*Ecco la nostra Lee* 

                      










8. Scar.

 

 

 

 

 

 

"Lengardium lebriosa"

Pronuncio le parole agitando la mia bacchetta magica.

Si, abbiamo cominciato con le lezioni vere di magia, e la professoressa Giugliardi, dopo il primo mese di scuola, è andata in un manicomio e Silente ha abolito le lezioni normali per le prime classi; così finalmente solo magia, e gli incantesimi base sono facilissimi, infatti questo qui mi è venuto da Dio.

''Lee, è leviosa, non lebriosa'' dice Liam.

Come non detto. E' dall'inizio della lezione che sto cercando di far levitare questa fottuta piuma, ma mi odia e non si alza.

''Oh fanculo" dico spazientita.

La campanella suona, io e Liam ci alziamo e vediamo Jess correre verso di noi.

''Com'è andata? E' volata la vostra piuma? La mia si, Liam ho visto la tua, bravo'' dice eccitata ''La tua Lee?''

La guardo. Ah, se gli sguardi potessero uccidere.

"Non importa" dice poi vedendo il mio sguardo.

Rido.

''Forza andiamo in camera, sono stanca di vedere le classi per ora''

Liam e Jess annuiscono alla mia proposta.

''Ragazzi prima che andiate" comincia il prof di cui non ricordo il nome "dovrete fare un lavoro a coppie sulla storia di Hogwarts, i gruppi sono: Jessica e Liam, Harry e Louis, Niall e Mary, George e Micky, Micheal e Thomas, infine Haylee e Zayn".

Le soluzioni sono due: prendo a sprangate il professore, uccido Zayn o scappo via con un sacco sulle spalle. Le prime due mi piacciono molto.

''Cosa? No prof, ci dev'essere un errore, io con Malik non ci sto" ribatto.

"Nessun errore signorina Potter, le coppie sono state fatte, avete due settimane di tempo, buon lavoro." detto questo prende la sua borsa ed esce dalla classe.

Borbotto qualcosa in turco e mi dirigo fuori dalla classe verso le scale, seguita da Liam e Jess.

Mi fermo di scatto girandomi verso i due.

"Oh, saranno due lunghe settimane" 

Torno a camminare sotto lo sguardo dispiaciuto e divertito dei due.

"Comunque Lee, di cosa pensi di parlare nella ricerca? Io volevo parlare di Voldemort" dice Liam.

Gli tappo la bocca.

"Liam, non si pronuncia il suo nome, nessuno pronuncia il suo nome." gli dico, con Jess che annuisce.

"Secondo me Liam, dovrebbe essere Lee a parlare di Voldemort pero' " aggiunge Jess.

"Hai ragione Jess!"

"Nono, aspettate, perché dovrei parlarne io? Insomma neanche sono stata attenta durante la lezione" ammetto.

"Lee perché voldemort c'entra con la tua famiglia" comincia Liam "  è stato lui ad uccidere i tuoi genitori"

"No Liam, i miei genitori sono morti in un incidente d'auto"

"No Lee" interviene Jessica "è stato lui, e voleva uccidere anche te, ma te la cavasti sconfiggendolo non si sa come, e da come dicono delle voci ti ha lasciato un segno" 

Voldemort, morte,mamma,papa', uccidere, me, segno...

"Voci..?" dico balbettando

Liam e Jessica annuiscono straniti.

Senza dire nulla, sposto il ciuffo di capelli che mi coprono la fronte per far vedere la mia cicatrice a forma di fulmine. Liam e Jess rimangono a bocca aperta.

"Non sono voci.." dice piano Liam.

"No Liam, è la verita'" dico.

Devo saperne di piu' su questo signore oscuro, devo capire perché ha ucciso i miei genitori, perché non è riuscito a uccidere pure me. Io mi vendichero', lo giuro.

 

 

 

 

Malik mi fissa studiando attentamente il mio corpo. Sbatto la penna sul foglio. 

"Hai finito di fissarmi ciuffo?" dico infastidita.

"Andiamo baby, so a cosa stai pensando, e io sono con te.".

"Anche tu stai pensando che il preside Silente dovrebbe tagliarsi la barba?"

"No, intendevo.. io, tu, letto, siamo soli..avanti baby"

"Baby chiami la tua civetta non me, e no Malik non ci tengo a me, te, letto, siamo soli, preferisco finire il compito"

"Non fare difficile.."

