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Autore: OverAgajn    12/03/2013    3 recensioni
-Harry perchè la mia vita fa così schifo?-
-la tua vita non fa schifo. pensa solo che hai me come migliore amico e capisci che la tua vita è una favola!-
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-sei sicura di volerlo fare?- mi chiede Niall.

io mi giro per guardarlo.

-

poi rigiro la testa per guardare davanti a me.

 

*flash back*

 

oh.

wow.

-Niall!- urlo.

lui arriva correndo in camera.

-tutto a posto? è successo qualcosa?- mi chiede preoccupato.

-- rispondo io sorridendo.

-e allora perchè mi hai chiamato? hai bisogno di qualcosa?- mi chiede.

-no. è che..ha scalciato- rispondo tenendomi la pancia per sentire se lo facesse di nuovo.

Niall si avvicina subito a me e mette le amni accanto alle mie.

e in questo momento capisco di amare questa bambina.

o bambino.

non ho voluto saperlo.

sapendolo vorrei scegliere un nome e scegliendo un nome mi affezionerei troppo.

però ora so che la amo.

nonostante tutte le notti in cui abbia pianto dopo aver avuto la certezza di essere incinta.

poi lo fa di nuovo.

e questa volta lo sente anche Niall.

vedo un sorrido enorme aprirsi sul suo viso.

poi alza la testa per guardare me.

-io ti amo da morire- mi dice.

-anche io ti amo Niall, più di qualsiasi altra cosa- dico prima di avvicinarmi alla sua bocca  e baciarlo.

 

*fine flash back*

 

-è così bella- sento qualcuno dire.

non so chi sia.

non mi interessa.

però annuisco.

non credevo che esistessero cose così perfette.

e no credevo di poter essere così stanca in vita mia.

o di farmi vedere in questo stato da Niall.

però ora non mi importa.

sono impegnata a osservare la cosa più bella che abbia mai visto.

sospiro.

-lei è la signorina Anderson?- mi chiede un medico.

io annuisco senza guardarlo.

-deve firmare delle cose-

io annuisco di nuovo.

ma non mi muovo.

-ci dia cinque minuti- dice Niall.

-lei è il padre?- chiede di nuovo il medico.

--

-allora poi venga anche lei-

poi se ne va.

-Britt guardami- mi dice Niall.

io lo faccio.

-non lo devi fare per forza-

-io non la voglio-

-e allora perchè non riesci neanche a spostarti da qui davanti?-

sono passati quindici minuti da quando portata dentro a questa stanza.

e io ero davanti al vetro per aspettarla da venti.

la mia bambina.

nove mesi fa, anzi otto, non avrei mai creduto che sarebbe stata così bella.

non avrei creduto da tutti i problemi che mi aveva dato questa gravidanza ne sarebbe uscito qualcosa di buono.

insomma, sono stata bocciata, ho sentito tutta la scuola parlare di me, ho passato l’estate a sclerare, giornate a vomitare e ho visto il mio corpo diventare sempre più somigliante a quello di una mucca, ma ne è valsa la pena.

anche perchè ora ho la certezza che Niall mi ami davvero.

insomma mi è rimasto accanto durante tutto questi tempo.

senza lasciarmi un attimo.

e ora mi sta dicendo che potrebbe tenere questa bambina.

mi ama così tanto da poter fare questo sacrificio.

ma non posso permetterglielo.

abbiamo pur sempre diciotto anni.

non voglio tenere la bambina e pii odiarla per avermi tolto i miei ultimi anni di adolescenza.

poi sento qualcuno arrivare.

-qual’è?- chiede.

è Harry.

-di sicuro è quella-

questa è Alex.

ho scoperto che lei non è venuta qui in vacanza.

ma si è trasferita.

e questo ce l’ha detto dopo un mese che era arrivata.

mi giro per vedere se sta indicando quella giusta.

lo sta facendo.

è impossibile sbagliare.

no sta dormendo, quindi le si vedono gli occhi, anche se sono appena aperti.

sono due fessure.

ma emettono il blu degli occhi di Niall.

sono contenta che abbia i suoi occhi.

poi Harry si gira verso di me.

io gli accenno un sorriso.

e lui mi abbraccia.

-cosa avete deciso?- mi chiede.

-non la posso tenere-

lui annuisce.

poi si toglie dall’abbraccio e saluta Niall.

-è bellissima- dice Alex.

-già- dico io.

poi sospiro.

-signorina Anderson, dovete proprio venire-

questa volt è un’infermiera.

credo di conoscerla, ma ora non ci penso.

poi l’infermiera si avvicina di più a me.

-Brittany, vieni- mi dice.

io la guardo.

poi guardo per un’ultima volta la bambina.

-andiamo- dico a Niall porgendogli la mano.

lui mi sorride e afferra la mia mano.

andiamo al bancone delle infermiere, ma Niall non mi lascia la mano.

lì c’è l’assistente sociale.

-sapete, è molto strano, ma c’è già qualcuno che vorrebbe la vostra bambina-

sentendo “vostra” mi si stringe il cuore.

-è un bene?- chiedo.

la tizia sorride a annuisce.

-sta per arrivare- dice.

sta?

è una persona sola?

poi le suona il telefono.

-quinto piano, siamo davanti al bancone degli infermieri- dice.

poi si gira verso di noi.

-sta salendo-

io annuisco.

