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Autore: IndelibleSign    16/03/2013    10 recensioni
Svoltando l’angolo, Zayn andò a scontrarsi contro qualcuno.
Questo qualcuno cadde all’indietro, proprio come lui.
Appena riaprì gli occhi per vedere contro chi fosse andato, riuscì a vedere un cucciolo di cane correre via mentre ancora aveva un guinzaglio al collo.
-Mina! Mina, dove sei?- la voce soffice di una ragazza arrivò ben chiara alle orecchie di Zayn.
Quest’ultimo si mise seduto a terra, osservando la ragazza alzata e che si manteneva contro il muro.
-Oddio..- sussurrò ancora lei, portandosi la mano tra i capelli.
Quando la ragazza voltò il suo viso verso destra, Zayn la riconobbe:
Zara Donnet, la ballerina cieca. 
-
-Zayn non ci tradirà. Lui ci tiene alla sua pelle e alle sue palle. Sa che qualunque cosa faccia non si libererà di noi.- digrignò lui a denti stretti, strattonandolo.
Harry tossì –Hai ragione ma..- ed ancora una volta Louis lo interruppe.
-Ho capito, Harry, ci occuperemo di lei.- tuonò il moro -Rapiremo Zara.- 
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Zayn..- Zara continuava a mantenersi al sediolino, siccome l’elevata velocità con la quale Zayn stava guidando.
Lui sembrò non sentirla, dal momento che aumentò ancora di più.
-Zayn ti prego, rallenta..- piagnucolò quasi, lei.
No, non era egoista. Lei prima di lui aveva perso sua madre e sapeva quanto potesse essere importante quella figura, ma lei era cieca, e non sarebbe voluta diventare anche paralitica per colpa di un qualsiasi incidente stradale.
-Scendi.- il tono duro del ragazzo riempì l’auto, una volta che quest’ultima si fermò di botto, scombussolando Zara.
–Scendi, ti ho accompagnato a casa.- ribadì.
Bipolare. Quel ragazzo era assolutamente bipolare.
Un paio di ore prima la trattava come se fosse una persona importante e speciale, mentre ore quasi sembrava che non le importasse nulla di lei.
Non se lo fece ripetere due volte, scese dall’auto e subito dopo sentì l’auto andare via, sgommando.
Sospirò, avviandosi verso l’entrata di casa sua.
“Din-don” bussò, ma dopo svariati secondi del padre neppure l’ombra.
-Impossibile che sia uscito..- parlò tra se e se lei.
“Din-don” riprovò una seconda volta, ma nulla.
-Ha bisogno di aiuto, signorina?- una voce rauca la fece sobbalzare, quando si voltò verso il ragazzo, lui sorrise.
–Ehi, Zara!- urlò, e lei lo riconobbe.
Harry, il ragazzo che avevano incontrato al parco, lo stesso che le aveva fatto una brutta impressione.
-No, non ho bisogno del tuo aiuto.- rispose lei prima di ribussare alla porta, sperando che da un momento all’altro quest’ultima si aprisse.
-Zayn ti ha lasciata sola soletta?- disse lui sarcasticamente, nonostante conoscesse già la sua risposta.
-No, lui.. è solamente dovuto andare via..- dichiarò lei.
Sentì un risolino provenire dalle labbra del riccio –E scommetto che ha usato come scusa il fatto che sua mamma non stesse bene, vero?- domandò Harry.
Zara annuì, silenziosamente.
-Troppo prevedibile. La usa sempre quando deve abbandonare una ragazza per una delle sue “scopate facili”- mentì.
Nonostante lei non lo conoscesse, ma la sua impressione fosse stata negativa sin dall’inizio, in quel momento credette al riccio.
L’aveva di nuovo presa in giro?
-Vuoi venire a farti un giro con me?- ridacchiò il riccio beccandosi uno sbuffo da parte della rossa.



