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Autore: leedskiss    15/03/2013    13 recensioni
dal terzo capitolo.
'Appena finì di scrutarlo, Aileen ebbe un colpo, il suo cuore prese a battere più velocemente, all’improvviso la gola si seccò, gli occhi presero a chiudersi ogni due secondi, come per confermare se quella situazione, se lui era, o poteva essere vero. Le gambe di Aileen diventarono come gelatina, e si sentì così spiazzata, spaventata da quella bellezza sovraumana.
Deglutì a fatica, e gli diede un’altra occhiata, stentava a credere che quel ragazzo fosse così terribilmente, odiosamente, dannatamente bello, da capo a piedi.
Un ragazzo alto, viso dai lineamenti morbidi, labbra piene e carnose, capelli ricci.'
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo tre
 

Aileen non si svegliò di buon umore, così decise subito di andare all’università e di fare colazione lì.
Prese la sua tracolla di cuoio scuro, infilò i suoi appunti e corse fuori casa, per rincorrere il suo sogno.
Una volta giù, si sistemò i capelli e i vestiti, e si diede un piccolo schiaffo sulla guancia dicendosi:
‘che questa volta funzioni.’ Incrociando le dita automaticamente, sorrise.
Così si incamminò verso la metropolitana, la prossima corsa partiva tra 5 minuti, così Aileen prese l’ipod e selezionò la sua canzone preferita ‘Hall of Fame’, e la musica subito partì e le diede forza.
Le lezioni non furono molto noiose, uno dei professori aveva dato loro uno strano compito:
‘Analizza il comportamento di uno sconosciuto.’ Il progetto doveva essere finito e pronto, così da essere sulla cattedra del prof, in due settimane esatte, e il progetto avrebbe influito tantissimo sul voto finale, valeva circa il 46 %.
Ad Aileen il progetto era sembrato interessante, complicato e divertente allo stesso tempo, e si sentiva piuttosto insicura, ma non ci pensò quando lasciò l’aula salutando i suoi compagni e declinando l’offerta di un caffè o di una possibile collaborazione per il progetto, voleva farcela da sola, voleva sempre fare tutto da sola.
Decise di prendere la metropolitana e di andare un po’ sulla riva del Tamigi, fece un paio di foto al London Eye, e andò al farsi un giro per le strade di Londra, non ne aveva mai tempo.
Era sempre stata con la testa sui libri, così da non avere la possibilità di apprezzare la sua città, che per lei era la più bella al mondo, per lei aveva tutto.
Si fermò a prendere un frozen yogurt da ‘Mike’s’ il suo preferito, ormai si conoscevano da anni, e lui sapeva già cosa lei volesse: ‘yogurt bianco, con cioccolato fondente e smarties.’
E ogni volta volava via assaporando quello yogurt, che gli ricordava la sua infanzia.
Dopo aver fatto la spesa, decise finalmente di pranzare per la prima volta a casa.
Una volta arrivata, posò l’ipod e lo lasciò sul tavolino davanti la tivù, e si mise al lavoro, preparando un’insalata con pollo.
E la mangiò davanti la tivù, guardando 'Skins'.
Dopo aver mangiato chiamò la sua migliore amica, April, che era a Manchester per studiare economia, e le mancava tantissimo.
April fra una settimana sarebbe arrivata a Londra per trascorrere il suo compleanno con la migliore amica.
‘’Ehi, April!’’ urlò lei al telefono, aspettando una sua risposta.
‘’Aileeeeeeeeeeeeeeeeeen!’’ rispose l’amica.
E parlarono del più e del meno, trascorrendo tutto il pomeriggio a telefono, poi Aileen attaccò per studiare un po’ e per pensare a come svolgere il progetto.
Chiuse per un attimo gli occhi e pensò a chi potesse rivolgersi, doveva essere uno sconosciuto, un completo sconosciuto.
Alla fine decise di farsi una doccia calda per pensarci meglio e comunque non le arrivò la risposta, o almeno non le si accese la ‘lampadina’ e così decise di prendere una boccata d’aria.
Prese la borsa e uscì fuori, e proprio quando stava per posare un attimo la borsa per chiudere la porta a chiave quando tutto successe, quando vide la sua ombra, e poi lui.
All’improvviso Aileen vi avvicinò sempre più alla sua porta di casa, e piano piano alzò lo sguardo, spostando i suoi occhi dalle sue scarpe, dei mocassini, al suo viso.
Lui la notò dopo un po’, anche lui era alle prese con quelle stupide chiavi.
Appena finì di scrutarlo, Aileen ebbe un colpo, il suo cuore prese a battere più velocemente, all’improvviso la gola si seccò, gli occhi presero a chiudersi ogni due secondi, come per confermare se quella situazione, se lui era, o poteva essere vero. Le gambe di Aileen diventarono come gelatina, e si sentì così spiazzata, spaventata da quella bellezza sovraumana.