Niall mi stringe la mano più forte.

dopo poco si aprono le porte dell’ascensore.

e quello che ne esce mi stupisce.

è la mia professoressa di letteratura.

si avvicina a noi.

-ciao Brittany- mi dice.

poi si gira verso Niall.

-ciao- dice anche a lui.

-salve- rispondiamo noi.

-è lei che vuole la nostra bambina?- le chiedo.

lei sorride e annuisce.

da una parte sono contenta.

lei è ricca.

è una brava persona.

è la mia prof preferita.

e visto che la conosco potrei vedere la bambina quando cresce.

-la vuole vedere?- le chiedo.

lei annuisce di nuovo.

io e Niall andiamo di nuovo verso la stanza dove ci sono i bambini appena nati.

Harry e Alex sono ancora lì.

stanno guardando i bambini.

tanto la mia è la più bella.

ci fermiamo accanto a loro e ci giriamo verso la signorina Riley.

è il nome della mia prof.

quando Harry la vede la guarda stranito.

è anche la sua prof.

-buongiorno prof- dice.

-ciao Harry, cos inizierai adesso?- gli chiede.

-non ho ancora deciso, credo che passerò un anno senza studiare e mi preparerò bene per entrare in un'università- risponde lui.

è stato promosso.

l’ho convinto a mettersi a studiare ed è stato promosso.

io e Niall no.

ma non importa.

finché è con me potrei stare per sempre al liceo.

mi giro verso di lui e gli sorrido.

lui mi bacia sulla fronte.

-qual’è?- chiede la signorina Riley.

io sto per rispondere ma lei ricomincia a parlare.

-ah eccola, ha i tuoi occhi, Horan- dice girandosi verso di lui.

poi si rigira verso la bambina.

-professoressa..lei può adottare non essendo..- mi interrompo.

lei si gira verso di me.

-sposata?- mi chiede.

io annuisco.

-sì, ci sono delle nuove leggi che lo permettono

io annuisco e torno a guardare Niall.

sto cercando di non guardare la bambina, perchè so che non potrei più staccarle gli occhi di dosso se la guardassi di nuovo.

dopo un po’ arriva l'assistente sociale.

-mi potete seguire?- ci chiede andando verso una porta.

prima di seguirla mi giro verso Harry e Alex.

-se volete andate a casa-

-no, aspettiamo, anche perchè fra poco dovrebbero arrivare Lou, Liam e gli altri- dice Harry.

io annuisco.

poi vado dietro all’ assistente sociale.

non mi ricordo come si chiami.

quando entriamo nella stanza e io mi giro per chiudere la porta mi accorgo che sto ancora stringendo la mano di Niall.

non sta dicendo niente.

sa che ne ho bisogno.

ci sediamo su delle sedie, accanto alla signorina Riley.

l’assistente sociale è di fronte a noi.

-ragazzi prima di firmare e cose varie, siete davvero convinti?- ci chiede.

Niall guarda me.

io annuisco.

-okay- fa lei.

intanto vedo che la signorina Riley ci sta guardando.

io le sorrido.

-allora, lei deve compilare tutti questi fogli- dice alla mia prof. -che poi voi dovete firmare- aggiunge guardandoci.

noi annuiamo e la signorina Riley comincia a compilare.

-e poi non è ancora stato scelto il nome- aggiunge l’assistente sociale.

-io vorrei che avesse il mio cognome, però il nome se avete preferenze potete sceglierlo voi

-grazie signorina Riley- dico.

-chiamatemi Amber finché non siamo a scuola

-okay, grazie-

lei sorride e ritorna a compilare i moduli.

mi giro verso Niall.

-Lea- gli dico.

lui mi guarda stranito.

-come tua mamma?-

-è un problema per te?-

-no figurati, però credevo che..visto che non è che proprio voi..insomma- si interrompe.

intende dire che no ci parliamo.

e neanche ci vediamo.

e non vivo più lì.

un giorno, mentre era al lavoro ho preso tutta la mia roba che era rimasta e l’ho portata da Niall.

dopo aver chiesto ai suoi genitori se potessi vivere lì.

lei mi avrà chiamano almeno cinquanta volte quella sera, ma io non ho risposto.

-e vorrei anche Beth-

-Beth?- mi chiede Niall.

io annuisco.

-perchè?-

-perchè mia nonna italiana mi ha sempre chiamata Beth, era l’unico nome inglese che sapesse-

lui sorride.

-va bene-

io mi sporgo su di lui e lo bacio a stampo.

poi mi giro verso Amber.

-Lea Beth- dico.

lei ci guarda.

-va bene-

dopo dieci minuti ci porge le carte da firmare.

Niall lo fa subito, ma quando tocca a me, la pena si blocca a pochi centimetri dal foglio.

è una cosa troppo definitiva.

se firmo mi porteranno via la mia bambina.

per sempre.

alzo lo sguardo dai figli e fisso negli occhi Amber.

-me la farà vedere?-

-ogni volta che vorrai- mi risponde lei.

e io le credo.

però è lo stesso difficile firmare.

e appena lo faccio devo uscire da quella stanza.

stringo ancora la mano di Niall e praticamente lo tiro con me.

voglio andare da qualche parte, ma non so dove.

andrò alla caffetteria del bar.

nella strada per andare passiamo davanti alla stanza con i bambini.

non mi ci posso fermare.

però vedo che oltre a Harry e Alex ora ci sono anche Liam, Zayn.

quando ci vedono passare ci seguono.

io mi giro un attimo per guardarli.

e vedo che c’è anche Dylan.

