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Autore: _NAO 94    15/03/2013    3 recensioni
E se dalla guerra nascesse l'amore?
Quello strano e coinvolgente amore che ti porta quasi alla follia,che è come droga,da cui non puoi scappare,quell'amore di cui non puoi fare a meno...
La guerra è imminente:il momento di simulare è finito,ognuno ha deciso da che parte stare.
Anche chi sembrava essere perduto nel lato oscuro ha deciso di passare dal giusto.
Se tra il bene e il male si mettesse di mezzo Lei?
Se nascesse quello strano e folle amore grazie a Lei?
Se Lei riuscisse ad entrare nel cuore di tutti,stregandone uno e uno soltanto,il più difficile?
Se quegli occhi di ghiaccio si perdessero per sempre in quelli di Lei?
Se quello Strano Amore salvasse la guerra?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Mangiamorte, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Che cosa stavo facendo?n°9
8.Touchè


- Ginny credo che su di te sia un pugno in un occhio questo colore.- mormorò semplicemente Hermione cercando di non offendere l'amica.
- Lo so!- esclamò la rossa - però mi piace così tanto, accidenti ai miei capelli!- terminò lasciando cadere sul letto un lungo vestito arancione.
L'arancione con i capelli di Ginny Weasley non andava per niente d'accordo!
- Di chi è la festa?- domandò Naomi seduta sul tappeto davanti al letto di Ginny con la schiena appoggiata contro uno dei bauli da viaggio, le ginocchia portate al petto e con un certo senso di disagio che riusciva a stento a nascondere.
Erano lì da quasi un'ora ormai!
Dovevano prepararsi per quella dannata festa, e Naomi si sentiva di troppo e sconosciuta a tutti quei discorsi e sfilate sui vestiti!
- Un gruppo di ragazzi ogni tanto organizzano qualche festa per la scuola, ma nessun evento speciale.- replicò Ginny come se sapesse questo e molto altro sull'argomento.
Infondo lei era più che informata sugli eventi clandestini extra scolastici.
Naomi annuì appena, e prima che qualcun'altra potesse aprire bocca nella stanza entrarono con grande fretta Lavanda Brown e Calì Patil.
Erano agitate si vedeva lontano un miglio!
- Ginny ti prego vieni, abbiamo bisogno di te!- esclamò sfiorando l'acuto massimo Lavanda.
- Cos'è successo?- domandò Ginny avvicinandosi alle nuove arrivate.
- Padma ha usato un incantesimo per farsi delle ciocche rosse, ed ora continuano a spuntarle rametti di pomodoro sui capelli!- rispose Calì toccandosi i capelli come se li avesse lei i pomodori che ci crescevano sopra.
Ginny sbuffò appena e rivolgendo un veloce sguardo significativo a Naomi ed Hermione seguì le due Grifondoro.
- Basterebbe un semplice "Finitem Incantatem", no?- domandò Naomi con l'ironia sprizzante da ogni virgola della sua frase.
Hermione ridacchiò scuotendo il capo mentre si avvicinava alla castana.
- Probabile, ma dubito che ci abbiano provato, si saranno fatte prendere dal panico.- ipotizzò Hermione facendo spallucce. - Comunque!Sei contenta per questa sera?- domandò con un grande sorriso.
- Sì.- rispose Naomi annuendo appena.
- Sai, con Blaise è iniziato tutto da una festa come questa.- ricordò Hermione con sguardo assorto.
- Davvero?-
- Sì.- confermò Hermione annuendo energicamente-io non volevo andarci, ma Ginny mi ci ha portato di forza. Ero lì a farmi gli affari miei, quando Blaise Zabini mi ha invitato a ballare. Ho subito pensato fosse un qualche scherzo da parte dei Serpeverde, infatti ricordo di averlo insultato per bene, ma lui non si è smosso di una virgola si era messo in testa di ballare con me e infine ce l'ha fatta.- spiegò lei con un sorriso sornione nel ricordare quel particolare evento.
Sospirò appena tornando nel presente senza smettere di sorridere.
- Poi da cosa nasce cosa e beh, eccoci qua!- terminò raggiante.
- State davvero bene insieme.- concesse Naomi con sincerità e un sorriso che lasciava trasparire un'ombra di nostalgia forse.
Blaise ed Hermione erano una coppia speciale, ormai lo aveva capito.
Una Grifondoro e un Serpeverde insieme avevano scandalizzato e meravigliato un pò tutti, in particolare il fatto che il Serpeverde in questione fosse Zabini il braccio destro di Malfoy e che la Grifondoro fosse Hermione Grenger, la migliore amica di Potter.
Insomma una coppia che aveva fatto parlare!
Lei però al di fuori delle fazioni vedeva solo un amore sincero e tenero. Loro due erano dolci e teneri, e un amore del genere lo avrebbe desiderato lei qualche anno prima, ma il tempo aveva subito chiarito che evidentemente non lo avrebbe mai avuto, non con Dorian, non con il ragazzo che credeva di amare.
Hermione aveva notato quel lieve cambiamento di umore della Serpe e quella nota nostalgica nelle sue parole, ma prima che potesse chiederle spiegazioni Ginny riemerse dalla porta con in viso un'espressione rassegnata.
- Tutto ok?- domandò Hermione.
- Sì, tranquilla. Quell'oca di Lavanda aveva sbagliato incantesimo.- minimizzò lei - ma tornando a noi! Sapete già cosa mettere?-

Le due scossero il capo in risposta e Ginny non poteva chiedere di meglio: aveva carta bianca su entrambe.
Fece subito alzare Hermione e la squadrò per qualche minuto con aria pensierosa.
- Ci sono!- esclamò infine raggiante catapultandosi nel proprio guardaroba.
Ne riemerse con un mini abitino nero e bianco: era inevitabilmente corto formato da una sorta di top che lasciava le spalle scoperte ed evidenziava le forme del seno e il punto vita grazie alla fasciatura nera che staccava dalla gonna bianca e vaporosa. La gonna bianca era decorata dalle rouge , che conferivano un maggiore effetto gonfio e vaporoso,ed erano seguite da ricami di nero. I particolari del top erano i decori in tessuto trasparente-nero sulla base bianca che richiamava il colore della gonna. Era un vestito basato tutto sui contrasti tra nero e bianco e attillato e vaporoso rispettivamente del top e della gonna.
- Provalo!Se ti sta stretto fai qualche incantesimo, ma la nostra taglia e all'incirca quella!- disse ammiccando Ginny lasciando nelle mani della riccia il vestito.
- Grazie Gin, vado a prendere una cosa, arrivo subito!- esclamò uscendo dalla camera da letto della rossa.
La prossima cavia sarebbe stata Naomi, e non aveva alcuna via di scampo, l'occhio critico di Ginny la stava squadrando già da quando Hermione era uscita dalla stanza.
- Non saprei...- commentava assumendo espressioni tanto concentrate da risultare buffe. - Anzi! Ho trovato!- esclamò dandosi un lieve buffetto sulla fronte.
 Ritornò al suo armadio cercando tra i mille vestiti appesi, facendo scorrere le grucce freneticamente.
 Ne estrasse un abito tutto nero a tubetto, fasciato all'ennesima potenza e lo mostrò alla serpe.
- E' corto..e attillato.- provò ad opporsi Naomi guardandolo con aria critica.
Era molto corto effettivamente, ma per Ginny quello non era niente.
- E quindi? Hai un bel corpo, direi che è l'ora di mostrarlo!- esclamò lei risoluta spingendola appena verso il bagno - su vai a provartelo!-
- Ginny ma è bucato?- domandò Naomi passando la mano sui fianchi del vestito.
- Non è bucato,è fatto così!Provatelo e basta dai!-
Trascorsero vari minuti, ma Naomi non era ancora uscita, e nel frattempo Hermione era anche tornata indietro portando tra le mani una borsa.
- Guarda le scarpe.- disse tirandole fuori mostrandole alla rossa sdraiata sul letto.
- Wow Herm!Sono perfette!- esclamò ammirandole da più vicino. Erano un paio di zeppe bianche con una sorta di fiorellino fatto a rouge con i ricami neri, sembravano essere fatte apposta da abbinare al vestito.
- Ma Nao?- domandò accorgendosi che la Serpe non era presente all'appello.
- E' in bagno da ormai cinque minuti, le ho dato il vestito da provare.- sbuffò Ginny tornando placidamente alla sua posizione sul letto.
Hermione fece una piccola smorfia avvicinandosi alla porta del bagno a cui bussò lievemente.
- Nao ci sei?-
Naomi non rispose subito. Continuava a rigirare su se stessa per guardare il pezzo di stoffa che le aderiva perfettamente al corpo. Si sentiva strana ad indossare quel vestito.
- Nao?- chiamò nuovamente Hermione.
- Sì...- mormorò distrattamente la serpe.
Prese un bel respiro ed uscì dal bagno lasciandosi guardare dalle due.