"Difficile sara' trovare la tua faccia dopo che ti avro' pestato"

Malik mi guarda spaventato, poi si passa la lingua sulle labbra, si mette in bocca una caramella e la mangia sensualmente(?). Vallelata, la vita va assaporata.

"O la mandi giu', o te la faccio andare io giu' la caramella" dico incazzata.

Manda giu' la caramella e mi sorride divertito. Minchia ridi?

"Parliamo un po'.. come mi trovi?" domanda.

Mi avvicino a lui, fino a pochi centimetri dalle sue labbra.

"Quello sguardo magnetico,quel viso stupendo,quel corpo perfetto, quell'intelligenza..." dico mentre lui sorride "ma ora basta parlare di me, tu come stai?" concludo.

Sbarra gli occhi, non se l'aspettava proprio.

"Oh, sono le 18 e 30, tempo finito, a domani pinna da squalo" dico alzandomi e alzando lui dirigendolo verso la porta.

"Pinna da squalo?"

"Shh, addio" lo sbatto fuori e gli chiudo la porta in faccia. Minchia, quel ragazzo e pesante, e non abbiamo neanche iniziato e non vuole neanche parlare di Voldemort.Ops, scusate, non si pronuncia il suo nome.

Si sente bussare alla porta.

"Chi è?"

"Sono io Lee, tic toc!" riconosco la voce di Louis.

"Tic toc on the clock but the party don't stop noo..."

"Lee, apri o continui a cantare pensando di stare agli Ema's?" 

Sbuffo, come rompe i coglioni. Apro la porta, mi trovo un Louis sorridente, vestito in giacca e cravatta, e con una rosa rossa in mano.

"Lou, che minchia sta facendo cazzone?" domando sorpresa.

"Beh, ho saputo che Liam e Jessica ti hanno detto del signore oscuro e dei tuoi genitori, e so anche che la cicatrice è vera, e ho pensato che per distrarti un po'.. beh .. potevamo uscire stasera.. che ne pensi?" dice balbettando, quasi imbarazzato.

Sorrido "Mi piacerebbe Lou, cinque minuti che mi cambio e arrivo." 

Annuisce sorridendo e chiudo la porta. Corro verso l'armadio e prendo un mio vecchio vestito: azzurro con dei punti verde acqua, corto sopra le ginocchia e scollato sulle spalle. Un paio di nike azzurre, mi sciolgo i capelli e sono pronta.

Apro la porta e Louis mi fissa a bocca aperta,poi mi da' la rosa in mano e mi lascia un lieve bacio sulla guancia.

Mi prende per mano e andiamo.

Dopo venti minuti ci troviamo in un giardino pieno di candele, dove al centro c'è un tavolo allestito con della pizza.

"Pizza Tomlinson? Ti sei dato molto da fare" dico ridendo.

"Beh, io non sapevo che.. insomma Lee.." balbetta imbarazzato. Rido.

"Ehi Lou, va benissimo così, io amo la pizza ed è stupendo, non amo le cose romantiche." rispondo ridendo.

Sospira rasserenato e ride, per poi prendermi per mano e portarmi verso il tavolo. Mi sposta la sedia e mi lascia sedere. Poi si siede lui.

 

 

 

Non molto lontano, Lee non sapeva che qualcuno la osservava, che quel qualcuno sarebbe stato la sua ombra, la sua voce, i suoi occhi, le sue orecchie. Era alla ricerca di qualcosa anche lui, era alla ricerca di vendetta.





YO (?)
Con che coraggio sono qui, non lo so, perdonatemi, ma non avevo idee çç
Ho il coso che si è bloccato con questa merda di scrittura quindi scrivero' così, obliquo, in grassetto e sottolineato.
Allora, nel capitolo succedono molte cose, e Lee viene a sapere molte cose, diciamo che la storia si fara' interessante. Riguardando 'Harry Potter e la pietra filosofale' un'altra volta (la 48763824365) mi sono venute tante idee. Da oggi aggiornero' spesso, perché vi ho fatto aspettare troppo e il capitolo e' abbastanza corto, ma devo studiare matematica e poi non volevo mettere troppe cose qui, devo lasciarvi con la curiosita'(?)
Anyway, questo 'YO(?)' e' un po' lungo ahahhha, vi amo e grazie per aver messo la storia tra i preferiti, seguite, e ricordate e sopratutto per averla letta e per aver aspettato.
VII AMO<3<3<3
#Hope.

ps la foto l'ho modificata io si nota?!
ps 2quanto mi sta sul cazzo scrivere cosi?!