Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kel    30/09/2007    7 recensioni
Cosa sarebbe successo se Silente avesse deciso di punire parte della Squadra di Inquisizione alla fine del quinto anno?
Magari con una punizione estiva?
E se a loro fossero stati costretti ad aggiungersi un certo terzetto (più una!) di nostra conoscenza?
Basta leggere per scoprirlo!
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Serpeverde
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1

2. Prima settimana: Cavoli a merenda, ma anche a pranzo e a cena

 

Fuori dall’aeroporto, ad attendere la combriccola dei Sopravvissuti-Al-Volo-Sul-Rottame, c’era la professoressa Cooman vestita a strati variopinti e ornata di mille scialli bizzarri nonostante il caldo, che sedeva alla guida di un coloratissimo furgoncino definito da Hermione in stile da “figli dei fiori”.

I ragazzi, troppo sconvolti per proferire parola, si avviarono a testa bassa verso il mezzo mentre Piton, curandosi di non essere visto, rimpiccioliva le numerose valigie per poi infilarsele in tasca.

 

 

Il furgoncino procedeva a velocità esagerata su per una ripida stradina tra le colline  piena di buche. I ragazzi all’interno venivano sballottati di qua e di là ad ogni curva, e la faccia di Piton assumeva man mano un colorito sempre più verdognolo. Giunti a destinazione la Cooman frenò di colpo, facendo stridere le ruote sull’asfalto.

Scesero in fretta e si ritrovarono davanti ad una piccola villetta a un piano, apparentemente accogliente e moderna, rispetto ai mezzi di trasporto che avevano usato fino a quel momento.

Anche all’interno non era male, da un'unica stanza con angolo cucina e due divani si aprivano altre cinque porte, due delle quali conducevano ai bagni.

 

-Bene ragazzi! Questa è la casa dove passerete le prossime tre settimane- annunciò trionfante la Cooman –Io e il professor Piton alloggeremo nella villetta a fianco, quindi per ogni evenienza non esitate a venire a disturbarci-

A vedere la faccia di Piton si poteva solo pensare che lui la pensasse in tutt’altro modo.

-Ora decideremo le la disposizione nelle stanze, con un metodo Babbano ovviamente, poi vi lasceremo la giornata libera per organizzarvi e mettere a posto le vostre cose- continuò la professoressa.

-Io prendo questa stanza- decretò Draco  emergendo da una porta a sinistra.

-Perfetto. Ora vediamo chi sarà il suo coinquilino signor Malfoy- ed estrasse dei foglietti da una delle sue innumerevoli tasche. Erano due, uno verde e l’altro rosso.

-Scelga un colore- spiegò la Cooman porgendo a Draco i cartoncini.

-Verde, ovviamente- scelse Draco, alzando il sopracciglio.

-Verde…verde…Ah, sì! Il suo coinquilino sarà il signor Potter- esultò l’insegnante allegramente

Un pesante silenzio avvolse i presenti. Hermione si voltò preoccupata a vedere la reazione di Harry, ma il ragazzo sembrava solo più apatico del solito.

Anche Blaise si girò, curioso di vedere l’espressione dell’amico e, vedendo sbiancare la carnagione già diafana del biondo, scoppiò a ridere. Anche Ginny, allora, contagiata da quella risata cristallina, cominciò a ridacchiare.

-Scusi, ma se avessi detto rosso?- domandò Draco riemergendo dallo stato catatonico in cui era

-Saresti stato in stanza con Ronald Weasley- rispose la professoressa come se fosse una cosa ovvia, e indicando la zazzera rossa che erano i capelli del giovane.

-Con Blaise no, eh?- chiese supplicante il giovane Malfoy

-Naturalmente no. Silente ha detto : “Stanze con Grifondoro e Serpeverde, niente coinquilini della stessa Casa- chiarì in risposta

-Ma anche io avrei i capelli rossi- commentò Ginny indicandosi la lunga chioma fulva, guardando di sottecchi Draco.

-Ma sei una ragazza!- urlò scandalizzata la Cooman –Non possono assolutamente un ragazzo e una ragazza stare nella stessa stanza!-

-Quindi le coppie sono già state formate, ed io sarei con il rosso?- domandò Blaise sul punto di svenire

-Esatto!- esclamò la professoressa sorridendo apertamente

-No, aspettate un attimo. Quindi io sarò con una di queste due?- si lamentò Pansy indicando Hermione e Ginny

-Tutte tre assieme a dir la verità- ammise la Cooman

-Come? Ma non avevate detto niente coinquilini appartenenti alla stessa Casa?- Pansy sembrava davvero disperata

-La terza camera è da tre, e poi i Grifondoro contano un membro in più…quindi si deve per forza fare così-

Pansy annuì leggermente, ancora non del tutto convinta

-Ora che tutti sono felicemente accoppiati passiamo alla parte più noiosa- la Cooman non la smetteva di sorridere in continuazione

-Professor Piton, vuole cortesemente far riavere le valige ai ragazzi?- si rivolse al collega che fino a quel momento era rimasto immobile e silenzioso ad osservare impassibile la scena davanti a lui.

Sempre senza dire una parola Piton ruotò la bacchetta e le valige riapparvero ai piedi dei proprietari.

Le tre ragazze si fiondarono nella camera da tre decise ad occupare lo spazio maggiore. Hermione arrivò ultima perché inciampò in una delle valige di Draco, e, quando riuscì a raggiungere zoppicando la stanza , trovò le sue compagne intente a sistemare i propri vestiti negli unici due armadi presenti.

