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Autore: micchan91    14/03/2013    7 recensioni
TakuRan (Attenzione: in questa fan fiction Shindou e Kirino non sono migliori amici e non si conoscono. Nessuno dei due frequenta la Raimon!)
Cammino lentamente nel corridoio semi buio, sto cercando di fare meno rumore possibile per non farmi scoprire dalle persone che mi stanno disperatamente cercando. Le lacrime continuano a rigarmi il viso e saltuariamente qualche singhiozzo esce dalle mie labbra sfuggendo al mio controllo, perchè questa vita doveva capitare a me? Mi chiamo Shindou Takuto e sono il figlio dell'uomo più ricco del paese. Ora voi vi chiederete: cosa c'è di male in questo? E io vi risponderò semplicemente dicendovi: nulla, se non avete un briciolo di aspettative nella vostra vita!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed ecco l'attesissimo (?) ultimo capitolo! (ç_ç)

 

La mattina seguente mi alzo alle 7:00 e schizzo fuori dal letto, indosso un paio di pantaloni della tuta e una felpa che ho acquistato giorni fa e mi fiondo di corsa fuori casa. Inizio a correre guardando la mappa stampata l'altro ieri in un internet point e cerco di fare il più velocemente possibile, dopo quest' ultima cosa potrò finalmente passare a prendere Kirino e regalargli la felicità che ha aspettato per tanto tempo, anzi, che abbiamo aspettato da tanto! Arrivo a destinazione dopo una mezz'oretta di corsa e quando arrivo ho il fiatone, per fortuna al collegio ci facevano fare anche attività fisica così la mia resistenza è leggermente aumentata. Osservo l'insegna gialla e sorrido per poi entrare velocemente nell'agenzia

< Salve > dico e subito una signorina elegante mi si avvicina

< Buon giorno, desidera qualcosa? > mi chiede ed io le sorrido

< Si, avrei bisogno comprare un appartamento nella zona di Osaka il più presto possibile > dico deciso e lei sembra avere un momento di perplessità

< Non è un po' troppo giovane? > mi chiede

< Sono maggiorenne, ho un lavoro e abbastanza soldi da parte. Se però per lei questo non è sufficente credo che mi rivolgerò ad un altra agenzia > dico piccato e faccio per andarmene

< No aspetti, mi scusi è che non sembra maggiorenne...> si scusa lei diventando più rossa di un peperone, poi ci accomodiamo ad una scrivania e lei inizia a mostrarmi le varie possibilità della zona, sono tutte molto belle

< Ci vivrà da solo? > mi chiede

< No, con un altra persona > così lei scarta alcune possibilità, alla fine mi mostra un appartamento di cui mi innamoro, la mia mente mi proietta immediatamente lì con Kirino

< Voglio questo! > dico convinto e lei mi sorride radiosa, molto probabilmente perchè è uno degli appartamenti più costosi che mi ha fatto vedere

< Bene, per quando vuole vederlo? > mi chiede

< Io oggi stesso sarò lì, alloggerò in un albergo quindi direi il prima possibile! > dico e ci mettiamo daccordo nel vederlo tra tre giorni. Dopo averle lasciato il mio numero e tutto il necessario corro nuovamente a casa, all'ingresso incontro mia madre, ma non la degno nemmeno di un saluto correndo in camera mia, prendo il cordless e compongo un numero che mi ero scritto su un foglietto e intanto svuoto l'armadio iniziando a lanciare i miei vestiti nelle varie valige

< Salve vorrei prenotare una stanza matrimoniale per sei giorni a partire da stasera, è possibile? > chiedo e prenoto la stanza più costosa usando il mio fondo studi, nel quale sono rimasti parecchi soldi, viva la maggiore età e la possibilità di potersi gestire i propri soldi!

