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Autore: veryale    18/03/2013    1 recensioni
mi sorrise mostrando delle fossette veramente adorabili sul suo volto
rimasi incantata a guardare i suoi occhi, quegli occhi verdi che mozzavano il fiato.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che brutta figura! sono sempre la solita imbranata!
<< perdonami, ero di fretta e non ti ho visto >>  dico mentre mi rialzo. Non lo guardo nemmeno in faccia dalla vergogna!
<< non ti preoccupare, nemmeno io ti avevo vista >> che strano accento che aveva, sicuramente non era italiano. Andai verso l'auto di Alessia che nel frattempo era arrivata e ancora senza guardarlo gli dissi:
<< Scusa ancora >>
<< Non fa niente, ciao >>
Appena salì in macchina iniziò l'interrogatorio di Alessia.
<< Ma chi era quel ragazzo? cosa è successo? lo conoscevi? e che ci facevi in quella gioielleria? >> Oddio, quando si ci mette è davvero insopportabile, mi ha fatto 300 domande tutte in un fiato.
<< ok ok, calmati. Allora intanto non lo conosco e sinceramente non l'ho guardato nemmeno in faccia visto che come mio solito ho fatto la figura dell'imbranata andando a sbatterci contro, e poi ero entrata in quella gioielleria per vedere se c'era qualcosa di carino che avrei potuto comprare a mia madre per il suo compleanno. >> Sono un genio, ho inventato una scusa perfetta, e sicuramente non potrà mai immaginare la che le ho comprato la collana che tanto le piaceva. Eccomi finalmente distesa nel mio amato letto, mi era mancato dopo una giornata fuori casa. Dalla stanchezza, mi addormentai ancora vestita, senza cenare e senza nemmeno fare sapere a mia madre che avevamo trovato i vestiti.
***
I giorni seguenti erano passati molto velocemente, solita vita. Scuola, casa, compiti e lavoro. Era arrivato il tanto atteso sabato, il giorno della festa. Mancavano ancora un paio d'ore e la voglia di andarci si faceva sempre meno. Ero seduta sul divano a guardare la tv mentre aspettavo ad Alessia, che doveva venire da me per prepararci insieme. Almeno lei mi aveva detto così, ma secondo me sarebbe venuta solo per essere sicura che io vada alla festa. Erano le 5, sento suonare il campanello, e vado subito ad aprire. Davanti mi ritrovo una ragazza con in mano un borsone, in faccia una sostanza verde, e tra i capelli dei bicodini. Sembrava un'alieno!
<< Ciao bellezza! >> disse Alessia
<< Ciao...... aliena >>
<< ah ah ah -.-, molto divertente! comunque ciò che vedi sulla mia faccia è una maschera di bellezza, e tra poco anche tu sembrerai '' un'aliena'' >> rise mentre andava verso la mia camera. 
<< Spero tu stia scherzando! >> dissi io, sperando che stesse davvero scherzando. Bhè, volete sapere una cosa? non scherzava affatto! sono le 6 e sono con ancora quella cosa verde in faccia e ho anche dei cetrioli negli occhi. Non posso credere che mi sia fatta convinecere a fare tutto questo, sono più matta di lei. La festa sarebbe iniziata alle 8 e noi ancora eravamo in mezzo ad una strada. Finalmete Alessia mi diede il consenso di andarmi a fare la doccia e levare quella cosa dalla mia faccia. Quando uscì dalla doccia, vidi che Alessia aveva già finito di sistemarsi i capelli, aveva anche finito di truccarsi e adesso si stava vestendo. Adesso mancavo solo io. Iniziai ad asciugare i capelli, dopo di che indossai l'intimo e Alessia mi sistemò i capelli. Li fece lisci con le punte mosse e appena finì andai a vestirmi. Indossai il vestito verde acqua che avevo comprato insieme ad Alessia e abbinai le scarpe nere e una collana abbastanza lunga con una stella come ciondolo. Eravamo pronte, io non mi truccai e per fortuna Alessia non ebbe nulla da ridire, prendemmo le borsette e i cellulari e ci dirigemmo verso la porta.
<< aspetta, ti sei dimenticata una cosa >> le dissi porgendole una scatolina
<< e questo? cos'è? >> disse lei confusa
<< è solo un piccolo pensierino, sono sicura che ti piacerà >>
Aprì la scatolina e appena al suo interno trovò la collana che le era piaciuta mi saltò al collo, abbracciandomi e urlando che io ero la migliore. Sembrava una bambina a cui compravano un gelato xD. Le misi la collana al collo e poi salutammo mia madre, e finalmente salimmo nella sua auto. Non ci volle molto per arrivare alla festa. Eravamo appena arrivate davanti casa di Marco, un nostro amico, ed era proprio lì che ci sarebbe stata la festa. Erano le 8.15 quando suonammo il campanello. Venne ad aprirci proprio Marco che ci salutò calorosamente con un abbraccio.
