Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ValeA    18/03/2013    1 recensioni
«La faccio breve...» Sperava che lui le dicesse che provava qualcosa per lei ma non se ne rendeva conto quanto fosse lontana dalla verità. Si stava sbagliando troppo.
«Tre mesi fa mi sono accorto che mi seguivi ovunque andassi, pensavo che fosse finita prima o poi ma vedendoti ancora qui...» sospirò. «Non lo è. Sono qui per dirti che sono stanco di non poter uscire tranquillamente senza che ci sia tu e ti conviene non farti più vedere perchè a me non piaci e non potrai mai piacermi!» La guardò per circa dieci secondi e poi riprese il suo discorso «Guardami e guardati... Siamo troppo diversi!»
Si era mai vista una storia tra un ragazzo popolare e una ragazza ''sfigata''? Forse sì, nelle trame dei film o dei libri ma quella era la vita reale e non sarebbe mai potuto succedere anche perchè dopo due settimane quel ragazzino dovette trasferirsi con i suoi familiari in America per il loro lavoro.
Lei non lo vide più dopo quella volta.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 18

Pov Joyce

«Basta!» urlai abbastanza forte per farmi sentire bene da Zayn. Ero stanca di quella situazione. 
Ero stanca perchè non c'era un punto di svolta, perchè eravamo sempre ad un punto fermo. 
Dopo quella volta che gli feci quel discorso, lui mi evitava, faceva finta che non mi conoscesse. 
Non so perchè mi interessava così tanto, non che prima avessimo tutto questo rapporto ma... volevo costruire un rapporto d'amicizia ma lui così rendeva tutto più difficile, quasi impossibile.
Zayn si fermò, aspettando che parlassi di qualunque cosa stavo per dire. 
Eravamo solo io e lui, in un'aula scolastica dove appena cinque minuti fa c'erano tante persone. 
Non so per quale motivo mi ero informata su dove potessi trovarlo, potevo semplicemente parlargli anche in mensa, in giardino o in qualunque altro posto. Però non mi pentivo perchè sicuramente se avessi fatto tutto diversamente in questo momento avrebbe anche trovato una scusa per andarsene e troncare lì il discorso.
Lui si accomodò sopra un banco mentre aspettava che mi decidessi a parlare. Ero ferma davanti la porta, sembrava che non volessi farlo scappare.
«Mi da fastidio che mi eviti!» lui voltò lo sguardo verso di me, guardandomi negli occhi. 
Non riuscivo a sostenere il suo sguardo, sapevo che tutto ciò che era successo era colpa mia. Colpa mia perchè non pensavo prima di parlare. Colpa mia perchè riuscivo a dire solo cose inopportune. Colpa mia perchè non ne combino mai una giusta.
«Ma non ti dava fastidio che la gente ti veda parlare con me?» io sono la più cretina, stupida, imbecille, idiota e testa di cazzo della storia. Sì, lo sono davvero. 
«No!» non sapevo che altro dire, lo dissi troppo a voce alta. Lo feci anche sobbalzare. «Hai frainteso» 
Perchè io non volevo fargli intendere che non volevo che parlassimo ma solo di non far alimentare la gente di strane idee. Sapendo che Liam era un tipo geloso non volevo che anche lui credesse a cose non vere. 
«Non penso.» perchè tu pensi?! Perchè dovresti credere a cose che non sono vere allora? 
Non sapevo neanche perchè mi stavo creando tutti quei problemi, in fondo io e lui non eravamo mai stati nulla se non conoscenti. E allora perchè mi interessava tanto che mi rivolgesse la parola?
«Mi dispiace.» cercai di essere il più sincera possibile, per fargli capire che non stavo mentendo.
«Arriva al punto...» alzò la voce, sicuramente stanco di quella conversazione.
Peccato che neanche io sapevo quale era il punto. Mi avvicinai accanto a lui, ora eravamo uno di fronte all'altro.
«La ricreazione non è infinita...» Oh sì, giusto. Dovevo sbrigarmi, anche perchè sicuramente Liam si stava chiedendo che fine avessi fatto, che fine avessimo fatto io e Zayn.
«Facciamo finta che tre settimane fa non abbiamo avuto quella conversazione?»
«Perchè ti interessa tanto?» Già. Perchè mi interessava tanto? Il problema è che non riuscivo a capirlo neanche io.
Forse era perchè volevo evitare problemi con i miei amici, Harry e Louis sapevamo cosa successe il primo giorno. 
Lo sapevano solo loro, avevo deciso di non dire nulla a Liam per non farlo preoccupare e con Niall c'eravamo allontanati un po' in questi giorni, sembrava che era più amico di Julie che con me. 
Ogni volta vedevo i miei amici in difficoltà e non sapevano come comportarsi con noi, sapendo che non eravamo in ottimi rapporti.
Io non accennavo a dar risposta, troppo persa nei miei pensieri. Lui aspettava, capendo che non avrei risposto tanto presto, prese parola lui. 
«Ok, facciamo come se non fosse successo nulla...» Lo sapevo che mi avrebbe detto di n...? Aveva detto che andava bene o avevo gravi, gravissimi, problemi di udito? No, ero sicura di aver sentito bene.
«Davvero?» chiesi per aver un ulteriore conferma. Lui annuì sorridendomi. 
Non potevo negare che avesse una bella risata. Quando rideva gli si illuminavano gli occhi, la bocca si schiudeva quel poco che bastava per far vedere i suoi denti bianchissimi. Era bello, nessuno poteva negarlo.
Stupida, non perderti in questi pensieri inutili. 
Ero impazzita, mi rimproveravo mentalmente come una pazza, facevo i discorsi mentalmente come se fossi una pazza.
Meno male che nessuno aveva il potere di leggere la mente, mi avrebbero sicuramente rinchiuso.
Gli porsi una mano in segno di pace. «Pace?» sussurai come una bambina. 
«Pace.» ricambiò la stretta.
 
