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Autore: Layla Cullen    17/03/2013    0 recensioni
Niall viene invitato dal nuovo amico (James) a casa sua. L'amico ha una sorella (Caterina); sarà così che si incontreranno per la prima volta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non posso trattenermi!

La mattina dopo mi sono alzata dal letto un po’ stanca perché avevo dormito poco, ma decisa a fargliela pagare a quel verme schifoso del mio ex ragazzo.
Vado a fare colazione e in cucina c’è mia madre come sempre, ma stranamente c’è anche mio padre.
-Ciao papà-
-Ciao tesoro- risponde un po’ troppo freddo, vuole parlarmi, si capisce da un km di distanza.
-Devo dirti una cosa: tua madre mi ha detto che ieri sera avete parlato ed è venuto fuori che Andrea ti ha tradito e, naturalmente, tu sei molto arrabbiata ….- si ferma e mi guarda per un momento,
-Credo che è meglio che tu non vada a scuola…..- conclude papà
-No! Io oggi vado a scuola eccome! Che vi piaccia o no!- dico con decisione
-Non credo che sia un bene…… Pensa: rivederlo ti farà solo male- cerca di convincermi
-Ah no…. Rivederlo sarà un tocca sana per me, perché mi libererò di questa rabbia, li devo dire solo che è uno stronzo con i fiocchi- cerco di convincerlo a mia volta
-Sicura??- chiede, forse posso portarlo dalla mia parte
-Sì solo questo, non si merita altro da me quel cretino- affermo decisa
-Ok, credo che non ci saranno problemi allora….- e papà si volta a guardare mamma, le acconsente  appena con un cenno del capo, ma poi mi guarda con l’espressione  “Non so quanto sia bene tesoro, ma mi raccomando non fare cavolate”
-Bene, allora mi vado a preparare…..- dico e salgo in camera mia
Meno male che alla fine hanno deciso di lasciarmi andare a scuola passando per il portone di casa, perché altrimenti mi sarebbe toccato uscire dalla finestra, o qualcosa di simile.
Mi preparo e esco con la mia cartella sulle spalle, la prima ora sarebbe stata di religione.
Arrivo fino a scuola, giusto in temo perché suona la campanella
-Che abbiano inizio le danze!- dico a bassa voce
Entro in classe, saluto Clara: la mia migliore amica, e mi siedo al mio banco (vicino a Clara), ma Andrea non c’è.
“Porca miseria dove è finito quello stronzo? Per dirgli di tutto non posso aspettare 2anni! Cavolo!”
Decido di raccontare tutta la faccenda a Clara intanto che aspetto l’arrivo del mio ex ragazzo.
-No!.... non ci posso credere! ma ne sei sicura Katte? Magari è solo una voce messa in giro da Stefania…. Sai che a lei piace Andrea!-
-Sì che lo so Clara, ho anche io 2 occhi per vedere cavolo!- dico un po’ irritata perché lei non crede alla mia versione –E comunque ne ho le prove: mio fratello mi ha fatto vedere una foto in cui Andrea e Stefania si baciavano…..-
-Photoshop?- dice Clara
-Non direi…… erano messi come se si volessero far fotografare apposta- ribatto
-Ah può darsi…… ma, effettivamente, Stefania in questi ultimi tempi ti guarda con quello sguardo da “rivale”, ma come se ti avesse fatto un dispetto-
-Allora non sono l’unica che se ne è accorto!..... mi sembrava anche a me, ma non ne ero sicura-
Il tempo di finire la frase che Andrea entra dalla porta, come al solito in ritardo; mi guarda, mi sorride, io no.
Andrea si siede al suo banco, svota la cartella e poi si alza per venire de me a darmi il bacio di “buona lezione” della giornata; io mi alzo, vado verso di lui e a vederlo la rabbia cresce dentro di me, vorrei urlargli “Va a fare in culo, stronzo!!”
-Ciao piccola, come mai ti sei alzata anche te ora? Lo vuoi proprio il mio bacio di “buona lezione”? ehhh?-
“Ma certo che no cretino, credi che io vogli ancora dei baci da te? Beh allora ti sbagli di grosso!” è quello che penso quando  sento la sua frase stupida.
Ho deciso, gli dirò sotto voce che noi due dovevamo fare due chiacchere e poi…..
-Va a fare in culo stronzo!-
In un solo momento cala il silenzio in classe, i miei compagni mi guardano tutti esterrefatti e alla prof di religione cade la cartellina di mano.
L’avevo urlato, mi avevano sentito tutti e ancor peggio mi aveva sentito la prof di religione che non era una che lasciava passare certi comportamenti.
Andrea, davanti a me, si mette a ridere piano con un’espressione divertita; “Non è possibile! Ride? Ma allora non ha capito niente…..” è il mio unico pensiero.
Mi arrabbio ancora di più e proprio non riesco a trattenermi dal farlo, intanto una nota non me la levava nessuno a quel punto, e gli tiro un pugno sul naso.