-Scusate…ma io dove li metto i mie vestiti?- chiese scocciata la riccia e le ragazze le indicarono un minuscolo comodino malandato, posto tra il letto singolo e quello a castello.

 

Intanto, in un’ altra stanza, un Blaise irritato inveiva urlando contro un Ron borbottante. Erano riusciti miracolosamente a separare il letto matrimoniale ed adesso il bel Serpeverde gesticolava animatamente in direzione dell’armadio più piccolo cercando di far capire a Lenticchia che quello sarebbe stato il suo unico spazio, alla fine esplose, strillando:

-Come si fa a stare con un Grifondoro pulcioso?!-

Harry e Draco avevano avuta molta, molta meno fortuna, in quanto il letto matrimoniale era composto da un unico materasso a due piazze, e quindi indivisibile. Il giovane rampollo dei Malfoy aveva occupato tutto lo spazio possibile senza che Potter si ribellasse, perfino quando gli aveva consigliato di usare i propri vestiti come materasso, visto che avrebbe dormito per terra. Alla fine però gli lasciò i due ripiani più alti dell’armadio, mentre Harry si limitava ad annuire come un automa.

 

Questo fu l’inizio-tipo di una convivenza abbastanza disastrosa per ognuno di loro.

 

 

La mattina seguente i ragazzi uscirono dalle loro stanze trascinandosi faticosamente fino alla cucina, dove una Cooman perennemente sorridente armeggiava con le varie manopole che trovava (rubinetto, gas e forno) e un Piton dall’aria sempre più torva faceva apparire svogliatamente varie pietanze. Quando gli assonnati studenti si avvicinarono notarono con orrore che nei piatti c’erano solo cavoli bolliti e li accanto una brocca trasparente che permetteva loro di vedere il colore verdastro del liquido che conteneva.

-Mi scusi, ma cos’è quella roba, melma?- si azzardò a chiedere Ginny

-Tè ai cavoli- fu l’inflessibile risposta di Piton.

Tutti si sedettero disgustati, mentre la Cooman ammirava estasiata la luce del frigo che si accendeva appena apriva lo sportello e non capendone il funzionamento.

Ginny, degna studente della Casa di Grifondoro, fu l’unica ad assaggiare il tè prima di scappare in bagno.

Al suo ritorno la Cooman, dopo aver rischiato di far esplodere il forno, comunicò che avrebbe assegnato i compiti domestici come aveva formato le coppie per le stanze. Tutti inorridirono.

-Bene, bene…signor Malfoy, cominciamo ancora da lei- esordì l’insegnante allegramente –Mi dica cosa le piace fare-

-Tormentare Potter- rispose lui senza esitazione

-No, qualcosa di più utile e costruttivo-

Draco cercò di trovare qualcosa di innocuo che gli evitasse compiti pesanti. Alla fine disse –Leggere- ben sapendo che non c’erano libri nella casa, se non quelli che si erano portati loro.

-Allora…libri, libri vecchi…polvere! Lei farà le pulizie in tutta la casa!- terminò esultante di aver trovato una brillante soluzione.

Tutti i presenti si guardarono pensando con terrore ai compiti che sarebbero toccati a loro, solo Draco ribattè oltraggiato

-Polvere! Ma io sono allergico alla polvere!-

-No, no, stia tranquillo, sento che ne sarà in grado- disse la Cooman –Bene, adesso, signor Weasley, cosa la piace fare?-

Così, dopo mille compiti assegnati a ciascuno, i ragazzi cominciarono a esplorare la casa facendosi spiegare da Harry e Hermione l’uso di ogni oggetto.

 

Draco stava tastando perplesso e vagamente preoccupato una strana scatola nera, così la riccia, impietosita gli si avvicinò.

-Si chiama televisore- gli spiegò indicando l’insolito oggetto

-E cosa sarebbe? Un soprammobile veramente orribile a mia detta- commentò Malfoy schifato.

Hermione stava per dirgli come funzionava quando Harry la accese per dare una dimostrazione pratica al povero, spaesato compagno di stanza, il quale fece un balzo indietro per lo spavento.

-Bello…- mormorò incantato Draco con lo sguardo fisso sulle immagini che si susseguivano –A cosa serve?-

-Trasmette programmi babbani di storie vere o inventate, informazioni e altri programmi inutili- rispose subito la ragazza, prima che lo sguardo le cadesse su una Cooman che, dopo essersi lavata le mani senza essersele asciugate, si avvicinava pericolosamente ad una presa della corrente.

Hermione strillò spaventata prima di fiondarsi a fermare l’ignara insegnante, e, dopo averle fatto una ramanzina, tornò in sala dove tutti sembravano aspettarla.

-Stiamo andando in spiaggia- la informò felice Ginny

-Ah, d’accordo. Mi cambio e arrivo, ci vediamo qui fuori-

Quando uscì dal bagno, diretta verso l’uscita, vide Draco ancora intento a guardare la TV.

-Non vieni?- gli chiese confusa

-Guardo la “televisore”- fu la laconica risposta di lui troppo intento a guardare lo schermo. Hermione se ne andò perplessa.

