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Autore: Ella_x    14/03/2013    5 recensioni
-Buongiorno ragazzi- salutò rivolgendo lo sguardo verso la classe.
I suoi occhi azzurri si scontrarono con quelli altrettanto azzurri di Becky e il cuore di quest’ultima perse un battito.
-Io sono Louis Tomlinson, il vostro nuovo insegnante di scienza per tutto l’anno- spiegò entusiasta sfilandosi la giacca marrone e mostrando un fisico perfetto avvolto in una camicia a quadri.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Science can be just what is, not what it could be.

Capitolo 15

Becky allungò le braccia sopra alla sua testa,stiracchiandosi per bene.

Chiuse gli occhi,godendosi la tranquillità che aleggiava nella stanza.

Quando viveva a casa sua odiava profondamente la domenica,visto che era costretta a passare tutto il giorno con Samanta.

Ma adesso non viveva più li,e la mora non poteva chiedere di meglio che quella bolla di tranquillità.

Con calma si alzò dal divano,avviandosi alla grande finestra del salotto,spostando le tende e facendo entrare in casa i raggi del sole.

Strabuzzò gli occhi,notando l’aria tiepida anzicchè il solito vento freddo.

Un sorriso le increspò le labbra rosse,e canticchiando si spostò in cucina,ritrovandola ancora deserta.

Impastò alla svelta della pastella per dei muffin ai mirtilli,e li rinchiuse nel forno,preparando la tavola per la colazione.

Continuando a canticchiare osservò i muffin cuocere lentamente, decidendo che intanto  sarebbe andata a  svegliare il professore.

Salì le scale cercando di fare meno rumore possibile,e una volta arrivata d’avanti alla porta della sua stanza,bussò piano,attendendo una risposta.

Bussò una seconda volta,e non ricevendo risposta nemmeno alla terza,spalancò cautamente la porta di legno scuro.

Il professore dormiva sull’estremità sinistra del letto.

Becky deglutì rumorosamente,osservando il suo petto nudo perfettamente illuminato dai raggi del sole.

Un lenzuolo bianco gli fasciava le gambe,un solo  piede  sbucava da esso.

La bocca socchiusa e il petto che si abbassava e alzava a ritmo del suo respiro regolare.

Becky fu invasa da un vortice di sensazioni che variavano dall’imbarazzo, alla tenerezza.

Cautamente si avvicinò al letto,poggiando un ginocchio sul materasso.

Scosse leggermente una spalla del ragazzo,ricevendo in risposta un mugolio indecifrabile.

-Ancora cinque minuti mamma..- mormorò il ragazzo,afferrando Becky per il collo e facendola finire sotto di lui,spalmandosi sul suo petto.

Le guance della ragazza passarono dal colore chiaro della sua pelle,al bordeaux.

Chiuse gli occhi per qualche secondo, inalando completamente il meraviglioso profumo di fresco emanato dall’insegnante,sentendo la testa girarle.

-Pro..professore- balbettò,osservandolo mentre dormiva beatamente sopra di lei.

Il ragazzo non dava segni di vita così la mora,schiarendosi la voce lo richiamò.

-Signor Tomlinson- urlò per la terza volta,ricevendo finalmente risposta.

Il ragazzo sobbalzò,alzando la testa di scatto e osservandosi intorno confuso.

-Qui sotto..- balbettò Becky,appoggiando le sue mani piccole sul suo petto scoperto.

-Signorina Pirce?- domandò confuso,non smuovendosi dall’imbarazzante posizione.

I loro nasi si toccavano impercettibilmente,i respiri si mischiavano e le ginocchi si scontravano.

-Signorina Pirce- ripetette più convinto,mentre un sorriso che conteneva tracie di malizia  gli increspava le labbra sottili.

-Le dispiacerebbe spostarsi?-domandò cortesemente la mora,alzando le sopracciglia.

-Se proprio devo- scherzò Louis,alzandosi di malavoglia dal corpo caldo della ragazza.

Le porse una mano,aiutandola ad alzarsi dal suo letto.

-Come mai mi ha svegliato?- domandò Louis,avviandosi verso l’armadio.