- Ma stai benissimo!- esclamò Hermione spalancando gli occhi e sorridendole.
- Avevi dubbi forse? Gliel'ho scelto io!- le diede man forte l'altra con un ghignetto soddisfatto e malizioso in viso. - Di certo farà strage di cuori.- aggiunse ammiccando.
Naomi le rivolse uno sguardo scettico a dire poco e si spostò verso lo specchio per potersi guardare da capo a piede.
- E' corto...- si lamentò spostandosi i capelli dietro le orecchie con un'espressione simile a quella di un giustiziato pronto ad andare al patibolo.
- Ma non è vero!- protestò Ginny sbuffando e lasciando cadere la faccia su uno dei cuscini del proprio letto.
- Nao stai bene, davvero.- confermò Hermione con un sorriso rassicurante.
Naomi ritornò con lo sguardo sulla sua immagine riflessa e analizzò l'insieme accuratamente.
Il vestitino nero la fasciava interamente, era a tubicino le lasciava quindi le spalle del tutto scoperte e una buona scollatura sul seno evidenziato già dal tessuto attillato. Si posava come una seconda pelle sul ventre,sui fianchi e sul bacino arrivandole poco sopra la metà delle cosce. Sui lati del vestito per tutta la sua lunghezza, a decorarlo, c'era del tessuto in pizzo nero che lasciava intravedere la pelle nuda di lei.
Il tutto la straniva e metteva a disagio: aveva fatto scenate enormi per la gonnellina scolastica tagliata poco bene, figuriamoci per un vestito del genere che lasciava il suo corpo  alla mercè di occhi ingordi e attenti! Seppure bello, questo doveva ammetterlo, quel vestito la metteva a disagio come la metteva fuori luogo quell'intera situazione a lei sconosciuta.
- E' strano..- mormorò cercando di esprimere tutto quel suo disagio senza però esporsi troppo.
Hermione tuttavia sembrò capire, probabilmente perchè sapeva com'era la faccenda dietro le quinte.
- Non preoccuparti, è questione di prenderci la mano.- le disse sempre con quel tono tanto materno e rassicurante così insolito per una ragazza di soli diciotto anni.
Naomi annuì distrattamente tornando a guardarsi allo specchio ancora con un bricciolo d'indecisione, ma sapendo che Hermione aveva ragione.
Infondo non le stava male quel vestito, riusciva a riconoscerlo a se stessa, era solo strano e insolito per lei ecco tutto!
Era semplicemente arrivato il momento di vivere la sua età, niente di più strano o complicato per qualsiasi adolescente, ma non per lei. Era stata cresciuta con l'abitudine di essere sempre più matura di quanto la sua età lo richiedesse e non per libera scelta. Era arrivato il momento di fare ciò che voleva senza avere il timore dell'ombra del padre.
- Ok..- acconsentì infine annuendo con determinazione quasi a rafforzare con la sua più intima parte quei pensieri. - Tu Ginny? Cosa metterai?- domandò lasciando spostare i riflettori sulla piccola Weasley.
Ginny sembrava che attendesse quella domanda da ore, o almeno questo sembrava dire il suo sorrisetto malizioso sul volto. Si alzò dal letto con passo felpato, quasi da felina, come se stesse andando a recuperare chissà quale oggetto prezioso.
- Mentre eri in bagno, ho deciso che indosserò questo.- disse mostrando alle due un abito blu notte. Lo appoggiò sul proprio corpo lasciando che le due si fecessero un'idea.
Era anch'esso corto ovviamente, il tessuto brillava appena di riflessi dorati, sembrava un cielo cosparso di stelle, era aderente e un monospalla: una spalla sarebbe rimasta scoperta, l'altra coperta dal tessuto lucente per tutta la lunghezza del braccio.
-E' perfetto!- esclamò Hermione entusiasta, seguita a ruota da Naomi.
- Lo so, lo so!- ridacchiò Ginny dandosi qualche aria - io pensavo di mettere queste!- disse andando a prelevare dall'armadio un paio di decoltè semplici dorate. - mentre per Naomi, pensavo a queste!- disse tirandone fuori un nuovo paio.
Anche quelle destinate alla serpe erano delle decoltè, però davanti nere e dotate di plateau e sul retro di un rosso intenso.
- Giocheremo con gli accessori.- disse Ginny prima che Naomi potesse esprimere qualche dubbio sulla sua scelta.
Naomi annuì sorridendo, non aveva intenzione di replicare, sapeva che sarebbe stato inutile. Quel tipo di atteggiamento le ricordava parecchio la sorella: Valentina era una fissata per moda, scarpe, vestiti e ogni qual tipo di accessorio, mentre lei era un tipo più trasandato, un tipo alla jeans e via.
- Ora però devo andare...- disse dando uno sguardo veloce all'orologio. Erano le sei del pomeriggio, aveva intenzione di farsi una doccia prima della cena e del cambio abiti.
- Ok d'accordo! Dobbiamo ancora pensare al trucco e i capelli, per cui dopo cena tutte qui a finire l'opera!- le raccomandò la rossa.
- Non mancherò, prometto.- disse Naomi facendole l'occhiolino.
Così tornò in bagno, si rimise la propria divisa scolastica e lasciò l'abito nero ben piegato sul letto della Grifondoro prima di salutare entrambe e scendere dai dormitori.
Si trovò ben presto nella Sala Comune dei Grifondoro, dove poteva notare un grande via vai di gente e un'enorme differenza dal proprio dormitorio.
Era assolutamente più caldo e accogliente, più luminoso grazie alla finestra che si affacciava sulla volta celeste e non nel Lago Nero come quella del dormitorio serpeverde, e beh...inutile dirlo pieno di oro e rosso.
- Da quando le Serpi entrano ed escono indisturbate dal dormitorio Grifondoro?-
Naomi sentì quella frecciatina poco prima di dirigersi al quadro porta, ed ovviamente non si fece scappare l'occasione di farsi conoscere. Si voltò trovandosi ad avere che fare con le ochette di poco prima: Lavanda Brown e le sorelle Patil tutte e tre sedute sul divano davanti al camino, con un'epressione sbarazzina e provocatoria.

- Cosa ci fai ancora qui serpe?- domandò Lavanda con stizza e uno sguardo di disprezzo e inferiorità.
Guardava Naomi come se fosse meno rilevante di un moscerino, e la cosa non piaceva alla diretta interessata, proprio per niente.
Non si faceva mettere in piedi in testa così facilmente, nè tanto meno rispondere in questo modo da tre ragazzine insulse.
- Oh, il trio della piantagione di pomodori!- le prese in giro sorridendo candidamente - Non credo siano problemi tuoi Brown.- congelò poi l'altra sempre con lo stesso sorrisetto gentile in contrasto con il suo tono di derisione e con le sue intenzioni.
Padma arrossì abbassando lo sguardo, rossore impercettibile per via della sua carnagione scura, ma alla Serpe non sfuggiva nulla.
Si ritrovava infatti ad avere gli sguardi incandescenti sia di Calì e di Lavanda, prese entrambe in contro piede.
- Vedi di sparire da qui!- sputò Calì alzando appena il tono della voce, alzandosi seguita a ruota da Lavanda che incrociò le mani sotto il seno continuando a guardarla male, sguardo che scivolò senza alcuna fatica su Naomi.
Infatti ridacchiò di gusto, una risata canzonatoria e calcolata ovviamente, non vi erano note di reale gioia o divertimento.
- Altrimenti?- domandò di colpo tornando seria con un ghignetto provocatorio dipinto sulle belle labbra - Avete intenzione di farmi spuntare qualche zucchina o zucca in testa? O i pomodori rimangono la vostra specialità?- concluse ridendo lievemente. Stava puntando tutto su quel piccolo incidente,e questa volta era più che certa di avere visto sulle guance di Palma una nuance rossastra, e di certo questo non la fermava. Sapeva bene come la conoscenza potesse risultare utile in certe occasioni, e quella ne era una chiara dimostrazione.
Calì avanzò di qualche passo verso Naomi, peccato che venne però fermata da Lavanda per un braccio.
- Non fare idiozie, non ne vale la pena!-
Quella scena era uno spettacolo tanto ridicolo per la serpe che non potè fare altro che ridersela di gusto.
- Bene, suppungo alla prossima. Fatemi sapere, ci conto!- disse tra una risata e l'altra facendo loro l'occhiolino con un ghignetto in viso.-Adieu nullitè.- le salutò dando loro le spalle con una mano tesa verso l'alto agitando appena le dita.
Sparì nel quadro porta trovandosi faccia a faccia con due sue conoscenze.
- Ehi, ciao Naomi!- esclamò Harry sorpreso di vedere uscire la Serpe dal nascondiglio rosso-oro. - Che ci fai qui?- domandò infatti poco dopo.
- Ciao Harry! Ciao Ron.- salutò entrambi con un lieve sorriso a curvarle le labbra.- Ero di sopra con Ginny ed Herm...- spiegò brevemente facendo spallucce e omettendo il piccolo spettacolo tenuto con le ochette.
- Stai tornando in dormitorio?- domandò Ronald cercando d'inserirsi nella breve discussione dei due.
La ragazza annuì in risposta.
- Bene,ti accompagniamo.- sentenziò Potter scambiandosi uno sguardo veloce con l'amico che sembrò essere d'accordo.
- Quante attenzioni!Potrei anche montarmi la testa, sapete?- ridacchiò lei scherzando, ma accettando ben volentieri un pò di sana compagnia.
Presero a parlare del più e del meno, camminando con estrema calma tra i corridoi anche perchè infondo la strada non era così lunga per quanto il castello fosse enorme e le loro casate dai lati opposti! Infatti l'entrata nei sotterranei fu più o meno rapida: il cambio di temperatura li investì come una doccia di acqua ghiacciata creando nei due Grifi un piccolo brivido di freddo che li percorse per tutta la schiena.
- Brrr!Miseriaccia se fa freddo!- esclamò Ron stringendosi nelle spalle.
- No! Non così tanto!- replicò Naomi facendo spallucce. - E' questione di abitudine credo. Voi Grifondoro state al calduccio davanti al camino, qui abbiamo atmosfere diverse temo! - ghignò lei prendendoli un pò in giro.
- E' paragonabile al freddo che c'è in alta quota quando il boccino si diverte a impennare.- mormorò Harry.
- Per questo amo essere un portiere. Meglio girare in tre anelli e prendere pluffe, che rincorrere palle difficilmente visibili e che inoltre si divertono a farsi rincorrere tra le nuvole.- ironizzò Ronald ridacchiando.
Harry lo seguì a ruota, ed entrambi iniziarono a parlare di pluffe, bolidi, boccini e cercatori, ma Naomi di quei discorsi ci stava capendo ben poco, non sapeva cosa fosse il Quidditch.
- Vi spiace spiegarmi di che state parlando?- domandò dopo qualche minuto abbondante di conversazione assurda per le sue orecchie.
- Davvero non conosci...?- chiese Ronald esterrefatto.
Lei scosse il capo con tranquillità, ma con la voglia di sapere leggibile negli occhi smeraldini. E fu accontentata: i due le spiegarono per filo e per segno cosa fosse il Quidditch, come si giocava, e cosa che la rapì come nessun'altra in quel mondo, il volare.

- Volete dirmi che si vola?Che si può volare?- domandava con l'entusiasmo di una bambina sotto periodo di Natale.
- Certamente.- confermò Harry sorridendole.
- Ma è fantastico!Ho sempre desiderato volare, cioè è il desiderio di ogni essere umano credo!- iniziò a sparare parole a ruota libera ancora entusiasta all'idea di sfiorare veramente il cielo con un dito. -penso che mi iscriverò nella squadra!- aggiunse infine sorridendo entusiasta.
- Certo,se riesci a convincere il caposquadra dei Serpeverde…- replicò Ron con sarcasmo.
- E chi sarebbe?- domandò lei.
Harry e Ron si guardarono velocemente, scambiandosi uno sguardo di rassegnazione, mentre scendevano una breve rampa di scalette che precedevano il corridoio prima del dormitorio serpeverde.
- Allora?- domandò Naomi impaziente. Sembrava che questo caposquadra non stesse ampiamente simpatico ai due, ma Naomi voleva sapere chi fosse. Lei doveva entrare in squadra, voleva provare a volare. Si era messa in testa il Quidditch e nessun Serpeverde antipatico glielo avrebbe impedito,o almeno così lei pensava.
- Quello..- mormorò Ron guardando fisso dinnanzi a sè.

