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Autore: imthebeststar    15/03/2013    43 recensioni
Continuo di 'Si può che due persone che si odiano si innamorano?'.
[...] «Allie guarda.» disse Maya, indicandomi la vetrina di un negozio, mi avvicinai cauta ma ciò che vidi mi fece scoppiare il cuore.
‘Zayn Malik coppia fissa con Perrie Edwards’
‘Zayn Malik dei One Direction fidanzato’
‘Zayn Malik…’
Lo vedevo ovunque. Lui era ovunque, anche se non era presente. Sapere che lui si era rifatto una vita, senza di me, faceva male. Mi sentivo una stupida perché nonostante tutto lo amo ancora, sono ancora innamorata di quello stronzo senza cuore. [...]
[...] Provavo a vedermi con i ragazzi, ma ogni volta che li guardano negli occhi cercavo il suo sguardo; quello di cui ero innamorata. [...]
 
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Over Again'
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*leggere il mio spazio in fondo, grazie*

Ventottesimo capitolo.
Allison.



Entrai nella camera della mia migliore amica.
Non usciva da quella stanza da tre giorni, esattamente dalla sera della litigata con Harry.
«Ehi…» mormorai, avvicinandomi al letto «Come ti senti?» mi sedetti affianco a lei.
Maya alzò le spalle, tirandosi su a sedere «Come dovrei sentirmi?» nella sua domanda c’era acidità.
Le accarezzai i capelli, poggiando la mano sulla sua fronte; era ancora calda «Hai misurato la febbre?».
Annuì «Ho circa 38.7 di febbre, ma guarirò. Tranquilla.» abbozzò un sorriso.
Notai il telefono della ragazza sul comodino, era spento «Non l’hai più accesso?».
Scosse la testa «Non voglio che quella testa di cazzo mi scrivi…» sbottò, coprendosi il busto con il piumone.
Ridacchiai «Nel cuor tuo vuoi che quella testa di cazzo ti scrivi.» esclamai. Maya mi trucidò con lo sguardo.
Non rispose, così presi il suo telefono e lo accesi. Aspettai qualche secondo, finche non apparve lo sfondo. La foto ritraeva lei e Harry, intenti a baciarsi.
«Prima o poi dovrete parlare. Lui ti ama.» Maya sbuffò, girandosi sul fianco, dandomi le spalle.
Ricontrollai il telefono, ma nei vari messaggi ricevuti, nessuno di essi apparteneva a Harry.
Era proprio una testa di cazzo!
«Mi manchi, perdonami.» mi inventai al momento «Visto? Ti ama.».
Si girò, singhiozzando «Mi manca anche lui…» ammise, abbracciandomi.
Sapevo di aver sbagliato a mentirle, ma in un modo o nell’altro sarebbero tornati insieme; o almeno avrei costretto Harry a parlarle. Sono una casinista, nata.

***


Da Zayn: Sei un danno.

Alzai gli occhi al cielo, leggendo il messaggio da parte del mio ragazzo.

A Zayn: Cosa avrei dovuto fare? Dirle che Harry non l’aveva cercata?

Sbuffai, lasciando il telefono sopra la coperta. Accesi la televisione, attenta a non alzare troppo il volume di essa. Maya dopo un pianto isterico, si era decisa ad addormentarsi, per mia fortuna. Quella ragazza quando stava male, era assillante.

Da Zayn: Amore, ho capito! Ma non dovevi dirle quelle cose…

Come sempre aveva ragione.
Mi ero scavata la fossa da sola. Penso sempre di far la cosa giusta, ma alla fine complico le cose. Mi sentivo tremendamente in colpa.

A Zayn: Volevo solo farla sorridere… Sono un danno.

Mi incolpai. Il suo messaggio non tardò ad arrivare.

Da Zayn: Ehi, piccola… non sei un danno. Volevi solo far star bene la tua amica, non stare male per questo.

Sorrisi. Zayn sapeva sempre cosa dire, in qualsiasi occasione.

