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Autore: xhelloidols    12/03/2013    6 recensioni
'Avevo la fottuta convinzione che quando ogni cosa mi avrebbe lasciata sola,lui,lui sarebbe rimasto al mio fianco. E invece se n'era andato, per realizzare il suo sogno,lontano da qui.'
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Harry.

Diedi a Louis una pacca sulla spalla, poi uscii dal camper ed m'infilai in auto, mettendola in moto qualche secondo dopo.
Osservavo le mie mani rigide sul volante e notai che ogni tanto venivano scosse da un leggero tremolio, vibrazione che percepivo nello stomaco, vibrazione che irrigidiva i miei nervi come fossero corde di violino. La salivazione era praticamente inesistente e mi sentivo l'essere più insicuro del pianeta, mentre le strade di Londra correvano veloci al di fuori del finestrino.
Avrebbe capito le mie ragioni? Era tempo che Bluerose scoprisse la verità, era tempo che io mi liberassi dall'enorme peso che mi pugnalava il cuore da anni, era giunto il momento di lasciare che i miei sentimenti prendessero finalmente vita e il tutto mi rendeva dannatamente nervoso. Ma quel pomeriggio avevo letto qualcosa nei suoi occhi. Lei voleva farmi credere che avesse superato la nostra storia, che io fossi solamente un capitolo chiuso e impolverato della sua esistenza: come un libro ben nascosto nell'angolino di una libreria, un libro privo di copertina. Ma i suoi occhi dicevano altro quel pomeriggio: vedermi le aveva spezzato le ali e demolito le convinzioni.
Poi arrivai di fronte alla casa dell'indirizzo che Louis mi aveva segnato, feci un bel respiro profondo e m'incamminai nel vialetto ghiaioso, con la piccola felpa rosa tra le mani.
'Hello Kitty.' pensai sorridendo notando il disegnino al centro della maglietta.
Arrivai finalmente di fronte alla porta, respirai profondamente un' altra volta e lasciai che le nocche sfiorarono la superficie legnosa della porta, prima due, poi tre volte.
Poi ecco che comparve sulla soglia, i lunghi capelli biondi fino alle spalle e una sciarpa verde attorno al collo. Poi quegli occhi azzurri come l'oceano mi guardavano stupiti, a tratti umidi.
'Michelle ci ha lasciato la sua felpa di hello kitty, così ho pensato che fosse giusto riportargliela.' dissi e le mie parole sembrarono trasformarsi in lievi sussurri, che si scioglievano nell'aria.
Bluerose acchiappò frettolosamente la felpa, pronunciò un freddo 'ok' e tentò di richiudersi la porta alle spalle, ma d'istinto la bloccai, piazzandomi ad una distanza pericolosa dal suo viso.
Di scatto lei portò il suo sguardo verso il suolo, era in imbarazzo e questo mi tagliava: un tempo al mio fianco si sentiva al sicuro ed ora era fredda e distaccata. Come darle torto.
'Guardami Bluerose, guardami. ' dissi sollevandole il viso con due dita, in tal modo che non potesse sfuggire al mio sguardo. ' Sono io. Harry.  Non sono un'altra persona, guardami negli occhi.'
Per qualche secondo si perse nel mio sguardo, come per riesumare il nostro passato, per trovarne i pezzi nelle mie pupille.
Poi distolse lo sguardo lasciando che una lacrima le cadesse sulle ciglia, per poi scorrere sul suo viso angelico.
Scacciai quella lacrima con le dita, poi Bluerose prese parola: 'Io non vedo il ragazzo di tre anni fa, non lo vedo più. Vedo un bellissimo ragazzo che ha realizzato il suo sogno, ma non il mio Harry.'
'Consentimi di spiegarti, sediamoci attorno ad un tavolo, parliamone Bluerose, concedimi almeno questo.'
Bluerose si scostò dall'ingresso, permettendomi di entrare in casa.
'Michelle è da una sua amica, deve raccontarle dell'accaduto.' disse sorridendo.
Sghignazzai a quelle parole, poi entrambi ci sedemmo attorno ad un tavolo di legno, l'uno di fronte all'altra.
'Non si possono riassumere tre anni attorno ad un tavolo, Harry.' disse visibilmente in difficoltà. Dimostrava di esserlo quando cominciava a giocherellare con le mani.
'Non pretendo di farlo. Ma attorno ad un tavolo si può parlare.'
'Io non ho bisogno di molti giri di parole Harry. Voglio solo sapere.. perché. Perché mentre ti aspettavo piangendo tu non sei tornato da me.' lo disse con lo sguardo basso.
Il momento della verità era arrivato. Ora o mai più, gridava una vocina nella mia testa.
Proprio mentre stavo per prendere parola un rumore spaventoso si diffuse nella stanza, un' esplosione.
D' un tratto l'aria fu avvolta da una polvere soffocante che non mi permetteva di vedere e di respirare affannosamente.
Mi ritrovai scaraventato a terra, con un forte dolore alla schiena e gli occhi impregnati di polvere. Cominciai a tossire senza sosta e tentai di abituarmi a tutta quella polvere: non vedevo Bluerose.
Tentai di reggermi in piedi e quando ci ero quasi riuscito cominciai a scorgere delle fiamme rosse provenienti dalla stanza di fianco: stavano per avvolgere tutto.
Strattonai il mio corpo affaticato nella direzione in cui credevo si trovasse Bluerose, cominciai ad urlare il suo nome per quanto la tosse me lo permettesse, poi la vidi.
Era a terra, priva di conoscenza ed era bloccata da un asse di legno precipitata dal soffitto.
Mi avvicinai al suo corpo inerme e tentai di spostare l'asse posizionata sulle sue gambe. Era troppo pesante. La presi per le braccia, ma non riuscivo a spostarla. Le fiamme si stavano avvicinando sempre più a noi, così con un urlo disperato strattonai il corpo di Bluerose fuori dalle macerie, prendendola poi tra le braccia. In qualche modo riuscii a trasportarla fuori dall'abitazione. Ricordo solo che mi accasciai sull'asfalto, il viso di Bluerose sul mio petto. Poi, quasi privo di conoscenza, vidi in lontananza delle luci e delle sirene avvicinarsi a noi, dopo l'oscurità mi avvolse.