****
Io e Zayn avevamo appena finito di parlare ed ora ognuno stava seguendo la propria strada.
Una strada che portava in mensa allo stesso tavolo. (?)
Lui entrò prima di me, io non riuscì neanche a metterci piede perchè venni travolta da Julie, che mi aveva vista da lontano, che mi stava trascinando più lontano possibile da quella sala senza saperne il motivo.
Io facevo schifo nelle attività sportive, non ero abituata a correre ed infatti avevo già il fiatone. 
La bionda era tranquilla, non aveva neanche un po' di sudore. Come cavolo faceva?
«Ju- Julie» mi fermai, misi una mano nella pancia e mi piegai su me stessa. Cercai di riprendere fiato «Che... che st-stai facendo?» ma senza molto successo.
Eravamo in un corridoio vuoto dove l'unico rumore percettibile era il mio affanno.
Si buttò per terra, lasciandosi scivolare sul muro. Sembrava disperata.
«Qualcosa non va?» mi stavo seriamente preoccupando, non l'avevo mai vista in quello stato.
Mi sedetti accanto a lei, per farle forza per qualunque cosa fosse successo.
«Non ne posso più... é diventato un incubo.» Non sapendo di che stesse parlando, a cosa si stesse riferendo, non sapevo cosa le potessi dire. Le chiesi di essere più chiara.
«Niall.» Tra tutte le risposte che mi potessi aspettare, Niall non c'era assolutamente.
Cosa c'entrava quel biondino? Che avessero litigato pesantemente mentre io chiarivo con Zayn?
Mi ero persa cinque minuti di ricreazione, bastava per una litigata alla Niall e Julie.
«Quando la smetterete di litigare come due bambini di otto anni?» domandai sospirando, un giorno sarebbero cresciuti o almeno lo speravo.
«Non abbiamo litigato.» E allora cosa? «A dir la verità non abbiamo neanche parlato oggi.» Ma allora dove stava il problema?
Ero più confusa di prima, non stavo capendo una mHAZZA. Ok, era squallida.
«Allora qual è il problema con Niall?» Oltre al fatto che non lo potesse sopportare per un non so quale motivo, che ci litigava spesso e che si inveivano contro con cose poco carine.
Sospirò, non faceva altro che sospirare.
«Ogni notte compare quell'idiota nei miei sogni... Li fa diventare degli incubi.» ero curiosa di sapere che tipo di sogni erano, se erano dei sogni dove non facevano altro che litigare o sogni B-b-bollenti. 
Ridevo al pensiero di loro due in atteggiamenti intimi o che si dicevano cose dolci. Era... Era strano e divertente!
Lei trovò la mia risata inopportuna, troppo fuoriluogo ed infatti mi guardò male, mi lanciò uno sguardo di fuoco.
La smisi immediatamente, mi ricomposi.
«Che tipo di sogni?» cercai di trattenere le risate ma mi era impossibile.
«Non vorresti davvero saperlo... Fa' volare la fantasia e capirai.» però non riusciva ad ammetterlo.
Però a differenza di quello che aveva detto, io volevo saperlo il genere di sogno. La curiosità ed io eravamo un'unica cosa.
Cercai di trattenermi per la millesima volta le risate ma non vi riuscivo, risi di nuovo.
Si stava spazientendo.
«Scusa, è che non riesco ad immaginarvi in atteggiamenti simili... Senza che vi prendiate a cazzotti.» ed era vero, anche se pensavo e speravo che un giorno si togliessero quei prosciutti dagli occhi e si mettessero insieme, mi era strano pensarlo.
Poi quei due biondi davanti gli occhi non avevano solo due prosciutti, avevano anche una baguette e le olive snocciolate.
Praticamente un gustoso panino! L'unico che Niall era restìo a mangiare.
«Non so neanche perchè te lo sto dicendo...» perchè non me lo avrebbe dovuto dire?
Le domandai una spiegazione che lei mi diede senza troppi problemi.
«Perchè tu con noi ti fai delle strane idee e poi le confidi a Kate.» perdonava ma non dimenticava la ragazza! «E lei ci crede pure!» non riusciva a capire come lo si potesse pensare. 
Ma solo loro non riuscivano a capirlo, io e tutto il resto della popolazione, eccetto quello che sbavava dietro Niall, riuscivamo a capirlo.
Io shippavo fino alla morte il Jiall o anche detto Nulie.
La spintonai amichevolmente e l'abbracciai.
«Sei stupida.» era sempre in vena di complimenti «Ma ti voglio bene.» ma 
riusciva ad essere anche dolce, quando voleva però.
Suonò la campanella.
Bene! Un'intera pausa pranzo passata a far altro tranne che pranzare.
Il mio stomaco brontolava ma non mi pentivo di come era andata, avrei pranzato a casa. 
Si alzò agilmente e mi aiutò, facevo anche schifo in quello. Non riuscivo neanche a capire la mia sufficienza in educazione 
fisica negli anni passati. Quelli erano i misteri della vita!
In pochi secondi l'aula si ripopolò di gente.
Ora avevo Spagnolo, corso che seguivo proprio con la bionda di fronte a me.
 