A Zayn: Ti amo.

Sospirai alzandomi dal divano, qualcuno aveva citofonato. Guardai l’orologio, erano appena le tre del pomeriggio. Arrivai alla porta, aprendola.
Non c’era nessuno. Uscì sul pianerottolo, ma non c’era nulla di ‘sospetto’. Alzai le spalle, tornando alla porta. Solo in quell’istante mi accorsi di una busta, attaccata con del nastro adesivo. La presi.
Rientrai in casa, aprendo frettolosamente la lettera.
Dentro c’era un piccolo foglio: ‘Lascia Zayn Malik, ultimo avvertimento’.
Mi tremarono le mani, a tal punto da far cadere la busta sul pavimento.
«Allie, chi era?» sentii la voce di Maya, avvicinarsi. Raccolsi il foglio, accartocciandolo tra le mani «Tutto bene?» alzai lo sguardo, trovandomi la mia migliore amica di fronte a me, avvolta da una coperta.
Scossi la testa «Certo, ero solo assente mentalmente.» sorrisi, entrando in cucina.
Nascosi la busta nella pattumiera, facendo in modo che non fosse trovata. Tornai in salotto, presi il telefono trovando la risposta di Zayn.

Da Zayn: Questa sera ti porto a cena fuori. Ti amo.

Mordicchiai il labbro, evitando di sorridere come una cretina.
«Sicura di stare bene?» domandò Maya, sdraiandosi sul divano libero.
«Certamente, adesso mi faccio una doccia… Questa sera, Zayn, mi porta a cena.» esultai come una bambina.
Un sorriso amaro si impadronì del suo viso «Corri a prepararti, dovrai essere perfetta!» annui, correndo verso il bagno. Per una sera sarei stata perfetta.

***

Pov. Harry

«Sei stato fortunato prima.» mormorò Liam.
Aveva ragione, se Zayn non mi avesse aiutato, a quest’ora starei ancora a balbettare per la domanda di Nick.

«Quindi lei è la tua fidanzata?».
Annui «Si, Nicholas.» mi arresi «Lei è la mia fidanzata, Maya.» mi grattai la testa imbarazzato.
Il presentatore sorrise «E' molto carina, ma spiegaci il motivo dell’ospedale?» domandò. Passai la lingua sulle labbra, prendendo tempo. Non potevo ammettere che lei fosse incinta, ma potevo crearmi una scusa.
«Non è stata bene in questa settimana, ha fatto degli esami del sangue.» sorrisi «Ma ora sta bene, è tutto risolto.» mi complimentai mentalmente, per la cazzata che ero riuscito a dire.
«Aveva una continua febbre, ma come ha detto Harry, è tutto risolto.» Zayn venne in mio aiuto.
Abbassai il viso, incapace di riuscire a sostenere il suo sguardo.
Nicholas ridacchiò «Anch’io mi son fatto ben due settimane di influenza, la capisco.».