Sia Harry che Naomi seguirono lo sguardo del rosso, puntato su un profilo conosciuto: Malfoy.
Era appoggiato con una mano sul muro, e teneva intrappolata contro di questo una ragazzina bionda di cui nessuno riconobbe il viso  tanto era vicino a quello di Malfoy. Non che sembrasse infastidita da quella vicinanza, anzi.
- Non lui.- sibilò a denti stretti la ragazza alzando gli occhi al cielo.
- Incomincio a vedere sfumati i tuoi progetti.- le disse Ronald.
In realtà anche Naomi.
Non aveva un minimo di rapporto con quella serpe platinata, anzi lo odiava! E lui odiava lei, per cui averlo come caposquadra sarebbe stato uno sforzo immane, ammesso e concesso che stronzo com'era le avrebbe permesso di farne parte.
I due piccioncini disturbati da quelle nuove presenze nel sotterraneo si voltarono, e Draco in particolare vedendo di chi si trattava non esitò certo nel punzecchiare.
- S.Potter e Lenticchia in zona Serpeverde, qual buon vento?- voltò pigramente il viso verso i tre con il solito ghigno a piegargli le labbra perfette.
- Mi stanno accompagnando Malfoy.- replicò gelida la serpe novella guardandolo dritto negli occhi.
Non aveva alcuna intenzione di trattenersi nel chiaccherare con lui, specialmente dopo avere scoperto che sempre grazie a lui i suoi progetti di aviatrice su scopa andavano a farsi benedire con buone probabilità!
Draco si voltò completamente verso di loro, lasciando momentaneamente perdere il suo giochino identificabile ora come Penelope Handerson, una ragazzina del quarto anno che a quanto pare stava giocando a fare la donna di mondo con il biondino.
- Come mai in loro compagnia non fai storie Lorence?-

- Loro, a tua differenza Malfoy, sono simpatici ed intelligenti.- replicò lei sorridendogli candidamente e sbattendo le ciglia con aria innocente.
- Per favore!- rise lui canzonatorio- Forse,e sottolineo forse, si salva Potter, ma per Weasley ho grandi, enormi dubbi.- terminò guardando il rosso con disprezzo.
Ron sentì la rabbia ribollere dentro, Malfoy aveva il mistico dono di fare incazzare chiunque e con poco, motivo per cui scattò in avanti pronto ad assestare un colpo  sul nobile nasino del giovane Draco, ma Harry lo prese prontamente tirandolo dalle braccia e trattenendolo.
- Ron ignoralo, è Malfoy!- gli diceva guardandolo dritto negli occhi nel tentativo di tranquillizzarlo.
A quella reazione Draco si poteva ritenere pienamente soddisfatto, e quel ghigno sulle labbra lo confermava.
- Aspettami in camera, arrivo subito.- disse alla ragazzina con lo stesso ghignetto voltandosi appena.
- Ti aspetto..- civettò l'altra dietro di lui mettendosi in punta di piedi per depositargli un morsetto sulla base del collo.
Naomi aveva seguito quella breve scenetta più indispettita di prima se possibile.
Non solo il fatto che Malfoy fosse il caposquadra di Serpeverde le poneva davanti un enorme ostacolo per entrare in squadra, sempre grazie a Malfoy si era distrutta l'atmosfera di calma e pace instaurata con Harry e Ron, e come se non bastasse dopo tutto ciò, quella puttanella se la doveva portare in stanza?!
Non aveva ancora capito che la stanza non era solo sua, e di certo Naomi non aveva intenzione di farsi la doccia e vestirsi con quei due che copulavano!

- Harry, grazie, ma ora posso andare da sola, ci vediamo questa sera.- disse lei senza smettere di guardare male Draco.
- E' meglio così. A dopo.- si dileguò lui trascinandosi dietro l'amico, infondo dispiaciuto, ma sapeva che in quel periodo Ron era particolarmente suscettibile e per quanto anche lui avrebbe voluto spaccare il setto nasale a Malfoy, non aveva intenzione di avere altre grane, ne aveva già abbastanza per i fatti propri.
- Ehi tu!- Naomi non perse tempo, mosse qualche passo verso la ragazzina pronta a dirgliene quattro. - Biondina! Sì, tu.- la chiamò nuovamente facendola girare e facendole segno di avvicinarsi. Ignorò del tutto la presenza di Draco, fece proprio finta che non fosse lì superandolo di qualche passo.
La ragazzina tornò sui suoi passi con un'espressione confusa in volto, rivolgendo lo sguardo a Malfoy nella speranza che gli dicesse altro.
- Cosa c'è?- domandò lei cercando di nascondere la sua confusione e impreparazione alla situazione, simulando una sorta di aria sicura di sè.
- C'è che punto primo puoi evitare di atteggiarti, lo fai da schifo.- la gelò subito Naomi marcando quel punto sulla punta del suo dito indice sinistro. - Punto due, cerca di tenerti lontana dalla stanza di Malfoy.- continuò con lo stesso tono contando il secondo punto sul  dito medio della stessa mano. - Mi sono spiegata?- terminò sorridendole con una falsità e sfrontataggine raggelanti.
- Chi ti credi di essere tu?!- riacquistò un bricciolo di sicurezza la ragazzina mettendo le braccia incrociate sotto il seno e assottigliando appena lo sguardo. - Io vado dove mi pare!-
Naomi scosse il capo con lo stesso sorriso falso di prima, muovendo un passo verso di lei stringendo ulteriormente le distanze.
- Uhm...forse non mi sono spiegata bene, e detesto ripetermi ragazzina. Non atteggiarti con me, non rischiare di farmi incazzare sul serio, te ne prego.- disse lei fingendo che quella supplica fosse sentita. - Sono quella che se vede l'ombra di un tuo piede nella sua stanza ti strappa i capelli uno ad uno dalla testa e ti cancella quell'espressione da stronzetta sfregandoti la faccia contro il muro.- terminò minacciosa come non mai.
La biondina si toccò i preziosi lunghi capelli alle sue parole impressionata e ora anche abbastanza impaurita.
- Sparisci, Malfoy sarà occupato per le prossime due ore.- terminò Naomi con un ghignetto sulle labbra.
La ragazza guardò prima Naomi terrorizzata e poi Draco con lo sguardo furioso e offeso, probabilmente perchè non aveva detto "bah" durante quel discorso minatorio della sua amata compagna di stanza, ma girò subito i tacchi sparendo in sala comune.
Draco era rimasto immobile, sorpreso come non mai da quella scena e l'unico pensiero che era riuscito a formulare in quel breve scambio di parole tra le due era:

Che diamine sta combinando la Lorence?!


Non era bene riuscito a seguire il perchè di quella scenata, e a quanto pare Naomi voleva evitare di dargli spiegazioni perchè cercò di dileguarsi il prima possibile muovendo qualche passo.
- Ehi, ehi ferma!- recuperò le distanze il biondino prendendola per un polso e facendola voltare con un piccolo strattone. - Che accidenti ti è preso?!- chiese lui con un sopraciglio alzato e un'espressione interrogativa e infastidita in volto.
Se voleva cavarsela così aveva capito male!
- Mi dispiace averti rovinato la festa, ma la stanza non è solo tua e non avevo intenzione di farmi la doccia mentre tu e quell'idiota facevate ben altro!- si giustificò lei come se ciò che avesse fatto era giustificato dalla sua spiegazione.
Draco serrò la mascella chiudendo per qualche istante gli occhi, nel tentativo di controllarsi e non schiantarla contro il muro.
Gli aveva rovinato un'altra volta il divertimento, non voleva crederci!

Razza di... ha rovinato un'altra volta i miei progetti!Tutta questa scenata per non farle fare sesso con me!Eppure pensavo...oh insomma lo ha detto lei stessa che "Malfoy sarebbe stato impegnato in altro!" Idiota che sono!

Si, quelle parole lo avevano incuriosito e stranito più di tutta quella pagliacciata. Aveva chiaramente detto quelle parole, e lui per una frazione di secondo pensava che tutta quella fosse una sorta di scenata di gelosia, e la cosa in qualche modo gli piaceva anche se non riusciva a capire il motivo di quel piacere per una simile sciocchezza! Non era di certo estraneo alle scene di gelosia delle sue prede, molte litigavano tra di loro per aggiudicarselo per prime, ma nelle sue parole aveva sentito una sorta di nota possessiva, e sentirla da lei era strano, ma una stranezza piacevole infondo.
- Questa mi pare invidia bella e buona Lorence. O forse...- disse dandole un altro strattone per farla avvicinare a sè - gelosia.- mormorò a qualche centimetro dal suo viso.
- Prego?- domandò lei come se ciò che avesse appena detto avesse dell'incredibile. Osservò tuttavia con accuratezza le labbra che aveva davanti a pochi centimetri, sembravano essere perfette e chissà...forse anche morbide. Deglutì a quei suoi pensieri cercando di mandarli giù insieme alla sua saliva.
- Cosa avevi intenzione di fare con me per le prossime due ore?- continuò lui avvicinandosi ancora al viso di lei con tono malizioso, lasciando che il suo respiro caldo potesse accarezzarle la pelle nuda del collo provocandole un piccolo brivido di piacere. Il suo tono era provocante ed eccitante e il suo respiro...caldo, invitante, e sapeva di menta.
- Assolutamente niente Malfoy!- esclamò lei cercando di mantenere un tono di voce deciso come sempre, cosa che le risultò difficile grazie alle piccole e grandi emozioni che erano fiorite in lei ai dei suoi semplici gesti. - Ti ho già spiegato perchè ho fatto evaporare quella biondina idiota, e adesso lasciami stare!- disse lei mandando giù altra saliva nel tentativo di scacciare via quelle sensazioni così piacevoli.
Draco la osservò entrare nel quadro porta senza mai fare sparire quel ghignetto sulle labbra.
Se questa era quindi la verità, pazienza. Come lei aveva cambiato i suoi progetti, lui avrebbe cambiato quelli di lei. Ancora non riusciva a spiegarsi perchè tanta ostinazione nella cosa, perchè non l'aveva lasciata perdere ed era andato a riprendere ciò che aveva appena iniziato con Penelope, ma quelle sue poche parole avevano acceso in lui qualcosa, forse una piccola speranza che quel che dicesse fosse vero.