-------
Mentre con molta tranquillità io e Julie prendevamo i libri, mi passò accanto Liam.
«Liam!» lo bloccai, lui non mi aveva vista.
«Amore! Mi stavo chiedendo dove fossi finita...» disse in tono preoccupato. Oh che dolce! 
«Aiutavo un'amica...» gli risposi, spostando lo sguardo da lui a Julie. Lei sentendosi chiama in causa, prese la parola.
«Ne avevo bisogno. Ora la porto con me...» si riferiva alla lezione in comune. Mi prese per il braccio. «Alla fine delle lezioni te la cedo volientieri.» Bell'amica, mi cercava solo quando le servivo. Feci la finta offesa e lei sorrise.
Ero riuscita a metterle di nuovo il sorriso nel suo volto poco prima triste. 
Non dovevo fare proprio schifo come amica.
«A dopo amore!» urlai mentre Julie mi trascinava con sè. Odiavo quando faceva così, sembrava che non riuscissi a camminare da sola. 
Ma effettivamente aveva ragione, eravamo in ritardo alla lezione e l'aula si trovava da tutt'altra parte.
La Gomez ci avrebbe sbattutto dal preside ed io per due mesi non potevo ancora permettermelo.
Entrammo e lei aveva già iniziato, Oh cavolo.
Feci entrare prima Julie, magari vendendo prima lei si sarebbe arrabbiata di meno. 
In quel periodo non andavo a genio ai professori, sicuramente Thompson aveva messo in cattiva luce me ed Harry.
Ci guardò male, guardò l'ora nel suo orologio da polso e ci fece segno di accomodarci nei primi banchi. 
Io odiavo i primi banchi, dovevo per forza prestare la massima attenzione.
«Chicas, oggi chiuderò un ocho.» non capivo la sua mania di mettere delle parole spagnole nel suo discorso. «La prossima vuelta, non sarò così amable.» il bello era che lo faceva anche quando spiegava. Dava fastidio, ecco perchè preferivo non ascoltarla e imparare facendo da me. Ed ecco perchè davo ripetizioni a Julie, la pensava come me.
Anche se a dir la verità lei non ascoltava mai in nessuna lezione, almeno che non si trattasse di una nuova coreografia delle cheerleaders.
Mi sedetti ed aprì il libro in una pagina a caso, non avrei ascoltato neanche quella volta. Preferivo perdermi nei miei
pensieri, era più interessante.
 
