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Autore: niky999    14/03/2013    2 recensioni
Nerida, considerata una ragazza fredda e riservata, abita in un villaggio popolato dalla pace reciproca fra draghi e umani, ristabilita finalmente dopo una guerra svolta tra le due razze.
Ma un giorno, si imbatte in un piccolo cucciolo di drago nero diverso, o forse è meglio definirlo speciale, che possiede una strana pietra zaffiro sulla fronte: un mistero che si sarebbe poi rivelato.
Quell'incontro, sarà destinato a cambiare totalmente la loro vita, trasportandoli in un mondo popolato da creature mitologiche che ha bisogno di loro in una guerra fra il bene e il male ...
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9
La Fenice Nera


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Nerida non fece in tempo a riemergere dall’acqua, che subito l’ accolse uno scenario spaventoso.
Il sole era velato da una massa di nuvole scure, che si estendeva sino all’orizzonte, il buio e l’oscurità regnavano ormai per tutta Aberdur, sembrava quasi un’eclissi solare!
Il panico aveva ormai preso il sopravvento su tutti i magici, che gridavano disperati alla ricerca di un riparo.
Anche Koral, che di solito sapeva mantenere la calma nei momenti più disastrosi, ora appariva preoccupata.
Cosa stava mai accadendo?
Fece per domandare alla principessa ninfa, ma la precedette:
“ La Fenice Nera … sta arrivando! “ esclamò Koral.
“ La Fenice Nera? “
“ Non c’è tempo per le spiegazioni, basta che tu sappia che è un essere spregevole che porta distruzione ovunque … l’hanno inviato gli Anterniani! Non sarà una passeggiata rimandarlo indietro, è più potente di me e tutte le altre principesse messe insieme! Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti voi evocati! “
Fantastico! Arrivo alla valle, e mi ritrovo a sapere che dovrò combattere contro i nemici e se mai dovessi fallire, rimarrei stecchita; poi mi si presenta un essere di cui persino Koral è terrorizzata … naturalmente, cosa devo fare? Occuparmi di lui! Non potrebbe andare meglio!
Pensò Nerida turbata.
Le sue riflessioni, furono interrotte quando gli strilli dei magici, si fecero improvvisamente più acuti.
Alzò gli occhi al cielo e vide una sagoma nera all’orizzonte, che si stava avvicinando a gran velocità. Quando fu abbastanza vicina, lo vide: era un enorme Fenice Nera, grande la metà del Castello Reale! Due occhi rossi e fiammeggianti scrutavano con grande avidità e compiacimento le sue prede terrorizzate; due gigantesche ali creavano vortici d’aria sulla valle; era dotato di zanne affilate e di una grossa coda che sventolava qua e là.
Ad un certo punto emise un ruggito che per poco non la lasciò stordita, mostrando i suoi denti aguzzi!
Doveva fare qualcosa, e l’unica cosa da fare ora, era cercare di fermare quell’enorme bestione inferocito! Grazie alla sua dote muta-forma, prese le sembianze di un enorme drago dalle squame zaffiro; inspirò profondamente, prese la carica e si lanciò sul nemico. Lo colpì alle spalle e gli provocò una lieve ferita sul collo; allora si voltò, più infuriato che mai, a lanciare un’occhiata maligna al suo assalitore.
I suoi profondi occhi rosso sangue paralizzarono Nerida, la quale stava lì, davanti alla Fenice Nera, incapace di muovere alcun muscolo.
Il nemico, con estrema lentezza, scaraventò contro una montagna Nerida, che riuscì ad emettere solo un gemito soffocato; aveva una grossa ferita all’addome causata dalle zanne del nemico, il corpo incassato nella roccia e rivoli di sangue che gocciolavano dalla sua bocca.
Forse attaccarlo da sola, non era stata una buona idea!
La fenice stava per ripetere l’attacco precedente, e proprio quando Nerida pensava fosse la fine, comparve la sagoma di un drago nero che si dirigeva alla velocità della luce dalla Fenice: era proprio Iron!
Prima che la colpisse sputò vampate contro le zanne del nemico, che subito le ritrasse per il dolore. Ma il suo attacco, di certo non cessò! Continuò a emettere potenti fiammate, che a quanto pare erano il punto debole della Fenice. Questa accumulò la sua potenza e si sforzò di sferrare raggi blu elettrico contro Iron, che prontamente evocò uno scudo di energia; la forza della Fenice, comunque, era molto elevata, e ciò non bastò per difendersi! Difatti riuscì a spezzare il campo di forza venutasi a creare e si cinse ad attaccarlo. Questi rotolò per terra sollevando una grossa nuvola di polvere; ciò nonostante, le ferite non erano gravi. Nella battaglia si intromise anche Koral, che chiuse gli occhi e creò davanti a sé un enorme tsunami travolgendo e sommergendo la fenice. Si aggiunsero anche Artenair e Lanell, che unirono le forze e sferrarono un potente raggio di energia contro il nemico; infine apparve la sagoma di una ninfa, con lunghi capelli rosso rubino raccolti in un elastico, gli occhi celesti e lucenti, il viso punteggiato di lentiggini, il naso all’insù e le orecchie appuntite. Questa prese la rincorsa, fece un enorme balzo arrivandogli al di sopra della testa, poi gli trafisse la schiena con le due grandi spade che teneva strette nei pugni.
La Fenice ruggì per il dolore, si sforzò di rialzarsi e si ritirò in volo.
Appena la sagoma del nemico scomparve tra l’orizzonte, Nerida, Iron, Koral, Artenair, Lanell e quell’elfa misteriosa si voltarono. Intorno a loro, una massa di magici applaudiva, gratificata e compiaciuta, i sei eroi che erano riusciti e soprattutto avevano avuto il coraggio, di far allontanare quella grossa minaccia.
All’improvviso le nubi incominciarono ad allontanarsi, lasciando spazio al sole e alla sua luce rischiarante.
Nerida, che per il colpo ricevuto aveva ripreso le sue sembianze, si alzò e pulì i rivoli di sangue sulle sue labbra, poi si diresse dalla ninfa che li aveva aiutati:
“ Scusa, il tuo nome ?
“ Mi chiamo Miriel, e tu sei …? “
“ Nerida! “ rispose la ninfa sorridendo.
“ Nerida? Mi hanno detto che ti vogliono spostare nel mio gruppo, quello superiore al tuo “
“ Davvero? Ne sarei molto felice! Ah, grazie per averci dato una mano “ la ringraziò lei.
“ Beh, ci si vede! “ concluse, poi scomparve tra la folla.
Nel frattempo, anche Iron si era alzato e aveva raggiunto la sua padrona.
“ Iron! Grazie per avermi salvata, senza di te ora sarei un mucchietto di polvere! “ ironizzò lei, abbracciando il suo fedele drago.
“ è  stato merito delle mie previsioni; ti hanno mai detto che se la padrona di noi draghi è in pericolo, noi lo percepiamo? “ disse lui, ricambiando il gesto.
“ Davvero? No, non me ne hanno parlato, ma il raggio che hai emesso? E il campo di forza? Insomma, come … “ non terminò la frase che Iron rispose prontamente:
“ Agli allenamenti studiamo anche stregoneria, e in questi pochi giorni ho avuto modo di imparare qualcosa. Dovresti farla anche tu, ti sarebbe utile “
“ Infatti la farà! “ s’intromise Koral “ si inizia a impararla al suo grado superiore, che a quanto pare ha appena raggiunto! “ spiegò la principessa ninfa sorridendole.
Nerida ricambiò il gesto compiaciuta, poi Artenair e Lanell si avvicinarono:
“ Wow! Era un bel bestione! “ esclamò Lanell ancora con il fiatone.
“ Non montiamoci la testa però. La Fenice è ancora viva e vegeta e ci vorrà ben altro per finirla davvero. Questo è niente in confronto alla sua vera potenza! “ aggiunse Artenair, nel modo più serio possibile.
“ Questo è vero, non possiamo darti torto “ rispose Koral “ ah, Nerida, ti sarò sembrata un po’ spaventata all’inizio. Questo perché la Fenice Nera una volta aveva ucciso i miei genitori e da allora ne sono sempre rimasta a distanza, ma ogni tanto bisogna trovare il coraggio di fare il proprio dovere, cercando di capire che lo stai facendo per la vita di un popolo. Questo serve un po’ a non pensarci troppo, anche se la mia mente non riuscirai mai a dimenticare ciò che gli ha fatto … “ spiegò lei sospirando.
“ Ecco perché, mi sembrava strano avessi così all’improvviso perso tutta la tua determinazione! Sei stata molto coraggiosa, un’azione degna della tua carica! “ cercò Nerida di risollevarla e allontanare quei brutti pensieri che avevano avvolto la mente di Koral.
Ad un certo punto, comparve Haku alle loro spalle che si congratulò con loro per aver allontanato la minaccia incombente. Spiegò che la sera stessa avrebbero organizzato una cerimonia di premiazione per tutti i loro, e a quel punto Iron si intromise:
“ Miriel se ne è andata poco fa, provvedi tu ad avvisarla con il pensiero? “
“ Oh che sbadato, faccio in un attimo “



