Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Miss_Albert    11/03/2013    1 recensioni
Odio e Amore, due facce della stessa medaglia, così diversi tra loro da completarsi a vicenda ed essere perfetti insieme.
Ma quando sono due persone a provare questi sentimenti, cosa succede?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Image and video hosting by TinyPic





Prigionieri  



Harry e Niall erano di nuovo davanti all’edificio di pietra del giorno prima. Erano usciti con la scusa di una passeggiata, ma il loro vero intento era parlare con Serena. O almeno ci avrebbero provato. Il giorno prima quando erano tornati in hotel Zayn si era messo subito a letto senza dire una parola e non si era più mosso fino a quella mattina. Loro soffrivano nel vederlo così e volevano aiutarlo in qualche modo. Certo Serena aveva assolutamente ragione e infatti non volevano farle cambiare idea, ma forse avrebbero potuto convincerla almeno ad ascoltare quello che Zayn voleva dirle.

Entrarono nel giardino e come il giorno prima cominciarono a chiedere in giro della ragazza, ma senza risultati perché le poche persone che la conoscevano non l’avevano vista.

«Serena? Sì, sono sua amica.»

«Grazie al cielo. Non sapevamo più a chi chiedere.» Harry tirò un sospiro di sollievo. Era passata quasi un’ora da quando erano arrivati.

«Sai dove possiamo trovarla?» chiese Niall.

«Credo…» cominciò la mora che avevano davanti, ma poi si bloccò squadrandoli con le sopracciglia aggrottate.
«Uno di voi è Zayn, per caso?» domandò.

«No. Siamo suoi amici però» rispose Niall.

«Dobbiamo parlare con lei. E’ importante» aggiunse Harry. La ragazza sospirò.

«Sentite, Serena non vuole parlare con Zayn, quindi credo che non voglia parlare neanche con voi. Mi sembrate dei bravi ragazzi e se siete venuti fin qui dall’Inghilterra ci dev’essere un buon motivo, ma per quanto vorrei, non posso aiutarvi.»

«Per favore. Vogliamo davvero solo parlarle» cercò di convincerla Harry, ma la mora era irremovibile.

«Non so cosa sia successo ieri, ma non credo sia una buona idea. Ho passato tutta la notte con Serena e credetemi quando vi dico che non ha smesso un attimo di piangere. Si è addormentata solo all’alba. Anche se probabilmente mi ucciderà per avervelo detto.»

«Ci dispiace veramente tanto.» Niall era davvero triste. La mora sorrise e continuò.

«Aveva appena cominciato a stare bene. Quando è arrivata qui, mi ricordo che stava sempre in disparte e non parlava con nessuno. C’è voluto tanto tempo perché si fidasse di qualcuno e si aprisse. Credo di essere l’unica amica che ha qui dentro. Rimanevo sveglia per ore con lei. Piangeva quasi tutte le notti.»

«Perché?» chiese curioso Harry. Lei alzò le spalle.

«Non ha mai voluto dirmi niente in realtà. Tutto quello che sono riuscita a capire è che era innamorata di un ragazzo, ma per colpa sua i suoi l’hanno rinchiusa qui. Non so altro.» I due ragazzi si guardarono, sgranando gli occhi.

«Come scusa!? Puoi ripetere?» Harry era quasi sconvolto. Forse avevano sentito male.

«Che cosa?» La mora, invece, era confusa.

«In poche parole hai detto che piangeva per il ragazzo di cui era innamorata perché è per colpa sua che è finita qui, dico bene?» A Niall tremò addirittura la voce per l’emozione.

«Sì.»

«E’ fantastico! Senti, dobbiamo assolutamente parlarle.» Harry era diventato di colpo euforico. Se le cose stavano in quel modo, sarebbe stato tutto molto più semplice.

«Vi ho già detto...» ma il riccio la interruppe.

«Tu non capisci. E’ Zayn quel ragazzo» confessò. La ragazza sgranò gli occhi.

«Zayn!? Il vostro amico che non vuole vedere?»

«Esatto. E il motivo per cui lui è qui adesso è perché è innamorato di lei» spiegò il biondino.

«Dite sul serio?»

«Sì.»

«E Serena deve saperlo.» Harry era davvero deciso. La mora annuì concordando con i due.