 
*******

Pov Julie

Uscì di corsa dall'aula di matematica. Se l'ora di spagnolo sembrava che non potesse finire, quella di matematica era peggio.
Almeno in quella precedente avevo la compagnia di Joyce, soffrivamo in silenzio insieme. Qui potevo soffrire da sola, senza capire nulla con quella professoressa che ne sapeva meno di me. 
Sì, la Patterson ne sapeva molto meno di me. Molto probabilmente per questo con lei avevo la sufficenza, non riusciva nemmeno a corregere i compiti ed io ero sicura che scrivevo delle obrobbiosità.
Mi fermai accanto al mio armadietto, lo aprì poco delicatamente e gli lanciai senza troppi complimenti il libri e lo richiusi sempre poco finemente. 
La matematica era in grado di mettermi di cattivo umore. Ma ora avevo l'allenamento con le cheerleaders, a parte la Jenkins e le oche delle sue amiche era piacevole. 
Mentre attraversavo i corridoi che portavano alla palestra, mi fermai guardando la bacheca.
Fra qualche giorno sarebbero iniziate le elezioni per i rappresentanti d'istituto, che idiozia! 
La trovavo una cosa stupida, quella persona doveva rappresentare noi studenti ma alla fine non aveva mai voce in capitolo.
Quel ruolo c'era solo per comparsa, poi non serviva assolutamente a nulla.
Ripresi a camminare e sentì due amiche di Brianne parlare. Mi bloccai, non avevo assolutamente voglia di arrivare in palestra con loro, mi avrebbero coinvolto in discorsi stupidi e non ne avevo assolutamente voglia.
«Sì, si è canditata.» Disse quella con i capelli neri, era Cindy.
«Non ce la vedo per quel ruolo.» le rispose prontamente Dina, altra amica di Brianne. Ma a chi non vedevano adatta? E per che cosa?
«Sì, infatti... Si candida solo per compiacere Niall.» Niall?! Che c'entrava Niall?
Non che mi interessasse saperlo... Ma che dico?! Mi interessava. Mi misi ancora più attenta.
«Per compiacerlo?» Brava, giusta domanda. Speravo ora nella giusta risposta.
«Sì, Brianne in questi giorni non sta venendo calcolata tanto dal suo ragazzo. Vuole farlo per lui...» Quindi quella che si era candidata era l'ochetta? Ma non ne capivo ancora il motivo.
«Non capisco...» neanche io Dina, neanch'io.
«Hanno avuto una discussione qualche giorno fa, lui l'ha accusata di essere stupida.» se fosse stata qualche altra persona sarei stata  la prima a difendere la ragazza, ma siccome era lei non potevo dargli torto. «E lei ora vuole fare qualcosa che ai suoi occhi la fa passare per intelligente.» oh povera illusa! Se voleva essere intelligente doveva cambiare cervello visto che al posto del suo c'era un criceto in prognosi riservata.
«Io non la voterò.» la loro amicizia era falsa, loro stavano con Brianne solo perchè era una popolare figlia di papà.
Quando non erano con lei erano quasi simpatiche. Alla festa a casa di Louis lei non c'era e avevo scoperto un lato del loro carattere divertente. Era stata piacevole la loro compagnia.
Avevo un'idea per dar fastidio a quella gatta morta, mi sarei candidata.
Anche per non far cadere quella scuola nell'oblio e con Brianne ci sarebbe di sicuro andata a finire.
Sentivo ancora le loro voci in lontananza, sarei dovuta andare dalla parte opposta prima di andare all'allenamento.
Dovevo fare una visitina a Kate.
 
