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Autore: gigaro_oned    15/03/2013    1 recensioni
Sophie. Questa ragazza scapperà dalla realtà, per andare nel mondo dei sogni, grazie al suo migliore amico.
Genere: Comico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai dai raggi di luce, che provenivano dalla serranda mezza rotta della mia camera. Mi rigirai tra le coperte, e mi sgranchii la schiena. Mi sedetti sul letto, mettendo i piedi sul pavimento freddo. Mi alzai e mi diressi in bagno, mi sciacquai la faccia, lavai i denti e scesi le scale, per andare in cucina.
Mentre scendevo l’ultimo scalino, sentii dei rumori. Impossibile, vivo da sola.
Presi, un ombrello che si trovava lì vicino e furtivamente andai a vedere chi c’era. Feci un bel respiro ed entrai nella sala. Vedendo la scena mi veniva da ridere: Niall, tutto sporco di farina che preparava una torta. Mi guardò e sorrise.
“Buongiorno principessa..” mi guardò e poi finì la frase “..minacciosa con un ombrello in mano” disse ridendo, venendomi ad abbracciare.
“No, Niall sei tutto sporco” dissi incominciando a correre per tutta casa con lui dietro che mi seguiva. Mi buttai sul divano e mi nascosi tra i cuscini.
“Chissà dov’è..” disse buttandosi letteralmente sopra di me.
“Piccolo balenotto, levati!” dissi ridendo anche io.
“Agli ordini, madame. Allora per la colazione le ho preparato una torta, vuole andare a mangiarla?” mi disse, imitando un magiordomo.
“Se non è avvelenata, con piacere.”
“Simpatica la signorina” disse andando verso la cucina.
Aprimmo la porta e una nuvola di fumo nero ci soprassalì.
“Okay Sophie, niente torta. Si va al bar!” disse prendendo la torta da dentro il forno, per poi buttarla dentro la pattumiera.
 
**

“Due cappuccini e due cornetti con la crema, grazie” chiese Niall gentilmente alla cassiera dietro il bancone.
“Questa volta pago io” dissi mettendo i soldi sul bancone.
“Non se ne parla, o pago io o.. pago io” disse facendomi l’occhiolino.
“Aspetta, fammici pensare.. no! Fammi pagare a me e chiudiamo la discussione” dissi rimettendo di nuovo i soldi sul banco, che poco prima Niall mi aveva ridato.
“Solo perché sei testarda” disse, mettendomi un braccio attorno alle spalle.
“Si Horan, contaci.”
Mangiammo i nostri fantastici cornetti e poi ci andammo a fare una passeggiata per il parco.
“Allora Sophie, mi vuoi spiegare bene cosa è successo?” disse mettendosi davanti a me, bloccandomi la strada. Sapevo sarebbe arrivato il momento di raccontarlo a qualcuno.
“Non è semplice da dire per me.. se ci ripenso.. Dio” una lacrima incominciò a scendere, dando il via alle altre. E continuai “..non ce la faccio più. La mia vita fa schifo, ora tu mi dirai come mai, ma è così. Ogni volta qualcuno mi deve criticare, da piccola perché ero in carne, poi mi hanno criticata perché all’età di dodici anni, giocavo ancora con le bambole, poi quando mi sono messa l’apperec..” non mi lasciò finire, che mi abbracciò.
“Non dire così, sei perfetta ora, non hai nulla da ridirti” mi disse accarezzandomi una guancia.
Mi squillò il cellulare, era arrivato un messaggio. Era lui, Zayn, il mio ‘ragazzo’.
‘ti aspetto a casa mia, sono abbastanza nervoso, vieni subito!’
Ecco questo era il contenuto del messaggio, ma già avevo capito cosa voleva fare, lo conosco come le mie tasche.
“Emh, Niall mi dispiace ma devo andare..”
“Perché?” mi chiese confuso.
“Devo andare da Zayn” dissi grattandomi una nuca.
“Sophie, lo sai che non ti fa bene andare da lui, ti piace davvero quello che ti fa? Se solo ci penso mi viene da spaccare tutto!” disse tirando una calcio su una panchina che si trovava vicino a noi.
“Lo so, ma ho paura.. ci sentiamo” dissi andandomene.
 
**

Suonai e mi venne ad aprire. Neanche un ciao, che mi prese per il polso e mi butto sul divano, si posizionò sopra di me e incominciò a baciarmi con foga, mi slacciò i pantaloni e me li tolse, così come la maglietta. Si spogliò anche lui, dopo poco entrò in me velocemente, spinte veloci e decise.
“Zayn, basta!” dissi quasi senza fiato.
Continuò senza nemmeno ascoltarmi.
“Zayn, cazzo, fermati”
Questa volta mi ascoltò, stranamente. Si rimise i pantaloni e si accese una sigaretta, intanto andai in bagno per rivestirmi e sinceramente avevo paura di ritornare in soggiorno.
Aprii lentamente la porta, e camminai lungo il corridoio. Fino qua, non c’era traccia di lui, ma mai dire mai. Così fu, me lo ritrovai faccia a faccia, e diciamo che era piuttosto arrabbiato.
“Cosa è successo?” gli chiesi preoccupata.
“Sei uscita di nuovo con quell’altro, vero?!” disse per poi tirarmi uno schiaffo dritto sulla guancia.
“Niall, è il mio migliore amico” risposi mettendo la mano sul punto colpito.
“Non mi interessa, tu non lo devi vedere più..” disse dandomi ancora uno schiaffo e andandosi a buttare sul divano. E continuò “..ora puoi andare!”
Non so da dove mi uscì tutta questa sicurezza, ma aprii la porta di casa e prima di andarmene gli dissi soddisfatta “vaffanculo!”.



















Spero davvero che vi sia piaciuto, per favore fate qualche recensione, voglio sapere se vi piace o no, grazie ancora. 
  
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