«A proposito… grazie Zayn!» mi rivolsi al moro.
Sorrise «Tutto per un amico.» mi diede una pacca sulla spalla «Ma dobbiamo parlare.» esclamò.
Tutto il mio entusiasmo, morì all’istante.
Abbassai il viso «So già di essere un coglione, quindi ti prego...» lo implorai «…Non insultarmi pure te.».
Zayn alzò le mani in segno di resa «Non ne avevo intenzione, ma devi capire che la tua reazione è stata troppo esagerata.» si morse il labbro «Più che esagerata, hai detto cose che non dovevi dire…» spiegò.
Louis intervenne «Ha ragione.».
«Lo so già!» borbottai «Non dovevo urlarle dietro, e dirle che faceva schifo… Ho sbagliato…» ammisi, sospirando.
«Si hai sbagliato.» strabuzzai gli occhi, vedendo Niall con un pacchetto di patatine in mano. Ma dove diavolo l’aveva preso…
«Si ragazzi l’abbiamo capito, ha sbagliato. Ma adesso deve solo chiarire con lei!» la voce di Zayn mi risvegliare dai miei pensieri «Del resto noi non ce l’abbiamo con te, anzi… Sinceramente anch’io avrei reagito così.» ammise «Il più mi incazzerei perché non ne ha parlato con me!».
Agitai le mani al vento «Vedi?!» squittì «Io mi sono incazzato per questo! Mi ha trattato di merda per un mese, poi vengo a scoprire che si è comportata così solo perché era incinta!» sbottai, allacciandomi la cintura.
Zayn si sedette accanto a me «Siccome sono le sette, devo passare a prendere Allie… Vuoi venire? Almeno parli con Maya!» mi incoraggiò.
Annui «Si, credo sia ora di parlarle. Ma ho paura.».
«Ti perdonerà…» prese fiato «Se ti dovesse dire qualcosa su un messaggio, te dille di si.».
Aggrottai la fronte «Di cosa stai parlando?».
«Tu dì: di si! Capito?» esclamò, autoritario. Annui senza fare domande, quel ragazzo era completamente pazzo.

***

«Sei bellissima.» Zayn baciò la mia migliore amica.
Aveva ragione era bellissima. Indossava un vestitino nero, risaltava sulla sua pelle bianca latte. Non era truccata eccessivamente, e i capelli erano sciolti. Era bellissima nella sua semplicità.
«Ehi…» mormorai entrando in casa «Disturbo?» domandai timoroso.
Allison si staccò dall’abbraccio del suo ragazzo, squadrandomi «Harry.» sussurrò, portandosi una mano sulla bocca. Sorrisi vedendola correre verso di me. Aprì le braccia, accogliendola. Mi era mancata tantissimo.
Affondai il viso tra i suoi capelli, stringendola maggiormente al mio corpo. Si, mi era mancata la mia migliore amica.
«Perdonami, ti prego.» la supplicai, guardandola negli occhi.
Mi diede un bacio sul naso «Non sono mai stata arrabbiata con te…» ammise, abbassando il viso.
«Ti voglio bene.» baciai la sua fronte, stringendola ancora tra le braccia.
Zayn borbottò «Io sarei qui… Quando avete finito…» si portò le mani sul fianco, ondeggiando la testa. Scoppiai a ridere «E' tutta tua!» lasciai il corpo di Allie, vedendo il mio amico sorridere. Prese per un braccio la sua ragazza, rubandole un bacio; per mia sfortuna fu approfondito.
«Io sarei qui…» usai le stesse parole del moro. Si staccarono ridendo, scossi la testa ridacchiando.
Allison prese la sua giacca, indossandola «E' in camera, sta dormendo.» la ringraziai, togliendomi il giaccone.
«Non litigate.» mi ammonì, Zayn.
Abbozzai un sorriso «Bon voglio farlo…» sospirai «A dopo.» salutai i miei due amici, chiudendo la porta d’ingresso. Passai una mano tra i capelli, dirigendomi nella camera di Maya.

Pov. Allison

Strinsi la mano del mio ragazzo, facendo oscillare le braccia in avanti e indietro.
Rise «Mi ricordi mia sorella minore.» mi prese in giro.
Alzai le spalle «Se non erro, la ami.» gli feci l’occhiolino, dandogli una leggera spinta.
Zayn sospirò «Ma chi mi sono innamorato?!» domandò retorico, facendomi scoppiare in una grande risata.
«Però…» presi fiato «non riusciresti a vivere senza di me.».
Abbassò lo sguardo, era imbarazzato «Amo vederti arrossire.» ammisi, alzandogli il viso. Non rispose.
Portò il suo braccio sulla mia spalla, stringendomi a se. Cinsi il suo petto con le braccia.
Sembravamo due stupidi, ma sinceramente dell’opinione della gente non me ne importava più.
Arrivammo davanti il ristorante, mi stupì quando vidi l’insegna: era una classica pizzeria. Zayn sapeva che non ero una ragazza da ristoranti di lusso, mi accontentavo di poco; e una pizza assieme al mio ragazzo, mi sarebbe bastato.