«Però non vi ascolterà mai. Come non ascolterà mai me. E anche se ci ascoltasse, non ci crederebbe mai, a meno che… non sia questo Zayn a dirle tutto» propose. Niall rise amaramente.

«Lui non lo farà mai. Non dopo la sfuriata di ieri.»
La mora si morse il labbro pensierosa. Dopo un paio di secondi, sorrise in modo quasi inquietante.

«Se però entrambi dovessero casualmente restare chiusi da qualche parte da soli, dite che riescano a risolvere?» I due ragazzi si guardarono stupiti, per poi sorridere alla ragazza.

«O risolvono o si uccidono a vicenda» rispose Harry.

«Bene, mi è venuta un’idea.» Chissà cosa aveva in mente...



 

Harry e Niall, dopo essersi organizzati con l’amica di Serena, tornarono in hotel e misero al corrente anche Liam e Louis dei loro piani, trovandoli abbastanza d’accordo. Dopo pranzo poi convinsero Zayn a fare una passeggiata per svagarsi un po’ e facendo sembrare tutto casuale, Harry e Niall, seguendo le istruzioni, li condussero al punto d’incontro prestabilito, sbagliando strada una sola volta.
Erano passati più di venti minuti da quando erano arrivati e Niall si stava innervosendo.

«Avremmo dovuto dirgli tutto» sussurrò a Harry, mentre da dietro una siepe tenevano d’occhio la strada. Liam e Louis, nel frattempo, per distrarre Zayn, stavano raccontando nei minimi dettagli il film che avevano visto la sera precedente.

«Non avrebbe accettato e lo sai. Sta calmo» sbuffò Harry. Stava facendo innervosire anche lui.

«Che ti ha scritto?»
«E' la quarta volta che me lo chiedi. Non è cambiato il messaggio nel frattempo.»
«Tu rileggilo e basta.» Harry prese il telefono dalla tasca della felpa alzando gli occhi al cielo.
«Noi stiamo partendo ora. Siamo là tra venti minuti. Ricordatevi di non farvi vedere o addio piano geniale. Contento?»
«Sono passati venti minuti ormai, perché non arrivano?» chiese spazientito il biondo.

«Eccole, sono loro. Andiamo.»
Si allontanarono di qualche passo, unendosi alla conversazione dei loro amici. Il piano era ufficialmente appena cominciato.



 

Serena e la sua amica camminavano a braccetto sul marciapiede. Più che altro era la mora a trascinare la bionda, che sbuffò.

«Julie, spiegami ancora una volta perché sono qui.» L’amica alzò gli occhi al cielo.

«Perché hai bisogno di svagarti. Quindi ora ci prediamo un bel frullato e facciamo una partita a biliardo» disse fermandosi davanti a un locale. Era un piccolo bar in realtà, ma aveva abbastanza successo perché sul retro c’era una sala giochi con biliardo, jukebox e freccette.

«Non so giocare a biliardo e lo sai. Si può sapere che ti prende? Perché ti guardi intorno di continuo?» La mora in effetti continuava a muovere lo sguardo da una parte all’altra della strada.

«No, niente. Dai, andiamo» e riprendendo Serena a braccetto, entrò.



 

«Ragazzi, che ne dite di prenderci qualcosa da bere?» propose Harry, appena le ragazze sparirono all’interno. Louis lo ringraziò con lo sguardo perché non sapeva più che inventarsi sul quel dannato film.

«Buona idea» lo spalleggiò Liam e anche gli altri annuirono. Solo Zayn rimase impassibile.

«Dai, entriamo lì» e tutti seguirono il riccio, entrando anche loro nel locale.



 

«Ciao, bellezze» le salutò il barista. Ormai le conosceva abbastanza bene, visto che andavano lì molto spesso.

«Ciao. Puoi farci due frullati? Noi andiamo in sala giochi» disse Julie, sempre trascinandosi dietro Serena.

«Ma certo» sorrise l’uomo. La mora l’aveva avvisato quella stessa mattina e lui si era dimostrato molto disponibile ad aiutarli, infatti aveva fatto in modo che quel giorno il locale fosse praticamente vuoto.