 " Sparisci, Malfoy sarà occupato per le prossime due ore." continuava a sentire quella frase nella sua testa mentre si interrogava sul perchè e sul per come, mentre attraversava la Sala Comune e si dirigeva verso la stanza.

Lo ha detto solo per fare sparire quella ragazzina, non aveva intenzione di fare niente di niente...


Si rispondeva così, ma continuava a sentire la strana sensazione, la sensazione che provò ad identificare come delusione, o vuoto.

E perchè mai dovrei rimanere deluso?! Insomma stiamo parlando di quell'insopportabile palla al piede!

Si rimproverava scuotendo il capo risalendo con una lentezza estenuante le scale. Ci sperava però, e non riusciva a capirne il motivo, la cosa lo infastidiva e anche parecchio.
Era Draco Malfoy, com'era possibile che lo infastidisse una cosa del genere?! Poteva avere una qualunque ragazza del castello con cui riempire quelle due ore, eppure si trovava ormai in stanza con l'intento d'infastidirla, di riprendere il loro solito ciclo di dispetti. Si avvicinò alla porta del bagno posandovi sopra l'orecchio per carpire i rumori all'interno.

L'acqua scorreva sul suo corpo come una benedizione: era calda, le dava una pace e un sollievo indescrivibili. Aveva acceso lo stereo, inserito un cd a caso per potere canticchiare qualcosa come era suo solito fare durante la doccia, ma la sua mente e i suoi pensieri erano rimasti a qualche minuto prima e la musica era diventata per lei di sottofondo ai suoi pensieri agitati.
Chiudeva gli occhi rievocando il ricordo di ciò che era successo poco prima, soffermando la sua attenzione sul suo fiato caldo, sul suo tono così provocante e su quella vicinanza che l'avevano smossa e fatto provare una forma di piacere.
Lui l'aveva fatta agitare in questo modo, quello stupido di Draco Malfoy!
Scosse il capo sbuffando appena infastidita, sollevò poi il viso lasciando che il getto si scontrasse contro il suo viso.

Cosa accidenti mi prende?!

Non riteneva accettabile che quell'odioso le facesse provare tali emozioni, non doveva!
Lei lo odiava e basta, non doveva provare la minima pietà per lui, niente di niente!
Era la stessa persona che le faceva dispetti, che aveva invaso la sua privacy facendole rivivere brutti ricordi neanche il giorno prima, era il tipo di ragazzo che si era ripromessa di odiare e umiliare!
Eppure rieccole le immagini di ciò che era accaduto poco prima farsi nitide e prepotenti nella sua mente.
Sentiva di nuovo il suo fiato caldo sul collo, il lieve odore di menta e quelle labbra. Labbra perfette e delineate come poche, e avrebbe desiderato sfiorarle, sentirle.

Quel pallone gonfiato si è anche azzardato a dire che ero gelosa di lui! Figuriamoci...

Ed ecco materializzarsi come se li avesse di fronte, Draco e la ragazzina del quarto anno vicini contro il muro a pomiciare.
Riaprì gli occhi di colpo, come se si fosse svegliata da uno dei suoi incubi e non tanto per ciò che il suo inconscio le mostrava, ma per le sensazioni che provava a riguardo.

E se...

Scosse il capo: no. No e poi no. Lei non era gelosa di Draco, cioè di Malfoy, lei aveva detto quelle cose solo perchè era certa che quelle parole avrebbero fatto sparire dalla sua vista quella civetta!
Annuì tra sè e sè, come per autoconvincersene, e iniziò in questo modo ad occupare la sua mente dei testi di alcune canzoni che riproduceva lo stereo mentre nel frattempo insaponava il proprio corpo.
Draco dall'altro lato sentiva il getto dell'acqua e la voce di lei canticchiare le note di qualche canzone di cui sinceramente poco gli importava scoprire gli autori.
Abbassò la maniglia della porta del bagno stando bene attento a non fare il minimo rumore, mentre entrava come un ladro dentro un'enorme villa pronta per essere ripulita.
L'aria era satura di vapore caldo, la luce fioca e l'atmosfera in qualche modo invitante.
Vedeva la sagoma di lei controluce dentro la doccia, non bene come avrebbe voluto grazie al fatto che era bene riparata dal telone.
Ghignò inevitabilmente leccandosi le labbra come un felino a caccia mentre le si avvicinava con passo felpato. Si fermò a due passi dalla doccia, non voleva che si accorgesse subito della sua presenza, non ancora almeno.
Vide spuntare la sua mano da sotto il telone che la proteggeva dai suoi sguardi curiosi, tastava il pavimento alla ricerca di uno dei tre flaconi di prodotti che vi aveva messo.
Non li lasciava mai dentro la doccia, li aveva messi in uno dei suoi scaffaletti nel mobile del bagno, questo per non invadere più di tanto lo spazio dei due che già con la sua presenza aveva marcato in qualche modo.
Ne afferrò uno ritraendo la mano senza smettere di canticchiare e lo usò sul proprio corpo rilasciando nell'aria un gradevole odore di ibisco e lampone di cui Draco si inebriò per qualche minuto, giusto il tempo di osservare nuovamente la mano di lei spuntare da sotto il telone.
Afferrò un altro dei prodotti, ma la sua presa insaponata fece si che il flacone cadette a mezz'aria finendo proprio davanti ai piedi di Draco.
- Merda!- esclamò lei da dentro rietraendo la mano.
Malfoy ghignò ancor più di prima se possibile, gli si era appena presentata la situazione ideale. Raccolse quindi il flacone e avvicinandosi infilò la mano dentro la doccia porgendole ad altezza del viso lo shampoo.
- Tieni.- mormorò lui leccandosi poi le labbra pronto e gustarsi lo spettacolo.
- Oh gra...- le morirono le parole in bocca e il cuore perse un colpo. Si trovò la mano di lui davanti allo sguardo che reggeva a mezz'aria il flacone. La prima cosa che fece fu quella di avvolgersi il corpo nel telone della doccia cercando di tenere ogni centimetro di pelle nascosta al suo sguardo. Lo guardò spiazzata e furente, con le guance lievemente arrossate.
- Che diavolo ci fai qui?!- esclamò lei guardandolo appoggiarsi con una spalla contro la doccia.
Lui non rispose, si limitò a squadrarla da capo a piede con un ghignetto malizioso in volto.
Aveva i lunghi capelli marroni bagnati che le cadevano sulla base del collo e sulle spalle, i pochi centimetri di pelle visibili al suo sguardo ricoperti di goccioline simili a quelle di rugiada mattutina sulle foglie.
- Malfoy esci immediatamente!- ordinò lei stringendosi ancora di più il telone addosso cercando in qualche modo di ripararsi dai suoi sguardi lascivi che la stavano sottoponendo a dura prova.
Lui tornò finalmente con lo sguardo su quello di lei, lasciando trasparire dal ghiaccio dei suoi occhi tutta la malizia e provocazione di cui era capace.
- Non ho niente da fare per le prossime due ore, speravo mi aiutassi a trovare qualcosa per ammazzare il tempo.- sentenziò lui con semplicità senza smettere di guardarla in quel modo.
Naomi alzò gli occhi al cielo
sbuffando appena, senza mollare la presa sul telone.
- Se non sparisci immediamente io ammazzo te e non il tempo!- alzò la voce guardandolo malissimo.
Draco per tutta risposta ghignò appoggiandosi meglio contro il muro.
Lei si lasciò sfuggire un grugnito irritato e si chinò tanto quanto bastava per raccogliere il flacone che le era caduto sulla base della doccia, e dopo averlo raccolto lo guardò con un sorrisetto vendicatorio.
- Uno.- iniziò a contare fissandolo con determinazione.
- Non ti azzarderesti.- ridacchiò lui sicuro che non gli avrebbe mai lanciato addosso qualcosa.
- Due...ne sei convinto?- disse lei inclinando lievemente la testa di lato.
Draco smise di ghignare per qualche istante, gelando la sua espressione sul volto. E se l'avesse fatto veramente?
- Ho una buona mira, ti avviso... Due e mezzo.- disse lei iniziandò a caricare la potenza del braccio.
Draco assottigliò lo sguardo minaccioso, ma prima che potesse lanciargli contro il flacone lui era riuscito a sbattere dietro di sè la porta del bagno. Appoggiò la schiena contro di questo ridacchiando.
- Sei una megalomane Lorence!Non stavo facendo niente di male.- gli gridò dalla stanza ghignando e pensando che la sua reazione era sin troppo esagerata!
- E tu sei un guardone pervertito!- gridò lei da dentro finendo rapidamente di lavarsi. Non aveva intenzione di rimanere oltre in quella doccia prima che a Malfoy tornasse la geniale idea di rientrare in bagno!
Lui scosse il capo continuando a ridacchiare, mentre si avvicinava alla finestra della stanza per potere fumare una sigaretta.
Non tentò di riaprire la porta del bagno, infondo la sua azione di disturbo l'aveva fatta, si era gustato un bello spettacolo anche se insufficiente dal momento che non aveva visto assolutamente niente, e cosa più soddisfacente l'aveva messa a disagio. Non gli era sfuggito il rossore sulle guance.
Ghignò soddisfatto, mentre s'infilava la sigaretta tra le labbra e con un colpo di bacchetta l'accendeva godendosi il sapore della nicotina e rigettando nell'aria nuvole di fumo.
La sua attenzione venne però catturata da un rumore improvviso proveniente dalla base di uno dei letti, ed ecco spuntare fuori il gatto di lei: doveva avere fatto cadere qualcosa.
- Sacco di pulci...- lo guardò con una smorfia abbassandosi con la schiena curioso di vedere che avesse combinato. Chissà che era la volta buona per fare sparire almeno quell'ospite indesiderato.
Per terra c'era qualche voluminoso e polveroso libro e un oggetto curioso, o almeno curioso perchè non si sarebbe mai aspettato di vederlo nella roba di una ragazza, tanto meno di Naomi!
Prese tra le mani la spada, mantenendo la sigaretta stretta tra le labbra, ne osservò il manico ricurvo e vuoto, e per osservarla meglio e con occhio critico la liberò dall'involucro di pelle blu scura.
Era una spada da scherma di ottima fattura, leggera e raffinata di un lucente colore, che agitò nell'aria con gesti veloci e scattanti e che rimase a fissare per qualche minuto con un sorrisetto sulle labbra mentre vagava tra i suoi ricordi.