Mi guardai attorno, il tavolo che aveva prenotato era un po’ appartato; lontano dalle finestre e dalla gente.
Zayn mi fece sedere, aiutandomi con la sedia. Lo ringraziai.
«Ti piace?» domandò, prendendomi la mano da sopra la tavola.
Annui, guardandomi attorno «E' bellissimo, grazie.» arrossi.
Si morse il labbro, guardando altrove «Tra una settimana è Natale…».
«Manca solo una settimana?» domandai stupita.
«Eh si.» ridacchiò «Lo vuoi passare con me e la mia famiglia? Due settimane da soli?» chiese, stringendomi la mano; portai quella libera alla bocca, non sapendo cosa rispondere «Te l’ho detto: non passerai più le festività da sola. Poi almeno posso ripresentarti alla mia famiglia, come mia fidanzata!» esclamò entusiasta.
Sospirai «Va bene…» accettai la sua proposta «A una condizione, però…» rimasi vaga.
Zayn sorrise, incuriosito «Sentiamo…?».
«Niente sesso finche rimarremo dai tuoi.» il suo sorriso scomparve, come avevo previsto.
Boccheggiò «Mi… Mi stai dicendo che non faremo nulla per due settimane?» quasi si strozzò con la sua stessa saliva.
Lasciai la sua mano, appoggiando la testa su di essa «Esattamente…».
«Ma perché?» squittì, incredulo.
Scoppiai a ridere «Camera tua è accanto a quella dei tuoi genitori, conoscendoti faresti sentire tutto.» dissi, imbarazzata.
Si creò un sorriso malizioso sul suo viso «La tua vera paura è che sentano le mie doti, giusto?» ammiccò, sgranocchiando un grissino.
Avvampai «Smettila.» mi guardai attorno, avevo il timore che qualcuno ascoltasse la nostra conversazione.
Scosse la testa, divertito «Oh piccola mia, ci sentiranno, invece.» ribatté, facendomi l’occhiolino.
Lo trucidai con lo sguardo «Non oseresti…» lo sfidai.
Annuì, mordendosi il labbro. Il suo sguardo passo dal mio viso, scendendo sul corpo, per poi ritornare al punto di partenza. Arrossi, sentendomi in soggezione.
«Poi ho preso dei nuovi preservativi…» esclamò senza vergogna.
«Zayn.» lo richiamai «La finisci?».
Mi ignorò «Si illuminano al buio, li useremo a casa dei miei…» continuò, mangiando i grissini.
«Sei un cazz…».
«I signori vogliono ordinare?» alzai lo sguardo, vedendo il cameriere.
Zayn e il suo culo sfacciato, se la cavava in ogni situazione. Che ingiustizia.