< La ringrazio > dico e attacco, poi recupero le ultime cose e compongo un altro numero

< Salve mi servirebbe un taxi > e do il mio indirizzo, poi esco dalla camera e chiamo alcuni domestici

< Mi dareste una mano con le valige per favore? > gli dico e porto all'ingresso tutti i miei bagagli, quando arriva il taxi ce li carico sopra e mi volto verso mia madre che continua ad osservarmi con aria persa

< Addio mamma, ti farò avere mie notizie > le dico e monto sul taxi, poi porgo un foglietto con l'indirizzo al conducente e partiamo, io non riesco ad impedirmi di sorridere radioso. Dopo quarantacinque minuti siamo a destinazione

< Mi aspetti quì > dico al conducente che si parcheggia e mi aspetta, anche lui è parecchio felice visto che lo sto pagando profumatamente, questa è l'unica volta che sono veramente felice di essere nato in una famiglia straricca. Scendo dal taxi e mi guardo in giro adocchiando immediatamente la mia meta, a grandi passi raggiungo un ristorante all'angolo ed entro, subito riconosco il suo profilo e mi vengono le lacrime agli occhi per la felicità. Kirino è girato di schiena e sta prendendo l'ordinazione ad un tavolo, indossa la classica divisa da cameriere e tiene i capelli legati in una coda alta e laterale, io mi mordo un labbro per non urlare e mi avvicino velocemente a lui. Quando nell'entrare ho fatto trillare i campanellini della porta lui non si è girato, ma ha urlato < Salve, un momento e sono da lei > e la sua voce è così matura. Percorro i pochi metri che mi distanziano da lui e mettendogli una mano sulla spalla lo giro con forza facendolo sobbalzare. Quando mi riconosce lo vedo spalancare gli occhi e sorridermi felice

< Shindou! > urla gettandomisi al collo, io lo stringo forte a me sotto gli occhi perplessi della coppia seduta al tavolo davanti a noi

< Sei tornato....> mi sussurra ed io gli poggio una mano sul mento facendogli alzare la testa e lo bacio con passione, lui ricambia mettendomi una mano nei capelli, quando ci stacchiamo abbiamo entrambi le lacrime agli occhi

< Emh, scusatemi > dice Kirino alla coppia che adesso ci sta sorridendo comprensiva

< Tu ora vieni con me! > gli dico e lui ridacchia

< Sto lavorando > mi dice ed io scuoto la testa

< Non più, da oggi in poi ci penserò io a te! > gli dico serio, poi lo afferro per un polso e chiamo ad alta voce il direttore, Kirino mi guarda sconvolto

< Che succede? > un uomo di mezza età esce da una stanza

< Mi dispiace crearle un disagio proprio adesso, ma questo ragazzo viene via con me e non tornerà più a lavorare quì. Mi scuso e arrivederci > gli dico e dopo aver sfilato il grembiule al mio compagno lo poso sul bancone e me lo trascino via senza dare la possibilità di replicare, non ho intenzione di farmi fermare da niente e da nessuno.

< Shindou ma sei impazzito? > mi chiede lui ridendo, ma come quando gli avevo proposto di scappare non si tira indietro, io gli sorrido radioso e torno a baciarlo, quanto mi era mancata questa sensazione!

< Sali in macchina, ti spiegherò tutto nel viaggio > gli dico e lui entra nel taxi. Nel viaggio fino alla stazione gli racconto del mio piano e lui si posa una mano sulla bocca piangendo silenziosamente di felicità

< Verrai con me vero? > gli chiedo alla fine e lui annuisce convinto

< Però non ho niente con me...> mi dice osservandosi la divisa da cameriere

< Ho già pensato a tutto io, i tuoi zii hanno già preparato i tuoi bagagli ed ho mandato qualcuno a prenderli, li spediranno all'hotel oggi stesso. Ho anche già avvertito i tuoi genitori. È tutto sistemato! > gli dico e lui mi abbraccia forte

< Ti amo Takuto > mi ha chiamato per nome! Gli sorrido radioso e sento che non potrebbe essere tutto più perfetto di così. Arriviamo alla stazione, pago il tassista, facciamo i biglietti e carichiamo i bagagli sul treno per poi andare a prendere posto nella nostra carrozza. Per tutto il tempo non facciamo altro che parlare, ci raccontiamo di come abbiamo passato questi anni e di cosa abbiamo fatto, delle nostre emozioni e di quanto l'uno sia mancato all'altro. Alla fine le sette ore di viaggio passano in un soffio e quando arriviamo a destinazione scendiamo dal treno tenendoci per mano. Chiamo un altro taxi e arriviamo in hotel una ventina di minuti dopo, subito andiamo in camera ed io guardo l'orologio

