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Autore: katystylinson    12/03/2013    3 recensioni
La situazione complicata di una ragazza,pronta a farla finita da un momento all'altro.
Un viaggio che le farà riscoprire le bellezze del mondo.
Un incontro che le cambierà la vita.
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NIALL'S POV
- Sei sicuro di non voler portare tutto questo cibo che ti ho comprato? Niall,tesoro,io ti conosco benissimo e so che,al primo attacco di fame,divorerai buona parte dei passeggeri,se non tutti.-
Autocontrollo. Mia madre era proprio convinta che non lo possedessi. O forse aveva..No,cazzo.
-Mamma,ti ricordo per la millesima volta che sto partendo per l'Italia. E questo significa buon cibo! Resisterò,non preoccuparti-dissi scoccandole un bacio sulla guancia,prendendo vestiti puliti da indossare e raggiungendo la doccia.
Sì,erano passati quasi due mesi dalla fine della scuola. Quell'anno si era concluso in bellezza: diploma e ammissione per me,Harry,Liam e Summer;bocciatura più che meritata per Jennifer. Nonostante i professori le avessero dato l'opportunità di recuperare,lei rifiutò ogni tipo di aiuto,trovandosi a studiare nel bel mezzo dei mesi estivi.
Da quando la scuola la teneva impegnata per buona parte del giorno,in casa Parker tutto era cambiato: si respirava un'aria serena e rilassata,si potevano trascorrere serate e pomeriggi all'insegna del divertimento e godere del sorriso che si faceva sempre più frequente sul viso della bionda. Sembrava davvero che le sue cicatrici si stessero,per una buona volta,rimarginando. Il viaggio,di certo,stava dando la sua parte: non vedeva l'ora che partissimo,in quanto ricevere quella borsa di studio era stata una fortuna,considerando tutti gli altri ottimi studenti che avevano fatto richiesta.
Tra preparativi e ripetuti tentativi di mia madre di nascondere nella valigia pasta pronta in scatola e patatine,arrivò l'ora di andare a prendere l'aereo. Toccava a noi dare un passaggio agli altri,così mi presi la briga di mandare un messaggio ad ognuno di loro per avvertire che sarei arrivato a breve.
Sum fu l'ultima a varcare la soglia della mia macchina,non prima che John,suo padre,ci chiamasse per parlarci. Quell'uomo mi metteva una paura surreale.
- Mi raccomando,ragazzi,tenetela d'occhio e non permettete che nessun ragazzo le si avvicini- disse,squadrandoci dalla testa ai piedi. Noi annuimmo. - E tu,Liam,mia fedele copia,accertati che ritorni con tutto al suo posto...Non so se è chiaro.-
Liam,dal canto suo,non potè fare a meno di accennare una risatina,seguita da un profondo rossore sulle guance,per poi sussurrare un flebile 'Sì,signore'.
Tutto d'un tratto,sentimmo provenire dal veicolo uno sbuffo. - Oh papà,non l'avrai mica detto! Non ti conosco,davvero,sono stupita da tutte le cazzate che riesci a sparare in così poco tempo! A proposito,datevi una mossa,o in Italia ci andremo a piedi!- urlò chiudendo lo sportello alle sue spalle.
Salutammo i suoi genitori e,accompagnati dalle lacrime di mia madre disperata,ci avviammo all'aeroporto.
 

SUMMER'S POV
Scendemmo dall'auto dopo 30 minuti di tragitto. Il momento di partire si faceva sempre più imminente. Non avevo idea del perchè,ma qualcosa mi diceva che quella sarebbe stata l'estate più bella della mia vita. In fondo,anch'io avevo diritto ad un po' di felicità! Non avrei avuto Jennifer tra i piedi per 28 giorni e questo mi era più che sufficiente,ma se davvero fosse capitato qualcosa di più esaltante,di certo non avrei rifiutato.
Armati di valigie,entrammo in aeroporto e ci avvicinammo al nostro gruppo,capeggiato dal professor ho-due-borse-nere-di-Gucci-al-posto-delle-semplici-occhiaie alias Frank White e..mi accorsi della sua collega solo quando mi gustai Harry nel disperato tentativo di nascondersi alle mie spalle,la signorina seno-paraurti alias Lara Wilson: bionda,occhi neri come la pece,alta e robusta,paragonabile benissimamente ad un armadio.
