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Autore: My dream are 1D    18/03/2013    1 recensioni
Salve gente :D Questa è la prima storia che pubblico qui, quindi se avete qualche consiglio da darmi, fate pure :3
Questa è l'ennesima fanfiction che parla dei One Direction, ma vi prego di leggerla perchè ci tengo molto e poi c'è una sorpresa nel finale lol Io di fanfiction ne ho letto parecchie, però non ho mai letto un finale come quello che ho in mente di scrivere, quindi voglio la vostra opinione poi :)
'Ora vi saluto con una frase della storia:
Mi buttai tra le sue braccia, non volevo finisse quel magico momento, volevo stare con lui e basta, di tornare in Italia, non ne avevo più voglia, volevo solo restare lì con lui e con i miei amici, ma purtroppo non era possibile…'
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una mattina come tutte le altre, sveglia che suonava alle sette, il sole che entrava dalla persiana del balcone e mia madre che entrava in camera per svegliarmi. Quello era il mio primo giorno di scuola a Bradford, era il mio primo giorno di scuola alla Tong High School. Ci eravamo trasferiti a Bradford a metà agosto perché mio padre doveva lavorare lì, dovevamo restare per tutto l’inverno per poi tornare in Italia, in quel paesino della Puglia a fine giugno. Mi  preparai velocemente e scesi giù per fare colazione, ero agitatissima perché in quella scuola non conoscevo nessuno, ero tipo una straniera piombata lì al secondo anno, non sapevo come mi avrebbero ‘accolta’, ma non pensandoci più di tanto, salì sul Bus e partimmo in direzione della scuola.  Una volta arrivati, scesero tutti, io fui l’ultima, incrocia le dita e con un bel sospiro scesi e rimasi per pochi secondi a guardare quell’enorme edificio, ero rimasta sbalordita, non avevo mai visto una scuola così grande, mai. Inizia ad incamminarmi verso l’ingresso, vidi un professore e li chiesi dove fosse la mia classe, la 2^C e mi accompagnò lui stesso. Entrata in classe il professore mi disse che lui insegnava nella mia classe e mi disse di andarmi a sedere accanto al ragazzo in fondo. Io lo ringraziai e mi andai a sedere lì. Dopo poco Mister Connor (così voleva essere chiamato il prof.) mi chiese di presentarmi in modo da farmi conoscere da i miei compagni di classe e la stesa cosa disse alla classe. Iniziarono a dire i loro nomi, poi toccò al mio compagno di banco presentarsi, si alzò in piedi, si girò verso di me e con un tono di voce alto, disse: ‘Io sono Zayn Malik, sono di Bradford e ho 15 anni’; io rimasi incantata da i suoi occhi, dal suo sguardo e dalla sua voce… era una sensazione che non avevo mai provato prima. 
La lezione volò velocemente, così il professore chiese a Zayn di farmi fare un giro della scuola prima di tornare a casa, lui non voleva perché  diceva di avere un ‘appuntamento’ ma il professore insistette e disse a Zayn di comportarsi in maniera adeguata altrimenti avrebbe di sicuro perso l’anno, lui abbassò la testa e iniziò ad incamminarsi facendomi segno di seguirlo e io,così feci.
‘Mi dispiace per quello che è successo con il prof.’- dissi. 
‘Ah figurati, tanto qui non sono simpatico a nessuno, figurati a i professori, quindi non perdono occasione per darmi fastidio.’ – disse lui.
Appena finì di parlare si fermò e mi mostrò la palestra, per poi seguire con i corridoi e le altre aule. Finito il ‘giro’ della scuola, guardai l’orologio ed erano le 20.05, così presi il telefono per avvisare mia madre che stavo tornando a casa, ma Zayn mi fermò e mi disse: ‘ Dato che è ora di cena, ehm…bhè si, ti andrebbe di mangiare una pizza?’ 
Io non ci  pensai due volte e dissi di si, così andammo alla pizzeria italiana più vicina e cenammo lì. 
Uscimmo dalla pizzeria e facemmo una breve passeggiata lungo il viale che portava a casa mia, lui mi raccontò della sua famiglia, del perché tutti cercano di starli alla larga e della sua passione per la musica. 
Zayn aveva l’aria di uno di quei ragazzi che vuole starsene da solo per i fatti suoi, ma in realtà non era così,lui era solo un po’ ‘riservato’ nient’altro, li piaceva parlare, stare con i suoi compagni e  basta… Si erano fatte le 22.36 ed eravamo arrivati di fronte alla porta di casa, così ci salutammo e lui andò via. 
Entrai in casa, posai le chiavi sul mobile e andai nel soggiorno.
‘Ritaaaaa!!!!’-gridò mio padre
Io spaventata li dissi: ‘Ma per quale motivo stai urlando? E’ successo qualcosa?’ 
‘No, no niente, è solo che oggi sei stata per tutto il giorno fuori e io e tua madre ci siamo preoccupati dato che non hai chiamato…’ – disse. 
‘Ah, scusatemi è che dopo le lezioni ho visitato la scuola e dopo, bhè sono andata a mangiare una pizza.’- dissi. 
‘Okay, ma la prossima volta, mi raccomando avvisaci .Io vado a letto, buona notte! ’ –disse lui mentre saliva al piano di sopra. 
‘Ok, ok, buona notte!’ – dissi 
Aveva ragione,  non avevo chiamato per avvisare che avrei cenato fuori, è che stare con Zayn mi aveva fatto completamente dimenticare tutto…
Andai in camera mia e sistemai lo zaino per il giorno dopo, quando all’improvviso mi squillò il telefono, era un messaggio di una mia amica che presto mi avrebbe raggiunta a Bradford con la sua famiglia. Il messaggio diceva: ‘Manca poco!! Non vedo l’ora, buona notte!  –Perrie’
Non avevo più soldi nel cellulare, dovevo farmi la ricarica, ma avevo dimenticato anche quella, quindi non potevo risponderle, misi il telefono sulla scrivania e andai a mettermi il pigiama e dopo mi misi nel letto. 
Quella sera presi sonno subito, ero stanca.
‘Rita,alzati! Dai che se no fai tardi!!’ – mia madre urlava dalla cucina.
Mi alzai, andai vicino al balcone, aprii la porta e vidi fuori il panorama, c’era un po’ di nebbia e la strada bagnata perché  la notte aveva piovuto molto, ma comunque era bellissima lo stesso Bradford. 
Andai in bagno, mi preparai e scesi di corsa giù: ‘Mamma dov’è il latte?’ –dissi
‘E’ sul tavolo, ti ho già preparato tutto’- disse lei.
Feci colazione e poi andai vicino a mia madre, le diedi un bacio sulla guancia e mentre stavo uscendo, lei mi disse: ‘Sai che domani sera viene Perrie?’ 
‘Si, ieri sera mi ha mandato un messaggio. Comunque ora scappo, buona giornata’ –dissi uscendo di casa.
  
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