***

Pov. Harry

Mi sedetti sul letto della mia ragazza, o forse ex. Non sapevo ancora come definirla.
Sapevo che mi odiava, anch’io mi odiavo, ma non sapevo se mi definiva ancora il suo ragazzo, oppure aveva chiuso definitivamente con me. Avrei rispettato ogni sua decisione, ma se decidesse di tenere il bambino, le rimarrei accanto.
Tolsi le scarpe, lasciandole al lato del letto. Scostai le coperte, infilandomici dentro. Stava dormendo, e per mia fortuna non l’avevo svegliata. Il suo corpo era girato nella mia direzione.
Rimasi imbambolato, fissandola. Come potevo averla trattata in quel modo?
Lentamente mi avvicinai a lei, cingendole i fianchi con le braccia. Sorrisi appoggiando una mano sul suo ventre. Accarezzai la sua pancia, dolcemente. Li dentro c’era il mio bambino.
Avrei voluto abbassarmi, e baciargliela, ma avrei rischiato di svegliarla.
«Ti amo.» sussurrai. Sfiorai le sua labbra con le mie, appoggiando la testa nel suo incavo del collo.
Sarei potuto morire così, in quella posizione. Senza accorgermene inizia a baciarle la gola, spostandomi sulla spalla. Tornai sul suo collo, feci pressione con le labbra, lasciandole un segno rossiccio.
«Forse sarà l’ultimo…» mormorai, baciandoli la parte arrossata.
Nascosi il viso sul suo petto, bagnandole con le lacrime il pigiama. Non avrei mai sopportato un suo rifiuto.
La paura che lei mi odiasse, e che mi cacciasse, cresceva in me. Se la perdessi, impazzirei.
Tirai su col naso «Ti prego, non mi lasciare.» singhiozzai «Ho bisogno di te…» strinsi il suo busto, soffocando i miei lamenti sul suo petto. Rimasi in quella posizione finche potevo.
«Harry?» delle mani sollevarono in mio viso, incontrandogli gli occhi della mia amata «Stai piangendo?» asciugò le lacrime che continuavano a fuori uscire. Non le risposi, affondai il viso tra i suoi capelli, tornando a singhiozzare maggiormente.
Una sua mano fini tra i miei capelli, giocandoci appena «Non piangere.» mormorò, accarezzandomi una guancia.
«Sono un deficiente, ti prego perdonami…» balbettai «Io… Io non ti merito, scusami, amore mio.» continuai con voce incrinata.
Maya mi strinse al suo petto, cullandomi «Ti ho già perdonato, nonostante tu sia una testa di cazzo!» strabuzzai gli occhi, buttandomi sul suo corpo. Baciai ogni parte del suo viso, continuandola a stringere.
«Scusami, giuro non volevo… Sono una merda, io ti amo… Giuro…» mi zittì con un bacio.
Sorrise, staccandosi «Non risuccederà mai più?» domandò, allontanandomi dal suo corpo; ero completamente steso di lei, e non mi reggevo neanche con le braccia.
Annui «Mai più.» ripetei «Te lo giuro!».
«Meglio per te… Se no ti stacco le palle!» mi minacciò. Spalancai la bocca, portandomi entrambe le mani sul mio pacco, sdraiandomi al suo fianco. Scoppiò a ridere, vedendo la mia reazione.
«Sei un coglione.» annui «Anche una faccia da culo.» continuò «Un cretino, stupido, mongolo, idiota, ebete, cornuto pirla!» sbottò sedendosi sul letto.
Mi rannicchiai su me stesso, allontanandomi da lei.
«Eh sai cos’è che mi fa incazzare?» scossi la testa, deglutendo «Che io ti amo! Ti amo così tanto che non posso stare senza di te!».
«Anch’io non posso stare senza di te.» mi ritrovai a piangere nuovamente. L’abbracciai, lasciando libero sfogo alle mie lacrime di bagnarle il resto del pigiama.
«Basta piangere…» sussurrò, prendendomi il viso tra le mani.
Scossi la testa «Ti amo.» singhiozzai. Appoggiai la testa al suo petto, lasciandomi cullare.
Solo lei sarebbe riuscita a calmarmi, solo lei.