La sera stessa, i nostri sei eroi si diressero alle porte del Castello Reale. Lì, li aspettava Maja, con un grande sorriso stampato in volto, che insieme ad un’altra volpe sentinella aprì loro il portone d’ingresso e  si congratulò con tutti quanti.
Entrarono, seguiti dalla volpe, che li accompagnò nella sala principale; in fondo al salone vi era il Re Shandar, seduto sul suo trono, che appena li scorse sorrise nel miglior modo possibile. Una volta raggiunto si inchinarono al suo cospetto, e dietro di loro apparvero due fate che infilarono loro delle medaglie di riconoscimento. Il popolo prese ad applaudire e il re si congratulò per il loro coraggio. Poi estrasse da una teca una sorta di diamante di colore arcobaleno:
“ Per chi non lo sapesse, questo il Diamante Puro. Toccandolo i vostri poteri accresceranno e riceverete più forza e dotipotenziali! “
In fila, tutti e sei, raccolsero un po’ di energia e all’improvviso una candida luce li avvolse …


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ANGOLO AUTRICE

Cari lettori, scusate per l'ennesimo ritardo! Cercherò di accellerare i tempi! Ho poco tempo a disposizione perciò ringrazio i recensori dello scorso capitolo, quali:
-Silver Star
-babykaix813
-Lady Sun
Non ho altro da aggiungere, vi aspetto al prossimo capitolo!

  
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