 

*flash back*

 

-scommettiamo che riesco a mangiare anche la tua pizza?- mi dice Niall.

-no- rispondo. -è solo una scusa per mangiare ancora-

tutti ridono.

ci sono Louis, Eleanor, Harry, Alex, Zayn, Dylan, Liam e Danielle, che finalmente ha accettato di uscire con lui.

siamo a casa di Niall.

-Brittany, mi puoi aiutare a prendere altre cose da bere?- mi chiede qualcuno.

io mi giro per vedere chi è.

ed è Dylan.

non ci credo.

insomma, noi usciamo insieme spesso, ma c’è tutta la compagnia.

non parliamo mai.

-certo- rispondo.

andiamo in cucina e lei chiude la porta.

-hey, io so che non parliamo molto e che io ti ho dato dei buoni motivi per non farlo ma ora ti vorrei dire una cosa- mi dice lei.

io annuisco.

-tu sai che io non sono sempre stata così, prima ci stavamo anche simpatiche-

io annuisco di nuovo.

-ecco è che sono..successe..delle cose. sai quando io e Niall ci eravamo lasciati perchè il mio ex era tornato?-

io annuisco.

-sono iniziati lì i problemi. lui quando si era trasferito mi aveva detto che se mai sarebbe tornato io sarei dovuta rimettermi con lui. solo che io non volevo, mi piaceva davvero Niall, allora gli dissi di prenderci una pausa. solo che il mio ex voleva che io lo lasciassi definitivamente. io gli ho detto che non lo avrei fatto e lui si è..arrabbiato. è sempre stato abbastanza prepotente e violento ma quel giorno ha esagerato..insomma lui mi ha..- si interrompe.

ma io ho capito.

e mi vengono in mente tutte le cose che mi aveva detto Zayn in ospedale.

-poi io sono andata in una specie di depressione e Zayn era l’unico lì per me e io non riuscivo a sopportare l’idea che anche tu stessi male e allora ho iniziato a fare la stronza per nascondere il mio disagio..mi dispiace tanto-

sta piangendo.

e io la abbraccio.

-non importa- le dico.

-io lo amo- mi dice lei dopo un po’-

-sono sicura che lo sa-

e ne sono sicura davvero.

uno come Zayn se è innamorato si vede.

 

*fine flash back*

 

le sorrido appena la vedo.

però non mi fermo.

quando arriviamo mi siedo a un tavolo.

Niall è di fianco a me.

poi allo stesso tavolo si siedono anche gli altri.

-come va?- mi chiede Liam.

io lo guardo.

e alzo le spalle.

Niall mi stringe la mano.

io sospiro.

-abbiamo firmato le carte dell’adozione- dice.

-oh- fanno gli altri in coro.

poi c’è silenzio.

-è molto bella- dice Zayn.

io lo guardo e gli sorrido.

-lo so- dico.

poi sospiro.

poi saluto tutti e torno in stanza scusandomi.

dopo poco arriva Niall.

-abbiamo fatto la cosa giusta- mi dice.

lo spero.

quello che so è che ricorderò il 27 settembre per tutto il resto della mia vita.

 

____________________

 

 

è come me lo ero immaginata.

meraviglioso.

 

*flash back*

 

mi suona il telefono.

un nuovo messaggio.

lo leggo.

-fatti trovare pronta fra dieci minuti-

è di Harry.

-perchè?- gli rispondo.

ma tanto so che non mi risponderà.

lui fa così.

mi dice di prepararmi senza spiegarmi perchè e se io glielo chiedo non mi risponde.

fa come si fa col cane.

però mi preparo.

e dopo dieci minuti lui è qui.

-sei pronta?-

-certo-

saliamo in macchina e lui parte.

-come va?- mi chiede.

-abbastanza bene-

dopo che ho dato la bambina in adozione c’è stato un brutto periodo.

ho pianto per quattro giorni dopo che sono uscita dall’ospedale.

ho pianto in continuazione.

non facevo nient’altro.

e per la maggior parte del tempo Niall era accanto a me che mi abbracciava.

poi è andata un po’ meglio.

o almeno ho smesso d piangere.

ora sono passati sei mesi.

e sto molto meglio.

quindi è una risposta sincera.

anche se non sono ancora riuscita ad andare a vedere la bambina.

la prof mi ha anche chiesto se volessi, ma io le ho detto di non avere tempo.

mai.

in sei mesi.

Niall non mi sta facendo fretta.

anche se credo che lui l’abbia vista.

però non me lo ha detto.

non mi importa molto se l’ha vista o no.

-dove stiamo andando?- chiedo.

-è una sorpresa-

io sbuffo.

-io odio le sorprese-

-sì, lo so, sei come il Grinch-

-no, mi piace il Natale-

-il Grinch delle sorprese- si corregge lui.

ma poi capisco dove siamo.

dove stiamo andando.

anche perchè non ci veniamo mai qui.

però non dico niente a Harry.

-come va a te?- gli chiedo.

-tutto a posto-

-mh..e Alex?-

-credo che stia bene- risponde.

io gli tiro un pugno sulla spalla.

-perchè l’hai fatto?- mi chiede girandosi verso di me.

-perchè sono cattiva-

poi stiamo zitti finché non arriviamo al parcheggio.

sono le otto e mezza quindi sta facendo buio.

scendiamo dalla macchina.