-Safaa, cosa vuol dire che mamma sta bene?- le urlò contro Zayn.
Vide sua sorella abbassare lo sguardo, e deglutire amaramente.
-Il fatto è c-che sono venuti quei t-tuoi due amici..- iniziò lei –Harry e L-Louis.- balbettò ancora. Zayn scosse la testa, portandosi una mano nei capelli.
-E questo cosa c’entra?- chiese.
-M-Mi hanno puntato una pistola alla t-tempia e mi hanno obbligato a mentirti, ma non so perché!- urlò lei, ancora spaventata dall’accaduto.
Zayn la prese fra le braccia, baciandole il capo e lasciandosi cullare dal profumo di pulito che emanava sua sorella.
-Sicura di star bene?- chiese lui guardandola negli occhi.
Lei annuì, sorridendogli.
Zayn lasciò l’abbraccio, pronto a dirigersi verso il bagno per una doccia rinfrescante.
Perché quei due volevano che lui tornasse a casa?
-Ah, Zayn!- urlò Safaa.
Lui si voltò, aspettando una risposta.
-Quando sono usciti da casa, Louis ha schiacciato il cinque ad Harry e gli ha detto di andare ad un indirizzo.- disse lei.
Zayn s’incuriosì. –Che indirizzo?- domandò.
-Jonth’s street, n°2.- rispose lei.
Zayn sentì il mondo cadergli addosso.
Jonth’s street era l’indirizzo di Zara.
Prima che la sorella potesse dirgli qualunque cosa, lui indossò velocemente il cappotto, prendendo le chiavi dell’auto e precipitandosi di corsa fuori.
Cosa vogliono da lei? Riuscì a pensare prima di mettere in moto.



-Vuoi la verità?- iniziò Zara –Non ti conosco e nonostante l’apparenza inganni, io non mi fido di te. Ok?- lo fronteggiò.
-Andiamo, ti ho chiesto solamente una passeggiata. Non è un matrimonio!- gesticolò il riccio.
Zara sbuffò, -Ho detto di no. Fatti un giro.- gli girò le spalle, avviandosi di nuovo verso la porta.
Quando sentì un corpo caldo dietro di lei, si fermò.
Capì che Harry le stesse sussurrando qualcosa all’orecchio, solamente quando sentì il suo fiato pungerle sul collo: -Sta’ zitta e vieni con me.- sentì prima di riuscire a sentire un oggetto congelato poggiarsi dietro la sua schiena: una pistola.
-I-Io.. Harry, cosa vuoi da me?- si agitò lei, cercando di divincolarsi.
Ma la gente in quel paese era tutta sparita?
-Sai che posso sparare, Zara, e non esiterò a farlo se non mi seguirai.- le sussurrò ancora lui, prima di incitarla a seguirlo, con ancora la pistola puntata contro.



Quando Zayn arrivò di fronte alla casa di Zara non esitò ad avvicinarsi alla porta e bussare.
Aspettò diversi secondi prima di andare in panico; nessuno apriva.
-C’è qualcuno?!- urlò cercando di spiare dalla serratura, ma le luci erano evidentemente spente e la porta chiusa a chiave.
La prima cosa che fece fu prendere il cellulare e chiamare Louis.
-Pronto, amico?- la voce di Louis riecheggiò e Zayn si incazzò ancor di più per il nomignolo che lui gli aveva dato.
Amico. Loro non erano.. amici.
-Dov’è Zara!?- gridò rientrando nell’auto ed impugnando fermamente il volante.
-Zara?- domandò Lou –Credo che Harry l’abbia aiutata ad entrare in casa dopo che tu l’hai lasciata sola.- concluse ridacchiando.
Se lui stava cercando di trattenere la sua rabbia, probabilmente Louis aspettava che la perdesse.
-So che l’avete presa voi, Louis, e non esiterò a spaccarvi il culo se le farete del male.- lo ricattò il nero. Sentì la risatina di Louis pungergli le orecchie.
-Harry l’ha solamente accompagnata a casa e se lei non c’è, evidentemente è uscita col padre.- iniziò
–Senti qualche urla qui? Qualche grugnito o qualcos’altro? No? Evidente hai sbagliato a giudicarci.- concluse, e prima che Zayn avesse il tempo di rispondere, lui riattaccò la chiamata sorridendo fra se e se.
-Non ti credo!- urlò nonostante fosse ormai solo, stringendo in pugno il suo telefono.



