasti soli, la paura che gli lesse negli occhi quando si scagliò su di lei, il disprezzo, che quegli occhi tanto belli gli avevano riservato.
Era lo stesso sguardo che Emy gli riservò sul burrone quel giorno.
Harry si sentiva cosi in colpa li, su quel ponte, con l’acqua a bagnargli il viso.
E si chiedeva perché? Aveva trattato in modo nettamente peggiore tutte le altre povere vittime, e non era mai stato male.




“a-ahi-ahia m-m-i f-f-ai m-m-m-ale E-d-dward” si lamentava la ragazza cercando di levare inutilmente, le mani del riccio dai suoi capelli. “t-ti prego” sussurrò piangendo quando la stretta di lui si vece più salda.
Harry sbuffò, stufo di dover sentire ulteriormente le lamentele della ragazza.
Vent’anni, bassina, magra, niente di che, e di certo, un’altra, anche più bella di lei, brava altrettanto con certi lavoretti, l’avrebbe potuta trovava in ogni dove.
Si era stancato di lei: era arrivato il momento.
“smettila di piangere, piccola” le sussurrò tirando ancora all’indietro il suo volto. “tra poco sarà tutto finito”.
Riuscì a sentire il respiro della ragazza bloccarsi, e rise. Rise della sua paura. Stava soffrendo, e non poteva esserci rumore più appagante della sofferenza di una ragazza.
“n-no..!” la sentì dire con la voce strozzata. Respirava a fatica e aveva l’affanno. Perfetto.
“si invece, sapevi fin dall’inizio la fine che avresti fatto” la riprese. “e sapevi che dall’inizio ad ora, non sarebbe passato tanto tempo.”
“m-ma e-era s-s-s-olo d-due giorni f-fa!”
“fin troppi.” La zittì Harry portandole una mano alla bocca. “scegli veloce e indolore, o lenta e sofferta?” senza aspettare che proferisse parola continuò. “scelgo io, lenta e sofferta.” Rise all’espressione della ragazza.
Ogni volta metteva in atto una morte diversa dalla precedente, ma tutte ai livelli massimi del dolore.
Era il momento dello “spoglia e squarta”, l’aveva messa in atto solo una volta da allora, ed era stata la sua preferita.
Si avventò sulle labbra della ragazza che presa di sprovvista sobbalzò.
La spinse per i capelli ancora più vicino a lui, facendo in modo che ricambiasse quel bacio.
La spogliò velocemente. Completamente nuda davanti a lui, a pochi passi dalla morte. Niente di più eccitante per un sadomaso come Harry.
Si spogliò, anche lui con una velocità impressionante. La sua mente era annebbiata, ma non a causa della ragazza nuda che si ritrovava dinanzi. Bensì dal dolore che stava per provocarle.
Rise, avventandosi sul suo collo e scaraventandosi insieme a lei sul letto. C’era quasi. Ma perché non approfittarne un ultima volta? La fece scendere, in modo che la sua faccia si ritrovasse all’altezza della sua erezione.
Le spinse il capo senza la minima grazia. Ecco, ora si iniziava a ragionare.
Rise ancora una volta sopraffatto dal piacere. Con ancora le mani tra i suoi capelli, fece in modo che lo prendesse più a fondo. Il piacere lo abbandonò solo allo staccarsi della ragazza, che ancora respirava a fatica. Stava per morire affogata con il suo pene. Bella tattica, l'avrebbe provata. Lasciò stare l'ira che crebbe in lui a causa del fermarsi di lei avventandosi ulteriormente sul suo collo. Le sue mani vagavano ovunque, fino ad infilare senza alcun preavviso tre dita in lei.
Ulrò dal dolore, mentre i cerchi delle dita di Harry si facevano ancora più veloci e irregolari. Il dolore sembrò scomparire dal viso di lei, trasformandosi in puro piacere. Mancava pochissimo.
La penetrò, facendole ritornare la smorfia addolorata.
Lei chiuse gli occhi. Ecco era il momento. 
Afferò velocemente la pistola posizionata sulla mensola al di sopra del letto. E lentamente, senza mai a frenare i movimenti del suo bacino: la squartò con vari colpi. Apertà in due.
La forza di Harry con gli anni era divenuta davvero insostenibile. E a quanto pare bastava un semplice scippo a far morire una ragazza.
Il corpo di lei era inerme. Unito solo dalla testa e dai pochi lembi della schiena. 
Il viso era rimasto con una smorfia impaurita, ed il buco al centro della fronte e in bocca lambiva sangue. Per il corpo, beh, non era ancora finita. Il posto della pistola lo aveva preso un coltello. Si sfogò, come mai fin ora.
La testa e i lembi di pelle lacerata. Il seno, e la parte cruciale massacrati.
Si, Harry Styles si era davvero divertito.