-lo sapevo- dico.

-cosa?-

-che mi avresti portata qui-

-stai zitta- mi dice lui andando verso la salita.

io sorrido e lo seguo.

 

*fine flash back*

 

è ancora più bello dell’ultima volta.

è che le lanterne accese lo rendono perfetto.

io urlo e salto in braccio a Harry.

-lo sapevo! lo sapevo! lo sapevo!- urlo.

lui sta ridendo e mi fa girare.

poi ci prendiamo per le due mani e iniziamo a saltellare urlando come se fossimo dell fangirl e lui fa il coglione.

poi ci fermiamo.

-come è successo?- gli chiedo.

-siediti prima o sfondi il soffitto saltando- fa lui.

io sorrido.

non credevo che sarei stata così contenta.

però in realtà lui e Alex mi sono sempre piaciuti insieme.

ci sediamo e lui inizia a parlare.

-allora oggi ero a pranzo fuori nel ristorante dove lavora lei e..

sta continuando a parlare.

ma io non lo ascolto.

-aspetta- gli dico interrompendolo.

-cosa?- mi chiede.

-le non lavora in un ristorante-

-- fa lui.

-no- faccio io.

-Britt di chi stai parlando?-

-si Alex ovviamente-

-no-

-e di chi?-

-di Cassie- mi dice lui.

cosa?

-chi diavolo è Cassie?-

-la cameriera-

che cameriera?

poi mi viene in mente.

quella che ci ha servito più di un anno fa.

la vecchia.

-voi avete continuato a vedervi?- gli chiedo scioccata.

-bè io sono andato spesso a mangiare lì-

-sei un coglione- gli dico.

e poi inizio a scendere.

lui mi segue.

-perchè?- mi chiede quando mi raggiunge.

-perchè c’è Alex che ti muore dietro e tu pensi a una cazzo di cameriera- gli urlo.

-Britt perchè fai così?-

io mi giro e lo guardo scioccata.

-perchè sei una testa di cazzo!- gli urlo indicandolo.

-credevo che mi avresti sostenuto-

mi fermo per parlargli da calma.

-okay, sai cosa ti dico? io ti sostengo, anche troppo a volte, e lo farò per ogni stronzata che farei nella tua vita, ma qui non si tratta solo di te. c’è anche Alex di mezzo, ci hai pensato?-

-io non credo di piacerle-

-non ci credi nemmeno te che lo dici-

lui sospira.

-io preferisco Alex ma..-

-ma sei troppo coglione per dirglielo?- lo interrompo.

-ma a volte mi sembra che le piaccio e poi cambia-

-Alex è una di quelle ragazze insicure che appena credono di essere appiccicose si staccano, okay? non possono essere tutte perfette! lei si sentirà di scocciarti a volte e allora si distanzia, ma tu le piaci porca puttana!- gli spiego.

-si, ma ora sto con Cassie-

-e quindi?-

-e quindi so cosa vuol dire essere lasciato dopo poco da una persona a cui si tiene per qualcun altro-

mi ha spenta.

-okay, fai come vuoi..sono felice per te-

torniamo alla macchina in silenzio.

-ti porto da Niall?- mi chiede.

io mi giro verso di lui.

poi annuisco.

mentre andiamo però scrivo a Alex.

-posso venire da te stasera?-

lei mi risponde subito.

-per dormire o solo cena?-

-come vuoi-

-va bene, vieni per cena, poi vediamo-

-okay :)- le rispondo io.

poi mi giro verso Harry.

-l’hai detto a Alex?-

-no, appena ti lascio vado da lei e lo faccio-

io annuisco a me stessa.

poi tutto il resto del viaggio è in silenzio.

quando arriviamo davanti a Niall io lo saluto e scendo.

prima di chiudere lo sportello però mi riaffaccio dentro la macchina.

-ricordati che sei un coglione-

lui sorride.

-ti amo tanto anche io-

-lo so- rispondo sorridendo.

è questo che mi piace di Harry.

possiamo scazzare e urlarci contro di tutto ma dopo dieci minuti è come se non fosse mai successo.

mi è sempre piaciuto.

però con Niall non scazzo praticamente mai quindi non serve.

entro in casa e saluto i suoi genitori.

non mi piace tanto che siano tornati.

prima era come se ci fossimo solo noi due perchè suo fratello era quasi sempre fuori.

ma da tre mesi sono tornati i genitori e sono fuori quando lavorano e altre volta, ma non tanto.

però fra un mese ripartono.

yay.

vado in camera di Niall.

e lui dorme a pancia in giù sl letto.

ma io sono cattiva e lo sveglierò.

devo solo scegliere il modo.

dopo poco prendo la rincorsa, salto e mi butto con tutto il peso su di lui.

lui si sveglia di colpo mentre io scoppio a ridere.

lui alza la testa per guardarmi.

e la sua faccia mi fa ancora più ridere.

-sei stupida- mi dice.

poi ributta la testa sul cuscino.

io rimango sopra di lui.

-no, sono una bulla, è diverso-

-no, sei stupida- dice.

la sua voce è resa più bassa dal fatto che ha la bocca spatasciata sul cuscino.

-credo che siano punti di vista- dico.

lui annuisce.

-però, essendo che io sono in una posizione di vantaggio rispetto a te, visto che ti sono sopra, se fossi in te darei ragione a me, perchè senno potrei fartela pagare- aggiungo.