 

La giornata in spiaggia fu piacevole, trascorsa tra infantili gare di nuoto tra Ron e Blaise, Ginny e Pansy che leggevano gli ultimi gossip sui più famosi giocatori di quidditch del momento, ed Hermione che leggeva un enorme tomo su Folletti e Troll, mentre tutte e tre erano stese a prendere il sole. Harry rimaneva sotto l’ombrellone a giocare con la sabbia, ancora assorto nei sui mille pensieri, mentre la Cooman vagava per la spiaggia preveggendo una precoce morte agli sventurati passanti, che per loro fortuna non conoscevano l’inglese.

Piton, anche lui nascosto sotto l’ombrellone, fece apparire gentilmente dei cavoli, fritti stavolta, agli studenti per il pranzo; perfino a merenda ci fu quella maledetta verdura, sottoforma di gelato o granita per il caldo.

Blaise, ad un certo punto, andò da una ragazza e allegro esclamò:

-Ciao!-

Lei lo guardò perplessa prima di rispondere con la stessa parola. Allora il giovane Zabini, incoraggiato, aggiunse

-Io Bello- con un sorriso smagliante, ma la ragazza se ne andò ridacchiando lasciandolo lì da solo.

Quando i compagni gli chiesero che cosa aveva detto e in che lingua, lui rispose che era italiano e che lui, essendo in parte di quella nazione conosceva alcune parole, come “ciao”, “io”, “bello”, “più”, “di”, “te” e “ragazze”, e che aveva provato a parlare in quella lingua perché aveva capito che tutti, attorno a loro, parlavano italiano.

Tutti lo guardarono sorpresi e dopo un po’ decisero di tornare a casa, dove li attendeva un Draco ancora incollato alla TV.

 

-Dray, ma sei ancora lì?- gli domandò Pansy

-Ho capito come funziona!- annunciò trionfalmente il ragazzo, i cui occhi argentei erano ormai ridotti a fessura.

-Ecco, allora, vedi: se schiaccio questo pulsante c’è un tipo che parla, con questo, invece, compaiono tanti tipi vestiti tutti uguali ma in due colori, come Serpeverde e Grifondoro, che rincorrono una strana pluffa che rotola! Ti rendi conto?!-

Mentre continuava il suo racconto sempre più entusiasmato, tutti, escluso Harry e Hermione, si ammassarono davanti alla TV, curiosi.

I due Grifondoro li osservarono scuotendo la testa.

La riccia poi, in un impeto di generosità, decise di preservare gli ultimi neuroni di Draco e lo trascinò lontano dall’aggeggio malefico.

-Malfoy, tocca noi a noi fare la spesa, a meno che tu non voglia vivere di soli cavoli- decretò Hermione

-Zabini, ci servi per una volta, renditi utile come traduttore!- aggiunse poi sulla soglia di casa

-Ma vi ho già detto che conosco solo “pasta”, “pizza”, “caffé”, “gelato”, “io-bello” e “kartoffen”- ribattè Blaise

-Quello è tedesco, Blaise- lo riprese stranamente Draco

-E tu come fai a saperlo?- borbottò Zabini offeso

-Sono un Malfoy- rispose il biondo con semplicità.

Hermione sbuffò infastidita prima di spingerli avanti e partire alla volta di un supermercato di cui non sapeva la collocazione.

 

Dopo mezzora di giri a vuoto,  indicazioni chieste gesticolando, Draco che sbuffava in continuazione -Era meglio guardare la tele-, e Blaise che diceva ad ogni bella ragazza che vedeva

-Io bello più di lui- , rimediandosi al quinto tentativo un sonoro schiaffo, quando finalmente arrivarono al negozio, che distava solo 500 metri da casa, scoprirono che avrebbe chiuso un quarto d’ora più tardi.

Così, con Hermione che cercava di mantenere la calma, Blaise che traduceva a caso e Draco che si trascinava dietro di loro, riempirono metà carrello con prodotti completamente inutili.

Finirono poi la spesa correndo tra gli scaffali e afferrando le prime cose che capitavano a tiro. Andarono a pagare rassegnati che dovessero farsi capire a gesti quando la giovane cassiera chiese in un inglese incerto e con un forte accento italiano

-Volete dei sacchetti?-

I tre rimasero spiazzati ma piacevolmente sorpresi.

-Hem…si grazie, cinque per favore- rispose lentamente Hermione cercando di scandire bene le parole. La giovane annuì e, dopo aver fatto passare la merce sotto un aggeggio strano, diede loro il conto che pagò la riccia senza esitazione, chiedendosi solo come avessero fatto a spendere tanto.

Così afferrò un sacchetto e ne diede due a Blaise aspettando che Draco prendesse i restanti, ma lui stava flirtando spudoratamente con la cassiera.

Stava per andare a dirgliene quattro quando lui si voltò e le chiese tranquillo

-Hey Granger! Secondo te Piton se la prende se rientro tra un po’?-

Hermione stava per rispondergli affermativamente quando un’idea le venne e sorrise, sadica

-Ma no! Certo che no. E poi ti copriamo io e Zabini-

-Perfetto allora io vado a fare un giro con Anna-

Disse Malfoy mentre Blaise si caricava tre sacchetti stracolmi e la Granger due. Arrivarono a casa in venti minuti, mettendoci tutto quel tempo per via del peso delle varie buste.

Ad accoglierli c’erano Ron, Ginny, Pansy ed Harry, che si fiondarono a prendere le buste che reggevano e cercando all’loro interno qualunque cosa fosse stata commestibile, segno che Piton aveva fatto apparire ancora cavoli.