- Oddio,no!- sussurrò,sistemandosi meglio dietro di me- Non sapevo ci fosse lei! Ti rendi conto che per un mese la mia vita sarà un inferno?-
- Dai,riccio,non ha tutti i torti! Ti ricordo che le hai chiesto di che misura fosse il suo reggiseno.-
-Ma è stato 3 anni fa! Summer,ti prego,non ti ci mettere anche tu!-
-Ah,già- risi sotto ai baffi- me ne ero dimenticata..Come passa il tempo! Comunque,se proprio vuoi saperlo,avrà una settima piena,se non l'ottava!-
- Tu dici? Allora peseranno più di tutti i miei gatti messi insieme!-
- E che diavolo ne so io.-
- Comunque sia,preferisco le tue. Piccole,ma proporzionate.- Mi voltai lentamente verso di lui,ancora incredula.
- H-Harry,fai schifo!-
- M-ma guarda che era un complimento,eh. Non sono nè belle nè attraenti così grosse! E poi le tue hanno una forma,le sue sono..strane!-
- Ah,ecco..
- Styles,lo so che le fa molto piacere vedermi,ma dovremmo avviarci al check-in. Quindi datevi una mossa,dai!- mi interruppe lei,dall'altra parte della sala,sotto lo sguardo divertito di tutti.
Non ebbi nemmeno il tempo di vedere con chi altro avrei condiviso questa avventura,perchè ci imbarcammo subito sul nostro volo. L'aereo era spazioso ed accogliente,avvolto in un delizioso aroma di caffè. Vi erano 5 file di posti su entrambi i lati,ognuna composta da 6 sedili. Avendo già esperienza con i voli,mi sedetti dal lato opposto della finestra,con accanto Niall,Harry e Liam,ma non riuscii a vedere chi avesse occupato gli altri due.
Dopo 10 minuti,vedendo che nessuno dava retta ai miei discorsi,mi accorsi che Qui,Quo e Qua erano già nel mondo dei sogni e che quindi,per tutto quel tempo,avevo parlato a vuoto. Così mi misi ad osservarli meglio: erano bellissimi,sembravano angeli. Liam,anche dormendo,sfoggiava un sorrisino debole ed adorabile; Niall,con la testa sulla mia spalla destra,faceva strani rumori con la bocca,evidentemente avendo fame; ed Harry invece,alla mia sinistra,se ne stava con un occhio chiuso e l'altro aperto. I suoi capelli toccavano leggeri il mio collo,tant'è che la voglia di affondare le mani in quei ricci soffici fu irrefrenabile. Fu tardi,però,quando mi resi conto di essere completamente incastrata fra i due,senza via di scampo.
- Dormono tutti,eh- incalzò una voce proveniente da non molto lontano.
- Eh già- risposi- non ho idea di come facciano. Io proprio non riesco a chiudere occhio.-
- A chi lo dici!- disse a sua volta,per poi continuare. - Sei la sorella di Jennifer Parker,vero?-
- Sì. Come fai a saperlo? Ci conosciamo?-
- No,credo di no,considerando anche il fatto che a scuola non ti ho mai vista. Ascoltami,ehm,mi vergogno a chiedertelo,ma Louis dorme e pensavo potesse aiutarmi lui.-
- Dimmi..-
- D-dovresti farmi un favore.-
- Okay,spara!-
- Durante l'atterraggio,ecco,t-tu dovresti tenermi la mano perchè..ho paura. Me la faccio addosso ogni volta,odio le altezze in generale. Ti prego,promettimi che lo farai.-
Ma era normale chiedere un favore del genere ad una persona del tutto sconosciuta? Accidenti,che coraggio però!
- Guarda,anche se volessi,ho le braccia incastrate tra il biondo e il riccioluto.-
- Non riesci proprio ad uscirne..?-
- Non lo so,ora provo,ma non ti assicuro niente.- Con grande fatica,mi liberai dalle due strette. - Fatto!- lo rassicurai.
Passata un'oretta circa,quella voce calda mi richiamò. Era arrivato il momento di atterrare.
Ci allungammo entrambi per permettere di raggiungerci,poggiando le braccia sulle gambe di Liam.
- Accidenti,però...Hai delle mani gigantesche!- gli dissi,osservandole con la coda dell'occhio,per quanto fosse possibile.
- Eh sai...la misura delle mani corrisponde alla misura del..-
- Non continuare,ho capito...- sussurrai,andata a fuoco,ricevendo un sorrisino divertito da parte sua. Era un maniaco,per caso? Ci mancava solo quello.
Quando toccammo terra,precisamente all'aeroporto di Milano,abbandonò la presa. Scendemmo dal veicolo mastodontico e salimmo in un autobus che ci avrebbe portati nelle varie abitazioni che la gente aveva messo a disposizione per noi.
Io e il mio gruppo di amici capitammo da Maria,una signora di circa sessant'anni che ci accolse con immenso piacere.
Rimasi poi colpita quando venni a sapere che non avrei più condiviso la stanza con daddy Liam,bensì con Styles.
Non che la cosa mi causasse problemi,ma avrebbero potuto anche avvertirmi,no?
  
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