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Autore: ShinigamiGirl    15/03/2013    3 recensioni
Amelia è una ragazza con la colpa di essere nata con capelli rossi e occhi bianchi come la neve. La sua vita è solitaria, da emarginata, ma ben presto alcuni avvenimenti strani la sconvolgeranno.
Cap. 1: "Lui la mollò, lasciandola cadere a terra stremata, e continuando a ridere si chinò, sussurrandole: -Ci rivediamo presto, Mhirael."
Cap. 4: "Amelia sentì una vibrazione salirle dal braccio destro, col quale teneva il pugnale, e sentendo l’animale, ormai a un passo dietro di loro, si voltò per affrontarlo.
-AMELIA!- sentì urlare Tivresh, ma ormai era troppo tardi.
Il puma che li inseguiva le era già addosso."
Cap. 11: "Amelia, stordita, desiderò con tutta se stessa di poter essere libera. In quel caso, avrebbe staccato tutti gli arti di quel tizio e l’avrebbe torturato finché non fosse morto dissanguato. Stranamente, l’idea non le faceva per niente schifo."
Cap. 22: "Quando abbassò lo sguardo, vide che il libro e le sue mani si erano illuminate.
Fece cadere il volume, cacciando un urlo di spavento, ma la luce non scomparve. Incuriosita, si guardò meglio le mani: non erano proprio illuminate, erano dei segni comparsi sulla pelle a illuminarsi. Sembravano quasi dei tatuaggi"
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Amelia si caricò sulla spalla la bisaccia piena di provviste, il nuovo cambio di pantaloni e un pugnale appena acquistato. Non era la sua vera arma, ma meglio che essere senza e indifesa.
Kelly la guardava imbronciata, seduta sulla sedia, e disse: -Devi proprio andare a recuperare quel pugnale?
-Sì, era un regalo di Tivresh, era dei suoi genitori e per lui è molto prezioso- rispose la sorella, esibendo un perfetto sorrisino di scuse.
Aveva mentito a Kelly, di nuovo, e stava male per questo, ma continuava a dirsi che in fondo era per il suo bene.
La sorellina emise un lamento di sconfitta, e corse addosso ad Amelia, abbracciandola.
-Tornerai a trovarmi, vero?- chiese, col viso schiacciato contro la pancia della sorella.
-Ma certo- la rassicurò la ragazza -intanto sarà Kento a tenerti d’occhio, fai la brava.
Kelly si staccò e annuì vigorosamente.
La ragazza sentì il cuore stringersi in una morsa di tenerezza. Prese la sorellina e iniziò a farla volteggiare per aria, poi se la strinse a sé. Kelly rideva come una pazzerella, e dopo un po’ anche Amelia iniziò a ridere con lei.
Videro Kento entrare dalla porta principale, e la ragazza lasciò andare la sorellina.
-Sei pronta?- chiese, rivolto alla fanciulla.
-Certo- rispose lei -Tivresh è già fuori?
-Sì, credo sia ora…
I tre uscirono dalla casa.
Il ragazzo era fuori, osservava la gente che passeggiava per la piazza, comprando pane e cibarie di vario tipo. Amelia si avvicinò e gli diede un pugnetto alla spalla.
-Allora, andiamo?- chiese.
Il ragazzo annuì, con un mezzo sorriso.
-Aspettate!- sentirono, d’un tratto.
Si voltarono e videro Jek che correva verso di loro, col fiatone, i capelli neri scompigliati dal vento e gli occhi azzurri illuminati.
Giunse fino a loro, poi si piegò per riprendere fiato, reggendosi con le mani sulle ginocchia.
-Ehi, che c’è Jek?- gli chiese Amelia.
-Vedi…- disse lui, ansimando un po’ -Volevo chiedervi in che direzione volevate incamminarvi… Per vedere se avremmo potuto fare un po’ di strada insieme…
-Noi andiamo a nord- disse Tivresh.
Lo sguardo di Jek si illuminò: -Bene! Anche io dovrei andare a nord… Che ne dite se mi unissi a voi?
Amelia si accigliò, mantenendo un’espressione composta.
Qualcosa in lui non la convinceva… Sentiva che avrebbero dovuto rifiutare…
-Certo- disse il suo compagno.
Fu come se la ragazza fosse stata fulminata. Ma cosa gli prendeva a Tivresh?
-Amelia, c’è qualcosa che non va?- chiese, con un’aria da angioletto.
-No, nulla- minimizzò lei. Altro che nulla. Dopo gli avrebbe fatto una paternale… Intanto, per mascherare il tutto, rivolse a Jek un ampio sorriso, che lui ricambiò volentieri.
-Derek?- chiese Kelly, con un tono ansioso.
-Sarà in negozio- le rispose Kento.
Lei annuì, prendendogli la mano.
Amelia, vedendo quei due così affiatati, non poté fare a meno di gongolare fra sé. Era davvero felice che l’elfo si fosse reso disponibile a proteggere Kelly, e non sapeva come sdebitarsi. Gliene aveva già parlato, quella mattina, e Kento aveva semplicemente risposto: -Lo faccio perché è giusto, non hai bisogno di ringraziarmi. E poi non si rifiuta mai la chiamata d’aiuto di un’amica.
La ragazza si era quasi commossa a quelle parole, e l’aveva abbracciato.
-Eccomi! Scusate, c’erano un paio di clienti!
La voce di Derek la riportò al presente. Gli andò incontro e lo strinse a sé, a dir la verità con un po’ di imbarazzo.
-Grazie- gli sussurrò all’orecchio, prima di staccarsi e guardarlo in volto. Il fratello gli sorrideva benevolo.
Mentre Tivresh lo salutava, Amelia abbracciò Kento e Kelly, raccomandandogli loro di stare bene. I due sorrisero e le augurarono lo stesso, poi la ragazza, Jek e Tivresh partirono, mentre i tre li salutavano dall’entrata del negozio.
Uscirono dalla cittadina, carichi di energia e buona volontà.
 