«Perché gli hai fatto l’occhiolino?» domandò la bionda, dopo essersi allontanate un po’.

«Io non ho fatto niente.»

«Oh sì invece, ti ho vista.»

«Ti dico di no.» Serena la fissò un attimo e poi sospirò.

«Come vuoi tu. Strano che non ci sia nessuno però» esclamò guardandosi intorno stupita, ma Julie cercò di tranquillizzarla.

«Meglio, così possiamo giocare a biliardo senza essere prese in giro» e ridendo entrarono nella sala giochi.



 

«Salve, può farci cinque frullati?» chiese Niall al barista, dopo essere entrati.
«No, per me una birra» lo corresse Zayn. Il biondo guardò Harry in cerca di aiuto.
«No, amico. E' meglio un frullato, fidati» dichiarò allora il riccio, allontanando Zayn dal bancone. Lui cercò di protestare, ma Niall lo zittì confermando al barista i cinque frullati. Quello, complice, sorrise sornione.

«Arrivano subito. Se intanto volete andare nella sala giochi qui dietro.» Tutti si avviarono, tranne Zayn.

«No, ragazzi, non mi va» si lamentò. «Sediamoci qui.» Stava scombussolando tutti i loro piani, accidenti!

«Dai, Zayn, non fare il bambino.» Ovviamente Liam se l’era studiata prima quella frase. Sapeva bene che, in caso di bisogno, l’avrebbe convinto.

«Questo me lo diceva sempre Serena» disse infatti il moro, soprappensiero.

«Okay, vedi di darti una mossa ed entrare lì dentro» lo spintonò Louis facendolo entrare nella saletta.

«Sì, ma state calmi, non c’è bisogno di…» Zayn si bloccò appena riconobbe Serena e anche lei fece lo stesso.

«Che ci fai tu qui?» Il tono della ragazza era molto duro.

«Potrei farti la stessa domanda.» Quello di Zayn non era da meno. Troppo intenti a incenerirsi con lo sguardo, non si accorsero che gli altri stavano uscendo.

«E mentre cercate le risposte, noi togliamo il disturbo» li canzonò Harry ironico, chiudendosi la porta alle spalle.

«Ma cosa…!? Che state facendo?» Zayn tentò di fermare l’amico, ma non fece in tempo. Provò a girare la maniglia, ma avevano già chiuso a chiave da fuori. Maledetti! Anche Serena si avvicinò e provò ad aprire, ma niente. Allora iniziò a battere un pugno sul legno.

«Ehi, aprite subito questa porta. Non è divertente.»

«Non apriremo finché non avrete risolto.» La voce di Liam arrivò ovattata. La bionda era incredula.

«Bene, allora morirò di fame e mi avrete sulla coscienza.» Sentirono Harry sghignazzare.

«Oh, non credo. Nel mobiletto avete da mangiare per almeno un paio di giorni. E anche da bere. Se morirete sarà perché vi siete uccisi a vicenda.»
Serena, furiosa, iniziò a camminare per la stanza passandosi una mano tra i capelli, poi si rivolse a Zayn.

«Dimmi che è uno scherzo. Avanti, dove sono le telecamere? Non posso rimanere chiusa qui con te.» Lui assottigliò gli occhi.

«Guarda che neanche io mi sto divertendo.»

«Certo, scommetto che è stata tua l’idea» ringhiò lei strafottente.

«Allora hai perso la scommessa, peccato!»
Sbuffando, si allontanarono il più possibile l’uno dall’altra. E pensare che avrebbero tanto preferito starsene a letto tutto il giorno, ma gli amici li avevano convinti a uscire per svagarsi. Certo, come no. Quello era più simile a un brutto sogno che a uno svago.




SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutti! Come state?

Come sempre grazie mille per le visite e le recensioni. Mi fanno molto piacere :)

Ed ecco il nuovo capitolo. Spero vi piaccia :)

Serena e Zayn sono chiusi insieme nella stanza. Come andrà a finire? Qualche ipotesi? ;)

Se avete voglia potete lasciarmi una recensione per dirmi cosa ne pensate, anche piccola.
Oppure potete trovarmi su Twitter, sono @chiara_martin92
A presto al prossimo aggiornamento.
Un bacio :)
Kia

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Miss_Albert