 
 




"Shani... Oddio Shani che cazzo è successo?!" con circa quindici minuti di ritardo, Louis, si era affrettato ad intervenire. Anche se, ormai, non ce n'era più bisogno.
"niente Louis, mi sa che il tuo amichetto" calcò volutamente l'ultima parola "si è divertito a bere stasera, non lo facevo un tipo tanto bruto" sorrise falsamente alzandosi finalmente dal pavimento su cui si era accovacciata una volta scappata dalla camera in cui aveva lasciato Harry.
Non aveva pianto. Tranne che per quella lacrima. Ma poteva giurare di aver sentito qualcosa rompersi all'interno di lei. Era rimasta delusa, ferita, da ciò che le aveva fatto Harry. Senza neanche un motivo abile. Era sempre stata abituata al dolore, ad essere fatta del male, e sapeva anche che un tizio complessato psicopatico, drogato tra l'altro, che si divertiva a rapire, sverginare, e massacrare giovani ragazze, non poteva trattarla come una regina.
Ma era quello che aveva fatto fin a quel giorno.
Una settimana. Era passata solo una settimana.
Aveva un'idea di Harry totalmente diversa da ciò che in realtà fosse. Ma, che idea poteva farsi di un tizio che la portava a fare shopping, la presentava agli amici, e le prometteva di non riportarla in inferno?
"che cazzo ha fatto Shan. Dimmelo." la mascella di Louis era contratta, ed i pugni serrati.
"niente, lascialo perdere, dovevo immaginare che tipo fosse" e senza stare ad ascoltare le urla di Louis corse fuori casa.
Giurò di stare per rompersi il labbro a sangue, tanto dalla forza con cui lo morse. Il viso le pulsava a causa dello schiaffo, ed i gomiti erano gonfi per la stretta eccessivamente forte di Harry.
Si imbattè in una delle ultime persone che non volesse incontrare: Liam.
"ehi Shan che ci fai qu... che hai fatto?" la voce leggermente incrinata dalla sorpresa, ed il viso chinato di lato per guardarle meglio il viso.
"oh, niente, non preoccuparti" gli sorrise sforzatamente.
"vieni, andiamo a casa mia" la prese per la mano, trascinandola sotto l'ombrello.





Ovingedom's street- Emily's house
"ora c'è una ragazza con Liam, signorina" . Ancora al telefono con l'omaccione Emily si informava sugli ultimi dettagli prima di sferrare la prima
mossa.
"perfetto, nessuno che ci rompe i coglioni" ispirò dalla sua sigaretta.
La vendetta su Harry doveva essere tra le migliori. Forse la più bella della storia.
Perchè per colpa di quello stupido riccio se ora non poteva mettere più piede ad  Holmes Chapel, ed era costretta a rimanere nell'ombra.
La storia di Harry che buttava giù dal dirupo Eric, a causa della povera ragazza senza colpe, aveva subito fatto il giro di tutta la  Gran Bretagna, se non addirittura di tutta l'Europa.
A lei non dispiaceva certo fingere di essere una povera disperata, pur di ricevere un pò di fama, e molti regali da parte di tutto il mondo. Ma quando vennero a sapere che Emily, di colpe, ne aveva e come, tutto ciò che aveva fin quel momento sembrò svanire nel nulla.
Le amiche, i regali, i soldi, la famiglia, lo stesso Eric l'aveva abbandonata.
"sei solo una troia, sai che figura ci faccio con te?" ecco cosa gli aveva detto. E di certo non gliel'aveva fatta passare liscia.
Lo aveva risedotto, scopato, e amputatogli il pene.
Adesso Eric è uno psicopatico chiuso in un manicomio, senza pisello, e con una fobia innata per le donne.
Per Harry aveva in mente qualcosa di peggio. Aveva architettato tutto in questi due anni. Tutto. Peccato non sapesse che anche Harry, aveva sviluppato un alto tasso di cattiveria nei confronti delle donne.
Anche se non sarebbe cambiato niente. Emily era ancora il suo punto debole, le bastava un occhiata per mandarlo in estasi.




Varie decisioni furono prese quel giorno.
Emily era pronta a mettere in atto il piano tanto agognato.
Shani aveva deciso di dire a Liam che in realtà non era che la sua piccola Apple.
Ed Harry aveva trovato il modo per togliersi quella stupida bimba dalla testa: l’avrebbe fatta soffrire, come mai fin ora, e non con una delle sue tattiche stile “spoglie e squarta”, bensì con ciò che sapeva fosse il punto debole della dolce ed innocente Shani.
L’avrebbe riportata all’orfanotrofio, accertandosi che le facessero del male, inventando furti, e qualsiasi altra cosa pur di scatenare l’odio della direttrice nei confronti della ragazza.
Anche in lui qualcosa si era scatenato.
E questo qualcosa non era altro che il volere compulsivo che il… bene che provava per Shani, diventasse altrettanto piacere nel vederla soffrire.

 

*

facciamo soffrire - non quanto lo 'spogliaesquarta' di Harry- quella brutta grandissima troia che mi ha dato della puttana -per chi non lo avesse letto, c'è tutto prima del capitolo.
passate e recensite
PSYCHO.

vi farò sapere come finisce care MUAHAHAHAHHAHAH



 

  
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