-mi vuoi picchiare?-

-assolutamente no, sono contro la violenza-

-come no-

-hey- gli dico tirandogli un pugno sulla schiena. -è il mio modo di giocare e poi non fanno male i miei pugni-

-questo è vero. ma se non ti dessi ragione cosa mi faresti?-

-non lo so..però potresti spostare la bocca dal cuscino visto che faccio fatica a sentirti-

-mh, non credo che lo farò- mi risponde.

-e allora io non scenderò mai più da qui-

-prima o poi ti scapperà la pipì-

-la farò addosso a te- gli dico.

-ah si?-

-si-

poi lui si gira e io finisco a pancia in su con lui sopra di me nella mia stessa posizione.

-ouch, Niall non respiro-

-mh, prederò nota che sei stai sopra una persona quella non respira-

-ti odio- gli dico cercando di spingerlo con le braccia.

lui si gira su se stesso e mi guarda.

-davvero?- mi chiede facendo la faccia da cucciolo.

che c’è la sempre ma vabbè.

-si-

-non lo pensi davvero-

-non importa, perchè tra un po’ soffoco quindi non sarà più un problema-

lui sorride.

-io non ho intenzione di salvare qualcuno che mi odia-

-sei un coglione- gli dico ridendo.

-qualcuno che mi insulta e mi odia non verrà mai aiutato da me-

-ne riparleremo quando avrai la mia morte sulla coscienza-

-oh ma io dirò che è stato un incidente-

-oh sì magari puoi dire che il piumone si è arrabbiato con me e ha deciso di aggredirmi-

-era più o meno quello che volevo raccontare-

-ti crederanno di sicuro-

-lo so- risponde sorridendo.

poi rotola da sopra di me.

-oh grazie- gli dico.

lui si sdraia su un fianco e mi guarda.

io lo imito.

-stasera credo di essere fuori a dormire- gli dico.

-dove vai?-

-da Alex-

-perchè?-

-credo che avrà bisogno-

-oh, ora è tutto molto più chiaro- fa lui sarcastico.

-è Harry..lui si è messo con una-

-con Alex?-

-no-

-perchè? credevo che gli piacesse lei-

-si ma è un coglione-

lui ride.

-gliel’ha già detto?-

io scuoto la testa.

-ha detto che andava dopo avermi lasciato qui-

lui annuisce.

-sai non capisco perchè una persona dovrebbe stare con qualcuno se ne preferisce un’altra-

io sospiro.

-non era sicuro che Alex provasse le stesse cose-

-ma se si vede lontano un miglio che gli muore dietro-

-lo so- dico. -ma Harry non è sicuro lo stesso-

c’è silenzio per un po’.

-a che ore esci?- mi chiede.

-non lo so, andrò lì per cena..vuoi venire anche tu? poi io dormo lì e tu torni-

-poi vedo-

io annuisco.

-sai una cosa?- gli chiedo.

-cosa?-

-non vedo l’ora che i tuoi genitori ripartano-

-anche io- fa lui.

poi si avvicina e mi bacia.

continuiamo a baciarci e dopo un po’ lui si pinge sopra di lui.

poi bussano alla porta.

velocemente ci sediamo.

-entra- dice Niall.

sua mamma si affaccia.

-a che ore volete cenare?- ci chiede.

-mangiamo fuori- dice lui.

io mi giro per guardarlo.

-allora vieni anche tu?-

lui annuisce.

io sorrido.

-io dormo anche fuori- dico.

lei annuisce.

-non c’è problema- risponde sorridendomi.

poi esce dalla camera e chiude la porta.

-credo di non ringraziarli abbastanza per ospitarmi- dico.

-non preoccuparti- fa lui. -vado a prepararmi-

io annuisco.

quando va in bagno io esco dalla camera e vado da Maura che è in cucina.

quando mi sente entrare si gira verso di me.

-tutto a posto tesoro?- mi chiede.

io mi siedo al tavolo e lei si mette si fronte a me seduta.

-sì, è che io, non credo di averla ancora ringraziata abbastanza per ospitarmi-

lei sorride.

-per prima cosa dammi del tu e poi Niall mi ha spiegato più o meno la tua situazione, quindi puoi stare qui tutto il tempo che vuoi-

io sorrido.

-in più visto che noi siamo spesso in Irlanda e Greg esce spesso fa bene a Niall avere qualcuno con cui stare. poi si vede quanto lui ci tenga a te e dopo quello che avete passato insieme mi sembra che siate abbastanza maturi da poter stare nella stessa casa. è un piacere averti-

io le sorrido.

-grazie-

anche lei sorride.

-figurati cara-

torno in camera pensando a quello che mi ha detto.

“si vede quanto lui ci tenga a te”

penso di non essere mai stata così felice per una frase.

poi insomma sua madre lo conoscerà, no?

se vede quanto lui ci tenga a me vuol dire che è vero.

non che avessi dubbi, però le certezze sono sempre una bella cosa.

mi siedo sul letto e guardo fuori dalla finestra per aspettare che Niall finisca di prepararsi.

il sole sta tramontando, ha quasi finito.

mi fa sempre tristezza guardare il sole che tramonta.

mi alzo per fare la borsa per stasera.

è una cosa che odio.

credo sempre di dimenticare qualcosa.

 la maggior parte delle volte lo faccio veramente.

credo che con tutti gli spazzolini che mi hanno regalato perchè avevo dimenticato il mio ci potrei aprire un negozio.

stessa cosa con i pigiami.

solo che quelli li restituisco.