-Ma cosa avete combinato? Con Piton che continuava a propinarci cavoli a colazione, pranzo, merenda e ora anche a  cena!  Tocca voi andare a fare la spesa e cosa comprate? Ingredienti completamente a casaccio!- proruppe Ginny sull’orlo di una crisi isterica, estraendo dal sacchetto un vasetto di cocco sottovuoto come a voler sottolineare la veridicità delle sue parole.

Hermione e Blaise si strinsero nelle spalle cercando quasi di farsi più piccoli mentre la rossa li sgridava, a salvarli, se così si può dire, fu Piton che chiese severo dove fosse finito Malfoy.

-Malfoy è sparito- rispose Hermione senza esitazione

-Come? Quando?- domandò stupito l’insegnante

-Non aveva voglia di fare la spesa e se n’è andato- spiegò la riccia

-Ci ha lasciati da soli al negozio- aggiunse Blaise in complotto contro l’amico.

 

Quando Draco rincasò tardi c’era un Severus Piton estremamente arrabbiato ad attenderlo.

Un urlo ruppe il silenzio della notte.

-No, non può farmi questo! Non chiami mia madre!-

Da due stanze opposte scoppiarono contemporaneamente due risate che si spensero quando sentirono Piton borbottare contrito

-Stavolta chiuderò un occhio, ma non deve succedere mai più- poi, dopo averci pensato un attimo, aggiunse imperioso

-Il fatto che io sia il tuo padrino non ti da il permesso di fare quello che vuoi…-

 

 

La mattina dopo, finita una colazione composta dalle varie schifezze comprate a casaccio la sera prima dai ragazzi, Pansy e Blaise riuscirono a convincere Draco a scendere in spiaggia con loro, ma con una condizione da lui proposta.

-Però mi vesto come voglio io- aveva detto e i due amici non ci trovarono nulla di male in quanto Malfoy sapeva vestire da babbano perfetto.

Cambiarono idea alla vista del ragazzo avvolto in un lungo e pesante mantello nero con l’interno verde scuro.

-Ma Dra come ti sei conciato!- esclamò sconvolta Pansy

-Sono un Malfoy- rispose lui austero.

-Sì, lo sappiamo. È inutile che lo ripeti. Ma questo che c’entra?!- ribattè piccata la giovane

-I Malfoy non si abbronzano, si riempiono di bolle. E la preziosissima pelle di un Malfoy non si può riempire di bolle- spiegò lui sempre più convinto.

Si diressero quindi insieme verso la spiaggia, dove li attendevano gli altri.

Il mantello di Draco attirò non pochi sguardi, e Piton quasi lo attaccò avendolo scambiato per un mangiamorte.

In spiaggia il biondo si rintanò sotto l’ombrellone, coperto anche dal telo, rimanendo tutto giorno a leggere un tomo su un argomento sconosciuto a tutti, perfino ad Hermione.

 

Così, mentre i bel Serpeverde rimaneva all’ombra, i suoi compagni si erano dati alla gara “Hogwarts in miniatura”, nella quale vinceva che riusciva a costruire un castello di sabbia il più possibile simile alla Scuola di Magia. La competizione si svolse a coppie maschio-femmina per gentile concessione della Cooman, solo in una squadra ci dovettero stare due Grifondoro per l’assenza di Malfoy che rifiutava ogni contatto con il sole.

Gareggiarono anche i due insegnanti, che furono però squalificati perché Piton provò ad usare la magia per vincere.

Harry e Pansy, nella stessa squadra, non riuscivano a mettere in piedi le fondamenta, dato che il Grifondoro non riusciva a stare dietro agli ordini-istruzioni isterici della compagna.

Hermione, invece, in coppia con Ron, aveva completato già metà dell’opera quando il ragazzo vi ci era inciampato distruggendo tutto il lavoro. Il tempo restante fu riempito dai loro litigi.

A vincere furono quindi Ginny e Blaise che avevano fatto una banalissima torre con qualche ghirigoro.

Ma la loro non fu una gara molto corretta in quanto Ginny urlava ordini mischiandoli con quelli di Pansy, in modo che Harry non capisse più niente, mentre Blaise aveva “casualmente” sporto il piede nel momento esatto in cui Ron passava.

Il premio consistette in una composizione di cavoli, gentilmente concessi da Piton, per la gioia della vincitrice.

Per loro fortuna riuscirono a salvarsi dai cavoli almeno a pranzo, comprando panini in un bar.

Il pomeriggio passò quasi come la mattina, fra bagni in mare, gare di nuoto e Ginny alla ricerca di conchiglie per una collana, Draco, come per tutta la mattina, non spostò di un millimetro da sotto l’ombrellone sempre con il suo pesante mantello addosso. Non servirono a nulla le proteste e i consigli di Pansy, Draco non si spostò ne si spogliò.

 

 

I giorni trascorsero tra pasti a base di panini, gare i spiaggia, due interminabili ore ogni pomeriggio di compiti (idea di Piton) e un Draco che non si smuoveva da sotto l’ombrellone.

 

 

Sabato mattina Harry e Blaise erano stesi al sole per asciugarsi dopo aver fatto il bagno. Entrambi sfoggiavano un’abbronzatura invidiabile.

Ad un tratto un urlo squarciò la tranquillità della mattina.

