Buonasera a tutti, scusate e da tanto che non scrivo,
ma oggi grazie al mio amore Selvaggia
(che non ricordo come si chiama su EFP) l'ho finito, spero vi piaccia.

-Vale-

New York ti offre tutto, un lavoro, una casa, degli amici, divertimento, tutto, New York offre tutto
ciò che un giovane potrebbe desiderare, ti spalanca le porte per una vita degna di essere vissuta,
nessuna monotia, niente noia...
eppure, nonostante ciò, non riesco a non essere Felice,
perchè per quando una persona amata possa essere lontana dai tuoi occhi, i tuo cuore
a vorrà sempre di più quella persona, è come un drogato che cerca di disintossicarsi, l'eroina non la vede,
ma ne sente l'esigenza, desiderandone sempre una dose in più.

E in quel momento, mentre ero con la fronte appoggiata alla finestra fredda a guardare le persone
che corrono frenetiche su è giù per la strada, l'unica cosa che riuscivo a vedere veramente è Niall,
i suoi occhi azzurri che mi lasciavano sempre un senso di pienezza.

Sospirai passando le mani sul soffice tessuto del pigiama di lino, mi alzai e raggiunsi Sirya in cucina.

 -Buongiorno bambolina, dormito bene?-

Annuii strofinandomi le mani sugli occhi.

 -Si grazie.-

-Colazione? -

Scossi a testa

 -No grazie, prenderò un caffè a lavoro, vado a farmi una doccia e scappo a lavoro!-

Sorrisi debomente e mi dileguai nel bagno, azzionai il getto della doccia e aspettai che il bagno
si riempisse di vapore, così mi spogliai e mi infilai sotto la doccia, lavandomi con calma ogni
parte del corpo, per poi passare ai capelli, che lavai e pettinai con cura.

 -Merda mi sento un catorcio-

Dissi tra me e me arrancando fino allo specchio, ci passai sopra una mano per vedere la mia
figura rifessa, e non mi sorpresi nel vedere i capelli arruffati, anche se pettinati da poco tempo,
due grosse occhiaie violacee, gli occhi rossi e gonfi.

 -Fanculo-

Mi allungai e presi una piccola asciugamano iniziando a tamponare i capelli...

Dopo mezz'ora ero per strada mentre andavo a lavoro, ogni cosa mi ricordava lui, ogni ragazzo biondo,
il cielo, il cinguettio degli uccelli, perfino il rumore del vendo.

 -Hei Chris, ci sei?-

Victoria agitò le mani davanti ai mei oggi, anuii poco convinta, in realtà no... non c'ero per nulla, continuavo a
pensare a Londra, alle ultime due settimane della mia vita qua a New York, a Ed e tutto quello che c'era stato tra di noi...

 -Ci sono, scusami... ero sopra pensiero.-

Vicky mi sorrise, appoggiando il viso tra le mani
Quindi tra due settimane torni a Londra?

 -Già... si torna alla vita di sempre!-

-Ma non ti mancherà il casino di New York, i tuoi amici... il tuo fidanzato, come si chiama Ed?-

-Cosa? Non è il mio fidanzato...-

-Vi ho visti mentre vi baciavate...-

-Ci stavamo conoscendo.-

Sorrisi imbarazzata, perchè le persone non si fanno una grandissima palata di cazzi loro?

 -Io dico che stavi conoscendo i suoi denti, la sua gola e la sua lingua-

Vicky mi schiaccio l'occhiolino e tornò alla cassa.

Io, invece, andai ai tavoli a prendere le ordinazioni.

ù
Ero nella noia assoluta, nel bar c'erano solo dei vecchietti, Vicky era nel retro, e io appoggiata al bancone a
leggere uno dei tanti libri di Nicholas Sparks.

Il campanello della porta suonò, e di scatto mi girai verso di essa, mostrando il sogno di milioni di ragazze, quelle 5 perfezioni.

 -Oddio qualcuno di vivo...-

I vecchietti si girarono assassini verso di me, mi scusai con un sorriso per poi girarmi verso di loro.

Buonasera a tutti, scusate e da tanto che non scrivo, ma oggi grazie al mio amore Selvaggia (che non ricordo come si chiama su EFP) l'ho finito, spero vi piaccia.

-Vale-

Buonasera a tutti, scusate e da tanto che non scrivo,
ma oggi grazie al mio amore Selvaggia
(che non ricordo come si chiama su EFP) l'ho finito, spero vi piaccia.