è che sono una frana.

non è nelle mie competenze.

però non è che non sopravvivo, anzi.

inizio a fare la borsa quando Niall esce dal bagno.

dio quanto è bello.

a volte ci penso.

lui è proprio bello.

non carino, o sexy.

è bello.

è anche carino e sexy, ma non sono le prime cose che mi vengono in mete per descriverlo.

-vuoi una mano?- mi chiede.

io annuisco.

-mi prendi le mie cose dal bagno per piacere?-

-certo- dice tornando da dove era venuto.

-cosa ti prendo?- mi chiede affacciandosi alla porta.

-boh, lo spazzolino, lo struccante..cose del genere-

lui annuisce.

allora ho preso il pigiama, il cambio per domani e Niall mi sta portando le cose dal bagno.

dovrei avere tutto.

poi prendo il cellulare.

-viene anche Niall a cena-

poi lo invio a Alex.

lei non mi risponde.

-andiamo?- mi chiede Niall.

io annuisco.

prendo la borsa e andiamo all’ingresso.

-noi usciamo- dice Niall.

-va bene, a dopo- risponde Maura.

usciamo e Niall apre la macchina.

da quando ha la patente praticamente guida per andare dappertutto.

Alex vive a 20 minuti di distanza, quindi ha senso andare in macchina ma a volte proprio non ce n’è.

c’è silenzio per un po’.

poi Niall parla.

solo che io non ero attenta.

mi giro verso di lui.

-cosa?- gli chiedo.

-non arrabbiarti, io lo dico per te-

-no, non ho capito-

-ah- fa lui.

poi sembra pensare se dirmi quello che deve.

forse avendo la possibilità di non farlo non lo vuole fare.

-Niall?- lo chiamo.

-io ho detto che, forse, dovresti andare..- si interrompe.

-dove?-

-da Lea-

non me lo aspettavo.

non parliamo mai di lei.

io non sono ancora pronta.

non sono pronta per parlarne, figuriamoci vederla.

non gli rispondo.

-Britt stai bene?-

-non dovrei?-

-è che noi, non ne parliamo mai-

-io non sono pronta-

-Britt sono sei mesi-

non rispondo.

lui sospira ma non cerca di insistere con l’argomento.

dopo poco arriviamo e scendiamo dalla macchina.

io faccio per prendere la mia borsa per dormire ma lui mi ferma.

-la prendo io, tu inizia ad andare a suonare-

io annuisco e vado verso la porta.

dopo un po’ Alex arriva alla porta.

e si vede che sta usando tutte le sue forze per non piangere.

però i suoi occhi sono lo stesso rossi.

-ciao- mi dice.

anche la sua voce è strana.

io la abbraccio.

-mi spiace- le dico.

lei annuisce e poi si stacca.

-ciao Alex- dice Niall arrivando davanti alla porta.

-ciao- fa lei.

poi ci fa entrare.

-è già pronto- dice lei.

noi la seguiamo in cucina.

sul bancone della cucina ci sono due tazze di the, quindi Harry deve essere stato parecchio qui.

mangiamo abbastanza in silenzio.

poi Niall capisce che è per lui.

-credo che andrò- dice.

-ti accompagno alla porta- dico.

-ciao Alex-

lei alza lo sguardo dal suo piatto.

-ciao, notte- risponde.

quando siamo davanti alla porta ci fermiamo.

-notte- gli dico.

lui mi prende per i fianchi e mi avvicina a lui.

io sorrido.

-parlale, si vede che ne ha bisogno- mi dice.

io annuisco.

poi mi bacia a stampo e mi lascia andare.

quando esce chiudo la porta e torno in cucina.

e vedo che Alex finalmente sta piangendo.

io vado verso di lei e la porto in sala.

quando siamo sul divano la abbraccio.

-io lo odio- dice.

io annuisco.

-è un coglione- le dico.

-come ha potuto, io, io credevo di piacergli-

-lo credevamo tutti-

-per quella troia-

-cambierà idea-

-sai qual’è la cosa peggiore?- mi chiede.

io scuoto la testa.

-che lui mi ha detto apertamente di preferire me, ma che ormai è troppo tardi per lasciarla perchè sarebbe brutto da parte sua dopo quello che gli è successo prima e che è anche colpa mia perchè non gli ho fatto capire che mi piacesse-

-quando si arrabbia può diventare cattivo-

lei annuisce.

ma poi mi guarda in modo strano.

cattivo quasi.

-è colpa tua, lo sai-

questa è l'ultima cosa che mi sarei aspettata che dicesse.

-cosa?- le chiedo.

-sei tu che l’hai lasciato per Niall e ora non vuole lasciare Cassie perchè sa cosa si prova-

-primo, tu non c’eri quando sono successe tutte le cose fra me e Harry e non sai niente e secondo sarebbe colpa mia che lui ha un’anima? che sta pensando a non ferire quella povera crista? ma ti senti?- le urlo.

okay, so che non è la miglior tecnica per consolare ma mi ha fatta arrabbiare.

lei sbuffa.

-certo hai sempre ragione tu vero?-

io la guardo sconvolta.