-Mi perdoni,ho pensato che avremmo potuto fare qualcosa visto che c’è il sole,magari uscire,o fare una passeggiata,o restare semplicemente a casa..ma magari lei voleva dormire e io non avrei dovuto svegliar- Becky si zittì quando l’indice affusolato del professore si posò sulle sue labbra umide.

-E’ proprio una bella idea- le sussurrò sorridente l’insegnante.

Becky ricambiò il sorriso,saltellando verso la finestra della camera –Guardi,guardi che bel sole!- squittì eccitata,indicando l’enorme sfera gialla nel cielo.

Louis trattenne una risata,annuendo.

-Potremmo andare al lago..- propose.

-Al lago?- domandò perplessa la ragazza.

-Si al lago,vado a vestirmi..dovrebbe farlo anche lei-  sorrise il ragazzo,percorrendo con lo sguardo le gambe nude lasciate scoperte dalla maglietta slabbrata della ragazza.

Mentre le guance della sua alunna si tingevano adorabilmente di rosso,si recò verso il bagno, imponendosi di calmare i suoi ormoni.

 

 

-Che buon profumino- Becky sorrise,sentendo la voce allegra del professore alle sue spalle.

Corrucciò la fronte,concentrandosi nel togliere i muffin dal forno senza far prendere fuoco a tutta la casa.

Sorridendo soddisfatta posizionò il piatto in mezzo al tavolo,aspettando che l’insegnante dicesse qualcosa.

La fissava,fermo sulla soglia della porta della cucina con le sopracciglia alzate.

-Li provi!- lo incitò,indicando i dolcetti fumanti.

-Posso fidarmi?- chiese il ragazzo divertito.

Becky sbuffò,tuffandosi sulla sua sedia e afferrandone uno.

Louis sorrise,mordendo un muffin.

-Accettabili- commentò alzando il mento con fare da snob,mentre Becky lo osservava divertita.

Il professore afferrò la bottiglia del latte,riempiendo il suo bicchiere e quello della mora fino all’orlo.

-Sbrighiamoci,dobbiamo passare a fare delle compere prima di andare al lago- annunciò continuando a mangiare la sua colazione.

 

 

Louis parcheggiò l’auto ai confini della strada,invitando la sua alunna a scendere.

Aprì il cofano,prendendo tutto ciò che aveva portato da casa.

-Lasci portare qualcosa anche a me- la ragazza gli rubò un sacchetto dalle mani,e assieme si avviarono per il viale del lago.

Camminarono per qualche minuto,fino a che il ragazzo si fermò sotto un’enorme quercia.

-Va bene qui?- domandò osservando l’ombra creata dalla chioma dell’albero.

Becky annuì,continuando ad ammirare incantata le meravigliose acque del lago.

Louis la osservò mentre era distratta nell’ammirare la distesa d’acqua.

Il viso illuminato dai raggi del sole,ciuffi di capelli le svolazzavano sulle spalle e nonostante sapesse che non doveva fare pensieri del genere, Louis la trovava estremamente irresistibile.

Scosse la testa,come a cacciare via quelle riflessioni e aprì la coperta a quadri,distendendola esattamente sotto la quercia.

Si voltò,sentendo i passi leggeri della ragazza allontanarsi e schiacciare le foglie secche sotto i suoi piedi.

Becky camminò verso il lago,salendo sul molo in legno.

Si slacciò velocemente le scarpe e si arrotolò il jeans fino al ginocchio,prima di sedersi all’estremità del ponte e immergere i piedi nel lago.

L’acqua era gelata,come era giusto che fosse visto che si trovavano in febbraio inoltrato.

Becky sentì dei brividi percorrerle tutto il corpo,in attesa che si abituasse alla temperatura.

Alzò il viso verso il cielo,lasciando che  i raggi del sole la scaldassero.

-Così le verrà una polmonite- la ragazza sussultò,sentendo il respiro caldo del professore solleticarle il collo.

Si voltò appena,notando il ragazzo accovacciato su se stesso.

Sentiva perfettamente le ginocchia che toccavano la sua schiena e il viso appoggiarsi sulla sua spalla.

-Non mi importa,voglio solo godermi tutto questo- rispose,osservando il riflesso degli alberi sul pelo dell’acqua.

Louis schioccò le labbra,sorridendo malinconicamente –Importa a me,io do tanto peso alle conseguenze- sussurrò,alludendo alla loro situazione.