-Granger! Mezzosangue che non sei altro, mi hai bagnato!-

Si voltarono immediatamente, aspettandosi di vedere Hermione con un secchiello in mano e Draco accanto a lei, fradicio.

Ma i loro sogni svanirono nel nulla, quando videro la riccia che si strizzava i lunghi capelli e il biondo a quasi un metro di distanza da lei completamente asciutto, tranne che per un microscopico puntolino sulla manica che però vedeva solo lui.

-Ora asciuga!- continuava ad urlare

-Malfoy, sei asciutto. Guarda basta fare così- e gli afferrò la mano, esponendo la manica al sole.

-Ahh! Ora mi verranno le bolle!- urlò ancora ritraendo in fretta la mano.

 

Blaise si voltò verso Harry sorridendo con un ghigno fin troppo Serpeverde.

-Stai pensando anche tu quello che penso io?-

Harry si limitò ad annuire, sorridendo con lo stesso identico ghigno.

Balzarono in piedi, correndo verso l’ombrellone dove Draco stava ancora inveendo contro Hermione.

Prendendolo alla sprovvista lo afferrarono, uno per le braccia l’altro per i piedi, e lo trasportarono fino al mare, per poi farlo cadere con un tonfo in acqua, con tanto di mantello.

 

Tutti erano piegati in due dalle risate vedendo Draco che annaspava, appesantito dall’ingombrante mantello, in un metro d’acqua.

Draco si alzò a fatica, trascinandosi per pochi metri prima di inciampare nel suo stesso mantello e cadere.

Alla fine, dopo cinque minuti buoni, raggiunse la riva che distava appena quattro metri da dove si trovava.

-Blaise, amico mio, questo non me lo sarei mai aspettato da te! Ora mi verranno le bolle!-

Sbraitò Draco slegandosi il mantello fradicio, rivelando il suo fisico asciutto e atletico attirando gli sguardi famelici di tutta la popolazione femminile riservati, fino a quel momento, a Blaise.

Perfino Hermione smise di ridere per osservare stupefatta Malfoy, accorgendosi poi, con una punta di gelosia che non riusciva a spiegarsi, che non era solo lei ad ammirarlo, ma anche altre se lo “mangiavano” con gli occhi, in particolare la sua migliore amica, Ginny.

Quando Draco si voltò a guardarla il suo cuore perse un battito, per poi partire a mille mentre lui le si avvicinava.

D’un tratto le tolse dalle spalle il telo in cui era avvolta per cominciare ad asciugarsi con esso.

-Ma Granger, è bagnato!- esclamò Draco scandalizzato-

Hermione lo guardò un attimo non capendo a cosa si riferisse, quando, seguendo il suo dito indice, vide il telo fradicio.

-Ma va?! Sai com’è mi ci sono appena asciugata- ribattè con voce fioca ma ugualmente pungente e sarcastica la diretta interessata.

Dopo poco Draco prese finalmente consapevolezza di essere completamente, braccia coperte dal telo escluse, esposto al sole.

-Ahah! No, le bolle! Avrete la mia pelle diafana e liscia sulla coscienza per l’eternità- urlò sconvolto cercando di coprirsi il più possibile con il piccolo telo.

 

 

Quella sera toccò a Pansy e a Harry andare a fare la spesa.

Draco vagava come un’anima in pena per la casa, lamentandosi per la schiena devastata, ripetendo incessantemente:

-Piton poteva portarsi dietro i suoi intrugli miracolosi, ma no! Silente glielo impedisce “Dovrete comportarvi da Babbani” dice lui. Piton non  sa nemmeno un banale incantesimo curativo, o almeno così dice lui perché sicuramente ne conosce anche più di uno ma per chissà quale motivo si rifiuta…È tutta colpa di Silente* se dovrò affidarmi alla Granger e ai suoi rimedi Babbani!-

Infatti Hermione, dopo aver impiegato mezz’ora per spiegare cosa fosse la farmacia, ci era andata lei stessa per comprare una pomata per l’ustione del povero Serpeverde.

 

D’un tratto la porta si aprì, rivelando la ragazza riccia palesemente scocciata con un piccolo pacchetto in mano che mise nelle mani di Draco

-E cosa ne dovrei fare?- chiese quest’ultimo

-Spalmartela?- rispose lei sarcastica, prima di entrare in camera sua e sbattersi la porta alla spalle.

Dopo neanche cinque minuti la porta si riaprì e Draco fece il suo ingresso indossando solo i boxer.

-Hermionuccia cara, non è che mi aiuteresti? Per favore-

Hermione, che di quella frase aveva afferrato solo “Hermionuccia” e “per favore”, lo fissava sconvolta.

-Perché proprio io, scusa?-

-Per cinque buoni motivi, cara-

Hermione rabbrividì a quel “cara” e incrociò le braccia al petto, pronta ad ascoltare le cavolate che avrebbe sicuramente detto.

-Primo: Pansy non c’è. Secondo: Blaise, non so per quale oscuro motivo, si rifiuta. Terzo: Dai Weasley non mi faccio neanche toccare. Quarto: Sei la sola a conoscere questi antiquati rimedi babbani. Quinto: Questa roba potrebbe rovinarmi le mani se la tocco. E sesto: Ti voglio tantissimissimo bene-

Hermione seguitava a fissarlo sempre più sconvolta, per poi chiedere:

-Ma non erano cinque?-

Draco inspirò, pronto ad una sfuriata, ma poi ci ripensò e continuò con la voce affabile e infantile.