-cosa intendi dire?-

-che ogni volta che qualcuno ti dice qualcosa tu ti prendi malissimo-

-bè dovrei ringraziarti?-

-no, dovevi aiutarmi con Harry-

-io non avevo idea che si vedesse con Cassie. appena mi ha detto di essersi fidanzato ho creduto che fossi tu la ragazza e quando ho scoperto che non lo eri l’ho insultato più che potevo. cos'altro potevo fare?-

-non lo so okay? non ne ho idea e ora sono frustrata e arrabbiata e me la sto prendendo con te perchè non ho potuto picchiare Harry. mi dispiace- mi urla.

io mi calmo.

e lo fa anche lei.

sospiro.

-mi dispiace-

-io lo amo- è l'ultima cosa che dice.

 

____________________

 

 

Niall’s POV

 

siamo davanti alla porta.

voglio aspettare che suoni Brittany.

ma non sembra intenzionata.

sono cinque minuti che fissa la porta come se potesse aggredirla.

sono contento che finalmente sia riuscito a convincerla, però mi dispiace vederla così.

ma domani è il compleanno di Lea, non poteva vederla dopo più di un anno da quando è nata.

le stringo più forte la mano.

per farle capire che io sono qui per lei.

lei si gira verso di me e sospira.

io le sorrido.

-tu l’hai già vista vero?- mi chiede.

non me lo aspettavo.

sapevo che lo sospettasse ma non credevo he me l’avrebbe mai chiesto.

annuisco.

-è che io non sono riuscito a resistere..quando Amber me lo ha chiesto io le ho detto di no ma poi ci ho pensato e..-

-non importa- dice lei interrompendomi. -se tu ci tenevi a vederla hai fatto bene, alla fine è anche tua figlia, non puoi non vederla solo per me-

io le sorrido.

poi la abbraccio.

lei mi guarda e mi bacia.

-com’è?- mi chiede quando si stacca.

-bellissima-

lei sorride e si rigira verso la porta.

sospira e suona il campanello.

poi si sentono dei passi e la porta si apre.

-ciao Niall- dice Amber.

poi si accorge che c’è anche Brittany.

-oh, ciao Brittany, che bello vederti- dice un po’ stupita.

lei le sorride imbarazzata.

poi Amber ci fa entrare.

ha una casa bellissima.

e poi è gigante.

lei è ricca di famiglia quindi non ha problemi.

infatti ora non sta lavorando.

e in mezzo alla stanza c’è quello per cui siamo venuti.

mi giro verso Brittany.

e vedo che sta fissando Lea.

che sta fissando noi perchè ha sentito i rumori dalla porta e si è incuriosita.

è sul tappeto in mezzo alla sala seduta.

e sorride.

sorride sempre.

mi giro verso Brittany.

e capisco che la trova la cosa più bella che abbia mai visto.

lo si capisce da come la guarda.

da come le sorride.

da come la saluta con la mano.

da come le si avvicina.

da come la prende in braccio.

da come le parla.

da come, per tutto il tempo in cui stiamo lì, ha occhi solo per lei.

da come, quando dobbiamo andare, la sua espressione diventa triste.

da come, fuori dalla porta, mi dice:

-sai, per la prima volta, mi sono pentita di averla data via-

mi giro verso di lei.

-io ti amo- è l’unica cosa che riesco a dirle in risposta.

 

____________________

 

*okay, allora, scusate se scrivo in mezzo al capitolo ma ci terrei davvero, davvero,  davvero tanto se leggeste questo pezzo di capitolo ascoltando Remembering Sunday degli All Time Low. io amo la canzone ed è quella che ho ascoltato scrivendo questo pezzo e ciò che mi ispirato. grazie se lo fate, ci terrei davvero. http://www.youtube.com/watch?v=ccKV1X9uyP4   questo è il link*

 

Alex’s POV

 

quanto tempo può passare una persona innamorata?

era quello che mi sono sempre chiesta da piccola.

da quando i miei genitori hanno divorziato non ho fatto che chiedermelo.

credevo ci fosse una scadenza.

in realtà credevo che l’amore non esistesse.

invece no.

o almeno la mia non è arrivata.

però sono passati quattro anni ormai.

e io ho sempre Harry per la testa.

anche se lei è partito un anno e io mi sono trasferita quello dopo e quindi non ci vediamo, è la cosa che ho costantemente in testa.

credevo di poterci passare sopra quando ho incontrato Josh.

credevo che sarebbe stata la mia storia seria.

credevo che avrei dimenticato Harry se fossi stata con lui.

quindi quando ho capito di piacergli ho colto al volo l’occasione.

ma non è servito a niente.

allora sono tornata in Francia.

è stato orribile.

ho lasciato tutti.

e molti avevano bisogno di me.

o almeno, Brittany aveva bisogno di me.

e lei per me c’era sempre stata.

io sono scappata da Harry.

ma, come sospettavo, non è servito a niente.

allora sono tornata.

e ora sono davanti alla casa di Harry.

è assurdo.

ora ho ventidue anni e mi comporto come se ne avessi quattordici.

mi sento un’idiota.

e ha iniziato a piovere.

magari la pioggia mi toglierà Harry dalla testa.

non so nemmeno se lui si ricorda di me.

e mi pento di avergli detto come ultima cosa “ti odio”.

sono una persona orribile.

e qui è cambiato tutto.

e non so cosa ci faccio.

 

Harry’s POV

 

fantastico.

inizia pure a piovere.

non potrebbe andare meglio.

insomma, già sono l’unica persona che si sdraia sull’erba al parco, se piove anche sembro un completo psicopatico.