Pov. Allison

Agganciai le gambe al bacino di Zayn, tenendomi sulle sue spalle.
Avvicinò il suo corpo, facendomi sentire la sua eccitazione «Mi fai impazzire.» sussurrò sulle mia labbra, baciandole. Le sue mani vagavano sotto la gonna del vestito, tremavo ogni volta che toccava la mia pelle.
«Ci sentiranno.» esclamai, con quel poco di lucidità rimasta.
Morse il mio labbro, facendomi gemere «Non mi interessa…» ansimò, abbassandomi le mutandine.
Portai le mani nei suoi capelli, quando le sue labbra baciarono il collo. Mi sentivo scoppiare.
Ansimai vergognosamente quando le due dita sfiorarono la mia intimità, sprovvista di slip. Morsi il lobo del suo orecchio, sentendo un suo dito entrare in me.
«Ti piace?» sussurrò, a fatica annui. Strinsi le spalle mentre aggiunse un secondo dito.
Il suo pollice stuzzicò il mio punto più sensibile «Zayn…» urlai dal piacere.
Soffocò i miei gemiti con dei baci, avvicinò il suo corpo al mio, schiacciandomi contro il muro del bagno.
Uscì le dita da me, facendomi scendere a terra. Sorrise maliziosamente «Adesso farò una cosa sporca…» non capì le sue intenzioni, finche non si abbassò. Percorse con le mani la lunghezza delle mie gambe, togliendomi definitivamente le mutandine. Portò una gamba sulla sua spalla, permettendogli di introdursi tra esse. Strinsi i suoi capelli; la sua lingua stuzzicò la mia intimità, facendomi urlare.
Misi la lingua tra i denti, evitando di farmi sentire.
Mordicchiò il clitoride, passandoci sopra la lingua. Stavo impazzendo. Non aveva mai fatto una cosa del genere, e sinceramente non avrei mai pensato che fosse così bravo. Adesso potevo capire le ragazze, a scuola, che facevano di tutto per passare una notte con lui. Continuò il suo lavoro, incurante dei miei lamenti.
Si staccò dalla mia intimità, alzandosi «Sei buonissima.» soffiò sulla mia bocca.
Chiusi gli occhi, sorridendo «Continua…» lo pregai.
Il rumore della lampo dei suoi pantaloni, rispose al suo posto. Aprì gli occhi, vedendolo calare i suoi boxer, tirando un sospiro di sollievo. La sua eccitazione era ben evidente.
«Non ho il preservativo…» ammise, prendendomi dai fianchi.
Presi il suo viso tra le mani «Non me ne fotte un cazzo.» ringhiai, facendolo ridere. Senza ulteriori parole, mi penetrò con un colpo secco. Afferrò i miei glutei, alzandomi da terra.
«Dio se ti amo…» mormorò sul mio collo. Le spinte si fecero sempre più appaganti, facendo gemere entrambi dal piacere. Strinsi i suoi capelli, sbarrando gli occhi.
«Vieni con me piccola… Vieni per me…» sussurrò, mordendomi il lobo.
«Signori tutto bene?».
Sgranai gli occhi, quando bussarono alla porta. Zayn tirò un pugno contro il muro.
«Tutto apposto.» urlò il mio ragazzo, camuffando la voce.
Feci dei respiri profondi, riprendendo fiato. Zayn era fermo dentro di me, ogni minimo movimento che faceva, gemevo.
«Fai finta di niente…» mormorò, riprendendomi a baciarmi.
«Signore è sicuro? Il dolce è sulla tavola.».
Sbuffò «Porca puttana, sto scopando. Un po’ di privacy!» sgranai gli occhi, schiaffeggiandomi la fronte.
Zayn appoggiò la testa sul mio petto, imprecando.
«Siete invitati a uscire, vestiti, senza opporre resistenza. Se no, apriremo noi la porta.» ci avvisò la voce.
Diedi un pugno sul braccio del moro, guardandolo male.
«Sei una testa di cazzo.» fece il verso.

