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Autore: giuliasca    12/03/2013    2 recensioni
Erano appena le cinque del mattino e il campanello l'aveva svegliata. Strano, non era di certo un suono familiare.
Ginevra decise di alzarsi, un po’ assonnata un po’ incuriosita e sapeva già, d'altronde, che una volta che si fosse alzata nessuno gli avrebbe restituito il tepore del letto e non sarebbe più riuscita a riaddormentarsi.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. Una settimana insolita


Beatrice uscì dall'ospedale pochi giorni dopo e sembrava dimagrita, spenta.
Aveva poco più di 12 anni, carnagione scura, occhi neri! Era una bella bambina, alta e robusta!
A dodici anni non si può dire che si abbia "la testa sulle spalle", e non posso dire che Beatrice ne avesse, ma nel bene e nel male sapeva fare le sue scelte , era determinata e caparbia, sicura di se e anche un po' testarda. 
Era diversa da Ginevra e Silvia che invece si somigliavano molto. Stessi occhi verdi, stessi capelli castani, stesso viso pallido ma sempre sorridente.
Ginevra era una ragazza solare, capitava raramente di non trovare sul suo volto un bel sorriso smagliante e delle fossette sulle guance paffute che facevano impazzire Federico. Ginevra aveva 17 anni ed era una ragazza matura, o almeno, sapeva ammettere di aver sbagliato e assumersi le sue responsabilità.
Era poco astuta, chiacchierona e anche un po' spudorata. Ma il difetto che più grande era il disordine, lei viveva nel disordine, la sua cameretta era perennemente in disordine, studiava nel disordine e dal suo modo di fare non c'era via d'uscita. Spesso Cristina si lamentava, ma in cuor suo sapeva che non sarebbe mai riuscita a cambiarla.
Silvia invece aveva 4 anni, era la mascotte della casa, quando c’era lei era sempre festa e metteva allegria sul volto di tutti.
Silvia era la terza figlia, nata quasi per caso, ma a cui tutti avevano voluto bene da subito.
Era piccolina e molto bella, le guance rosate, meravigliosi occhi espressivi, verdi, intensi e gioiosi. Tutti la chiamavano Sissi perchè si accostava molto al suo nome.
 
Quando Beatrice tornò a casa erano tutti contenti e la nonna preparò un dolce che tutti insieme mangiarono allegramente.
 
 Ginevra era in cucina, quando suonarono alla porta. Tre colpi regolari, ma nervosi, qualcuno che aveva fretta di entrare.
Ginevra si precipitò alla porta. Aprì.

“Ehi, che ci fai qui?”

“Sono venuto a trovarti!”

“Sai che non puoi venire in casa, quante volte devo dirtelo?”

“Un salutino e poi scappo via”

“Dai allora entra, muoviti!” e fece accomodare Federico sulla sedia proprio vicino alla porta.

Nonostante fosse felice di vederlo si sentiva nervosa, Cristina non avrebbe sopportato anche quello.
I suoi genitori non avevano mai replicato sul fatto che la figlia si vedesse con un ragazzo ma di certo non volevano che entrasse in casa loro, per di più quando non c’erano.
Passarono il pomeriggio insieme, uscirono e andarono a prendere una cioccolata calda!
 
Il fatto che il compito di greco  fosse andato male comportò una punizione che non la fece schiodare da casa per una lunga settimana e le uniche ore di sfogo erano proprio quelle in cui si trovava rinchiusa nelle mura scolastiche. Era lì che infatti c’erano le sue amiche, anche se mancava quella più importante, Elisabetta, che era in vacanza con i genitori all’estero e non avevano nemmeno la possibilità di chiamarsi.
A scuola comunque poteva sfogarsi con Serena, Marica, Chiara e Ludovica alle quali raccontava la rabbia verso la madre che l’aveva messa in punizione proprio in quella settimana di tregua dal brutto tempo.

Questi 7 giorni però la aiutarono a riflettere anche sul "cosa fare del suo futuro" e sognava di diventare una grande scrittrice.
Passava pomeriggi interi chiusa in camera ad inventare storie di folletti, draghi, maghi e principesse, aveva una fantasia sfrenata e sbalorditiva. Le favole che inventava finivano poi per essere narrate la sera, sul bordo del letto, alla sorellina, che quando sentiva cose paurose le si stringeva forte e cominciava a piangere per lo spavento.
 
Ginevra era una ragazza intraprendente e determinata. Spesso si guardava nello specchio e vedeva solo una ragazza molto carina, ma sapeva che dietro quello specchio c’era molto di più, qualcosa che ancora non conosceva ma che piano piano avrebbe imparato a scoprire.
 
 
 

Ecco un nuovo capitolo, spero vi piaccia :)
Giulia

  
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