Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ItaLiam Directioner    18/03/2013    1 recensioni
Una ragazza senza amici, si trasferisce con la madre a Holmes Cheapel, lì conosce 5 ragazzi che le stravolgono la vita (in meglio) tra cui 1 le ruberà il cuore... Beh che dire, leggete! :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CHAPTER 7

 

 

 

 

 

 

 

 

Rientro in casa ormai piena di lacrime, dovrei sembrare un mostro.
La matita sarà di sicuro colata, sembrerò un panda.
Ma questa non è la cosa importante ora.
La cosa importante è il perché sembro un panda.
Perché Zayn lo aveva fatto? Prima mi bacia e poi? Bah.
Ma almeno che abbia la dignità di non farlo davanti al locale in cui ci siamo dati appuntamente, santo cielo.
Mi sentivo a pezzi.
Sono a pezzi.

Mia mamma non c'era. Lavoro. Ormai ci sono abituata.
Vado in cucina, e prendo i biscotti.
Lo stomaco si era chiuso, non avevo molta fame.
Mi dirigo verso il salotto, e pigramente mi butto sopra il divano.
Solo dopo mi accorgo che il telecomando è sul tavolo.
Che barba pensai scocciata mi ero messa ora a sedere.
Lasciai perdere il telecomando, non c'era nessuno che me lo poteva passare.
Sì, il mio livello di pigrizia in questi momenti "post-tradimento" erano così.
Che poi, non lo considero nemmeno tanto un tradimento, insomma, non stiamo insieme.
Ma pur sempre uno scemo imbecille, che illude una ragazza, facendole chredere di piacergli e bam se ne trova un'altra.
Ogni riferimento a me è puramente casuale.
Immersa nei miei pensieri, sento il cellulare vibrare.
Svogliatamente mi alzo dal divano, mi dirigo verso il tavolo in cui avevo appoggiato il telefono e vedo lo schermo luminoso che mi avverte di un messaggio appena arrivato.
Da parte di mia mamma.
Da quando in qua mia mamma sapeva mandare messaggi?!
Vabbè, apro il messaggio e c'è scritto.
Tesoro, bella, figlia mia..
ecco, quando inizia un discorso così vuol dire che è successo qualcosa che non mi va a genio.
Amore, frutto delle mie esperienze, ti devo dire una cosa.
Devo fare un viaggio di lavoro, per due settimane.
Mi hanno avvertito solo ora scusami.
Comunque sia, io ho avvertito la nostra vicina di casa,
che mancherò, e lei si è proposta per ospitarti in casa sua.
Non è gentile?
Ti passerà a prendere lei verso le 19:45.
preparati la roba.
Ti voglio bene.
Mamma :)
 