Deglutì a fatica, e gli diede un’altra occhiata, stentava a credere che quel ragazzo fosse così terribilmente, odiosamente, dannatamente bello, da capo a piedi.
Deglutì una seconda volta e all’improvviso gli fissò le scarpe per evitare uno sguardo che non avrebbe potuto sostenere, si sentiva paralizzata da quella bellezza immensa, da quegli occhi, da quelle labbra.
Fece dei respiri profondi e strizzò gli occhi, così presentandosi davanti a lei una visione di un universo nero, e più tranquillo.
‘Non è vero.’ Si disse fra sé e sé Aileen.
‘Apri gli occhi.’ Le ordinò la sua mente, e così fece, così da avere un altro colpo al cuore.
Non aveva mai visto un ragazzo più bello, o forse non esisteva sulla faccia di quella piccola e insignificante Terra.
I suoi mocassini erano beige, con dei forellini sopra, con delle decorazioni.
Il suo jeans scuro, stretto che gli stava a pennello, la sua camicia bianca, candida che gli dava un aspetto elegante.
Un ragazzo alto, viso dai lineamenti morbidi, labbra piene e carnose, capelli ricci.
Aileen si perse nei suoi occhi, che quando la notarono per la prima volta si illuminarono, erano di un verde meraviglioso e splendente, che quando la scrutarono per la prima volta diventarono di un grigio scuro, o forse questo sembrava ad Aileen.
Aileen deglutì di nuovo, dunque il ragazzo non aveva paura di tutte quelle attenzioni, di essere osservato così insistentemente.
Quando le sue labbra formarono un lieve sorriso, ad Aileen caddero le chiavi da mano, per finire poi a terra, accanto alla borsa.
Lei non si curò di recuperarle ma di fissare quel bellissimo sorriso, che per la prima volta le provocò un sorriso sincero.
E all’improvviso lui si avvicinò sempre più a lei, ed era troppo vicino per lei, rappresentava un pericolo, sarebbe svenuta.
Erano a circa cinque centimetri di distanza, quando quelle labbra si incresparono di nuovo formando quel bellissimo sorriso, forse un po’ malizioso.
Lui si abbassò, senza mai togliere gli occhi da Aileen e raccolse le chiavi e le agitò davanti agli occhi di Aileen che ormai era ipnotizzata da lui.
‘’Hai perso le chiavi.’’ Disse lui, ridacchiando un po’.
Adesso Aileen riconobbe la sua voce, e la sua risata, così melodiosa.
E gli sorrise accennando un ‘grazie.’
Non sapeva da dove le era uscita la voce, la forza di sussurrare quel ‘grazie’ perché continuò a fissarlo per un po’.
‘’Sono Harry.’’ Disse lui, porgendole la mano.
‘’Harry Styles.’’ Continuò lei, provocandogli la risata.
Appena i due si toccarono, una scossa di adrenalina pervase il corpo di Aileen, facendola diventare tutta rossa, cosa che non faceva spesso.
‘’E tu?’’ chiese lui interessando, mantenendo lo sguardo sulla ragazza.
‘’Aileen, Aileen Evans.’’  Disse lei, un po’ più sicura, e prese a giocherellare con le chiavi.
‘’Allora Evans, sei la mia vicina? Quella che ieri voleva studiare?’’ chiese lui scherzosamente con una punta di malizia.
‘’Ehm, sì.’’ Disse lei, vergognandosi un po’.
‘’Dovresti distrarti un po’, sai?’’ disse lui facendole l’occhiolino, lei volevo morire.
‘’Uhm, vedremo.’’ Disse lei prendendo un po’ di forza, e sistemandosi i capelli.
‘vedremo’ sussurrò di nuovo Aileen.
Lui sorrise di nuovo, soddisfatto.
‘’Bhé io ci sono, basta suonare il campanello.’’ Disse abbozzando un sorriso.
‘’Cosa?’’ chiese lei.
‘’Ho detto che sono qui.’’
Aileen si sentì pervasa dalla tranquillità così iniziò a respirare tranquillamente, si era finalmente abituata a quella bellezza sovraumana.
‘’Alla prossima allora.’’ Disse lui.
‘’Speriamo il più presto possibile.’’ Sussurrò Aileen quando ormai lui si era allontanato e si era avvicinato alla sua porta, ma lui sentì lo stesso e le sorrise, il mondo di Aileen smise di girare per qualche secondo, e dopo un po’ rendendosi conto di essere sulla terra, rientrò in casa.
Aileen non si sentiva più una leonessa, ma un agnello, preda di qualcosa più grande di se stessa, un lupo.

Aveva trovato il paradiso alla fine dell’inferno.
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Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, eccomi.
Scusate il ritardo, anche se nessuno legge questa storia.
Io scrivo, poi posto, se qualcuno la legge, meglio lol.
ci tengo davvero tantissimo jfnbgj.
BHO, vi è piaciuto il terzo capitolo? Ha incontrato Harry eeeh, bonadsj.
Ho cercato di mettere una gif, ma non ci riesco, ok.
vi dico che era bellissima, l'ho rubata alla Chiara, ciao AH ((ciao Chiara))
saluto le mie cvjbgn meravigliose amiche: Bersida, Mari e Francesca, love u.

nulla, hope u like it. <3

Chiara <3

on twitter: @xniallersguitar

  
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