Aprii a fatica le palpebre, delle luci bianche m'investirono.
'Oddio Harry, grazie al cielo!' sussurrò una voce al mio fianco, seguita da altre voci che si sommarono alla precedente.
Strabuzzai gli occhi e vidi Louis, Niall, Liam e Zayn accanto al mio letto.
Mi trovavo in ospedale: d' un tratto collegai tutto, mi ricordai dell'esplosione, dell'incendio, del corpo immobile di Bluerose sul mio petto.
'B-Bluerose?' dissi balbettando.
'E' anche lei in una delle stanze qui di fianco, credo che si sia svegliata da poco.' disse Louis, ma il suo tono nascondeva qualcosa.
'Ma si sa che è successo?' dissi, sempre con un filo di voce.
'Uno degli impianti di riscaldamento è esploso, causando l'incendio.'
A quelle parole tentai di alzarmi di scatto dal letto, nonostante i ragazzi m'invitassero a rimanere disteso e a riposarmi, Bluerose l'avrei vista dopo, dicevano.
Ma non potevo aspettare. Cominciai a vagare per i corridoi dell'ospedale, poi finalmente trovai la sua stanza.
Lei era posizionata di fronte ad un enorme specchio e si fissava toccandosi il volto con aria interrogativa.
'Bluerose, grazie al cielo stai bene!' dissi io correndole incontro e abbracciandola.
'Si può sapere cosa diavolo stai facendo?' disse lei sciogliendosi dall'abbraccio.
'Bluerose, sono solo felice che tu stia bene..'
'E scusa tu saresti?' mi disse prendendo le distanze.
Non capivo.
'Come chi sono? Bluerose, non mi riconosci?'
'Non ti ho mai visto in vita mia.' disse sedendosi sul bordo del letto.


PAAAAAAAAAAAM. Colpo di scena. Dopo l'incendio Bluerose ha avuto una grave perdita di memoria.
Che ne pensate bellezze? Sono discretamente soddisfatta di questo capitolo dai, spero che vi piaccia shgdgh **
Vi aspetto belle **

  
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