-Fammi uscire da qui, ti prego Harry!- nonostante il volume dello stereo fosse al massimo volume e Zara fosse chiusa dentro al bagagliaio, Harry riusciva a sentire la sua voce urlare il suo nome e pregarlo di liberarla.
Non era un problema per lui, ovvio, ma se la gente fissava la sua auto sentendo le urla qualcosa cominciava ad andare storto.
Abbassò del tutto la voce ed imprecò, uscendo dall’auto, fortunatamente in un vicolo solitario.
-Stai zitta, hai capito?- le urlò contro, una volta aperto il bagagliaio.
Vide la ragazza in procinto di alzarsi ed urlare richieste d’aiuto, così fece la prima cosa che gli capitò in mente: strappò un pezzo di stoffa dalla sua maglia e glielo legò attorno alla bocca, in modo che la sua voce fosse attutita.
-E ora, se non vuoi morire prima, chiudi il becco.- sputò il riccio chiudendo il bagagliaio.
Nell’esatto momento in cui Harry stava per rientrare nell’auto, una voce da lui conosciuta fece capolinea.
-Harry!- non esitò e si voltò, sorridendo all’amico.
-Malik, come mai da queste parti?- chiese il riccio poggiandosi con il gomito contro il finestrino.
-Lo sai benissimo.- lo riprese il moro –Dimmi dov’è, sai che non le direi nulla.- gli sussurrò ancora. Vide un sorriso comparire sulle labbra di Harry e la rabbia prese il sopravvento.
-So che non lo faresti, fratello, è per questo che non so di cosa tu stia parlando.- ribadì.
-Sto parlando di Zara, so che l’avete voi.- iniziò –Ti prego Harry, abbiamo fatto già abbastanza.- disse avvicinandosi verso la figura del ragazzo.
Harry ridacchiò. –Zayn, sul serio, ti fai troppe paranoie.- lo sgridò.
-Probabilmente è uscita a farsi un giro, perché no?- concluse, ma un leggero rumore proveniente dall’auto attirò subito l’attenzione del moro, che saltò sull’attenti.
-Cos’è stato?- chiese avvicinandosi ancora di più all’auto.
Prima che potesse farlo, però, Harry vi si parò davanti.
-L’auto va a pezzi, lo sai. Con tutti quegli scontri.- ridacchiò fintamente, ma la sua risata fu subito susseguita da un altro rumore, più paragonato ad un calcio contro il parabrezza.
-Harry, non prenderti gioco di me!- gli urlò Zayn.
A quel punto Harry infilò la sua mano nei pantaloni, cacciando subito una pistola calibrata.
-Non obbligarmi a sparare, sai che lo farei.- lo minacciò il riccio.
Zayn si avvicinò ancora di più.
-Ho detto non avvicinarti!- urlò Harry sbattendo i piedi sul duro asfalto.
-Ti ho detto di lasciarla stare!- gridò Zayn correndo verso l’auto.
Dall’interno dell’auto tutti i suoni erano attutiti e le voci erano ovattate, ma Zara riuscì a sentire il suono di due spari, poi il rumore della portiera chiudersi e il motore dell’auto partire.
Nient’altro.



"Standing in the hall of fame, and the world's gonna know your name.
Cause you burn with the brightest flame and the world's gonna know your name and you'll be on the walls of the hall of fame."