< Io devo andare alla scuola per firmare i fogli per iniziare il lavoro. Tu aspettami quì e riposati > dico a Kirino e lui annuisce stampandomi un altro bacio, non vorrei lasciarlo ma devo assolutamente andare a scuola altrimenti il nostro futuro insieme non potrà iniziare. Corro a scuola, ho preso la stanza d'hotel molto vicina al posto di lavoro così faccio presto. Lì incontro il signor Nishimura e firmo tutti i moduli parlando con gli altri professori, mi fanno fare un giro veloce della scuola e mi propongono di cenare insieme così da potermi illuminare su tutto il resto, io declino l'offerta

< Scusatemi, ma stasera ho una cosa importante da fare > gli dico e dopo essermi congedato corro nuovamente verso l'hotel. In stanza trovo Kirino addormentato sul letto matrimoniale, addosso ha solo una t-shirt bianca e le mutande, mi avvicino a lui senza fare rumore e gli stampo un bacio sulla fronte, lui subito apre gli occhi e mi sorride

< Sei tornato > mi sussurra e mi attira a lui abbracciandomi forte, subito iniziamo a baciarci ed io lo stringo possessivamente a me come per paura di perderlo nuovamente, finalmente lo ho di nuovo al mio fianco e non mi sembra vero!

< Mi sei mancato così tanto > gli dico e lui mi accarezza una guancia

< Anche tu > e le mie mani iniziano ad accarezzargli i fianchi da sotto la maglietta, lui socchiude la bocca e i suoi occhi immediatamente si riempiono di desiderio. Mi sorride dolcemente mentre mi attira nuovamente in un bacio facendomi cadere sopra di lui, immediatamente vado ad accarezzargli le cosce con le mani e gli tiro via la maglietta, lui tira la testa all'indietro ridacchiando felice quando io gli stampo dei baci sulla pancia sorridendo a mia volta

< Ora sei tutto mio > gli dico divertito e lui mi accarezza la testa affondando le dita nei miei ricci che con gli anni si sono fatti ancora più ribelli. Inizio a baciargli ogni centimetro di pelle mentre con le mani gli abbasso i boxer lasciandolo totalmente nudo e con le dita vado velocemente a prepararlo, anche se adesso non c'è rischio che qualcuno ci scopra il vizio di essere veloce nella preparazione mi è rimasto, così che arrivato fino a tre dita le tengo solo per pochi secondi e immediatamente le sfilo. Mi spoglio velocemente e torno poi a sdraiarmi su di lui baciandolo con passione, Kirino intreccia le sue gambe dietro al mio sedere ed io inizio ad entrare lentamente dentro di lui poggiando la mia fronte sulla sua. Mi ero scordato di quanto fosse meraviglioso sentire il suo corpo nudo contro il mio, sentire i suoi gemiti, le sue mani che mi stringono e le sue labbra che catturano ogni mio verso. Inizio a muovermi lentamente beandomi di ogni singola sensazione che il corpo del mio compagno mi sta dando e i nostri occhi si perdono in quelli dell'altro senza mai smettere di sorriderci. Dopo qualche minuto inizio a dare spinte sempre più vigorose facendolo gemere forte ed arriviamo velocemente al culmine stringendoci forte. Stanchi del viaggio e delle emozioni della giornata crolliamo entrambi in un sonno profondo senza nemmeno cenare.

Due giorni dopo il mio arrivo, dopo essere andato a scuola per tenere la mia prima lezione, che è stata un successone nonostante avessi il cuore che batteva a mille per l'agitazione, torno all'albergo e faccio vestire Kirino.

< Dove andiamo? > mi chiede sorridendo

< E' una sorpresa > gli rispondo facendogli l'occhiolino, poi lo prendo per mano e ci avviamo verso quella che sarà, spero, la nostra futura casa. L'appartamento è molto grande, ma niente di esagerato, fa parte di un palazzo con pochi inquilini ed ha un bel giardino sul retro. Kirino lo guarda con gli occhi che gli brillano e continua a sussurrare "wow" ogni due secondi e io gli sorrido felice, poi veniamo raggiunti da una donna

< Lei dev'essere il signor Shindou, ha deciso se l'appartamento è di suo gradimento? > mi chiede e Kirino mi guarda con gli occhi spalancati