«Mi dispiace informarvi, ma non siete più ben accettati in questo ristorante.» ci comunicò il direttore.
Annui, imbarazzata «Ci scusi…» ripetei per la centesima volta.
Uscimmo dal ristorante in silenzio assoluto. Perché quando esco con Zayn, mi fa sempre fare una figuraccia?
«Comunque non era un ottimo ristorante.» lo sguardai sbigottita.
Alzò le spalle «Almeno non hanno chiamato la polizia.» continuò. Spalancai la bocca.
«Questo sarebbe il alto positivo, giusto?» ironizzai.
Zayn sospirò, accendendosi una sigaretta «La colpa non è di certo mia…» si difese.
«Cosa stai insinuando?».
Si fermò in mezzo alla strada «Se tu non ti fossi leccata ogni singolo dito, dopo aver mangiato quelle cazzo di patatine… Il mio amico non si sarebbe svegliato.» sbottò, prendendomi per mano.
Ci incamminammo verso casa «Quindi la colpa sarebbe mia!» borbottai «Tu non sai tenere a bada il tuo organo riproduttivo, e la colpa è mia!» ridacchiai nervosamente.
Sbuffò «Non fare la vittima, se non avessi urlato così tanto…».
Lo interruppi «Io?» urlai «Sei tu che hai praticamente urlato che stavamo scopando nel bagno. Io mi stavo trattenendo.».
Strabuzzò gli occhi «Trattenendo? Ti avrà sentito godere tutta la sala.» lo spinsi, allontanandomi da lui.
Continuando a camminare «Ragazzo, mi sa che andrai in bianco stanotte.» alzai lo sguardo trovando un vecchietto affacciato dal balcone.
«Oh guardi me l’ha data poco fa, ma sa l’ho fatta godere troppo e si lamenta.» rispose Zayn al signore, non curante che fossi a due passi da lui.
«Come ti capisco…» urlò l’uomo.
Mi passai una mano tra i capelli, sbuffando. Aumentai il passo, senza aspettare il mio ragazzo.
«Amore aspettami.» grugnì, continuando a camminare «Presa.» esclamò, ridendo sul mio collo. Mi abbracciò da dietro, sempre smettere di camminare.
«Lo rifarei subito…» sussurrò «Non ti è piaciuto?» domandò, aumentando la presa sui miei fianchi.
Sorrisi «Non ho detto questo…».
«Beh almeno avrò qualcosa da raccontare a mio figlio…» borbottò.
Lo guardai male, liberandomi dalla sua presa «Racconteresti a tuo figlio di questa serata?» domandai scettica.
Zayn annuì «Dovrà essere un mini me, ma sarò sempre io il migliore.» si atteggiò «Ma dovrà avere la tua bellezza…» mi prese la mano, facendo incrociare le dita «Te l’ho detto sei tu la ragazza che sposerò.».
Lasciai cadere a terra la borsa, saltandogli in braccio «Ti amo.».
«Forse non passerai la notte in bianco.» il vecchietto di prima era ancora affacciato sul balcone.
Il mio ragazzo gli sorrise, aumentando la presa sui miei glutei, per poter tenermi in braccio. Si abbassò, raccogliendo la mia borsa. Appoggiai la testa sulla sua spalla, e con la mano salutai l’uomo, ricambiò nello stesso modo.

