Phoebe’P.O.V
 
Caro diario,
oggi ho ricevuto da mia madre questo diario; ne sono parecchio felice, perché qui posso esprimere le mie opinioni senza essere giudicata dagli altri.
Cosa dire di me… Sono una ragazza abbastanza alta, magra, con carnagione scura, ho gli occhi color… un celeste e un verde chiaro insieme e i capelli castani.
Sono di origine italiana… ah che stupida che sono! Non ti ho ancora detto come mi chiamo: Mi chiamo Phoebe Pausini. Ho sedici anni e frequento il terzo anno di giurisprudenza a Cardiff, nel Galles.
In questi tre anni ho conosciuto una ragazza che si chiama Apple Lautner. Anche lei frequenta il terzo anno di giurisprudenza, è nella mia stessa classe. Per me è come una sorella, siamo molto legate, è la mia migliore amica.
Poi… ora basta se no ti annoio troppo, se inizio a parlare di una cosa non mi fermo più!
Sono molto, ehm… chiacchierona. Sono molto socievole però, quando una cosa non mi va giù, divento pericolosa.
Ora devo proprio andare, m’aspetta un’ondata di compiti, e domani… a scuola!
 
 
Apple’s P.O.V
 
<< Mi chiamo Apple Lautner e ho sedici anni e mezzo. Frequento il terzo anno di giurisprudenza. Sono di Belfast ma mi sono trasferita qui a Cardiff perché ci sono i miei nonni.
Sono alta, ho i capelli rossi, mossi e lunghi fino al bacino. Il mio viso è parecchio pallido, gli occhi sono di un verde molto chiaro e le mie guance sono ricoperte da lentiggini , che odio. Mia mamma dice che sono carine, ma lei è mia mamma, quindi il suo giudizio non conta! La mia migliore amica è Phoebe  Pausini, che viene dall’Italia e frequenta il terzo anno di giurisprudenza insieme a me. Siamo molto legate. È alta, magra e la sua pelle è scura. Ha degli occhi fantastici che adoro, un miscuglio tra il verde e il celeste…>>
 
No, non va bene! Questo tema è uno schifo. Come ha fatto il prof ad assegnarci un compito così stupido e allo stesso tempo difficile da sviluppare? E per di più deve anche essere di minimo 500 parole. Oltre ad essermi descritta, cos’altro posso dire? È inutile questo compito, io voglio essere un avvocato, il giudice non mi chiederà mai di descrivermi!
Vabbè va, continuerò dopo, ora mi aspettano giù in salotto per la cena!
Uff… non ho proprio fame!
 
Butto tutto sul letto e mi precipito giù per le scale. Arrivata alla porta per la cucina sento delle voci familiari… CHE BELLO C’è LOUIS!!