Fanfic su attori > Leonardo DiCaprio
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Autore: Magic Kismet    13/03/2013    2 recensioni
L'amore è l'unica cosa che trascende il tempo e lo spazio. Forse di questo dovremmo fidarci anche se non riusciamo a capirlo ancora.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 3 - Occhi negli occhi

Il fiato le si ruppe in gola, il cuore balzò fuori dal petto e vi rientrò con un triprlo salto mortale carpiato con avvitamento.

Le mani iniziarono a tremarle vistosamente, una sensazione di blocco la invase, quando capì chi aveva difronte.

Leonardo, era davanti a lei.
Stava sognando. Senza dubbio.
Sorrise imbarazzata e si diede un forte pizzicotto sul braccio sinistro, lui la osservò dubbioso, con un lieve sorriso appena accennato sulle labbra.

Era reale. O almeno così sembrava a giudicare dal dolore che provava al braccio.

-Non ci credo che ti sei data un pizzicotto!- esclamò lui scoppiando in una risata sonora, il suo sorriso, illuminò d'improvviso tutto, ed il mondo iniziò a scintillare, brillando di luce propria, non lo aveva mai visto così, non aveva mai visto il mondo assumere quel colore vivido.

Il cuore si perse, nei meandri dell'anima, non viveva più nel suo corpo aveva deciso che era troppo rischioso, troppo doloroso, e troppo piacevole allo stesso tempo. Voleva fuggire scappare lontano e nascondersi, ma lei invece, non voleva nient'altro che restare lì, con lui.
L'auto accostò difronte all'entrata di un ristorante, Michael disse qualcosa e poi Leonardo scese dall'auto. Lei rimase intontita ad attendere chissà cosa in auto. Michael le sorrise benevolo, fose la capiva, le fece cenno di scendere dall'auto e lei sorrise imbarazzata e uscì, nel vento freddo della sera.

-Ah, sei scesa- Disse lui sorridendo -Credevo che sperassi che io ti aprissi la portiera- sorrise ancora e lei, avvampò d'imbarazzo. Certamente non si aspettava che lui le aprisse la portiera, a dire il vero non si aspettava proprio nulla da lui, e anzi, averlo di fronte era già più di quanto potesse desiderare.

Camminava sicuro ed elegante, lo osservò con forse eccessiva scrupolosità, pensò se i suoi movimenti fossero frutto di qualche stupido allenamento o corso e lo invidò, anche lei voleva muoversi con il suo stesso charme.
Indossava un abito da sera nero, cucito su misura, si era cambiato dalla foto, era elegante, e probabilmente stava andando in qualche posto, senza dubbio migliore di quello in cui stava per entrare con lei al suo fianco.
Si sentì in copla per avergli rubato del tempo e pensò che forse avrebbe dovuto insistere nel senso opposto, ed evitare quell'uscita.

Il senso di colpa la abbandonò, lasciando spazio solo alla gioia e alla innocente felicità appena varcarono la soglia del ristorante, era luogo lussuoso ma allo stesso tempo riservato, lui l'afferrò per un braccio, trascinandola verso di sè, a quel contatto per poco lei non cadde nuovamente a terra priva di sensi.
Si osservò intorno, tutti erano vestiti in modo impeccabile, ma certamente non lei, che indossava solo un paio di jeans scoloriti ed una felpa nera.

-Buonasera Signor DiCaprio, venga pure l'accompagno al suo tavolo- disse con riverenza il cameriere scortandoli al tavolo.

La sala era enorme, lapadari in stile barocco la facevano da padroni, tavoli con immacolate tovaglie di seta bianche, bicchieri in cristallo e posate d'argento.
Lei si osservò intorno, ed una sensazione di inadeguatezza l'assalì. Pensò a quanto potesse costarle un pasto lì e per poco non si sentì male.
Si maledisse per aver accettato la sua offerta, e certo non voleva fare una figuraccia quando sarebbe arrivato il momento di pagare.

Lui si sedette al tavolo, invitandola a fare lo stesso, era piuttosto appartato rispetto a tutti gli altri, nessuno li avrebbe visti dalla sala.
Afferrò il menù ed iniziò la sua ricerca del piatto più economico, mentre lui sorrideva compiaciuto nel osservare il suo imbarazzo.
I prezzi del menù non erano solo alti. Erano spropositamente esagerati,  una "Soupe de poissons « Maison », rouille et croûtons dorés" costava ben 85 euro.
Che poi, che diavolo è? Pensò lei.
L'imbarazzo della situazione non tardò ad arrivare, e lei iniziò ad agitarsi sulla sedia, in preda al panico

-Devi stare tranquilla!- esclamò lui senza toglierle gli occhi di dosso come se avesse letto all'interno della sua anima
-Ti ho invitata io qui. Non fare caso al prezzo- Ribadì con discrezione, la sua agitazione a quelle parole anzichè diminuire aumentò e si sentì ancora di più al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Le mani iniziarono a sudarle ed il suo intelletto inizò a fare acqua da tutte le parti, al momento non era in grado di spiccicare nemmeno una parola.
Gli occhi di lui la rapivano completamente dal resto del mondo.
Nulla aveva più importanza ora che era accanto a lui, niente la preoccupava così tanto da distrarre il suo sguardo.
Voleva solo aprirsi a lui, spalancargli il suo cuore, fargli sapere cosa sentiva, cosa aveva sentito fino a quel momento, voleva che lui si ricordasse di lei, voleva che per lui fosse lo stesso.
I loro occhi, rimasero fissi gli uni in quelli dell'altra a lungo, senza parlare.

Il tempo scorreva sugli orologi di tutto il mondo, le stelle, la luna e l'universo, tutto era in movimento. Tranne loro.

Lui distolse lo sguardo, spaventato e sorpreso, scosse la testa, come per liberarsi dall'ipnosi che l'aveva colpito e lei fece lo stesso.
Si alzò di scatto dalla sedia su cui giaceva fino a quel momento, l'afferrò per un braccio e la trascinò fuori dal ristorante, senza lasciarle il tempo di fare domande ; domande che aveva preferito non porre nemmeno a se stesso.

Si fermarono fuori dal locale, con l'affanno, non certo per la corsa, non certo per i movimenti repentini, ma per altro. Qualcosa che nessuno dei due sapeva spiegarsi.
D'imporvviso il cielo iniziò il suo canto tumultuoso e una pioggia violenta li accolse, riversandosi su di loro che impassibili rimasero l'uno difronte all'altra.
Con gli abiti zuppi e in testa una chiara confusione, Leonardo si avvicinò alle labbra della sconosciuta ragazza, di cui non sapeva nemmeno il nome, e la baciò.
Lei ricambiò il suo bacio con dolcezza, risvegliando tutta la passione sopita che aveva in corpo.









   
 
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