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Autore: micchan91    17/03/2013    6 recensioni
La prima domenica di febbraio mi ha cambiato la vita....
< Pronto? > il cellulare ha squillato incessantemente per quattro volte strappandomi al sonno alle sette del mattino
< Shindou? > la voce tremante della cugina di Kirino, mia amica da anni, mi fa immediatamente uscire dal dormiveglia
< Asako? È successo qualcosa? > chiedo scattando a sedere
< Ranmaru....> ed inizia a singhiozzare, io stringo il cellulare senza riuscire a dire una parola
< Lui....ha....ha avuto un incidente ieri sera....> dice piano ed io stringo gli occhi sentendomi morire...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prima domenica di febbraio mi ha cambiato la vita....

< Pronto? > il cellulare ha squillato incessantemente per quattro volte strappandomi al sonno alle sette del mattino

< Shindou? > la voce tremante della cugina di Kirino, mia amica da anni, mi fa immediatamente uscire dal dormiveglia

< Asako? È successo qualcosa? > chiedo scattando a sedere

< Ranmaru....> ed inizia a singhiozzare, io stringo il cellulare senza riuscire a dire una parola

< Lui....ha....ha avuto un incidente ieri sera....> dice piano ed io stringo gli occhi sentendomi morire, ieri sera Kirino è andato con i genitori a festeggiare il compleanno della zia, io ero stato invitato ma ho rifiutato perchè ero troppo stanco....

< Shindou....Ranmaru è morto.....> sussurra ed il cellulare mi cade dalla mano andandosi ad infrangere sul pavimento rompendosi in più pezzi. Io rimango immobile, come in trance, non respiro, non vedo niente, non sento niente...poi come se si fosse spezzato qualcosa nel mio petto un dolore sordo mi percorre il corpo ed inizio a piangere e ad urlare, Kirino non può essere morto! Lui non può avermi lasciato solo! Non può! Immediatamente mi alzo dal letto e corro verso il salotto, lì trovo i miei genitori in lacrime, anche loro hanno appena ricevuto la notizia che la macchina con dentro i genitori di Kirino e Kirino è precipitata giù per un burrone dopo essere stata presa in pieno da un ubriaco. Mia madre era molto amica della madre di Kirino, immediatamente mi si fionda addosso e mi abbraccia forte stringendomi contro il suo petto, io tengo gli occhi spalancati e singhiozzo piano

< Tesoro, mi dispiace tantissimo > mi sussurra ed io mi stacco da lei scuotendo la testa

< No...no! Kirino non è morto > urlo e sento che mi manca l'aria, mia madre mi guarda e piange sommessamente. Mi infilo le mani nei capelli ed inizio a cercare aria disperatamente mentre le lacrime e i singhiozzi si fanno sempre più forti

< Kirino dove sei? > continuo ad urlare

< Non è divertente! > aggiungo per poi iniziare ad urlare frasi sconnesse. Corro verso la porta di casa e la spalanco per correre in strada, ma vengo fermato da mio padre

< Io devo andare da Kirino! Lasciami! > urlo, poi ho un forte capogiro e tutto diventa buio. Quando mi sveglio sono nel mio letto, è stato tutto un sogno vero? Kirino non è morto! È stato tutto un incubo! Volto la testa verso il comodino e il mio cellulare distrutto mi dice che non è così, Kirino è morto veramente. Mi alzo a fatica sentendomi seriamente stordito, devono avermi dato un calmante, e torno in salotto dove stavolta ci trovo tutti i miei compagni di squadra che piangono, chi più chi meno, e quando mi vedono mi vengono tutti incontro per abbracciarmi piangendo con me il loro dolore. Kariya è seriamente sconvolto, è normale, lui era seriamente innamorato di Kirino...anche Sangoku è straziato dal dolore e Tenma è così innocente che sta soffrendo tantissimo. Io osservo tutti con distacco, sento come se la mia anima abbia abbandonato il mio corpo e sto in silenzio con la testa reclinata da un lato.

Passano i giorni e si fanno i funerali della famiglia, sfortunatamente il corpo di Kirino non è stato ritrovato e si pensa che sia caduto nel fiume e trascinato via, non posso nemmeno vederlo un' ultima volta....Io partecipo sentendomi totalmente svuotato, non ho più versato nemmeno una lacrima, ma il dolore al petto non accenna a diminuire.