Rimango a bocca aperta davanti al telefono.
Non solo mia mamma sa mandare messaggi, ma sa pure fare le emoticons.
Beh, come si dice le apparenze ingannano.
Ma sorvoliamo.
Chi è la vicina?
Maniaca? Stalker? Vecchia che sta per morire? Una nonnetta ninja?
Beh, l'ultima è attizzante. Ma preferisco una vecchietta che sta per morire, piuttosto che un ninja che protrebbe infilzarmi con la spada durante la notte.
Ok, è impossibile.
Guardo troppi film.
Mentre sto sparando cavolate nella mia mente, mi dirigo in camera mia e prendo un borsone.
Dentro ci metto tutti i vestiti che mi potranno servire per due setttimane, ricambi, calzini e biancheria.
Sono e 19:40 bene, ho altri cinque minuti per finire la busta dei biscotti.
Finiti i biscotti, sento suonare al campanello.
Bene. Apro la porta e mi trovo una graziosa signora davanti.
Un sorriso stampato in faccia, e due simpatici occhi verdi.
"Ciao, io sono Anne, la tua vicina. Mi ha chiamato tua mamma dicendo che mancava per due settimane e io mi sono proposta per ospitarti" disse gentilmente la donna, sempre con il sorriso.
"Dai, prendi la borsa che andiamo." mi incita.
Faccio come dico lei, e per il breve tratto di strada Anne rompe il silenzio.
"C'è anche mio figlio, spero che andiate d'accordo."
"Certo signora." dissi nel modo più gentile che potevo.
"Dammi del tu per piacere. Mi farai sentire vecchia altrimenti." accenna una risatina graziosa.
"Certo, Anne." le sorrido.
"Bene, siamo arrivate." mi sorride prima di suonare il campanello.
Aspettiamo poco tempo che ci viene ad aprire un ragazzo, suppongo sia il figlio.
"Harry, lei è Chiara. Chiara, lui è Harry."
Alzo lo sguardo e mi accorgo di conoscerlo già.
È amico di quel traditore di Zayn.
Non è proprio un traditore, ma mi piace chiamarlo così. Traditore.
"Ciao Chiara." mi saluta Harry con un sorriso che danno cenno alle fossette che ha nelle guance.
"Ciao." ricambio il sorriso.
"Chiara, dammi la borsa, te la porto nella camera degli ospiti.
Gliela porgo gentilmente, e con un grazie la lascio andare verso il piano di sopra.
"Beh, pensavo di trovarmi di meglio, ma mi accontento" disse strafottente Harry ammiccando.
"Io invece pensavo che foste una famiglia di vecchieti che sta per morire o ci fosse una nonnetta ninja, quindi."
Harry rise. La sua risata era incredibilmente...bella.
Roca, ma dolce al tempo stesso.
Vieni che ti faccio vedere la casa.
Giusto, eravamo ancora all'entrata. Harry iniziò a camminare mostrandomi le staze.
Alla destra un salone, ordinato, con due divani in pelle, e la televisione attaccata al muro, era di grandezze modeste.
Alla sinistra invece la cucina, e attaccata alla cucina, attraverso una porta scorrevole si passava alla sala da pranzo, con un tavolo rettangolare al centro di legno lucidato, e un vaso di fiori messo lì per bellezza con delle rose rosse.
Delle scale, sempre in legno, portavano al piano superiore.
C'era un lungo corridoio, con ai lati delle porta, di legno dipinte di bianco, e alla fine una stanza.
Mi viene in mente un film che ho guardato qualche giorno fa "la stanza in fondo al corridoio" mi pare si chiamasse così.
Ingenuamente faccio una domanda sciocca a Harry: "Questa casa è infestata?"
mi guarda corrugando la fronte e guardandomi seriamente. All'inizio pensavo dicesse veramente sì, ma subito dopo si mise a ridere sguaiatamente.
"Da dove ti è uscita questa?" domandò con tono divertito.
"Beh, laggiù c'è una stanza, e mi e venuto in mente il film la stanza in fondo al corridoio e pensavo che la casa fosse infestata." spiegai semplicemente al ragazzo davanti a me.
Lui soffocò una risata e poi disse: "E' semplicemente il bagno quello."
"Ah.. Okay." dissi un po' delusa. Insomma, doveva essere eccitante avere un fantasma dentro casa.
Magari era un fantasma di un unicorno ormai estinto e quindi lo potevo cavalcare magicamente.
Faccio pensieri troppo stupidi, qualche volta.
Qualche volta.
Dopo essere tornata in me, ascacciando quei pensieri nella testa, Harry mi mostrò le stanze.
"Questa è dei miei genitori." era una modesta camera classica, con letto matrimoniale, cassettone, comodini ai lati del letto, e le stanze erano di un bianco panna.
Bianco sporco. Bianco neve.
Insomma, le pareti erano bianche.
La porta accanto dedussi che fosse di Harry, grazie ai vestiti sparsi per terra insieme a fogli e penne.
isordinata. Beh, anche io non posso dire diversamente della mia stanza.