< Ti piace? > gli chiedo piano e lui annuisce senza riuscire a parlare

< Takuto è stupendo, ma come faremo a permettercelo? > mi chiede piano

< Ho un bel po' di soldi da parte. Mio padre mi avrà pure congelato il fondo fiduciario, ma io non sono così stupido ed ho prelevato una cospicua sommetta per passarla in un conto mio prima che lui mi togliesse tutto > dico ridacchiando e lui spalanca ancora di più gli occhi

< Comunque se ti piace lo prendiamo, è il mio regalo di compleanno e di anniversario per te...un po' in ritardo però....auguri > gli dico e lui mi si getta al collo baciandomi felice

< Grazie > mi dice ormai sull'orlo delle lacrime, io lo stringo forte a me e gli accarezzo la schiena

< Lo prendo > dico alla signorina e andiamo in una stanza per firmare i vari fogli. Dopo nemmeno tre giorni la mia vita in quel bellissimo appartamento con la persona che amo può avere inizio.

E' passato un anno da quando ho lasciato casa mia e da figlio dell'uomo più ricco del paese sono diventato un semplice insegnante di pianoforte con un reddito medio. Campo solo con quello visto che mio padre mi ha chiuso il fondo fiduciario pochi giorni dopo che me ne sono andato, ma poco importa, io vivo alla grande e poi c'è anche lo stipendio del mio fidanzato che lavora part-time in un bar. Insieme siamo felici e ci amiamo intensamente ogni giorno della nostra vita.

< Bene ragazzi la lezione per oggi è finita. Mi raccomando per domani studiatevi gli spartiti che vi ho assegnato > sono le 18:30 e finalmente l'ultima lezione è finita. Dopo aver raccolto velocemente le mie cose ed aver salutato i miei colleghi e il signor Nishimura mi avvio di corsa verso casa. Apro il cancello e la porta di casa e non appena metto piede nell'ingresso un buonissimo odore di cibo mi invade le narici, poso la borsa sul tavolo all'ingresso e mi avvio verso la cucina fermandomi sulla porta. Kirino è ai fornelli e sta canticchiando allegramente, senza farmi sentire mi avvicino a lui e gli do una pacca sul sedere facendolo sobbalzare mentre fa il suo classico urletto molto poco maschile facendomi ridacchiare

< Takuto! Niente tu sei l'unico che riesce a farmi prendere questi colpi! > ridacchia mettendosi una mano sul cuore, poi mi tira per il colletto della camicia e mi bacia appassionatamente

< Ti ho cucinato il tuo piatto preferito > mi informa facendomi l'occhiolino ed io corro a sedermi a tavola aspettando che lui mi porti la cena, stasera lo ringrazierò a modo mio per questa sua premura....

Mi chiamo Shindou Takuto, ho diciannove anni e sono il figlio dell'uomo più ricco del paese. Ora voi vi chiederete: cosa c'è di male in questo? Ed io vi risponderò semplicemente dicendovi: nulla, perchè adesso sono finalmente libero da lui e la mia vita insieme alla persona che amo non potrebbe essere più perfetta di così.

 

 

Angolino dell'autrice

Eeeeeeeee è finita! Se devo essere sincera mi dispiace un po', questa è la mia fan fiction preferita ed è quella che mi è piaciuto scrivere più di tutte! Adoravo mettermi a fantasticare sulla storia per continuare i capitoli...ma nulla è eterno! (che filosofa da quattro spiccioli U_U)

Comunque io ringrazio di cuore tutti quelli che l'hanno seguita dall'inizio alla fine, chi ha recensito e chi no e spero con tutto il cuore che via sia piaciuta tanto quanto è piaciuta a me ^_^

( micchan viene presa da un attacco di depressione e non vuole far finire quì la fan fiction... posso scrivere di loro fino a che non hanno novanta anni? Magari posso fargli adottare qualche centinaio di bambini e scrivere della loro vita...buhuuu non mi va di finirla quììììì ç_ç )

E con la camicia di forza della neuro micchan vi saluta e vi da appuntamento alla prossima fan fiction! ebbene si, tornerò all'attacco buhahahhaahaha (la neuro la porta via a sirene spiegate..)

Bacio <3

 

e anche Kirino e Shindou da grandi vi salutano <3


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