*****
Ero finalmente arrivata in palestra con quindici minuti di ritardo. 
Ormai la scuola era deserta, tutti erano a casa tranne chi aveva gli allenamenti ovvero noi e i giocatori di football.
«Alla buon'ora...» gracchiò quell'insulsa bionda.
Neanche il tempo di arrivare e già non la sopportavo.
«Troppo in anticipo?» per i miei standard quello era essere in perfetto orario.
Non ero una ritardataria, lo ero solo con lei per farla arrabbiare di brutto. Mi divertiva farla arrabbiare.
In quella squadra c'erano ragazze a cui stavo simpatica e che non sopportavano invece Brianne, erano le ragazze che in questo momento stavano ridendo.
Mi tolsi la maglietta dove sotto tenevo la divisa ed iniziammo, tanto per non farla lamentare un altro po'.
Ci mettemmo in posizione ma venimmo interrotte.
Un pallone da calcio interruppe le nostre lezioni, come cavolo era finito lì?
Subito dopo vidi entrare i ragazzi della squadra di calcio, c'erano Liam, Zayn e Niall. Mancava Harry ed una volta ci sarebbe stato anche Louis.
Brianne appena vide Niall gli si fiondò addosso, per poco non attentò alla sua vita.
Io mi avvicinai a Liam.
«Come mai siete dentro? Abbiamo le prove.» gli feci notare. I ragazzi della squadra di calcio erano una distrazione bella e 
buona per le ragazze con gli ormoni a mille.
«Sta piovendo... ma dobbiamo pur allenarci.» tempo di merda! Ma avevano intenzione di allenarsi qui dentro? Era fuori 
discussione.
«Te lo dico gentilmente. NO!» forse non ero stata proprio gentile.
«Non vi daremo fastidio.» si aggiunse Zayn, spalleggiando l'amico. 
Io dicevo no e quella tonta della Jenkins mi andava contro. Aveva dato il permesso. Si avvicinò a me con fare da arrogante.
«Ho dato il mio permesso. La capo cheerleader sono io.» 
Cose da fare quando sarei diventata rappresentante d'istituto: Togliere il ruolo di capo a Brianne.
L'avrei potuto anche fare senza quel ruolo però. La lasciai fare, non mi andava di perdere altro tempo.
Liam mi scompigliò i capelli, lo odiavo quando faceva così.
Loro iniziarono a correre intorno al campo come tanti cretini. Iniziammo anche noi.
Stavamo facendo del semplice riscaldamento. Brianne si comportava come una poco di buono, cioè faceva del suo meglio nel suo ruolo preferito.
Mostrava di continuo il sedere mentre poggiava le mani sui piedi, lo faceva per distrarre Niall. 
Aveva distratto tutti però. Nessuno di loro stava facendo più un serio allenamento, tranne Liam troppo fedele a Joyce.
O forse perchè c'ero io che le avrei parlato? Preferivo non saperlo.
«Brianne puoi smettere di fare la zoc... la poco di buono?» le domandai. 
Lei si offese e mi insultò dando a me della poco di buono, povera idiota! Io non ero stata con tutta la scuola nel giro di
due anni, non avevo neanche avuto la metà di tutti i ragazzi che aveva avuto lei.
Iniziò una vera e propria a gara di insulti, una gara che finì con lei che mi alzò mani. Manesca la ragazza!
Ci staccarono i ragazzi, Liam e Zayn fermarono quella pazza e Niall fermò me. Perchè proprio lui non prendeva la sua  ragazza? Dov' era la coach quando serviva?
«Torniamo ad allenarci. Non è successo nulla.» dissi riprendendo la situazione in mano e facendo allontanare i ragazzi.
Speravo che Niall si rendesse conto che aveva una pazza per fidanzata, mi aveva aggredito solo perchè con le parole non si sa difendere. Perchè è stupida.
Tutto tornò come prima, ci stavamo allenando nella coreografia e sentivo gli sguardi su di noi.
Avevo detto alle ragazze di allenarci con le spalle ai ragazzi per non farle distrarre, ma loro c'erano riuscite comunque.
Mi voltai e vidi i ragazzi, che avevano appena preso una pausa da tutti gli esercizi, guardare verso di noi.
Guardavano noi, anzi per meglio dire i nostri sedere. C'era Zayn concentrato su quello di Cindy. 
Liam messaggiava come un posseduto, sicuramente con Joyce. Gli altri ragazzi guardavano i sederi di tutte dandone un'opinione e Niall guardava il mio sedere. Il mio sedere?! 
Lo guardai anche io, effettivamente non era niente male. 
Sapevo come far arrabbiare Brianne.
«Horan, se lo guardi così tanto me lo sciupi!» ottenni la reazione che volevo da Brianne e Niall si voltò da un'altra parte, preso in contropiede.



Note dell'autrice:
Sono in ritardo, ne sono consapevole ma sono stata impegnata a dormire a fare tante cose. No, seriamente. Ho avuto tante cose da fare, sia sabato che domenica e gli altri giorni non potevo perchè ho dovuto studiare tutto il tempo (-.-") Ormai i pagellini sono vicini.
Ma ho aggiornato oggi, nonostante devo studiare letteratura inglese perchè domani ho il compito, perchè una mia cara amica oggi fa il compleanno. :D
Molto tempo fa, tipo Gennnaio, lei mi aveva chiesto se potevo pubblicare un capitolo per il suo compleanno ed eccolo qui. ;)
Ma torniamo al capitolo, è più lungo del solito no? *_*
Succedono tante cose belle, Zayn e Joyce hanno parlato civilmente, Julie e Niall oltre l'ultima scena non hanno interagito molto ma lei ha rivelato a Joyce dei sogni! Ahahahahha povera ragazza, io al suo posto salterei addosso a Niall. E ad Harry, Louis, Liam e Zayn :D
Ma va beh, mi sono dilungata troppo e il libro è lì, sul tavolo che mi aspetta. 
Au revoir!


 
Al prossimo capitolo!
Valentina <3

Ps. Auguriii Vale!

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ValeA