< Addio > sussurro alla foto del mio migliore amico posizionata sopra la sua bara e Kirino mi risponde sorridendomi radioso, sento le lacrime tornare a premere per uscire ed inizio a singhiozzare inginocchiandomi davanti alla sua bara vuota

< Perchè? > sussurro stringendo i pugni, subito Tenma e Tsurugi mi vengono vicino e mi allontanano dalla bara mentre io riprendo ad urlare

< Non puoi essere morto! >

< Torna da me...>

< Non mi abbandonare...> e le lacrime oramai mi bagnano totalmente il viso. Fuori dalla chiesa io continuo ad urlare al cielo il mio dolore mentre i miei compagni piangono silenziosamente, come il resto delle persone riunite oggi per salutare tre persone che non meritavano proprio questa fine. Passano i giorni, le settimane, i mesi...io inizialmente ero come un guscio senz'anima, non parlavo più, non mangiavo più, non mi muovevo più. Passavo le mie giornate a fissare la finestra dalla stanza del pianoforte, quella dove con Kirino passavo gran parte delle mie giornate, a volte mi voltavo verso il divano e lo vedevo ancora lì a sorseggiare del thè e sorridermi dolcemente

< Fammi sentire qualcosa al pianoforte > mi chiedeva sempre e passava le ore a sentirmi suonare per rendermi più piacevole l'allenamento, ed ora per chi potrei mai suonare? Chi ascolterà i miei infiniti allenamenti? Nessuno....

Passati due mesi ho accennato una parola, passati sei mesi sono tornato a scuola e sono stato trattato con riguardo da tutti, non mi sono nemmeno azzardato ad avvicinarmi al campo da calcio, non ho più voluto sentir parlare di quello sport esattamente come ho fatto chiudere il pianoforte in una sala vuota, proprio come la mia vita....vuota.

I miei compagni continuano comunque a starmi vicino, mi chiedono spesso come sto, ma cosa posso dirgli? Senza Kirino io non sono nulla, sono vuoto. Lui è sempre stato la mia forza fin da quando eravamo piccoli. È grazie a lui se sono entrato nella Raimon e ne sono diventato il capitano, è grazie a lui che mi allenavo ogni giorno al pianoforte e i miei concerti erano sempre un successo, è grazie a lui che riuscivo ad affrontare le difficoltà. Con un suo solo sorriso mi faceva sentire vivo e pieno di forze, ora quando mi volto in classe non vedo più il suo viso annoiato, vedo il muro. Quando torno a casa da scuola non sento più la sua voce che mi racconta come è andata la giornata facendomi ridere, sento solo il silenzio, e tutto ciò è semplicemente straziante. Vorrei essere andato con loro quella sera ed essere morto con lui, immagino sempre i suoi ultimi momenti e mi chiedo se abbia pensato a me prima di morire.

È passato quasi un anno dalla sua morte e la vita continua a scorrere veloce come sempre. Mi stupisco di come per quanto uno provi dolore per la perdita della persona amata la vita continui comunque ad andare avanti. In questo momento sono seduto sulla panchina a bordo campo e sto osservando con sguardo perso una partita di allenamento, fa parte del mio recupero guardarli. I miei genitori mi hanno affidato alle cure di un famoso psicologo e secondo lui tornare a giocare a calcio mi aiuterà a superare la morte del mio migliore amico. Io tanto non sono più io, guardo tutto come se non fossi più nel mio corpo e non mi tocca più nulla, così faccio ciò che mi viene chiesto senza nemmeno provare a replicare.

< Tieni > porgo la bottiglietta d'acqua a Tenma a fine allenamento e lui mi sorride dolcemente

< Grazie Shindou senpai > mi dice piano, si stanno tutti sforzando di aiutarmi, ma la realtà è che non sanno come comportarsi con me.

Passano altre settimane, quanto mancherà ancora alla mia morte?

Un pomeriggio sono davanti alla finestra a fissare la neve cadere quando mi squilla il cellulare...