-Ma il sesto è più importante!-

Hermione cominciava a pensare che quelle bolle facessero veramente male, al biondo, soprattutto cerebralmente.

Visto che lei non accennava ad alcuna risposta sbottò irritato

-Allora Granger, me la spalmi si o no la crema?- rimediando poi alla frase scortese con uno sguardo angelico, e a quel punto Hermione afferrò il tubetto e iniziò a spalmargliela con poca delicatezza.

 

Nel frattempo, Ron, Blaise e Ginny erano comodamente acciambellati sul divano intenti a guardare una sfilata di moda in televisione. Blaise e Ginny sospiravano estasiati ad ogni abito presentato, per poi commentarlo in ogni minimo particolare. Un Ron particolarmente perplesso ascoltava gli sproloqui della sorella e del Serpeverde, guardando lo schermo, ben più interessato alle modelle che ai vestiti che indossavano.

All’improvviso dalla stanza delle ragazze sentirono la voce di Malfoy.

-Ahhh! Granger così mi fai male- urlava

Subito due teste rosse si voltarono di scatto in quella direzione, in tempo per vedere Hermione uscire dalla propria stanza di tutta fretta seguita da un  Draco sconcertato con in mano il tubetto di crema, ancora in boxer.

-No dai aspetta- cercava di fermarla –Finisci almeno! Così poi non ti stresserò più. Eddai Hermionuccia- di nuovo il suo tono da bambino deluso e supplicante.

Hermione si voltò di scatto, lanciandogli uno sguardo fiammeggiante.

-Per quanto mi riguarda ho finito. E non mi chiamare così. Chiamami Hermione, Granger, Mezzosangue, come ti pare. Ma non Hermionuccia-

Anche Blaise si degnò di spostare lo sguardo dallo schermo, e ora, come Ron e Ginny, osservava i due ragazzi che si fronteggiavano.

 

-Coraggio Potter, un po’ più in fretta. Merlino quanto sei lento-

Pansy entrò sbuffando in casa, seguita da Harry stracolmo di borse della spesa e grondante di sudore.

-Draco! Che cosa ci fai in boxer?- proruppe scandalizzata la Serpeverde

-Ah, la tizia del supermercato ti manda i suoi saluti- proseguì Pansy.

A quel punto Hermione lanciò l’ennesima occhiataccia a Draco e se ne tornò in camera sua sbattendo come sempre la porta.

-Miss Simpatia, come sempre- commentò acida Pansy

-Lascia perdere. Questa volta credo di aver esagerato- disse Draco con semplicità.

Pansy si avvicinò in fretta all’amico, posandogli delicatamente la mano sulla fronte

-Sì decisamente stai male. È meglio che vai a letto- decretò alla fine, spingendo il biondo nella sua stanza.

Gli rimboccò perfino le coperte, e poi ritornò dagli altri.

-Potter, stasera dormirai sul divano. Non vorrei che lo disturbassi con i tuoi piagnistei- annunciò lanciando ad Harry un cuscino, che lui afferrò al volo.

-Sempre meglio del pavimento- sussurrò piano, non udito dagli altri.

-Guarda, Harry, che se vuoi sfratto Zabini e vieni tu nella mia camera- gli offrì Ron

-Non se ne parla neanche. Io non ci dormo sul divano. Ti rendi conto in che stato si ritroverebbero poi i miei capelli? Ma cosa te lo chiedo a fare, cosa ne capisci tu di stile? Bah- Blaise sembrava più triste e sconsolato che arrabbiato.

-Allora vado io a dormire con Malfoy, così lo posso controllare e Harry andrà al mio posto con Herm e la Parkinson- propose Ginny, entusiasta all’idea

-Assolutamente no. Tu piccola allungamani che non sei altro, non oso pensare cosa potresti fargli- il tono schifato di Pansy risuonava anche molto determinato

-Guardate che a me va benissimo il divano-  cercò di farsi sentire Harry, ma i compagni stavano parlando l’uno sull’altro, urlando per farsi sentire meglio, e nessuno di loro ascoltò Harry, che decise di lasciar perdere preferendo accomodarsi sul divano.

Disturbati dalle urla sia un’Hermione in pigiama che il solito Draco in boxer fecero capolino dalle rispettive stanze, guardando storti gli amici.

-Ma che diavolo è successo?- chiese Draco mezzo assonnato, faticando ad abituare gli occhi alla luce

La riccia si limitò a scuotere la testa, per dire che anche lei non ne aveva la più pallida idea.

Si avvicinarono a Harry ancora steso sul divano, che gli spiegò che stavano litigando per chi sarebbe dovuto strare in camera con Draco.

-Bhè, è semplice. Harry viene in camera con me e Ginny e Pansy in camera di Draco-

-Assolutamente no. Io non ce la voglio Pansy in camera mia. Sarebbe capace di svegliarmi ogni cinque minuti per vedere come sto-

-Ma non siete amici?-

-Ma certo. Solo che lei è davvero assillante e ossessionante quando vuole-

-Allora come facciamo?-

-Guardate che io sto benissimo sul divano- tentò di dire Harry, ma nemmeno loro due lo ascoltarono

-Voglio te Granger-

-Cooosa?- urlò Hermione, certa di non aver capito bene

Ginny si voltò di scatto, smettendo subito di urlare contro Pansy.