"Questa è la mia stanza" disse il ragazzo, affermando la mia supposizione.
"Non so perché lo avevo intuito. Probabilmente il sesto senso." dissi sarcastica.
Harry sorrise, mostrandomi la stanza al lato opposto a quella sua.
Era carina, le pareti erano di un lilla tendente al viola. Il letto da una piazza e mezzo era posto al centro, le trapunte erano bianche, classiche. La finestra faceva vedere il paesaggio intorno. Non che fosse chissà che, era un campo da calcio, ma pur sempre qualcosa.
C'era una scrivania con sopra appoggiati dei cd e dvd.
"Questa" iniziòò Harry. "Era la camera di mia sorella, ma adesso si è trasferita con il marito e questa ora è diventata la camera degli ospiti."
"Caaapisco." dissi.
Il ragazzo sorrise.
E che sorriso. Il lato destro leggermente più alzato, dava quel tocco di maliziosità che lo rendeva perfetto.
È simpatico, considerando che sta insieme a Malik però.
"Beh, sistemati, e poi ti vengo a chiamare quando la cena è pronta." disse dolcemente, prima di lascarmi sola nella stanza.
Vidi che Anne ha appoggiato il borsone accanto alla scrivania.
Aspettando che la cena fosse pronta, misi i vestiti dentro l'armadio.
Appena finii mi distesi nel letto. Era morbido.
Il breve tempo di lussuria, fu interrotto dall'aprirsi improvvisamente della porta.
Sobbalzai nel letto, spaventata, alzai lo sguardo e notai che Harry mi fissava.
"Dimmi?" "La cena è pronta, scendi" sorrise.
Secondo me li è appena avvenuta una pralisi facciale, sorride sempre questo ragazzo.
Non che mi disturbasse.
Scesi di sotto, e seguendo Harry, mi incamminai verso la sala da pranzo.
La tavola era piena di cibo.
Di sicuro buoni, visto il buon profumino che emanavano.
Mi sedetti a tavolta, e cominciai a mangiare.
"Allora, a scuola tutto bene?" domandò Anne, rivolta a tutti e due.
Di solito mia mamma no mi domandava mai come mi andava, le volte che era a casa, dormiva, cucinava, andava fuoi a fare la spesa, si riposava, cucinava e a letto.
"Bene" rispondemmo a coro io e Harry.
Anne ci guardò sorridendo a entrambi.
Sorrosi di rimando
Dopo poco, ero sazia. Non ce la facevo più a mangiare.
A quanto pare anche Harry, perchè si teneva la pancia, come se da un momento all'altro scoppiasse.
"Anne, io sto apposto." mormorai.
"Anche io." disse il ragazzo seduto davanti a me.
"Perfetto, allora sparecchio." "Ti do una mano" dissi, ma Anne non mi lasciò neanche prendere un piatto che disse: "No, sei un ospite, e come ospite devi fare come a casa tua." "Io a casa mia sparecchio." dissi divertita.
Anne, mi gaurdò sorridendo, poi rivolto al figlio disse: "Visto, prendi esempio. Devi aiutarmi a sparecchiare. O almeno, io mi sposerei una come lei, ce ne sono poche in giro." abbassai lo sgaurdo arrossendo.
Provai un'altra volta a prendere i piatti, ma Anne, mi spostò.
Alla fine cedetti e salii in camera mia, dando la buonanotte a tutti.
Mi preparai per la notte, mi misi il pigiama che consisteva in una felpa larga e dei pantaloni di una tuta.
Mi lavai i denti e mi buttai nel letto.
Spensi la luce, aspettando con malavoglia il giorno dopo per andare a scuola.
Prima di addormentarmi pensai.
Pensai al pomeriggio, a Zayn che baciava un'altra.
Pensai alle lacrime che avevo versato per lui, anche se non era un vero e proprio tradimento perché non stavamo insieme.
Pensai a queste due settimane, che saranno lunghe, me lo sento.
Pensai a Harry, che non era così stronzo come pensavo.
Poi non pensai più a nulla, perché mi addormentai.
 

 

 

SPAZIO AUTRICE

 

Bonsoooooooir pipol (?)
come va?
Io bene, anche se questa sarà una settimana da sparo perché è piena di compiti e interrogazioni.
#FUCKTHESCHOOL.
Comunquuuue, come vi è sembrato il capitolo? Io sono abbastanza, soddisfatta.
Aggiorno questa storia solo per Martina.
Se stai leggendo, sappi che lo faccio per te e.e
anyway, date la colpa a lei, perché continuo questo sgorbio di storia HAHAHAHHAHA.
Spero vi sia piaciuto il capitolo, e che recensiate, dicendomi se vi è piaciuta, se fa schifo, se posso anche cancellare questa storia perché non la caga nessuno e.e
 

alla prossima babes c:
P.s scusate per eventuali errori, non ho riletto :) lol

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ItaLiam Directioner