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Autore: Layla Cullen    16/03/2013    0 recensioni
Niall viene invitato dal nuovo amico (James) a casa sua. L'amico ha una sorella (Caterina); sarà così che si incontreranno per la prima volta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ti Odio!!!

Stupida, stupida, stupida come ho fatto a non accorgermene?! Lui stava con me e intanto becciava con un’ altra! Sono una stupida! Io odio quel ragazzo! “Andrea io ti odio!!” avrei voluto urlarlo, ma non potevo perché i miei mi avrebbero sentita; però avrei potuto dirlo con un tono di voce normale davanti a mio fratello James, che intanto non mi avrebbe sentito perché aveva alle orecchie le sue “nuove cuffie”.
No, dovevo tenermi controllata perché glielo avrei urlato in faccia domani a scuola quando sarebbe arrivato.
 Il pensiero che avrei potuto sfogarmi mi tranquillizzò quel che bastava per non mandare mia madre a quel paese quando mi chiamò per andare a mettere tavola.
Scendo le scale con calma, cerco di assumere un atteggiamento il più vicino al normale, metto tavola e torno in camera dove trovo mio fratello: tranquillo, rilassato sul letto, non si era minimamente spostato da quando si era messo le cuffie.
-Beato te!- gli urlo per farmi sentire, non apre neanche gli occhi, non mi ha sentito.
“Non importa” penso “forse è meglio così”, ma qualcuno mi aveva sentito: il mio adorato fratellino di 6 anni.
Era entrato in camera mia, cioè in camera mia e di James, come una piuma.
Era sempre stato un bambino tranquillo, ma sveglio che capiva quando le persone erano tristi o felici anche se non lo davano a vedere; io lo adoravo, mi piaceva molto giocare con lui e intrattenerlo perché non si comportava come tutti i bambini di 6 anni, ma era un po’ più “grande”: sapeva far divertire ed era curioso di conoscere le cose.
Tanto di camuffare la mia rabbi e di riacquistare un atteggiamento “normale” per quanto mi è possibile, mi giro e incrocio il suo sguardo dolce, penetrante ma anche preoccupato, sicuramente per me.
Forse riuscirò a non farlo preoccupare visto che sono una brava attrice.
-Katte qualcosa non va?- dice- Mi sembri un po’ strana oggi-
Mi avvicino a lui, lo prendo in braccio: che fatica inizia ed essere un po’ pesantino.
-No tutto bene Matty- lo rassicuro  -Tutto bene, è solo che mi innervosisce che tuo fratello stia bello rilassato mentre io vado a fare le cose che mamma dice- gli sorrido nel modo più rassicurante che riesco.
-Ah ok- risponde tranquillo con un sorriso nemmeno lontanamente rassicurato.
-RAGAZZI A TAVOLA- la mamma ci chiama, lascio andare Matty, che corre giù per le scale, e poi scrollo James per dirgli che la mamma ha finito di preparare la cena.
Scendo, sono già tutti seduti, mangiamo.
-Amore stai bene?- mia madre alla fine della cena mentre James sparecchia
–Cosa?- cerco di prendere tempo
 –Mi sembri strana sta sere-
-Tutto bene, perché?- e intanto penso che non va bene un bel niente, ma non devo far preoccupare mamma
-Ti ho un po’ osservata sta sera e sei così silenziosa- spiega – Tutto bene con Andre?-
L’ultimo argomento di cui mi doveva chiedere, perfetto cosa rispondo?
-Emh ....- vorrei andarmene,
-Credo che Andrea abbia un'altra ragazza al momento, mamma, è per questo che Katte è così- James
-Lo sanno tutti, ma Andrea crede che Katte non sappia niente…… per sua sfortuna ha un fratello maggiore bravo che gli dice tutto quello che lei non sente- James ridacchi
-Grazie James…….-
-Ohhh mi dispiace, dovevi dirmelo subito sta cosa: la rabbia non devi tenerla dentro- mia madre, sempre apprensiva
-Sì mammma…..però non capisci che quando uno vuole risolversi i problemi da solo non deve dire le cose a tutti?- l
-Risolvere le cose da solo?- chiede spiegazioni mia madre
-Sì…. Andrea- e pronunciando quel nome un moto di rabbia e una voglia di rompere tutti i piatti mi invade -mi potrà pure tradire, ma non mi farò mettere i piedi in testa da quel deficiente!-
-Uhhh….mamma domani Katte torna con una nota- James il solito rompi scatole
-Katte….. non devi farti mettere i piedei in testa da Andrea, ma so anche come sei fatta, è meglio che non vai a scuola domani- mi dice mammma
-Cosa?- sono sbalordita –Hai paura che non mi riesca a controllare?!-
-Katte sappiamo come sei fatta….non è colpa tua….. solo domani……-
-NO!!!- urlo –Io domani vado a scuola eccome!.....e se gli tiro un pugno sul naso ben gli sta!-
Non ero mai stata più decisa a fare qualcosa, me ne andai in camera per non sentire quel che avevano da dirmi per convincermi, intanto sarebbe stato fiato sprecato.
“Io domani andrò a scuola!” mi continuavo a ripetere per calmarmi e per iniziare a pianificare la mia “vendetta”.

 
  
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