*
 
Prospero era davanti al re, e si contorceva le mani, nervoso.
-Dunque non sai quando ti contatterà…
-No- rispose il vecchio, seccamente -ma di certo non di giorno.
-E’ da un po’ che il sole è tramontato- osservò sua maestà -ed è passata una settimana. Io pretendo di sentire un rapporto della situazione.
Il mago percepì una vibrazione, e sorrise.
-Appena in tempo- mormorò.
Invocò l’incantesimo di contatto, tirando fuori dalla tasca la sua sfera di madreperla in miniatura. Comparve il viso di Stephen, che subito ordinò: -Portami dal re, Prospero.
-Siamo già nella sala del trono- replicò il vecchio, seccamente. Tuttavia andò verso il trono per porgere la sfera al re, ma si bloccò dopo un paio di metri: Sephora aveva iniziato a ringhiargli contro, minacciosa.
Decise di non darle peso, e si avvicinò ulteriormente, borbottando fra sé: -Tigre isterica…
Sephora, per tutta risposta, ruggì furiosa.
Non appena il re afferrò la sfera, la tigre si lanciò contro il vecchio, ma con un incantesimo la scagliò contro la parete della sala, facendole emettere un ringhio acuto di dolore mentre cadeva sul pavimento.
Sephora tornò a sdraiarsi di fianco al trono zoppicando, con la coda fra le gambe, ma non rinunciò nel ringhiare ancora una volta contro Prospero.
Il re ridacchiava divertito: -Moglie mia, devi essere un po’ più paziente- disse.
La tigre rimase impassibile, guardando fuori da una delle grandi finestre della sala, nonostante la coda andasse a scatti dalla rabbia.
-Vostra Altezza?- disse Stephen, confuso.
-Non è successo nulla di importante- minimizzò il re -ora fammi rapporto.
-Certo. Tutto procede secondo i piani, sono riuscito a completare la prima fase, e pian piano completerò anche la seconda.
-Quindi le Ombre dovranno stare a riposo ancora per un po’, immagino…
-Sì. E non so se riuscirò a portarvi Mhirael e Lathos entro il loro preciso giorno di compleanno, purtroppo- ammise l’elfo.
Il re si accigliò un poco, ma disse: -Non importa. Il rito si può celebrare anche dopo il giorno esatto, l’importante è che non superino i sedici anni.
Stephen annuì.
-Intanto hai scoperto qualcos’altro?- gli chiese ancora.
-Solo che non sa chi è Lathos… E’ convinta che sia il fratellastro. A quanto pare loro non hanno vissuto insieme da piccoli…- confessò Stephen.
-Bene, allora glielo riveleremo noi, prima di ucciderli.- disse il re -Ora è meglio che tu vada.
-Sì, altezza- disse Stephen, sparendo dalla sfera.
La pietra tornò normale, e sua maestà andò dallo stregone, restituendogli la sfera.
-Puoi andare- gli disse.
Prospero sorrise soddisfatto, andandosene sbrigativo verso i suoi amati esperimenti.
 
 
 
 
 
 
 
 
Spazio Autrice
 
Saaalve a tutti^^
Spero che a voi vada tutto bene, i miei ultimi due giorni sono stati perfetti, e li coronerò ulteriormente pubblicando questo capitolo!!
Sono sinceramente curiosa di sapere cosa pensate di Jek, e le vostre previsioni sul seguito della storia… Molti sanno già che mi diverto molto leggendo le ipotesi dei miei lettori…
Se ne avete, non esitate a scrivermene qualcuna!:)
Ci vediamo settimana prossima, un bacione a tutti quelli che leggono questa storia!!
 
ShinigamiGirl
   
 
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