Chapter 4

*Let’s go crazy,crazy crazy till we see the sun I know we only met but let’s pretend it’s love we’ll never ever stop not for anyone tonight let’s get some and live while we’re young* Eccola, puntualissima, la sveglia delle 3.00, si quella sveglia, stranamente tutto era diverso, quella mattina era il vero e prorpio inizio della mia estate, Londra, finalmente stavo arrivando. Scesi dal letto ed andai a farmi una doccia, l’adrenalina era a mille, non potevo crederci. Uscita dal bagno, mi vestii, presi la borsa, il cellulare, la giacca e scesi in cucina dove c’erano mamma e papa ad aspettarmi.
Mum: buongiorno tesoro.
Io: buongiorno mami.
Dad: pronta?
Io: si ma prima fammi fare colazione.
Dad: si, si non ti preoccupare abbiamo ancora un po’ di tempo.
Io: ah, ok.
Mum: Hope, ho sentito le mamme di Margaret e Jessie e abbiamo deciso che ci vedremo direttamente in aeroporto.
Io: ok, perfetto a che ora ho l’aereo?
Dad: alle 5 devi essere con le ragazze in aeroporto per fare il check-in.
Io: va bene.
Mum: mentre finisci di mangiare io vado a prepararmi.
Dad: E io a mettere le valigie in macchina, hai preso tutto piccolina?
Io: si, state tranquilli.
Mamma e papa uscirono dalla cucina lasciandomi immersa fra i miei pensieri. Venni interrotta dal suono del mio cellulare, mi era arrivato un messaggio, da Niall. Che strano.” Ciao Hope oggi è il grande giorno! Non vedo l’ora di conoscerti. Ci vediamo in aeroporto. Ti aspetto, il tuo cugino Londinese. Xx”
Un lieve sorriso usci dalle mie labbra, mi sembrava tutto così strano, il mio sogno si stava realizzando, finalmente.
Dad: Allora vuoi partire per Londra?
Io. Ah, si scusa.
Mum: allora andiamo tesoro mio.
Mi misi le scarpe, presi la borsa ed uscii di casa, è stata una strana  sensazione chiudere per ultima quella porta; perché sapevo che non l’avrei più riaperta per più di un mese. Salii in macchina, in direzione aeroporto, per prendere il volo, direzione? Londra con le mie migliori amiche.
arrivata in aeroporto, col cuore in gola salutai mamma e papa e mi diressi con Margaret e Jessie a fare il check-in per poi imbarcarmi sull’aereo che ci avrebbe portate a Londra.
X: ecco a voi i vostri posti, siete pregate di legare le cinture di sicurezza. Buon viaggio.
Quel hostess sembrava molto simpatica.
Io: grazie.
Je: aaaa! Ci credete?
Meg: dio! Datemi un pizzicotto!
Io: dai ragazze non facciamoci riconoscere.
Je: eddai! Ma non sei emozionata?
Io: ovvio che lo sono!
Meg: lei è anche agitata.
Io: naaah.
Je: oh si si, questa bellezza deve conoscere una persona.
Io: ma guardate che lo dovete conoscere anche voi.
Meg: si è vero, ci viene a prender lui.
Je: con i suoi amici.
Io: si e sta sera dobbiamo mangiare a casa loro.
Je: cosa?
Meg: stai scherzando vero?
Io: no, ci siamo organizzati l’altra sera e non si discute.
Je: ma come facciamo?
Io: semplice quando arriviamo ci sistemiamo e andiamo a mangiare.
Meg: io mi sentirei a disagio.
Io: perché io? Devo incontrare mio cugino.
Je: forse uno dei nostri idoli
Io: ancora con questa storia? Non è vero!
Meg: si, ed è vero!
je: Hope ti ricordo la scommessa.
Io uf che palle, tanto non è così. Ne sono sicura.
Meg: mah, ho qualche dubbio.
X: gentili passeggeri è il capitano che vi parla, a minuti atterreremo all’aeroporto di Londra. Siete pregati di allacciare le cinture di sicurezza.
guardai le ragazze negli occhi, non potevo crederci, eravamo quasi arrivata a Londra. Un piccolo sobbalzo, il rumore dei frani, si eravamo atterrate. Finalmente. Tutto era così magnificamente diverso.
Ci spostammo dalla pista d’atterraggio, in aeroporto per riprendere i nostri bagagli. Con gli occhi cercavo Niall fra la gente, era difficile poiché non l’avevo mai visto. La mia ricerca si fermò appena vidi un ragazzo con in mano un cartellone. La scrittura non era bellissima, ma si poteva leggere comunque quello che c’era scritto: “Welcome to London Hope, Margaret and Jessie”
Je: cazzo Hope sono loro! E’ Niall con il cartellone! L’hai letto?
Io: si Je calmati ora andiamo. Ci sei Meg?
Meg: si si, eccomi, andiamo.
ci dirigemmo da Niall e dai suoi amici, era tutto così strano, erano in cinque come mi aveva detto, ma erano tutti coperti, cioè tutti e cinque indossavano delle felpe e gli occhiali da sole. Guardai Margaret e Jessie, stupita da tutta quella situazione.
Niall: ciao ragazze.
Io: ciao.
Niall: benvenute a Londra.
Je: grazie ragazzi, piacere di conoscervi.
X: piacere nostro. Emh, si ecco ragazze dateci le vostre valige che torniamo a casa.
Io: oh, grazie.
Dammo le valigie ai ragazzi e ci dirigemmo verso l’uscita dell’aeroporto. Non potevo ancora credere che tutto quello che stavo vivendo era vero, ma nonostante la gioia che provavo, mi sentivo a disagio. Uscimmo dall’aeroporto ed entrammo in macchina, per essere precisa non era una macchina, era un furgone nero con i vetri oscurati.

Ecco a voi il quarto capitolo. Lasciate una recenzione e ben gradita! (:
Fede