Era inutile negarlo,entrambi erano attratti l’uno dall’altro,e anche se ammetterlo avrebbe reso tutto più difficile,nessuno dei due voleva continuare a mentire a se stesso.

-Forse ogni tanto,non si dovrebbe pensare,bensì agire..fregandosene di quello che succederà dopo- rispose Becky,abbassando lo sguardo sui suoi piedi che si muovevano leggeri tra le acque.

Louis appoggiò il naso sotto l’orecchio della mora,ispirando a pieno il suo profumo dolce.

Portò le mani sui  fianchi della ragazza,e quando le sue dita esili si strinsero sulle sue,si sentì inspiegabilmente..completo.

Uno stormo di oche starnazzò nel cielo,cadendo in picchiata verso il lago e posandosi sul pelo dell’acqua.

Lousi ritornò in se,e racimolando tutto l’autocontrollo che possedeva,si alzò dalla sua posizione,ritornando sotto la sua quercia.

-Non viene a mangiare?- urlò sedendosi sulla coperta.

Becky sospirò,prima di alzarsi e correre verso di lui.

 

Le note di ‘Wonderwall’ degli Oasis provenienti dalla piccola radio che Louis aveva portato da casa,spezzavano il velo di silenzio che avvolgeva quel luogo,assieme al cinguettio degli uccelli e lo starnazzare delle oche.

I due ragazzi erano stesi sulla coperta uno vicino all’altro,lasciando che il sole li riscaldasse.

Becky aveva gli occhi chiusi e in quel momento,lasciandosi cullare dalla melodia,pensava che non sarebbe voluta stare da nessun’altra parte.

Louis aveva il mento appoggiato sul palmo della mano,e con l’altra attorcigliava tra di loro i capelli profumati della ragazza.

-Sono quasi le cinque,tra non molto farà buio..dovremmo tornare- constatò il ragazzo,controllando l’orario dal suo orologio da polso.

-Vorrei rimanere in questo posto per tutto il resto della mia vita- sussurrò la mora,voltandosi di lato verso l’insegnante.

‘Anche io vorrei rimanere per il resto della mia vita steso al tuo fianco’ pensò Louis accarezzando una guancia della ragazza.

Becky chiuse gli occhi,piegando la testa in direzione di quel tocco piacevole.

-Forza,dobbiamo andare- ripetè Louis alzandosi e porgendo la mano alla ragazza,che sbuffando la afferrò.

Riposero tutto nel cofano dell’auto,partendo verso casa.

-Sono stanchissima- sbadigliò Becky,stiracchiandosi sul seggiolino.

-Già- rispose Louis prima di sentire uno strano borbottio provenire dal motore dell’auto.

-Che succede?- domandò preoccupata la ragazza.

-E’ tutto apposto,deve essere il motore che si è surriscaldato- cercò di calmarla Louis,sperando che fosse davvero così.

Quando la macchina si fermò nel bel mezzo della campagna deserta,capirono entrambi che in realtà nulla era apposto.

 

 

Okay,devo mantenere la calma.

UNA RAGAZZA HA SEGNALATO QUESTA STORIA DA METTERE TRA LE SCELTE !

Dxcfvgbjdepoqlerwkpoqlofr

Sono davvero felicissima,non immaginate quanto significhi questo per me

anche se credo che sia inutile farlo,visto

che ci sono così tante altre ff più belle che meritano quel posto.

Passiamo al capitolo.

Si piacciono,lo hanno capito entrambi,si piacciono!

Sono così fvgbhnjgvb cuccioli.

Nel prossimo capitolo,ooooh nel prossimo capitolo..

Ho già una mezza idea di cosa succederà.

E fidatevi,vi piacerà.

Ho appena cominciato una ff nuova di zecca e boh la amo già.

Mi farebbe davvero piacere se passaste a dargli un’occhiata uu

Vi lascio il link:

-Fight for your freedom.

Mi raccomando, recensite.

Sono così curiosa di sapere cosa pensate di questo capitolo fvgbh.

Grazie per le recensioni del capitolo successivo,siete tutte meravigliose.

Un ultima cosa,grazie a  @Infinitjve per il fantastico banner.

Much Love

Anto.

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