*flashback*
Il vento soffiava leggero tra le chiome degli alberi e il sole splendeva alto in cielo sfiorando una pista di terra battuta in mezzo al  prato verde.
Vi erano due ragazzi  posizionati nei lati opposti, vestiti nel modo adeguato per affrontare quel rito che nelle famiglie di alto ceto sociale era molto diffuso: la scherma.
Uno sparo che rimbombò nel cielo e i due iniziarono a duellare senza esclusione di colpi. Entrambi erano in gamba, ma dopo qualche minuto dall'inizio del duello il ragazzo più alto si era aggiudicato già la vittoria,e infatti poco dopo toccò l'avversario con la punta flessibile della propria spada.
Esplosero gli applausi del pubblico circostante e il vincitore si tolse la pesante maschera rivelando la chioma scomposta e bionda appartenente a Draco che regalava uno dei suoi migliori sguardi e ghigni di superiorità al perdente. Gli diede le spalle rinfoderando l'arma dirigendosi altezzoso e soddisfatto verso il padre
*fine flashback*


Tutte le famiglie di nobili conoscevano quell'antico e raffinato sport, e lui ovviamente era un ottimo giocatore, non poteva permettersi di non esserlo.
- Ti ha mai detto nessuno di non ficcare il naso negli affari altrui?-
Draco si voltò verso la voce di lei, che chiudeva ancora dietro di sè la porta del bagno. Indossava un paio di leggins neri e una lunga maglietta a maniche lunghe a righe bianche e grigie che le lasciavano scoperta una spalla, mentre i capelli ancora bagnati le incorniciavano il viso.
- Conosci la scherma?- domandò lui riponendo nell'involucro la spada e rigettando uno degli ultimi fiati nell'aria.
- Certamente, la migliore della mia classe.- si vantò lei avvicinandosi e mettendo le mani sui fianchi con fare provocatorio.
- Tsè.-  la guardò Draco dubbioso e scettico facendo sparire il mozzicone di sigaretta con un veloce gesto di bacchetta.
- Ne dubiti?- domandò lei scocciata con un ghignetto provocatorio.
- Fortemente Lorence.- le disse lui all'orecchio porgendole la spada dal manico pronto a darle le spalle. Non fece in tempo a fare molti passi che sentì qualcosa punzecchiarlo dietro la schiena. Si voltò trovandosi la punta della lama sottile contro il petto, e di fronte la ragazza che lo guardava ghignando.
Lui ghignò in risposta scuotendo il capo rassegnato e divertito al contempo.
Aveva forse intenzione di sfidarlo a duello?
Non capiva davvero con chi aveva a che fare?
Lei forse no. Non si risparmiava nel prenderlo di petto per ogni santa cosa, ogni giorno e ogni volta. Di certo lei non era il tipo che si faceva scoraggiare, neanche con un testone strafotttente come lo era lui. Così Malfoy spostò lievemente la lama dai suoi pettorali con un dito, girando intorno alla ragazza senza abbandonare il contatto con il metallo della spada e in particolare il contatto visivo con lei.
Ora sembrava non essere a disagio come poco prima nella doccia, sembrava anzi volersi prendere una sorta di rivicinta.
- Sei così sciocca da sfidarmi?- domandò lui fermandosi di colpo ghignando verso di lei e inclinando appena il capo di lato.
- Può darsi.- disse lei leccandosi il labbro superiore - Infondo sei tu che volevi qualcosa che ti tenesse occupato, questo non ti va bene? Preferisci forse fare il maniaco guardone?- domandò lei provocandolo deliberatamente.
Lui sghignazzò.
Si, stava cercando di riprendersi una rivicinta sullo scherzetto, infondo innocente secondo il suo punto di vista, che le aveva fatto prima.
- Mi offri occasioni su occasioni per metterti in ridicolo Lorence.- disse lui divertito mentre grazie alla bacchetta e un incantesimo di appello ecco in pochi istanti la sua amata spada arrivargli dritta in mano.
La liberò dalla fodera, lasciandola cadere al suolo,e la puntò subito contro quella della ragazza mettendo una mano dietro la schiena e Naomi lo imitò posizionando però la mano sul fianco. Iniziarono a fare sfiorare le spade, ognuna per prendere conoscenza con la spada dell'altro, il tutto con molta lentezza.
Naomi ritrasse la sua scattando e muovendo velocemente un passo in avanti tentando di toccare il petto del nemico, il quale riuscì a schivare molto facilmente spostandosi di lato.
Ghignò verso di lei con superiorità, come se quel colpo fosse prevedibile, e fece lui la nuova mossa scagliando un colpo diretto verso di lei che parò tuttavia scostando la spada di lui con un movimento rotatorio della propria.
Draco ritentò con una serie di colpi velocissimi l'uno dall'altro, che riuscirono tuttavia ad essere parati o schivati dalla ragazza.
- Oh avanti Malfoy, non ti starai trattenendo, mi deludi!- lo schernì lei dopo avere parato un colpo sul basso ventre.
Lui ghignò in risposta ritraendosi e prendendo la posizione di partenza.
- Mi sto solo scaldando, non preoccuparti.- rispose lui più che tranquillo.
Sembrava avere la situazione sotto controllo, anche se entrambi sembravano sapere il fatto proprio.
- Tipica frase da film Malfoy.- lo prese in giro ridacchiando prima di assestare lei degli attacchi diretti cercando di non fare alcuna pausa proprio per stancarlo.
Lo fece arretrare tanto da farlo trovare con le spalle contro il muro e proprio per colpa dell'ostacolo dietro di sè Draco si distrasse per una frazione di secondo che gli fu fatale: si trovò la lama di lei sulla spalla. Osservò con il fiatone la lama sul proprio corpo e alzò lo sguardo su quelli di lei tutta giuliva e soddisfatta.
- Penso che tu mi stia sottovalutando.- inferì lei facendo una lieve pressione sulla spalla di lui con la punta della spada.
- Forse.- si limitò lui a rispondere ghignando malizioso e avvicinandosi di qualche passo scostando la lama dalla sua spalla con la propria. Prese un respiro e le si posizionò alle spalle tanto rapidamente da non poterle concedere alcun colpo o movimento di ritirata o difesa, e altrettanto velocemente le posò il lato della lama contro il collo posandole una mano sul fianco per poterla trarre a sè con forza, lasciando che il suo petto e bacino aderissero alla schiena di lei.
- Oppure sei tu che sottovaluti me.- gli mormorò con il respiro pesante all'orecchio e con voce roca e sensuale, beandosi del contatto così vicino dei loro corpi.
Lei socchiuse appena gli occhi trattenendo per qualche istante il respiro. L'aveva colta di sorpresa, era stato tanto veloce e imprevedibile da non averle lasciato tempo di reazione, ed ora se lo trovava addirittura appiccicato a lei. Non le dispiaceva quella vicinanza, anzi, la sua mano sul proprio fianco e il modo in cui l'aveva avvicinata le avevano fatto provare un senso di appartenenza, l'aveva tratta a sè con forza e con una certa possessività dovuta probabilmente al fatto che voleva fare vedere che lui conduceva quello spettacolo, anche se al momento poco le importava il perchè e il per come, sapeva solo che il modo in cui l'aveva fatto le aveva fatto venire un brivido di piacere per la schiena.
Sentiva il petto di lui stretto contro la schiena, e il suo bacino aderire perfettamente alle sue curve, e come se non bastasse il suo respirò caldo sul collo, la voce bassa e sensuale che la stuzzicava come avrebbe fatto la voce del suo diavoletto su spalla.
In pochi istanti frazioni di ciò che era successo nel corridoio riaffiorarono nella sua mente, sentiva di nuovo il fiato caldo di lui, e qualla strana sensazione di piacere che gli aveva provocato. Riaprì gli occhi di colpo, come poco prima non aveva intenzione di farsi abbindolare, non doveva, non lei.
Si lasciò sfuggire un sorriso sghembo, che tuttavia lui non avrebbe visto, e ad un sospiro più tendente ad un gemito soffocato prima di dargli una gomitata dritta allo stomaco che le permise di allontanarsi e sfuggire dalla sua presa.
Lui andò a sfiorare con la propria mano la parte lesa, meravigliato dal suo comportamento. Una normale ragazza gli sarebbe saltato al collo in una situazione del genere, lei si era addirittura allontanata!

Una normale ragazza non starebbe neanche a sfidarmi a scherma...