Andrea cade a terra coprendosi la faccia con le mani, i compagni lo soccorrono e ho solo il tempo di vedere Stefania che rideva silenziosamente pria che la prof richiama la mia attenzione.
-Caterina, cosa stai facendo?!- urla molto arrabbiata
-Mi dispiace prof, ma se lo meritava….. tutto qui- rispondo
-Ti pare questo un comportamento adeguato all’ambiente scolastico?!-
-Sì e No….. dipende dalle cause scatenanti- ribatto
-No, assolutamente no! Questo è un atteggiamento scorretto!!-
-Beh allora mi dia una nota e la faccia finita, non ho voglia di stare a sentire le sue lamentele!- rispondo a tono di sfida e lancio con fare disinvolto il diario sulla cattedra.
Intanto è entrata le bidella che ha portato Andrea via per fermare il sangue del naso.
Mi sento liberata da un peso enorme, mi sento capace di poter fare tutto, mi sento trasgressiva e mi piaceva, è una bella sensazione.
Me ne vogli fregare di quello che succederà, voglio urlare “Me ne frego” a tutti.
La prof prima esce ad accertarsi che Andrea stia bene e poi mi da una nota:
“L’alunna Caterina insulta il compagno Andrea e gli tira un pugno sul naso durante l’ora di Religione.
L’insegnante richiede delle spiegazioni e Caterina risponde in modo inadeguato.
Viene richiesto un colloquio con i Genitori della ragazza il più presto possibile. Comunicare in segreteria l’orario desiderato per l’incontro.”
Mentre torno a casa penso che avrei potuto evitare di rispondere in quel modo alla prof, ma non è solo un pensiero sfuggente. Al centro dei miei pensieri c’è l’immagine di Andrea che si accascia per terra tenendosi il viso coperto dalle mani, che bel ricordo, che bell’immagine, da foto.
Mi ritrovo improvvisamente davanti al portone di casa mia, non mi ero manco accorta di stare camminando per andare a casa, entro e so che presto devo affrontare l’ira di mia madre e mio padre e le battute stupide di James, però non vedo l’ora di parlare un po’ con Matty, lui sì che mi sta ad ascoltare davvero.
-Ciao mamma….- dico appena chiudo la porta alle mie spalle
-Ciao tesoro, tutto bene?- mi saluta
-Più o meno sì …..- rispondo lasciando cadere il discorso
-Più o meno? Cosa è successo oggi a scuola? Hai parlato con Andrea?- riprende prontamente in mano il discorso lei
“Come iniziare a spiegare che la prof mi ha dato una nota?” penso
-Sì abbiamo parlato…. Cioè ho parlato io più che altro…… e poi…..-
-E poi?- chiede mia madre uscendo dalla cucina, venendomi in contro con quell’aria speranzosa di sentirmi dire “Mi ha spiegato che non è vero che mi ha tradito e ci siamo rimessi insieme”, peccato che quello non è il seguito del mio discorso.
-E poi gli ho tirato un pugno in faccia…..- concludo e mi preparo a una sfuriata, sostengo il suo sguardo come un soldato in prima fila
-Cosa?!- urla –Cosa hai fatto? Ma cosa gli hai detto prima?-
-Lui mi ha preso per il culo, mi ha sempre preso per il culo! Sta mattina mi si è parato davanti e mi ha salutato come sempre, come se niente fosse! Non ho resistito lo mandato a quel paese urlando e si è messo a ridere…… e gli ho tirato un pugno!- mi difendo –Ma dico si mette a ridere se la sua ragazza lo manda?!-
-Ah sì perché tirargli un pugno in faccia è meglio?!- mi accusa lei –Potevi fargli male! Povero ragazzo….-
-Ma non ci credo, ti preoccupi per lui? Per il naso di quel cretino e non per l’umiliazione che ho provato io?!- dico –Scusa, ma chi è tuo figlia/o, perché ora mi vengono dei dubbi!- le urlo e me ne salgo in camera, lì ci sono James e Matty che giocano.
-James esci di qui!- urlo in lacrime –Tu, Matty, resta pure…..- dico più piano sorridendo al bambino biondo di 6 anni che ho davanti.
-Oh, ma che succede?- chiede James
-Quale parte della frase “Esci di qui” non ti è chiara?- chiedo con rabbia e una punta di sarcasmo nella voce
-Ok, ok tranquilla…… però sappi che così mi fai paura!- risponde James
-Bene allora vattene sennò ti faccio ancora più paura!- gli urlo mentre afferra la maniglia della porta per uscire.
Mi lancio sul letto e scoppio a piangere con Matty vicino che cerca di consolarmi.
 
 
 
Spazio Autrice:
Ciao ragazzi J
Non mi sono presentata nello scorso capitolo, chiedo scusa. ^.^
Spero che questa ff vi piaccia; so che voi volete vedere Niall, ma presto anche lui apparirà.
Se avete qualcosa da dirmi: lodi o critiche scrivete delle recensioni.
Grazie e a prestoJFilla

 
  
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