«Domani pomeriggio partiamo…» annunciò, attraversando la strada.
Mi allontanai dalla sua spalla, per poterlo guardare in viso «Dove dobbiamo andare?» domandai perplessa.
Sorrise «Montagna, staremo con la mia famiglia!».
Sbarrai gli occhi «Non ho ancora preso nessun regalo, non posso.» mi lamentai.
Ridacchiò «Per questo domani mattina faremo shopping, mi mancano tutti i regali, tranne il tuo.» strofinò il suo naso contro il mio.
«Ti avevo detto niente regalo!» mi lamentai.
Mi fece fare un saltino, aumentando la presa sul mio corpo «Non te l’ho mai promesso…».
«Ma...».
Mi interruppe «Niente ma…» sospirò «quando lascerai il lavoro?» ritornò su questo argomento.
«Non voglio essere mantenuta da te.» sbottai.
Zayn irrigidì la mascella «Lo capisci che ti stai uccidendo da sola? Tra la scuola e il lavoro, torni a casa stanca morta. Hai l’opportunità di studiare, senza tutto questo stress!».
Nascosi il viso sul suo collo «Non voglio essere un peso per te…».
«Non mi fare incazzare.» sibilò.
Annui, standomene in silenzio. Baciai cautamente il suo collo, sentendo i suoi muscoli rilassarsi.
«Pensaci, almeno…» propose.
Fissai il marciapiede, tenendo le braccia a penzoloni lungo la sua schiena «Non metterò mai più un vestito!» mormorai tra me e me.
«Perché?» esclamò Zayn «Sono pratici, e servono nei bagni…» ripesai a ciò che ci successe nel ristorante, avvampai.
Cambiai discorso «Ma ho freddo alle gambe.» piagnucolai, agitandomi sulle sue braccia.
«A casa ti riscaldo io, dormo da te.» mi avvisò.
Alzai lo sguardo verso il cielo, nell’esatto momento in cui una stella cadente oltrepasso il firmamento stellato «Zayn una stella cadente, esprimi un desiderio.» si bloccò, alzando il viso.
Riprese a camminare «Esprimilo tu, io ho già tutto quello che potessi desiderare…» fu vago.
Fissai la stella cadente, esprimendo il mio desiderio.
Aspettai un paio di minuti, prima di parlare «Di cosa parlavi poco fa?» domandai.
«I miei desideri sono già stati esauditi!» lo incitai a parlare «Un buon lavoro, una bella famiglia… E te!» presi tra le mani il suo viso «Sei la cosa migliore che mi potesse capitare.» soffiai sulle sue labbra.
«Non ti lascerò più… Non mi perderai.» corrugai la fronte «Il tuo desiderio: era di non perdermi. Vero?».
Sentii gli occhi lucidi «Come hai fatto a capirlo?».
Sorrise «Conosco la mia bambina…» annullò le distanze, impadronendosi della mie labbra.
Avrei fatto di tutto per non perderlo, anche mettermi contro il destinatario delle lettere.
Non avrei più perso Zayn.

Continua…


non ho parole.


Buona pomeriggio miei splendori.
Avevo detto, ad alcune di voi, che avrei aggiornato venerdì: ed eccomi qui.
Sorpresi né? Io che rispetto una scadenza, stappiamo lo champagne.
Come avete visto ho fatto incontrare Allison/Harry/Maya e entrambe le ragazze, hanno perdonato il riccio.
Amo il secondo punto di vista di Harry, quando piange è nvefbvjhfbvjhfbvj. Lo coccolerei tutto.
Zayn al ristorante HAHHAHAHAHAHHAHAHA ve lo giuro non so da dove mi sia uscito il pezzo del bagno, e del vecchio! Ammettetelo che avete amato quella parte, susu.

Alcune di voi mi hanno chiesto quando manca alla fine della fanfiction.
Ve lo ripeto: NON LO SO.
I capitoli non sono già scritti, li scrivo man mano (per questo sono sempre in ritardo) e poi per chi mi ha sempre seguita, sa che a me vengono i colpi di scena. Quindi può succedere di tutto.
Comunque deve ancora succedere, credo tra due o tre capitoli, una cosa a Maya.
Stravolgerà leggermente la storia, sotto il suo punto di vista. Zayn farà anche un ‘macello’, poi vedrete perché.
Come vedete io so già cosa accadrà, o in mente anche il finale, ma tutto può succedere.
Quindi vi avviserò io quando ci avvicineremo alla fine. Comunque credo che altri sette capitoli li scrivo.
Si vedrà con tempo.

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Si può che due persone che si odiano si innamorano?
Moment, in time.
And who am I that's a secret I'll never tell you.
Innamorarsi di te? Non era previsto.

L'amore vive oltre il corpo e l'anima.

Non cambierai mai, vero?

Questo è il mio twitter, se volete seguirmi fatelo pure, per essere ricambiati menzionatemi: https://twitter.com/myloverismalik
Se avete ISTANGRAM questo è il mio nick ‘smilermalik’.
Per istangram: nelle recensioni lasciatemi il nick, per chi dovesse seguirmi.


Momento sclero: LA STORIA HA SUPERATO LE 1000 RECENSIONI.
VI AMO.

Risponderò a breve alle vostre recensioni.
Alla prossima, Vale.

  
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