Pensò subito ghignando allo stesso pensiero.
Non era ancora convinto di quella situazione, nel senso che stentava a credere che stavano sfidandosi a duello per davvero.
Era strano, anzi lei era strana!
Sollevò lo sguardò su quello di lei con aria di sfida e il solito sorrisetto malizioso a curvargli le labbra perfette, e si trovò a guardare una simile espressione nella sua sfidante.
Il duello riprese e non mancarono sorprese e colpi bassi entrambi stavano dando il meglio e stavano anche infrangendo molte delle regole della scherma.
Sembrava che la scherma fosse diventata solo un pretesto per sfidarsi, rincorrersi e ritrovarsi vicini per poi di nuovo allontanarsi, ma entrambi neanche se ne accorgevano sembravano essere a proprio agio in quella situazione così assurda e bizzarra. Dopo una serie di colpi dove le pause non erano ammesse, la stanchezza iniziava a farsi sentire per entrambi i quali per respirare si allontanarono l'uno dall'altra: Naomi si appoggiò al proprio baule ai piedi del letto e Malfoy appoggiò la propria schiena contro uno degli armadi in stanza. Si guardavano negli occhi con il respiro corto, lei addirittura ansimante.
- Sei già stanca Lorence?- ne approfittò lui ghignando.
- Ti piacerebbe Malfoy.- replicò lei con un mezzo sorrisetto, e per non smentirsi gli si scagliò contro con velocità e forza incredibilmente, però, parata dal giovane il quale in risposta le fece uno sgambetto e Naomi si trovò ben presto stesa sul pavimento davanti ai suoi piedi.
- Sei sleale!- lo accusò con lo sguardo storto appoggiandosi sui gomiti e sollevando metà busto.
- Non so se te ne sei resa conto, ma abbiamo infranto milioni di regole della scherma.- replicò lui guardandola dall'alto - alcune di cui hai apprezzato infrangere.- insinuò lui malizioso.
Lei alzò gli occhi al cielo scuotendo il capo, ma infondo cosciente che non aveva torto.
Dalla sfida più o meno seria iniziale si era trasformato in un qualcosa che nemmeno lei riusciva a capire, ma che le piaceva, la faceva sentire viva e attiva.
- E vorrei ricordarti che tu non sei da meno: mi avrai tirato come minimo tre gomitate quando eri alle strette!- l'accusò fingendo una lieve incazzatura a riguardo.
In realtà non gli aveva fatto così male, aveva un fisico scolpito e allenato, ma la passione e aggressività con cui aveva combattuto l'aveva gradita, proprio come lo realizzasse battibeccare con lei, perchè lei era l'unica che gli teneva testa per davvero senza arrendersi mai, tutto quel combattimento lo aveva gradito, aveva gradito per davvero la sua compagnia.
- Touchè.- concesse lei con un
perfetto accento francese
sorridendogli appena e annuendo. - Comunque..- disse lei lanciando uno sguardo alla propria spada a qualche metro dal suo fianco. Voleva continuare, non voleva smettere, in quel momento non erano due conquilini che si odiavano e detestavano facendosi dispetti, era tutto un gioco ed era bello stranamente e incredibilmente bello.
Draco sembrò capire al volo le intenzioni di lei e fu così veloce da spedire con un piede la spada di Naomi altrove mentre le puntava la propria sulla guancia lievemente arrossata. Guardò attentamente il profilo del suo viso, aveva dei lineamenti leggeri e delicati e la pelle chiara e sicuramente morbida e profumata.
Le rivolse un breve sguardo indecifrabile, in modo che non potesse capire niente di ciò che pensava, anche perchè in realtà non lo capiva con esattezza neanche lui.
Fece scorrere lentamente la fredda lama dalla guancia al collo tracciando un lieve percorso senza ovviamente farle male, e poi giù sulla scapola e ancora sulla scollatura della maglietta che liberò dai capelli sciolti di lei con la spada stessa. Se si fosse avvicinato avrebbe sentito il battito cardiaco di lei, aveva il petto che si alzava e abbassava ritmicamente  un pò per la stanchezza e un pò per quello che le stava facendo.
Se lei non poteva capire cosa pensasse lui, Draco era riuscito a cogliere un bricciolo di eccitazione e confusione nel suo sguardo, ma nient'altro.
Naomi scostò con la mano la lama dal proprio petto abbassando lo sguardo con aria colpevole: non stava capendo cosa succedeva in quel momento. Non capiva cosa voleva fare lui, e dentro di sè si muovevano sentimenti contrastanti che si confermavano e negavano al contempo.
Aveva in testa la più completa e totale confusione, e iniziava lentamente a pentirsi di essersi messa in quella situazione. Che se ci pensava era nato tutto dal niente! Era uno stupido duello in cui voleva fargliela pagare, e invece, inutile negarlo a sè stessa, in quel gioco erano entrate componenti che non avrebbero dovuto partecipare.
Draco sembrò capire quello strano senso di colpa che aveva improvvisamente colto la ragazza, motivo per cui si accovacciò dinnanzi a lei alzandole il volto delicatamente prendendole il mento tra le dita costringendola a posare i suoi occhi verdi nei propri.
Voleva capire con esattezza cosa stesse pensando, ma la verità è che non riusciva a cogliere altro se non un senso di disagio e confusione e non perchè Naomi in quel momento era riuscita a nascondere qualche grande pensiero, ma proprio perchè lei stessa non sapeva cosa pensare.
Le si avvicinava sempre di più, come se volesse scrutarle l'anima semplicemente guardandola negli occhi, convinto che se si fosse avvicinato vi avrebbe letto qualcosa, qualcosa che sarebbe riuscito a mettere pace all'agitazione che non aveva parole nè pensieri, un'agitazione muta senza alcuna spiegazione.
E mentre lui guardava lei, lei guardava lui non capendo per l'appunto cosa volesse fare, cosa provasse: lui era una perfetta maschera senza espressione, senza emozione, ma lei sapeva che era ciò che voleva mostarle, sapeva che lui era un ottimo attore, e lo detestò un minimo per quella cosa.
Avrebbe voluto capire, sperando che capendo ciò che pensava lui, avrebbe capito ciò che provava lei in quel momento.
Pensieri tanto contorti da parte di entrambi che in quel momento facevano da sfondo alla loro sempre più intima e incosapevole vicinanza, potevano entrambi sentire i propri respiri contro le labbra, e mancava poco che proprio le labbra stesse si sfiorassero in quella lotta muta di pensieri... ma Naomi girò il capo trasalendo mentre qualcuno bussava con decisione contro la porta.
Fu come svegliarsi improvvisamente da un sogno, ed entrambi ci misero un pò a realizzare che dovevano svegliarsi per davvero e tornare alla realtà che in quella camera si era momentaneamente distorta per loro due.
Draco distolse così lo sguardo, ricomponendosi e riponendo la propria spada, mentre Naomi si alzò da terra appoggiando la propria sul suo letto, mentre,senza sfiorare con lo sguardo il ragazzo, si diresse spedita ad aprire la porta dalla quale entrò senza tante cerimonie una Pansy Parkinson infastidita per l'attesa.
- Ci voleva tanto ad aprire?- domandò stizzita a Naomi senza degnarla di uno sguardo dirigendosi direttamente verso il biondino.
Gli si gettò letteralmente al collo iniziando a parlare, parole di cui nè Naomi nè Draco si curarono.
Naomi fissava loro due abbracciati, e Draco fissava Naomi mentre Pansy continuava a parlare a ruota libera senza accorgersi del fatto che Draco non la stava minimamente ascoltando.
- Ehi Drakie hai capito?- iniziò Pansy a richiamare la sua attenzione.
Naomi abbassò lo sguardo mordendosi il labbro inferiore, e scuotendo il capo uscì da quella stanza.
Si appoggiò con le spalle contro la porta respirando pesantemente, aveva bisogno di aria, doveva prendere un pò d'aria e pensare, le sembrava di soffocare.
Corse.
Corse giù per le scale, fuori dal dormitorio, nei corridoi e sulle scale, finchè le proprie gambe non iniziarono a protestare.
Si appoggiò al porticato di pietra con il fiatone, le guance arrossate e i capelli ancora umidi scomposti sul viso, e mentre tentava di rallentare il suo battito cardiaco si diresse sul lago dinnanzi a sè attraversando il prato.
Si lasciò cadere stanca sulle sponde del Lago Nero protetta da un grande salice piangente, chiudendo gli occhi e cercando di rimprendere un normale ritmo respiratorio.
Ci mise un paio di minuti in realtà, dove il suo cervello era in totale break-out, non riusciva a pensare, non voleva forse. Si avvicinò a gattoni il più possibile alle sponde del lago, cercando di sistemarsi i capelli guardandosi nel riflesso che le forniva lo specchio d'acqua nera.
