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Autore: loverdosehetfield    16/03/2013    0 recensioni
so close no matter how far, could be much more from the heart, forever trusting who we are, and nothing else matters...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Quella mattina c'era il vento, un forte vento che spazzava via le poche foglie che c'erano sul terreno. 
"Ho freddo" 
James mise il suo lungo cappotto sulle mie spalle. 
"Va un po' meglio adesso?" 
Annuii. 
Infatti, tutto andava per il verso giusto da quando c'era lui, la mia vita era cambiata notevolmente e di certo non avrei voluto tornare a quella vecchia. 
"Oggi non dovevi incontrare tuo padre?" 
"Si...ma sinceramente non ne ho voglia." 
"Dai Eva, ti farà bene vederlo, stai tranquilla." 
"Non è vero un cavolo! Io lo odio James, e tu lo sai" 
"Si..ma dai dagli un'altra possibilità" 
"Dopo quello che ha fatto ti sembra giusto?! Lui mi ha abbandonata...non so se te lo ricordi" 
"E' anche vero che però poi ti ha ricercata...cosa che mio padre non ha fatto, e non penso farà mai." 
"Tuo padre vorrebbe vederti, sei tu che non vuoi vederlo.."
James stette zitto, tanto avevo ragione io, e quando ho ragione...beh..meglio non controbattere, non ne vale la pena. 


Decisi di incontrare mio padre, e James venne con me. Non si fidava a lasciarmi andare da sola. 
"Ciao Papà" 
"Ehi...quanto tempo! Come stai?" 
"Mah...non c'è male...tu?!"
"Tutto bene." 
Accanto a lui c'era un bambino, moro, piccolo a giudicare da come parlava, avrà avuto 3 anni a esagerare. 
"Lui chi è?" 
"Ah, scusa...quasi dimenticavo! Lui è Noah, mio figlio." 
"Ah..ciao Noah...ciao papà" 
"Aspetta...dove vai?" 
"Via da qui...lontana da te...come cazzo hai potuto rifarti una vita?" 
"Il tempo cambia le persone" 
"Tutte balle, tutte cazzate, se non hai voluto me, vuol dire che non volevi nessun figlio, brutto idiota" 
James mi prese per un braccio, e mi sussurrò un "calmati" all'orecchio, ma io non lo ascoltai, ero troppo arrabbiata...e mi incamminai da sola, lungo il pontile; lasciando lì mio padre, in piedi 
come un ebete, ad aspettare invano il mio ritorno. 
"Eva, aspetta! Dove vai?" 
"James, lasciami...voglio stare da sola.." 
"Ma perché piangi? Non dargli importanza, già il fatto che abbia voluto vederti per presentarti suo figlio non dimostra che sia una persona normale, quindi calmati." 
"Non voglio più vederlo...giuro." 
"Chi ti ha detto che ti serve una persona come quella? Tu hai me e io ho te...cosa vuoi di più dalla vita?" 
Mi sorrise, mi baciò, e poi mi abbracciò forte...una sequenza di azioni che mi serviva proprio in quella giornata. 
  
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