Uno sparo gli arrivò velocemente alla spalla, seguito immediatamente da uno alla gamba.
Quest’ultimo colpo, difatti, lo fece accasciare sull’asfalto freddo e macchiato del suo sangue.
Non riuscì ad emettere nessun gemito dovuto al dolore, nessun urlo, nessuna imprecazione.
Ora tutti i suoi pensieri erano concentrati su Zara e sui milioni di problemi a cui stava andando incontro.
-Cazzo..- qualcuno alle sue spalle si avvicinò, chinandosi verso di lui: Liam Payne.
-Zayn, oh diamine..- sussurrò quest’ultimo –Hai bisogno d’aiuto?- chiese, e l’occhiata fulminea che il moro gli riservò gli fece capire l’inutilità della sua domanda.
-Togliti la maglietta.- gli ordinò Liam.
Zayn lo fissò torvo –So di essere sexy anche col sangue che gocciola, però cazzo, Payne, contieni i tuoi ormoni.- digrignò a denti stretti a causa del dolore.
Liam ridacchiò. –Fai veloce o perderai troppo sangue.- gli ordinò ancora.
Senza farselo ripetere una terza volta, Zayn si tolse la sua maglietta bianca sporca di sangue e la lasciò rompere in piccole stoffe da Liam.
Quando il biondino ne prese una grande, la legò attorno alla parte di coscia colpita e strinse forte, provocando un dolore insopportabile.
-So che fa male, ma almeno così bloccheremo il sangue.- gli spiegò, per poi prendere un altro pezzo di stoffa più piccolo e fare la stessa identica cosa attorno alla spalla.
Liam l’aiutò, a quel punto, a rialzarsi e a tenersi in piedi.
-Grazie.- si limitò a dirgli il moro.
-Bene,- iniziò lui -..ora mi dici contro chi ti sei messo, Malik?- gli chiese spontaneo beccandosi uno sbuffo di tutta risposta.
-Potresti aiutarmi e farti due quarti di fattacci tuoi?- sbraitò Zayn continuando, però, a mantenersi a lui.
-Tutti in città, o quasi, sanno in che brutto giro sei, Malik. Non ho bisogno che tu me lo dica per cap..- prima che potesse terminare, Zayn diede voce ai suoi pensieri.
-..Hanno preso Zara.- fu l’ultima cosa che sentì Liam prima che la sua presa si sciogliesse e Zayn cadesse a terra, in mancanza di equilibrio.



Zara non sapeva dove fosse, l’unica cosa che riusciva a percepire era un odoraccio disgustoso di umido, un venticello freddo arrivarle dalle spalle, fino a smuoverle i capelli e una corda tenerla salda su una sedia in una losca cantina.
-Ora mi dici cosa dovremmo farne di lei?- fu la prima frase che sentì la rossa dopo mezz’ora.
Se ricordava bene il tono e l’accento della voce, doveva essere Louis.
-Tra cinque minuti Fred dovrebbe portare quel ragazzo, ricordi?- chiese Harry, probabilmente il moro annuì, siccome sentì subito dopo il riccio continuare:
-Bene, potremmo usarli come esca per ricevere più soldi, nessuna delle loro famiglie ci denuncerà se saprà che li ammazzeremo.- ridacchiò.
Entrambi risero, e Zara riuscì a sentire il rumore delle loro mani schiacciarsi.
Meschini.



Non sapeva quanto tempo dopo fu svegliata, ma l’unica cosa che riuscì a sentire fu lo sbattere della porta nella sua cantina ed un corpo essere gettato accanto alla sua sedia.
-Chi è?- chiese tremante.
Insomma, poteva essere chiunque.
Solamente quando sentì alcuni passi avvicinarsi a lei e una voce risuonare in quelle quattro mura, lo riconobbe:
-Zara?- era Niall Horan, il ragazzo che l’aveva protetta durante l’esplosione in banca.

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Aloha lettrici! No, non sono un miraggio.. sono davvero io, e chiedo scusa per aver postato dopo 11 giorni. çç 
Il fatto è che mi sono dedicata ad altro e.. no, non è vero, non avevo idee. 
Tanto mi lowate comunque, really? 

Vi è piaciuto questo "colpo di scena", eh? Eh? 
E Liam che alla fine fa cadere Zayn!? CE', BOH AHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAH

Spero che il capitolo vi piaccia e sappiate che la parte di Niall Horan mi è venuta così, ho pensato: 
"Ora aggiungo un altro personaggio, tanto per far compagnia a quella sculata di Zara che dice di 'no' ad Harry" e poi.. "BOOM! PERCHE' NON AGGIUNGO NIALL?" 
..E quindi.. ILLUMINAZIONE SANTISSIMA!

Durante questi undici giorni di agonia *ritmo deprimente*, ho scritto due one-shot!
UNA E' LARRY (NON SONO LARRY SHIPPER!): 
Scar.
E UNA E' SU NIALL ED E' COMICA, IN QUANTO NIALL E' TIPO UN DEFICENTE: Beer.

Grazie mille per tutto il supporto che mi date, davvero. 
33 seguiti e io piango, cè. Boh. 
Una ragazza l'altro giorno mi disse su twitter: 
https://twitter.com/spacciodolcetti/status/308561964307722240
COME FACCIO A NON PIANGERE? 
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!

Mi aspetto pareri personali, critiche e chi più ne ha più ne metta.
-vostra, Martina. 

ps: vi lascio con una gif di Zara

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