Losing love of life

 
Ragazze, le parti in corsivo sono il diario di Tilly, buona lettura!! ♥
 

09 Luglio 2013, Bungalow dei ragazzi
 
Caro Diario,
 
ieri ero stanchissima e ho scritto solo qualche riga sul nostro arrivo qui, ma oggi intendo raccontarti molto di più. Siamo racchiusi tra le mura di un ex prigione dagli edifici altissimi. Qui gli “uomini neri” hanno la loro base, anche se non ho ancora capito precisamente dove… appena arrivati, ci hanno messo in delle stanze, probabilmente ex celle, e ci hanno lasciati qui. Sta mattina sono venuti a dirci che siamo liberi di fare quello che vogliamo, senza però uscire da determinate zone. Non c’è campo, quindi non possiamo chiamare nessuno. Io e Abbie abbiamo provato più volte, invano. Abbiamo passato la maggior parte del giorno a parlare, una noia..!! Fortunatamente, gli “uomini neri” non sono violenti e ci lasciano in pace. Alcuni controllano che non usciamo dalle zone a noi concesse, tutti gli altri non si vedono. Fortunatamente le nostre “guardie” sono simpatiche e disposte a chiacchierare. Ma io non sono per niente tranquilla… dove siamo? Perché ci hanno portato qui? Perché noi li interessiamo? Ce ne andremo mai da questo posto? Tutte domande a cui per ora non posso rispondere. Intanto, l’unica cosa che posso fare è aspettare, ma cosa? E soprattutto, per quanto tempo? Ancora domande. Ormai potrei vivere di quelle, tante me ne pongo. Una risposta che non arriva è come una notte che non finisce mai, una madre che non torna a casa. La porta della nostra speranza si chiude sempre più e noi abbiamo perso le chiavi.
 
 
10 Luglio 2013, Cortile
 
Caro Diario,
 
sono esattamente le 9.53 e abbiamo appena finito di fare colazione. I pasti sono tutti uguali, mangiamo solo riso in bianco. Niall è MOLTO triste per questo.
Oggi abbiamo dovuto provare delle uniformi grigie, dalla settimana prossima dovremo indossarle. Nessuno di noi sa a che cosa servano, ma assomigliano a quelle che indossano gli operai delle centrali nucleari. Il problema è che qui ci sono circa 27° e vestita in quel modo soffocherò sicuramente!
Abbiamo fatto conoscenza con una delle guardie, si chiama Tony. Non è un tipo molto loquace, ma se preso per i versi giusti è simpatico. Ci ha raccontato che quella su cui ci troviamo è una penisola, ma non ha voluto dirci di più sulla nostra posizione. Io e Gwen eravamo curiose (come al solito – aggiunto da Eve) di sapere di più sulla ex prigione, e lui ha chiarito i nostri dubbi.
La prigione era usata dagli Inglesi per racchiudervi gli individui più pericolosi, ma fu abbandonata a causa di un terremoto. La fuga fu improvvisa e non organizzata, quindi non è impossibile che ci sia ancora qualcuno qui… ma lo spazio è così grande che fare delle ricerche sarebbe uno spreco di tempo. Da questo discorso, che ho cercato di riportare il più precisamente possibile, possiamo dedurre *Sherlock Holmes’s mode on* alcuni indizi. Siamo in un posto raggiungibile dall’Inghilterra anche nei secoli passati, visto che gli Inglesi sono arrivati qui un certo giorno. Siamo in una zona ad alto rischio sismico, perché il terremoto che ha fatto fuggire i Britannici doveva essere molto forte per spaventarli così tanto da rischiare di liberare individui pericolosi. Dalle parole “spreco di tempo”, intuisco che gli uomini neri abbiano altro da fare che cercare fantasmi, quindi la loro base operativa ha uno scopo preciso. Se ci fosse una minima connessione, potrei fare una ricerca su internet e capire dove siamo, o addirittura usare Google Maps, ma ciò è impossibile. L’unica alternativa realista è cercare di capire di più interrogando una guardia chiacchierona e non molto sveglia, ma dove la troviamo? Infine, la domanda che assilla tutti noi dopo l’incontro con Tony è, cosa fanno gli uomini neri? Per trovare una risposta, li abbiamo osservati accuratamente.
Hanno tutti tratti Orientali, ma nessun accento. Non sono persone precise, anche se non infrangono MAI il regolamento. Sono tutti altri più di 1.85 m e molto robusti. Sembrano essere obbligati a indossare abiti neri e sono costantemente armati, come se un pericolo incombesse su di noi. La cosa più strana, come ti ho detto ieri, è che solo le nostra guardie possono parlarci e mostrarsi a noi, tutti gli altri sono come volatilizzati, suppongo passino tutto il tempo alla base. Le loro mani sono callose, perciò deduco che il loro lavoro sia puramente manuale. Sul braccio di un uomo che ho visto parlare con Tony ho intravisto una cicatrice lasciata da un’ustione, questi uomini lavorano col fuoco. Questo è tutto ciò che è osservabile, per ciò passo e chiudo.
 