-Certo! Sei l’unica che riuscirei a sopportare, e poi mi devi spalmare la crema- si giustificò Draco convinto, con gli occhi di tutti puntati su di lui.

Nel casino generale che ne derivò ogni stanza fu stravolta e le coppie più impensate si formarono.

 

Nella stanza di un Draco piuttosto soddisfatto si trasferì un’Hermione alquanto contrariata (“Perché, perché gli sono andata a comprare la crema?”), la stanza da tre fu occupata da Ginny (“In camera con Malfoy sarebbe stato meglio”), Ron (“Perché solo io non ho cambiato compagno di stanza?”) e Blaise (“No! Due Weasley al prezzo di uno! Che ne sarà di me?”), mentre Pansy si accaparrò l’ultima stanza (“Niente Piattola Weasley finalmente!”) e in camera con  lei ci finì ovviamente Harry (“Ma veramente io preferivo il divano”).

 

Ma l’ennesimo problema si presentò quando per Hermione e Draco fu l’ora di andare a letto.

Il grande letto matrimoniale troneggiava in mezzo alla stanza, e Hermione impallidì di fronte ad esso.

-Scusa…ma non vorrai farmi credere che Harry ha accettato di dividere il letto con te-

-No, infatti dormiva per terra. Ma ero io che non lo volevo nel mio letto-

Hermione scosse la testa avvicinandosi al letto. Cercò in tutti i modi di separarlo in due parti, con Draco che la osservava dietro le sue spalle.

-È inutile che ti impegni,tanto non si separa. È un materasso unico a due piazze- le fece notare il suo neo coinquilino. Hermione si rialzò rassegnata.

-Bene…io prendo la parte sinistra- annunciò dopo averci pensato un attimo

-Io non divido il letto con te Granger- rispose Draco risoluto

-Scegli: o dividi il letto con me o faccio scambio con la Parkinson. Ti ricordo che ti dovrei anche spalmare la crema…ma se non vuoi…-

-No, no…va bene così. Basta che mi fai guarire le bolle-

Così dopo aver spalmato un secondo strato di crema i due si misero a letto, stando ben attenti a mantenere le distanze tra di loro.

Quando la luce del sole penetrò attraverso le tende Hermione si svegliò, rischiando per un pelo di cadere dal letto da tanto era vicina al bordo.

Notò con piacere che anche Draco era nella sua medesima posizione, dall’altra parte del letto.

 

 

Gli insegnanti, alla loro entrata alla mattina, si ritrovarono sconcertati nel bel mezzo di un trasloco.

I ragazzi, infatti, stavano spostando le cose che la sera prima non avevano spostato, cioè il loro guardaroba. Il via vai tra le tre camere era impressionante.

Blaise, con pile e pile di vestiti tra le mani, inveiva contro Ginny che non voleva far posto alle sue cose, mentre litigavano ancora Ron entrò velocemente nella camera e appoggiò i suoi pochi vestiti in due ripiani, occupando parte dell’armadio di Blaise.

-Weasley! E io dove la metto la roba, eh?- ruggì il Serpeverde.

Per tutta riposta Ron si limitò ad ammassare parte degli abiti della sorella, ricevendo in cambio solo altri insulti,che sembravano essere le uniche parole che uscivano dalla bocca di Ginny i n quei giorni.

Harry questa volta fu più fortunato, aveva un letto tutto suo e il guardaroba di Pansy non era così fornito come quello di Draco, e riuscì a sistemare degnamente i suoi vestiti.

Draco era l’unico a non dover spostare niente e quindi se ne stava sul divano con il telecomando in una mano intento a schiacciare tutti i pulsanti per “vedere cosa ne veniva fuori”.

Ad un certo punto Hermione uscì dalla camera andando dritta verso il biondo, lo afferrò per il polso e strattonandolo lo tirò su in piedi.

-Che diavolo stai facendo Granger? Potresti spezzarmi il braccio, sai?-

Hermione lo ignorò, trascinandolo verso la loro camera.

-Secondo te dove dovrei mettere i miei vestiti?- chiese acida

-Dove li metteva Potter- rispose lui come se fosse una risposta ovvia, indicandole gli ultimi due scaffali, i più alti.

-Ma non ci penso proprio. Harry sarà anche stato d’accordo, ma io sono una ragazza e ho bisogno dei miei spazi-

-Io di sicuro non sposto niente-

-Bene. Allora lo farò io- annunciò lei, iniziando a spostare a casaccio i numerosi abiti di Draco.

-No! Ferma! Così si stropicciano- urlò in panico il biondo

Hermione lo ignorò ancora, e, prendendo in mano delle magliette le lanciò oltre le spalle, in mezzo alla stanza

-Granger, Granger, fermati!-

Ma Hermione continuava a lanciare le magliette.

-Ok! Va bene, ti faccio spazio. Ma fermati, ti prego!-

 

La professoressa Cooman, nel frattempo, stava inutilmente cercando di chiedere ai ragazzi che le passavano davanti carichi di vestiti cosa stesse succedendo.

L’unico che le diede ascolto fu Ron, che forse contribuì a creare ancora più confusione.

