Fanfic su artisti musicali > Black Veil Brides
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Autore: Yooni95    18/03/2013    1 recensioni
"Abbiamo 18 anni, siamo giovani!" -Mi disse Johnny- "E allora perchè devi continuare a rovinarti la vita sbattento in queste storie che non fanno altro che farti stare male?" -Continuò-
Non avevo mai visto il mio migliore amico così arrabbiato per una cosa che mi faceva stare male, era chiaro, avrei dovuto seriamente parlare con Andy, chiarire il nostro rapporto, era solo sesso oppure mi voleva, come diceva lui ma non aveva il coraggio di dire a Juliet che non provava più nulla per lei?
MESSAGGIO IMPORTANTE DA PARTE DELL'AUTRICE:
La storia non è completata, ma verrà chiusa a malincuore, so di essere stata via parecchio tempo da qua, ho avuto il blocco dello scrittore ahimè. Appena troverò un po di ispirazione per continuare questa storia giuro che la porterò a termine.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Andy Biersack
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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C’mon!
Era una giornata come tante a Los Angeles, il sole, il caldo e soprattutto il traffico…
La radio su cui ero sintonizzata stava trasmettendo una canzone di Kid Rock…
Mi rendeva nervosa sapere di essere in ritardo e in più sapere che la coda di auto e camion non si sarebbe dissolta nel giro di 30 minuti, ero bloccata nel traffico, tanto valeva la pena di allungare un braccio verso la mia borsa e cercare il pacchetto di sigarette e l’accendino, tirai giù il finestrino e iniziai a fumare, il cellulare mi iniziò a squillare, era Johnny il mio migliore amico, nonché chitarrista della mia band.
“Dimmi”
“Naomi.. DOVE CAZZO SEI?!?”
“in macchina, sono bloccata nel traffico…”
“ecco, vedi? Te lo avevo detto che saresti dovuta partire prima!”
“Johnny avevo da fare, ero impossibilitata dovevo finire di lavorare”
“Muoviti, che altrimenti cominciamo senza di te”
Si, era il debutto della band in una delle radio più importanti della California e io, la frontgirl, ero in ritardo e non  sapevo se sarei riuscita ad arrivare a destinazione prima della fine del programma a cui saremmo dovuti partecipare.
“ora vedo cosa posso fare… comunicalo agli altri, per favore”
“ok, a dopo”
Posai il telefono sul sedile affianco al mio, quando squillò un'altra volta
Pensai *ma tutti oggi devono pensarmi?*
Era Davide, il mio ragazzo, era mooolto lontano da Los Angeles , dalla California e dall’America… praticamente era in Italia.
“Amore!”
“Buona sera per te!”* (era il modo per dirgli buon giorno, siccome c’era il fuso)*
“come stai?”
“starei meglio se non fossi bloccata nel traffico sotto al sole, tu?”
“sono stanchissimo, tra cinque minuti vado a dormire…”
“ma come? Sono 4 giorni che non ci sentiamo, quando puoi tranquillamente chiamarmi”
“lo so, ma sto facendo degli extra al lavoro.. devo pure pagarmelo il volo?”
“ok, ho capito ma il tempo per me ce lo hai sempre.. stanco o non stanco, non sprechi tante energie a parlare”
“Senti Nana, non ne ho voglia di litigare.. ci sentiamo domani, ciao, ti amo”
“Hm.. anche io.”
Finalmente la fila iniziò a muoversi e pian piano il viaggio si fece scorrevole e piacevole
Arrivai in tempo prima della seconda parte, dopo il meteo.
Johnny mi disse “Finalmente sei arrivata!”
salutai gli altri due spostati mentalmente
“ciao Manu, Benny”
Ripresero e iniziammo a parlare di noi, poi ci fecero suonare un paio di canzoni e alla fine del programma ci fecero anche delle foto da caricare sul sito della radio.
Una volta usciti andammo a farci un giretto per il quartiere dei club
“raga, una volta dobbiamo venire in uno di questi posti!” (questo era Benny, il festaiolo)
“ahaha Benny ma ti rendi conto che sti posti qui sono da fighetti, guardaci come siamo noi, soprattutto quei due (Manu indicò me e Johnny) quei due sono emo, io sono un metallaro e tu sei un punkettone, dove vuoi andare?!?”
“quello no! (indicai con il dito un pub”
“tu che ne sai?”
“ci sono già stata, manu”
“com’è come posto?”
“a me piace, che ne dite se stasera facciamo un salto qui?”
“ok”
Tornammo a casa, mi preparai e andai a casa di Johnny.
 
 
   
 
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