I capelli erano un disastro e le sue guance erano a dire poco rosse! Scompose il proprio riflesso con una sorta di sberla alla superfice d'acqua che si allargò in grandi cerchi.
- Stupida!- sibilò tra i denti riappoggiandosi contro l'albero.
- Tutto bene?-
Naomi si voltò di scatto per scoprire a chi appartenesse quella voce a lei sconosciuta e si trovò di fronte un ragazzo che per l'appunto non aveva mai sentito nè tanto meno visto.
Non rispose subito osservandolo dal basso con attenzione: era abbastanza alto, poco più di lei, magro e tuttavia ben proporzionato, i capelli di un castano scuro e gli occhi di un di un castano chiaro tendente al verde chiaro forse, per dirlo con certezza avrebbe dovuto guardarlo da più vicino.
Era un ragazzo piacente, ma al momento Naomi lo vide solo come un ficcanaso, era arrabbiata con se stessa e un ficcanaso era l'ultimo dei suoi pensieri.
Tuttavia lui, per niente infastidito dal non avere ricevuto una risposta, avanzò verso di lei sporgendosi col collo per potere guardare nelle acque torbide della superficie.
- Non vedo niente di pericoloso.- sentenziò sorridendole cordialmente - Tu sei Naomi Lorence, giusto? La nuova arrivata.- domandò lui sempre con un tono gentile.
Nuova arrivata era un pò inappropriato dal momento che erano già quasi due mesi e mezzo in quella scuola, tuttavia il buon senso della ragazza, si a quanto pare ha del buon senso, le suggerì di non essere scortese, motivo per cui si degnò di rispondergli con un cenno del capo.
Lui annuì a sua volta sedendosi poco distante da lei sorreggendosi con i gomiti poggiati sul prato.
- Allora..- tentò nuovamente di aprire un dialogo con lei - perchè ce l'hai con l'acqua?- le chiese voltandosi col capo per poterla guardare con un sorriso. - Oh, sempre se non sono invadente.- aggiunse educatamente.
Naomi curvò le labbra nell'ombra di quello che potrebbe essere definito un sorriso scuotendo il capo.
- Non ho niente contro l'acqua.- disse lei semplicemente fissando l'erba su cui sedeva - e comunque sì, sei abbastanza invadente.- aggiunse lei annuendo con una smorfia divertita e stranita.
Era lì da poco meno di due minuti e le aveva già fatto tante di quelle domande accidenti!
Lui ridacchiò abbassando il capo consapevole a quanto pare di quell'aspetto del suo carattere, per poi riguardarla.
- Sì, hai ragione, perdonami.- si scusò sorridendole - Piacere, Mirko.- si presentò con un sorriso ancor più aperto.
- Naomi, quella nuova..- rispose lei guardandolo. - Di che casata sei?- domandò lei curvando appena il capo di lato.
- Corvonero, ultimo anno, abbiamo un sacco di lezioni insieme a Serpeverde, sai?- le fece notare lui.
- Non credo di averti mai visto.- gli disse lei scuotendo il capo con semplicità. Avrebbe potuto mentirgli, ma infondo non le importava se si fosse offeso, era la verità.
Tuttavia lui non se la prese per niente, anzi la buttò sul ridere.
- Non hai mai notato la mia inestimabile bellezza? Strano, mi dicono sia un ottimo partito!- disse lui gonfiandosi e prendendo un'aria buffa che riuscì a fare ridere appena Naomi.
- E un ficcanaso...- aggiunse lei con un ghignetto.
- Sì, anche, ma quello passa in secondo luogo infondo dai!- rise lui, risata a cui si unì anche Naomi poco dopo.
- Beh dipende sai?- iniziò sorridendo - Nel mio caso è passata in primissimo luogo.- gli fece notare.
- Ciò significa che subito dopo ti sei accorta della mia inestimabile bellezza, giusto?- tentò luì con un'espressione pensierosa.
Naomi scosse il capo divertita.
- Diciamo che la tua presenza al momento mi è di grandissimo aiuto.- sentenziò lei sospirando con aria grave.
Se non ci fosse stato lui si sarebbe persa in lunghissimi viaggi e menate su ciò che era successo poco fa, e non voleva, sapeva che se lo avesse fatto si sarebbe scontrata con tanti dogmi che aveva infranto, e se crollavano le colonne delle sue convinzioni lei si sarebbe persa del tutto.
- Davvero? Ti chiederei il perchè, ma so già che probabilmente mi faresti notare che sono insopportabile e anche un ficcanaso.-
- Sì, credi bene.- confermò lei con un ghignetto.
- Però permettimi di fare un'ultima volta il ficcanaso.- le disse mentre si toglieva la giacca marrone scuro che indossava mentre gliela porgeva - mettiti questa, inizia a fare freddo e mi sembra tu sia vestita abbastanza leggera.- disse con serietà guardandola.
Non aveva tutti i torti, ormai il cielo iniziava ad ospitare i colori rossastri del tramonto a cui presto sarebbe succeduta la volta blu stellata, e tirava una notevole brezza che in quei mesi autunnali non era di certo un toccasana.
- Nono, figurati.- disse lei scuotendo il capo con convinzione.
- Insisto.- continuò lui porgendole la giacca con insistenza con un sorriso incoraggiante concentrando il suo sguardo in quello di lei.
Sì, aveva gli occhi castano chiaro con qualche piccolo riflesso di verde, constatò lei ricambiando con attenzione lo sguardo di lui.
- Va bene.- si arrese lei infilandosela - ma non mi ritengo responsabile se viene qualcosa a te!-
- Non ti preoccupare ho un fisico allenato, e sono abituata a temperature freddissime. Hai mai provato a prendere il boccino quando s'infila in nuvole ad alta quota? E pensa se quelle nuvole sono colme di umidità ed acqua. Quello è freddo.- rabbrividì lui al solo pensiero.
Eccolo! Di nuovo l'argomento Quidditch.
- Giochi a Quidditch?- domandò lei con lo sguardo illuminato - e sei il... Cercatore!- esclamò cercando di ricordare il nome di chi deve prendere il boccino, aggrappandosi al ricordo della conversazione con Harry e Ron.
- Sì, ne deduco che ti piace.-
- In realtà no. O almeno sì..- disse lei divertita - Non sapevo neanche esistesse fino a questo pomeriggio, due miei amici me ne hanno parlato. Ma da quello che mi hanno detto mi piace da morire! Specialmente il fatto di potere volare!- esclamò lei sempre entusiasta al ricordo di tutte le descrizioni che le avevano fornito Ron ed Harry, dimenticandosi per qualche istante del suo stato confusionale, grazie all'argomento Quidditch, anzi, grazie a Mirko.
- Ferma un momento!- esclamò lui esterrefatto - Non sapevi esistesse il Quidditch?Scherzi vero?-.
Lei scosse il capo facendo spallucce.
- Woah.- sospirò lui stranito - Ok, da dove vieni?- chiese subito dopo sospirando con serietà.
Naomi ghignò rassegnata.
- Uhm... Ficcanaso.- disse lei convinta mentre lo guardava.
Mirko ridacchiò divertito dopo qualche istante, mettendosi a sedere dritto.
- Ok ok, scusa, ma questa mi ha steso.- confessò allargando gli occhi. - Non quanto il budino di questa sera, sarà stato anche squisito, ma era un mattone per Merlino!- disse ridacchiando massaggiandosi con una mano la pancia.
Naomi trasalì di colpo sbarrando gli occhi quando parlò di cena.
- Accidenti devo andare!- esclamò lei alzandosi dal prato seguita dal nuovo compagno che aveva ben seguito il cambiamento di clima tra di loro.
- Tutto bene?- si accertò lui.
- Sì sì, dovevo vedermi con delle mie amiche dopo cena, accidenti! Ma non ho cenato e me ne sono completamente dimenticata!- spiegò lei agitata immaginandosi di dovere affrontare una Ginny psicopatica in versione modaiola pre-party. - Scusami tanto, ma devo scappare, tieni..- aggiunse Naomi iniziando a sfilarsi la giacca di lui, ma prima che potesse togliersi una sola manica lui la fermò scuotendo il capo.
- Tienila tu.- le disse sorridendole e guardandola negli occhi senza battere ciglio.
- Ma...-
- Almeno avrò una scusa per poterti importunare un'altra volta.- la interruppe lui ridacchiando appena.
Sulle sue labbra comparve un lieve ghignetto divertito, ma decise di non opporsi, era in tremendo ritardo, e chissà avrebbe potuto comparire come un calmante proprio come quella volta.
Momenti neri nella sua vita non mancavano e quel ragazzo per puro caso si era trovato nel posto giusto al momento giusto per impedire a Naomi di riflettere sul comportamento che aveva avuto quel pomeriggio con il caro Malfoy.
Era un altro file da archiviare nei suoi tanti cassetti del suo inconscio.
- Grazie.- gli disse lei annuendo piano col capo mentre indietreggiava appena.
Lo ringraziava più per non averle permesso di perdersi nei suoi viaggi mentali, ma lui questo non poteva saperlo di certo, sarebbe sembrato un semplice grazie formale per la sua gentilezza.
Lui le sorrise salutandola agitando la mano, e lei ricambiò prima di voltarsi e correre diretta per la Sala Grande.