-Stiamo traslocando- rispose semplicemente

-Come sarebbe a dire “Stiamo traslocando”? Cosa significa?-  la Cooman sembrava particolarmente agitata, anche se sul suo viso spiccava il solito ampio sorriso

-Ecco, vede professoressa Cooman- arrivò Pansy a cercare di mettere a posto le cose –Ieri sera Draco stava male e…-

-Il signor Malfoy sta male?- la interruppe l’insegnante

-No, no. Ieri sera sì, ma ora sta decisamente meglio. Stranamente la crema della Granger sembra funzionare-

-La crema della signorina Granger?-

-Sì, è andata a comprarla in “Tarmacia”, o qualcosa del genere. Comunque ieri sera a Draco è stata molto utile e allora aveva bisogno di riposo e di certo non poteva avere Potter in camera che lo disturbava, no?-

-No?- chiese incerta la Cooman

-No. Così dopo varie discussioni Draco ha scelto la Granger, e poi tutto si è stravolto. Io sono capitata con quella sottospecie di fantoccio che è Potter, mentre a Blaise…-

-La signorina Granger e il signor  Malfoy hanno dormito in quella camera? Insieme?- la Cooman la interruppe, scandalizzata

-Ma un ragazzo e una ragazza non possono assolutamente stare nella stessa camera!-

-Ma guardi che siamo ancora Grifondoro con Serpeverde!- esclamò Pansy pensando che questo bastasse a calmare l’insegnante

-Ma…ma…ma…-continuava a ripetere la Cooman incapace di dire altro

-Sibilla, calmati- proruppe Piton comparso dal nulla –Silente ha detto solo che in stanza ci devono stare componenti di case differenti, non ha specificato altro-

 

La veggente si zittì, poi se ne andò offesa a prevedere una sfortunata morte a chiunque le capitasse a tiro.

Fortuna volle che fu proprio Draco il malcapitato di turno

-Oh, signor Malfoy! Sono spiacente di annunciarle una morte atroce, avvolto tra fiamme e bolle…-

-Bolle? Granger!- la interruppe lui, più spaventato da una singola parola che dalla prospettiva di una fine ben poco felice.

Draco scappò via a cercare Hermione per farsi spalmare un’ennesima volta la crema, nonostante ormai non avesse quasi più niente.

 

La mattina trascorse quindi tra svariati litigi per ottenere più spazio possibile nelle nuove stanze.

Nel pomeriggio, mentre tutti tornarono in spiaggia, Draco tenne in ostaggio Hermione tutto il giorno per farsi spalmare la crema per “assicurarsi che non tornassero le bolle”.

 

 

Così finì la prima settimana, tra pasti a base di cavoli, amicizie che non si sarebbero mai aspettati, creme da sole e inquietanti scoperte Babbane.

 

 

 

*Pubblicità occulta non voluta, eh!...non prendetevela con me!!^^

 

 

 

 

Ciao a tutti!! So di aver impiegato un’eternità per postare questo capitolo, ma ho una scusa più che buona.

Dovete sapere che questa storia è già praticamente tutta scritta, ma a mano!! Perché in spiaggia mica potevo portare il mio adorato PC, no?

E così adesso mi tocca trascrivere ogni capitolo, che come avete potuto capire dalla lunghezza di questo, sono piuttosto lunghi e tra la scuola e altro non ho avuto molto tempo…

Ne approfitto per dire che in tutto saranno quattro (quindi due ancora da pubblicare)  in ognuno dei quali verrà raccontata una settimana della loro “vacanza”.

 

 

Ora passiamo ai ringraziamenti!!!

 

°°Alice_chan: Ci fa davvero piacere che ti piaccia!!Scusa ancora per il ritardo!!Per quanto riguarda le coppie noi le sappiamo già…ma per ora vi lasciamo fantasticare, già in questo capitolo si può intuire qualcosa!!Baci°°

°°Mezzosecolo:Grazie! Harry depresso è parte di questa storia, però vedrai che migliorerà col passare del tempo!! Harry e Pansy…si vedrà!!Baci°°

°°Saraligorio1993:Grazie mille! Spero di metterci meno tempo la prossima volta!Baci°°

°°Sylvie Denbrough: Che lunga recensione!!Comunque ha fatto piacere! Spero questa volta di essere stata più attenta con gli errori di battitura…^^

Per quanto riguarda le scarpe, ad essere sincera non ci avevo neanche pensato!Ma forse hai ragione, però il Draco di questa storia è molto diverso da quello a cui siamo state abituate dalla Rowling!! Anche io adoro le Draco/Harry, e purtroppo questa non lo potrà essere perché Nelly non le sopporta...ma ci sono tutti i presupposti per una  Draco/Herm!!si vedrà poi in seguito!!! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!!Baci°°

°°Skiuri92:Ciao! Speriamo che con questo capitolo ti venga più facile pensare a Grifondoro e Serpeverde insieme!!Fa comunque piacere che ti piaccia!!Baci°°

°°Cipy Chan: Steffy!!che bello che hai letto!!E poverini, con la Cooman e Piton non avranno vita facile!! Ma se la caveranno come sempre!! E poverini anche gli insegnanti…in mezzo ad un branco di adolescenti!!!Baci!!°°

°°Arkan:Che bello hai letto anche questo mio nuovo attacco di pazzia, e se è insieme alla mia amica può essere ancora più grave!!Baci°°

 

Grazie anche a tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra i preferiti, anche se non hanno recensito vuol comunque dire che è piaciuta e che la leggono!!!

Baci e a presto

Kel & Nelly P.

 

 

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kel