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Autore: Sa_hp    16/03/2013    2 recensioni
La Guerra era finita e tutto procedeva tranquillo...o quasi!
Dal primo capitolo:
- Non pensarci nemmeno Ronald o giuro che ti schianto!- rivolgendosi al suo ragazzo che aveva le stesse intenzioni di Harry.
- Miseriaccia Hermione! Sei la solita guastafeste!
- Cosa!? Pensi che non mi sappia divertire? – disse la ragazza, con uno strano luccichio negli occhi: c’era aria di bufera!
Non vi resta che leggere! Sa :)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Da quel giorno la situazione non fu più la stessa. Ron aveva tranquillizzato Hermione e messo fine ai suoi dubbi sulla loro relazione, ma da quando il ragazzo si era dichiarato quasi del tutto i due non ebbero più tempo per stare insieme. Certo non mancavano le occasioni per ritrovarsi in giardino o in salotto o in cucina, ma erano sempre in compagnia di Harry, Ginny, o qualcun altro. Addirittura la Signora Weasley, senza esserne consapevole, continuava a mettere i bastoni tra le ruote ai due ragazzi, non appena questi si ritrovavano finalmente da soli, affidandogli compiti come riordinare la camera o disinfestare il giardino dagli gnomi.
 Quindi da quel fatidico giorno Ron ed Hermione non si erano minimamente sfiorati, e alle volte perfino guardarsi sembrava impossibile, dato il grande numero di abitanti della Tana.
Ma il problema non era questo. Il problema aveva un nome e un volto preciso e conosciuto: Veronica.
Hermione aveva capito che la ragazza con quelle domande sulla sua relazione con Ron aveva voluto metterla in difficoltà, ma non riusciva a capire il perché. Pian piano però il brillante cervello della Grifondoro si era messo in funzione ed era arrivato ad una spiacevole conclusione.
Veronica infatti non perdeva occasione di interrompere i due ragazzi nei momenti meno opportuni. Li interrompeva ovunque e la maggior parte delle volte proprio mentre i due riuscivano ad avvicinarsi un po’ più di quanto avessero potuto fare in quei giorni.
Inoltre senza dare nell’occhio cercava guardare, o meglio fissare, Ron sbattendo le palpebre e muovendo le sue lunghe ciglia.
Ad Hermione ricordava tanto una certa bionda di sua conoscenza altrettanto vanitosa e oca quanto lei.
Proprio per questo, avendo notato i comportamenti e le occhiate che la ragazza lanciava al suo ragazzo, aveva deciso di prendere in mano la situazione.
- Io e te dobbiamo parlare.
Con queste parole aveva convinto Ron a seguirla in giardino.
- Dimmi pure.
- Non hai notato niente di strano?
- Non capisco Hermione… ho fatto qualcosa di male? No perché se è così non era mia intenzione…
- Ron non sei tu il problema! Non hai notato niente di strano nei comportamenti di Veronica?
- Il pranzo è pronto!
Quando si suol dire il tempismo: Veronica era appena andata incontro ai due ragazzi per chiamarli a tavola.
- Ron il pranzo è in tavola, faresti meglio ad affrettarti se non vuoi che si raffreddi! -La ragazza non si era fatta sfuggire quell’occasione e gli andò incontro per richiamarlo ancheggiando e guardandolo nel solito modo.
Hermione gli lanciò un occhiata eloquente che Ron naturalmente non comprese.
- Merlino Ron davvero non capisci?
- Mione sai che non ragione bene a stomaco vuoto.  Potresti aspettare dopo pranzo? Ho una fame da lupi!
Ron era sempre il solito. Ad un cenno d’assenso della ragazza le stampò un veloce bacio sulle labbra prima di prenderle la mano ed incamminarsi con lei verso la cucina.
Dopo pranzo Hermione trascinò Ron nella sua camera con l’intenzione di spiegargli la situazione, ma il rosso aveva tutt’altro in testa. Iniziò ad avvicinarsi alla ragazza cercando di baciarla ma Hermione non desisteva: la sua priorità era parlare di Veronica.
- Ron smettila!
- Perché?
- Perché si!
- No!
- Si!
- No!
- Si!
- No!
- Ron Weasley!
- Ok scusa! Di cosa volevi parlarmi?
- Non hai notato come si sta comportando Veronica? Di come spunti all’improvviso non appena io e te siamo soli?
- Cosa?
- Insomma Ron non hai visto come ti guarda? Sembra voglia saltarti addosso da un momento all’altro!
Ron iniziò a ridere sommessamente per poi non riuscire più a trattenersi dalle risate. Hermione intanto si sentiva davvero stupida: si stava comportando come una sciocca. Quelle, in fondo, erano tutte sue supposizioni.
- Hermione, non sarai mica gelosa?
- Gelosa? Io? Ma non farmi ridere!
- E allora perché ti scaldi tanto? Come mai volevi parlarmi con tutta questa urgenza di come Veronica mi guarda?
“Colpita e affondata Granger” pensò la ragazza.
- Ron – iniziò dopo un lungo sospiro – credo che Veronica stia tramando qualcosa. E so che può sembrare infantile pensare una cosa del genere ma non mi piace come ti guarda…
- Sei gelosa allora?
- E va bene sono gelosa! Contento ora?
- Non sai nemmeno quanto! – sorrise Ron prima di tirare Hermione verso di sé e baciarla, finalmente, come si deve.
- Senti, Veronica partirà domani mattina e noi non la rivedremo per molto, molto, molto tempo. Potremmo anche non rivederla più se siamo fortunati! Quindi non preoccuparti.- la tranquillizzò il ragazzo, quando la mancanza di ossigeno li costrinse a mettere fine al bacio.
- Si forse hai ragione tu, scusami.
- Figurati! E poi sei così carina quando ti ingelosisci!
Questa affermazione gli costò un bel pizzico sul braccio
- Ahi!
- Te lo sei meritato! Ora vado, avevo promesso a tua madre di aiutarla.
- E mi lasci qui tutto dolorante?
- Certo! – disse la ragazza prima di fargli una linguaccia e chiudere la porta alle sue spalle, lasciando un Ron che scuoteva la testa divertito.
 