 
11 luglio 2013, Soggiorno
 
Caro Diario,
 
oggi piove a catinelle, perciò siamo tutti chiusi in salotto. Tutte le persone che sono state portate dal camp a qui sono state divise in vari palazzi, noi siamo insieme agli amici di Alice. A proposito, lo sai che da quando siamo arrivati non l’ho più vista? Ho chiesto alle altre, ma mi hanno dato tutte la stessa risposta: della ragazza dia capelli blu neanche l’ombra. Justine è molto inquieta, suppongo abbia paure per sua sorella. Cheryl e Hallie non mangiano praticamente nulla, come Jenny, e stanno diventando scheletriche. Temo che questo luogo sia terribilmente dannoso al nostro morale. Io e gli altri facciamo del nostro meglio per andare avanti e aiutare gli altri, ma la stanchezza si fa sentire. Hanno ridotto ulteriormente le nostre porzioni di riso e da dopo domani avremo solo una razione al giorno. Tutti noi hanno intuito le intenzioni degli “uomini neri”, ma la causa di tutto ciò ci è ancora ignota.
Qui in salotto possiamo solo leggere e chiacchierare, parlando con Cedric ho scoperto un po’ di cose sul padre di Alice e Justine. È un ex generale, attualmente le sue attività sono segrete. Quello che mi ha colpito di più del discoro di Cedric è che il padre (adottivo) di Alice e Justine era il capo di una prigione Inglese, abbandonata per a causa di un terremoto. Ok, può essere solo un caso, ma non è che erail capo di QUESTA prigione? C’è un motivo per cui le sue figlie e i loro amici siano QUI ORA? È praticamente mezzanotte, meglio andare a dormire, da due giorni la sveglia è alle 5.50… OwO
Ultima domanda, perché ci fanno vivere come se fossimo sotto le armi??
 
Tilly chiuse il diario e si diresse verso la camera dove dormiva con Gwen, Abbie, Eveline e Jennyfer. Le trovò già tutte in camera, pronte per coricarsi. Dopo essersi augurate la buona notte, si addormentarono.
Verso le due, un urlo lacerante le svegliò.
 
Hello Ev’ry1!!
How r u?
Lo so, sono in ritardo, il capitolo fa schifo ed è colpa mia se la coca che stavate bevendo è finita sul vostro schermo appena avete visto che ho aggiornato… per di più, non ho travto neanche un titolo decente, perdonatemi per questa TRAGEDIA!! :3
However, ringrazio TUTTE le ragazze che hanno recensito la storia, che l’hanno aggiunta alle preferite/seguite/ricordate e anche le lettrici silenziose ♥
Love u all a lot gurls!!

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Se volete che faccia pubblicità alla vostra storia, non avete che da dirlo!! ♥