                                                                                                                                         ********

- Herm ho quasi finito, dopo tocca a te.- ordinò Ginny guardando l'amica dietro di sè dallo specchio in cui si stava acconciando i capelli in dolci boccoli.
Hermione si stava infilando gli indumenti scelti nel pomeriggio,mentre Naomi si stava smaltando le unghie con un rosso intenso.
- Come hai detto che si chiama questo Corvonero?- domandò nuovamente Ginny rivolgendosi ora alla Serpe.
- Mirko Mordon.- rispose Naomi senza distogliere lo sguardo dalle proprie unghie.
Per giustificare il suo ritardo era stata costretta a raccontare cos'era successo al Lago Nero, sempre meglio che raccontare alle due amiche del duello con Malfoy, e poi la giacca marrone da uomo che indossava era bastata a fare scattare l'interrogatorio. La indossava ancora, anche se sapeva che ben presto avrebbe dovuta metterla da parte e infilarsi l'abitino aderente che l'agitava non poco.
- Sì, credo di avere capito!- esclamò la rossa annuendo tra sè e sè. - Beh è carino!-
- Non è male.- confermò Hermione guardando con un sorriso la castana.
Naomi fece spallucce, chiudendo il flaconcino di smalto soffiando sulle proprie mani per farlo asciugare il prima possibile e quando alzò lo sguardo si trovò quello delle due amiche puntato addosso.
- Che c'è?- domandò stranita.
- E' un ragazzo carino.- continuò Ginny con ambiguità e un sorrisetto sulle labbra.
- Già, lo è.- le diede man forte Hermione con un'espressione simile.
Naomi le guardò lasciando perdere le sue unghie e quando capì, rivolse gli occhi al cielo guardandole male.
- Stavate pensando di aprire un'agenzia matrimoniale?- domandò con l'ironia sprezzante da tutti i pori.
Hermione ridacchiò divertita mentre infilava le sue scarpe con la zeppa.
- No, ma diciamo che non sarebbe una cattiva idea se vi rivedeste, ecco.- azzardò senza suggerire ulteriori dettagli.
- Vero!- confermò Ginny mentre faceva cenno ad Hermione di avvicinarsi.
Naomi rimase a pensarci per qualche secondo: non aveva valutato l'idea in realtà, il Corvo era capitato al momento giusto per distrarla e non lo aveva visto sotto la luce di possibile frequentazione, anche perchè dopo quello che aveva passato non era sicura di volere un qualsiasi tipo di relazione.
- Ci siamo incontrati per caso, non ci ho neanche pensato, e...- iniziò a trovare giustificazioni logiche e razionali per spiegarsi.
- Oh avanti e chi se ne frega?!- esclamò Ginny mentre tentava di domare i ricci dell'amica con un prodotto e la bacchetta. Probabilmente l'uso della spazzola sarebbe stato solo disastroso.
- Tanto prima o poi sarai costretta a rivederlo.- disse Hermione sorridendo e alludendo alla giacca che ancora indossava - Valuta l'idea di conoscerlo meglio.- le suggerì poco prima che i suoi capelli si appoggiassero con leggerezza sulle sue spalle lisci come la seta.
- Per Morgana, i tuoi capelli sono sempre una sfida!- esclamò Ginny sbuffando - Naomi mi puoi passare le forcine?- le chiese mentre iniziava a giocare con i capelli ora lavorabili della Grifondoro.
Naomi si alzò annuendo e affiancando la rossa per poterle passare le forcine all'occorrenza.
Ginny le acconciò i capelli in un elaborato chignone fisso sulla nuca dal quale, al centro, ricadevano alcune ciocche che con un abile sventolio di bacchetta si trasformarono in dolci lunghi boccoli, ed a incorniciarle il viso due ciuffi di capelli liscissimi sulla destra e sulla sinistra.
Fissò il tutto con un prodotto, per poi passare rapidamente al trucco.
- Non pesante Gin.- le ricordò Hermione che sapeva dove frenare l'amica.
- No, tranquilla, tu lasciami fare- la rassicurò anche se scocciata di non potere fare pienamente come voleva.
Si concentrò sull'incarnato, stendendole sul viso del fondotinta, e dell'illuminante sugli zigomi, mentre il make-up degli occhi lo lasciò abbastanza leggero,optò per un'ombretto perlato,una sottile linea di eyeliner che le allungava l'occhio e per completare l'opera mascara abbondante!
- Il rossetto?- domandò speranzosa la rossa.
- A quello ci penso io!- scattò in piedi Hermione prima di trovarsi sulle labbra uno dei rossi accesi di Ginny.
- Un tocco di colore mettilo però, non rimanere sul neutro!- le gridò dietro mentre Hermione si fiondava nel bagno con una sua pochette. - Metterà qualcosa d'inesistente.- sbuffò mortificata.
- Guarda che ti sento!- alzò la voce Hermione da dentro il bagno.
Naomi ridacchiò a quella scenetta, ma non sapeva che presto toccava a lei essere Ginnizzata.
- Mentre io mi trucco, tu inizia a vestirti, manchi solo tu!- esclamò Ginny indicandole il vestitino nero scelto per lei ben piegato sul letto.
Effettivamente sia Ginny che Hermione indossavano sia abiti che scarpe, avevano entrambe i capelli acconciati, e presto entrambe si sarebbero trovate truccate.
Mancava solo lei.
Indossò quindi il tubicino nero, per poi sistemarselo mentre si guardava allo specchio.
Tenteva di tirarlo giù per coprire le cosce, ma se giù lo tirava, su si abbassava, per cui presto capì che si sarebbe dovuta accontentare di quella lunghezza senza trucchetti di alcun tipo. Come il pomeriggio, si trovò a pensare che quel vestito le stava sì bene, ma era tremendamente attillato, o che più semplicemente non era abituata ad abiti del genere. Si guardò di fianco sfiorando i ricami in pizzo che permettevano di intravedere la pelle nuda, e li trovò belli, infondo. Le stava bene, se ne convinceva sempre di più, e a quei pensieri le sfuggì un piccolo sorriso.
Senza attendere oltre mise anche le scarpe nere con il platoue e il retro rosso,  iniziando a fare qualche prova per abituarsi all'altezza.
Non indossava quasi mai i tacchi, li aveva indossati solo ai balli di gala, alle cerimonie importanti, insomma poteva contare le volte sulle punte delle dita.
- Woah, ti slanciano parecchiò.- commentò Hermione uscendo dal bagno, piegando le labbra, che esibivano un rossetto misto tra l'intensità del rosso e la sobrietà del corallo, in un sorriso compiaciuto.
- E permettimi di dire che sei decisamente sexy.- confermò Ginny con malizia dopo avere finalmente finito il suo trucco.
Aveva scelto di mettere un ombretto d'oro, eyeliner blu scuro sia nella rima inferiore e superiore dell'occhio, mascara, e del blush. Tocco finale era il suo rossetto di un rosso scuro e intrigante, il tutto richiamava gli accessori e il vestito blu che indossava. - Ora però siediti, tocca a te.-
La serpe obbedì, accomodandosi sulla sedia e lasciando la sua immagine interamente nelle mani della giovane Weasley.
- Herm tu intanto prendile la mia borsetta rossa, quella piccola, e i bracciali rossi! Dobbiamo smorzare il nero, è pur sempre una festa!-
Dati gli ultimi ordini Ginny colpì con la bacchetta i capelli di Naomi che subito si lasciarono domare, ricadendole lisci più che mai sulle spalle e la schiena.
Subito dopo le spruzzò un prodotto che sapeva di lampone, che tuttavia aveva lo scopo di ammorbidire e permettere di mantenere quel liscio per tutta la serata.
Li pettinò con una spazzola segnandole sulla schiena il punto fin dove le arrivavano le punte, ossia poco più sotto della metà, finchè con un pettinino divise dal resto due ciocche di capelli dal davanti portandole sulla nuca come a formare una coroncina. Bloccò i lembi di capelli con un fermaglio rosso, piccolo e delicato che nel castano dei capelli tuttavia sarebbe saltato all'occhio, tentando poi di dare del volume in cima alla capigliatura per non darle un aspetto piatto.
Per il truccò Ginny diede liberò sfogo alla propria vena artistica, non si cimentò in astrattismi o cose complicatissime, ma in un classico smokey eyes sui toni del nero, grigio e bianco. Il bianco nell'interno occhio per illuminarlo, il nero per intensificare, allungare e dare profondità allo sguardo e il grigio per dare sfumatore e non tagli netti. Completò con eyeliner nero sulla rima inferiore e superiore, e anche su di lei abbondò con il mascara mettendo in evidenzia le ciglia lunghe e folte.
Per il resto del viso stese del fondotinta leggero per non coprire del tutto il colore della sua carnagione, del blush color pesca sugli zigomi e sulle labbra il rossetto rosso intenso che, oltre ad essere cordinato al suo intero abbigliamento con gli accessori, esaltava le sue labbra grandi e carnose che fino a quel giorno avevano visto solo burrocacao e l'ombra di qualche lucidalabbra.
- Finito!- esclamò soddisfatta Ginny. - Puoi guardarti allo specchio.-
Naomi si voltò e rimase a fissare il suo riflesso senza spiccicare parola.
- Allora?- domandò la rossa in attesa di commenti di ogni tipo.
- Sei perfetta.- mormorò Hermione sorridendole e posandole una mano sulla spalla come a darle conforto e sicurezza.
Lo pensava anche lei, si trovava bellissima, mai si era vista così bella.
Il trucco le faceva risaltare gli occhi verdi in una maniera incredibile, il rossetto, i capelli...era tutto perfetto! Si sentiva davvero bella.
- Ginny...è stupendo. Non sono io quella là.- disse Naomi ridacchiando e guardandosi con più attenzione allo specchio.
- Oh invece sì. Nascosta da qualche orrendo vestito e trascuratezza. Ti ho solo tirata a lucido.- le disse facendole l'occhiolino.
Naomi le sorrise felice.
- Grazie.- le disse infatti alzandosi. - Beh andiamo?- domandò entusiasta tenendo tra le mani la pochette rossa e infilandosi al polso i bracciali rossi.
- Aspetta, non puoi togliere quella fasciatura al braccio?- domandò Ginny guardandole il braccio sinistro con una smorfia.
Naomi si era totalmente dimenticata di quel problema, con un vestito del genere non poteva andare in giro con mezzo avambraccio coperto da bende.
- Ho una..brutta cicatrice.- disse lei impreparata con un fondo di verità.
- Oh, non preoccuparti! C'è un incantesimo anche per questo.- esclamò Hermione tirando fuori la bacchetta dalla sua borsa.
Prese il braccio dell'amica prendendole la mano, e puntando la bacchetta contro, lo colpì due volte pronunciando: - Occultatum.-.
Immediatamente la bendatura sparì, ma a differenza di come temeva Naomi non mostrò la sua terribile cicatrice, era anzi la prima volta dopo tanti anni che poteva guardare il suo braccio senza trasalire perchè l'unica cosa che vedeva era pelle, pelle intatta senza graffi, senza segni ne orribili squarci neri.
- Oddio...- si lasciò sfuggire infatti toccandosi continuamente con aria incredula. - Hermioe grazie, grazie davvero.- le disse ancora senza parole per poterla ringraziare davvero abbastanza.
- Non ho fatto niente, per così poco!- le disse non capendo perchè così tanta riconoscenza per una cosa del genere.
In realtà non poteva sapere che aveva appena insegnato a Naomi un incantesimo per potere cercare di eliminare quel brutto ricordo anche dalla sua vista senza dovere ricorrere ogni volta a fasce e bendature.
- Bene, ora possiamo andare.- saltellò appena Ginny entusiasta e pronta a divertirsi come non mai.


R
A
I
NBOW  LINE

CHIEDO VENIA!
Lo so, non ne me la merito perchè ho un ritardo più che assurdo e non ho alcuna scusante D:
Chiedo super scusa, sperando che potrete concedermi il perdono ._.

Questo capitolo mi ha tenuta impegnata per molto più del previsto perchè ho deciso di apportare radicali modifiche alla storia originale.
L'idea iniziale era quella di racchiudere in questo capitolo, ben tre capitoli della storia vecchia.
Avrei anche potuto farlo e ci stava, ma veniva fuori un super capitolone che sarebbe potuto risultare difficile e pesante da digerire, per cui ho optato per due capitoli in uno e STOP.
Questo ne è il risultato!
Spero vi sia piaciuto, voglio avere critiche e commenti per capire se rispetto alla versione originale ci ho azzeccato.
Lo spero tanto perchè da questo capitolo in poi succederanno un pò di cose che ci faranno entrare nel vivo della storia.
Una piccola parentesti per quanto riguarda lo stile di scrittura di questo capitolo: ho iniziato a provare a fare esprimere i pensieri dei due piccioncini in colori diversi, perchè avevo una mezza idea di adottare in seguito la prima persona da parte di uno e dell'altra.
Non mi convince molto, ma in seguito mi servirà un modo per potere fare esprimere a 360° quello che Nao e Draco provano, per cui chiedo consiglio a voi, perchè sono in un vicolo cieco.
POI.. entrando nel merito della storia.
1)Stiamo assistendo alla lenta metamorfosi di Naomi. Sta cambiando abbigliamento e modo di vedersi, e cosa più importante mentalità verso se stessa, cose che mai ha osato fare.
Inoltre ammetto di essermi divertita nel descrivere i vestiti, gli accessori e il trucco delle tre donzelle perchè sono una fissata di makeup :3
2) Non so neanche come chiamarlo xD Nominiamolo scena "Draco&Naomi". Che pensate? E' un piccolo ritaglio nello sfondo di ciò che entrambi potrebbero sviluppare col tempo, sono confusi, arrabbiati con loro stessi perchè si sono sempre odiati e provare certe cose non è bene, non per loro che hanno ricevuto certi insegnamenti ed hanno giurato odio eterno a qualsiasi cosa li infrangesse.
Ma vi confesso che nonostante di scherma io non sappia una cicca (il che è un peccato perchè trovo sia un'attività affascinante e passionale) questa particolare scena tra loro due mi ha divertita parecchio. E' stato come trovarsi in un loro mondo dove non esistevano altro che loro due e per un momento si sono dimenticati di quello che erano, semplicemente divertendosi a stuzzicarsi, ma questa volta in modo "costruttivo".
Inoltre, come avrete potuto capire dai loro pensieri "colorati", si domandando in modo abbastanza confuso e non chiaro se s'interessano l'un l'altra.
Lei che si chiede se in realtà sia veramente gelosa, e lui che s'interroga sul perchè avrebbe desiderato passare del tempo con lei piuttosto che con la prima sgualdrinella di turno.
Eeeeeh i nostri giovani sono c o n f u s i s s i m i. E testardi.
3) NUOVO PERSONAGGIO.
Ok, i saggi lettori della versione originale sapevano dell'entrata in gioco di questo personaggio.
Quello che non sanno è che ho deciso di sconvolgerlo completamente.
Il nome è lo stesso, ma cambia la descrizione fisica, e cosa fondamentale il carattere.
Il primo Mirko Mordon l'ho dipinto come uno squallido cascamorto, banale e dozzinale.
Questo nuovo Mirko Mordon sarà pur sempre un cascamorto, ma gentile, affascinante, educato, con classe, e astuto.
Giusto per rendere più difficile la vita a Naomi, e per fare un pò di sana concorrenza col nostro bell'infusto Serpeverde.
Nel prossimo capitolo capirete cosa intendo u.u
Non do più date di scadenza precise perchè va a finire che per un motivo imprevisto o l'altro non riesco a rispettarlo, mi sento una caccola io e deludo voi. Per cui m'impegno solennemente a darmi una scadenza "X", che sia il più veloce e indolore possibile.

ritardataria _ Nao 94




  
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