è che non faccio altro che pensare a quella domenica.

quella in cui ho detto a Alex che mi ero fidanzato con Cassie.

e a quella in cui le ho detto che dovevo partire per un anno.

che è stata anche quella in cui le ho detto che la amavo.

e ripenso a quella in cui sono tornato e i suoi vicini mi hanno detto che si era trasferita.

è stata la stessa in cui ho lasciato Cassie.

perchè io sapevo di amare Alex.

non potevo continuare a fare finta di niente.

la sognavo.

le pensavo sempre.

sorridevo solo a sentire il suo nome.

e se ne è andata.

lasciandomi da solo.

no, non da solo ci sono solo io.

ci sono anche le farfalle nel mio stomaco ogni volta che le penso.

o che rivedo una vecchia foto dove ci siamo noi due.

o vedo una suo foto di adesso su facebook.

anche se mi ha tolto dagli amici.

la stalko. 

no, non così ossessivo.

però quasi.

dovrei tornare a casa.

nessuno noterà ce sto piangendo con la pioggia.

il brutto è che non posso parlarne con Brittany.

nonostante siamo tornati amici come lo eravamo a diciassette anni ogni volta che le parlo di Alex mi dice che è colpa mia.

e ha ragione.

quindi non gliene parlo.

e poi ora lei ha altro a cui pensare.

mi piace camminare sotto la pioggia.

quindi faccio una strada più lunga per arrivare a casa.

guardo solo il marciapiede sotto i miei piedi.

 penso alle domeniche che ho avuto.

è come se Dio avesse deciso che tutti i nostri avvenimenti più importanti dovessero succedere di domenica.

e non faccio che pensarci.

forse è meglio così però.

lei non credeva nell’amore.

non so a cosa avrebbe portare il nostro rapporto.

la domenica più bella è stata quella in cui siamo usciti noi due insieme per la prima volta.

siamo andati a fare colazione e poi lei mi ha portato a casa sua.

e mi ha lasciato in camera sua mezz’ora a morire perchè stava litigando con sua mamma.

quando è entrata in camera ha detto una cosa che no dimenticherò mai.

-almeno con lei ci litigo-

in quel momento ho pensato a Brittany.

e al fatto che me le scelgo tutte con famiglie di merda.

e che lei non parlasse nemmeno con sua mamma.

e che questo mi rendeva triste.

ma poi mi sono ricordato che ero con Alex e non dovevo essere triste per Brittany in quel momento.

alzo la testa per guardare la mia via.

e vedo che proprio davanti a casa mia c’è qualcuno.

è a tipo tre metri dall’inizio del vialetto, in mezzo alla strada.

e sta sotto la pioggia senza fare una piega, guardando le finestre del secondo piano di casa mia.

e ha su un cappello.

e una gonna più lunga dietro.

e una canottiera.

ma la cosa strana è il cappello.

è estate e lei è praticamente mezza nuda ma ha su un cappello di credo lana.

mi avvicino piano.

e noto che è magrissima.

e che quel cappello mi è familiare.

mi avvicino di più.

ed è lei.

è Alex.

e ha su il cappello che le avevo regalato io il giorno che ero partito.

-Alex?- dico.

lei si gira di scatto.

le ciocche bagnate le si sono attaccate ai lati della faccia.

ha delle linee nere sotto gli occhi per il trucco sciolto.

ma non è mai stata così bella.

anche se è dimagrita tantissimo.

poi mi si butta addosso.

le sue braccia sono così strette attorno al mio collo che potrei soffocare.

ma non lo faccio.

invece le stringo le braccia attorno alla vita.

anche se ho paura di romperla.

ma non ci posso credere.

poi, dopo tantissimo, allentiamo un po’ la stretta e ci fissiamo negli occhi.

vedo i miei occhi riflessi nei suoi.

sono lucidi, come se stesse piangendo.

che è possibile.

-hai il mio cappello..ancora- le dico.

lei sorride.

-hai il mio cuore..ancora- mi risponde.

dopo questo la bacio come mai fatto prima.

come non voglio più fare con nessun altra.

sento il mi cuore pompare nel petto come non ha mai fatto.

è il mio prima bacio sotto la pioggia.

e in questo momento so che voglio solo Alex.

per sempre.

e oggi è domenica.

-mi sei mancato così tanto- mi dice.

-sono un idiota-

-sì ma io lo sono di più-

-lo sentivi davvero quel “ti odio”?-

lei annuisce.

-ti odiavo perchè ti amavo troppo-

non credo di capire bene.

ma ora non mi interessa.

cos’ ,prima che ricominci a parlare premo le mie labbra contro le sue.

e capisco cosa intenda Brittany quando parla dell’amore che prova quando bacia Niall.

 

 

note dell’autrice

 

TADARADA(?)

dovrebbero essere delle trombe

aaaaaaaaallora..

epilogo.

non credevo che ci sarei mai arrivata.

ma no credete di esservi salvate!
manca la seconda parte.

eeeee comunque questo è lunghissimo quindi avete sofferto.

YAY

mi mancherete sweettezze(?)

credo che inizierò una nuova fanfiction

ma non sono sicura

vi lovvo

e se non avete ascoltato la canzone fatelo, merita

e meritano gli all time low in generale quindi yay

un bacio lovvi miei

c:

eeeeee Alex e Harry sono la pucciosità :3

assieme a Lea

  
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