< Pronto? > ha risposto mia madre, io non rispondo più ad un telefono da quel giorno. Continuo a guardare fuori dalla finestra prestando distrattamente attenzione alle parole di mia madre

< Cosa? Ma ne siete sicuri? > le sento chiedere, sembra felicemente incredula

< Se fosse così sarebbe un miracolo! > continua ed io mi giro per guardarla, si è portata una mano sulla bocca e sta piangendo

< No, aspetto a dirglielo. Se dovesse rivelarsi un'informazione sbagliata ne soffrirebbe troppo > aggiunge guardandomi

< Fatemi sapere, aspetto vostre notizie > e attacca

< Chi era mamma? > chiedo e lei sobbalza leggermente

< Era la zia di Kirino > mi dice cauta, sa che al solo parlare di Kirino mi sento male

< E che voleva? > continuo atono, oramai non provo più nulla quindi la notizia che era la zia di Kirino non mi ha fatto ne caldo ne freddo

< Solo ricordarmi dell'anniversario di morte > mi risponde piano

< E il miracolo? > chiedo solo leggermente curioso

< Cose di donne > e si defila uscendo velocemente dalla stanza. Fisso la porta dalla quale è appena uscita per qualche secondo, poi torno a guardare fuori dalla finestra.

La mattina seguente vengo svegliato prima della sveglia da mia madre

< Takuto alzati! > mi urla ed io scatto a sedere guardandola preoccupato

< Dobbiamo uscire, svelto vestiti > aggiunge lanciandomi sul letto una felpa e un paio di pantaloni che io indosso velocemente per poi seguirla fuori casa. Lì troviamo mio padre ad aspettarci in macchina, mi ci infilo dentro e partiamo a tutta velocità, dopo qualche minuto mi accorgo che abbiamo preso la strada per l'ospedale e dentro di me qualcosa inizia ad agitarsi. La macchina ci lascia davanti all'ingresso dell'enorme ospedale dove ero stato ricoverato quasi un anno e mezzo fa per la gamba e all'ingresso incontriamo i miei compagni di squadra e alcuni parenti di Kirino. Rivedere Asako e gli zii di Kirino, con i quali ero solito passare le feste divertendomi con il mio migliore amico mi fa agitare e inizio a respirare troppo velocemente. Loro mi guardano sorridenti e noto che hanno le lacrime agli occhi esattamente come i miei amici, si può sapere cosa sta succedendo?

< Shindou senpai, è una notizia meravigliosa! Un vero miracolo > mi dice Tenma ed io lo guardo senza capire

< Shindou senpai? Non sei felice? > aggiunge

< Ancora non glielo abbiamo detto > gli dice mia madre e lui mi sorride

< Takuto > mia madre mi poggia una mano sulla spalla e mi fa voltare verso di lei

< Kirino è ancora vivo! > mi dice abbracciandomi forte, io la scanso subito e scuoto la testa premendomi le mani sulle tempie

< No...lui....lui è morto > sussurro, se questo è uno scherzo non mi piace per niente!

< No Shindou, l'hanno ritrovato ed è vivo! > mi dice la zia di Kirino ed io inizio ad ansimare mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime, il mio migliore amico è vivo!

< Vieni > mi dice mia madre prendendomi per mano e ci avviamo tutti velocemente verso una stanza al quinto piano, lì troviamo ad aspettarci un dottore davanti alla porta chiusa.

< Salve, siete i parenti? > chiede e gli zii si fanno avanti sorridendo mentre io punto gli occhi su quella porta bianca, lì dietro c'è veramente il mio migliore amico?

 

 

 

Angolino dell'autrice

Bene....erano le dieci di sera quando Micchan riceve una brutta telefonata dal suo fidanzato che le dice che i suoi amatissimi amori piumati sono morti. I miei Bolide e Boccino ( due passeri del Giappone) sono morti (ebbene si, io piango anche se mi si secca una piantina, quindi la loro morte mi ha sconvolto parecchio!). Micchan così passa la notte a piangere sommessamente nel suo letto e come sempre per sfogarsi scrive....il suo cervello però stavolta invece di proporle di scrivere qualcosa di divertente alla "due più due" (iniziata proprio una notte mentre piangevo proprio per aver letto una doujinshi dove Kirino e Shindou morivano) le ha fatto iniziare una storia che l'ha fatta piangere ancora di più nonostante sapesse perfettamente che Kirino non era morto....

Comunque....scusatemi per lo strazio, ma ultimamente sto scrivendo solo cose tristi ( il mio umore si riflette parecchio sulle mie fan fiction...)

Spero che nonostante la tristezza vi sia piaciuto, prometto che il resto della fan fiction sarà più "leggero" visto che la depressione mi è (quasi) passata.

Un bacio

 

ps: scusate il titolo, ma dopo mezz'ora non ne trovavo uno decente XD

 

 

Toh per aumentare lo strazio vi posto anche la prima pagina della doujinshi straziante! (quella che mi ha fatto scrivere "due più due" e che mi ha fatto stare una notte a piangere!) XD


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