La mattina seguente tutti si erano radunati in giardino per salutare Veronica e Claire che, fortunatamente per i quattro ragazzi,  stavano andando via.
Claire salutò tutti affettuosamente. Era davvero una brava persona, peccato che non si potesse dire lo stesso di sua figlia. Veronica infatti dopo aver ringraziato Molly per l’ospitalità e salutato frettolosamente Ginny ed Harry, abbracciò Ron più calorosamente del dovuto, sotto le occhiate assassine di Hermione, che venne abbracciata subito dopo.
- Tornerò presto Hermione. Tienitelo stretto finché puoi… - sussurrò Veronica all’orecchio della ragazza, lasciandola basita.
- È stato davvero un piacere stare con voi! Spero di rivedervi presto. – sorrise.
- Contaci! – borbottò Ginny, dando voce ai pensieri di tutti, non curandosi che la stessa Veronica l’avesse sentita.
Con un “pop” Veronica e Claire sparirono e i quattro ragazzi tirarono un sospiro di sollievo.
- Finalmente! Non ne potevo più! – Ginny stava esprimendo tutta la sua felicità.
- Sono pienamente d’accordo! A chi va di giocare a Quidditch? – propose Harry.
Tutti accettarono di buon grado, perfino Hermione che di fatto era negata per lo sport. Ma in quel momento la ragazza si sarebbe persino arrampicata sul Platano Picchiatore pur di non pensare alle parole di Veronica.
 
 
 
Cavoli! Scrivere questo capitolo è stata un’impresa e ancora non mi piace! Ma dato che sono brava lo pubblico lo stesso perché so che non vedevate l’ora di leggere il seguito! *modestiaportamiviatime*
Veronica è partita… ora non uccidetemi solo perché ho rovinato le vostre aspettative sulla storia. Posso solo dirvi di continuare a leggere per sapere come andrà a finire tutta la faccenda :)
Passando ai soliti ringraziamenti ringrazio chi ha recensito o messo la storia tra le seguite/preferite/ ricordate. Grazie a tutti!
Ci vediamo presto, Sa :)
P.S. avete il permesso di dirmi quanto questo capitolo faccia schifo! :P
  
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