<< siete davvero stupende ragazze >> ci disse Marco
<< grazie >> rispondemmo noi due in coro. Dentro la casa c'erano già un sacco di ragazzi, intenti a bere e ballare. Alessio iniziò a salutare i suoi amici, mentre io rimasi da parte visto che le uniche persone che conoscevo lì dentro erano Alessia e Marco. Forse Marco si accorse che mi sentivo un pò a disagio visto che non conoscevo nessuno e si avvicinò a me.
<< hey, non penserai mica di stare tutta la sera qui da sola vero? >>
<< no, stavo solo aspettando Ale. >>
<< penso che in questo momento sia un tantino occupate, non penso che si stia preoccupando di farti compagnia sai? >> guardai verso il punto in cui mi stava indicando e aveva ragione, vidi Alessia completamente avvinghiata ad un ragazzo. E' sempre la solita.
<< dai vieni con me che ti faccio conoscere qualcuno >> mi disse prendendomi la mano e trascinandomi in mezzo alla folla. Appena arrivammo in cucina mi lasciò e mi fece cenno di seguirlo. Ci avvicinammo ad un ragazzo. 
<< Veronica ti presento mio cugino, è straniero, viene da Londra quindi non parla molto bene l'italiano, ma se la cava >> il cugino di Marco era di spalle, stava bevendo una birra, ma nel momento in cui Marco gli poggiò una mano sulla spalla si voltò. E' un bel ragazzo, occhi verdi, labbra carnose, dei ricci che cadevano morbidi sulla sua fronte ed un fisico niente male. Dopo anni che conoscevo Marco ho capito solo ora il motivo per cui andava ogni estate a Londra. Ci andava per passare l'estate con il cugino. Il suo bel cugino. 
<< va bene, io vi lascio che devo accogliere gli ospiti. Voi fate conoscenza e intrattenetevi a vicenda visto che qui dentro conoscete quasi solo me >> Rideva mentre ritornava nel grande salone dove gli altri ragazzi ballavano. Ci lasciò lì, da soli. Io non sapevo cosa dire e forse se ne accorse, infatti prese subito lui parola.
<< Sono Harry, per caso ci siamo già visti da qualche parte? Hai un volto molto familiare >> Quella voce, quell'accento strano. Lo avevo già sentito, ma non ricordo quando.
<< Veronica. Comunque non saprei >> sorrise nel vedere la sua espressione concentrata, stava provando a ricordare se mi avesse già vista. Rimase concentrato per un pò finchè
<< Ecco! adesso ci sono. >> disse sorridendo e mostrando delle fossette adorabili << ci siamo già incontrati, anzi, scontrati un paio di giorni fà davanti la gioielleria, ricordi? >> non sapevo che dire, ero mortificata per quell'accaduto. Diventai improvvisamente rossa in viso dall'imbarazzo e le uniche parole che riuscì a dire furono:
<< Mi dispiace, non era mia intenzione! >> 
<< Non fà niente è stata colpa di entrambia >> mi sorrire ed io ricambiai. La serata fu abbastanza piacevole. Passammo la maggior parte del tempo a parlare. Era davvero molto simpatico quel ragazzo, non mi sarebbe dispiacito rimanere ancora a parlare con lui, ma quella stupida della mia migliore amica stava combinando troppi guai. Aveva bevuto un pò troppo e non era più in sè.
<< Harry mi dispiace, ma devo andare. E' stato un piacere conoscerti. >> Non gli diedi nemmeno il tempo di parlare che andai verso Alessia che stava ballando in modo molto poco provocante sopra una sedia. Dovevo fermarla prima che avrebbe anche iniziato a fare uno spogliarello. Quando beveva non si poteva tenere. Provai a farla scendere dalla sedia, ma quello che ottennì fù uno spintone, riprovai una seconda volta, ma niente non era in sè. Riprovai una terza volta, ma non voleva collaborare. Rimase a ballare ancora sopra quella sedia finchè non arrivò Harry che la prese in braccio e la portò fuori. Sicuramente mi aveva vista in difficoltà ed aveva pensato che mi servisse una mano. Eravamo davanti la macchina di Ale, Harry la riportò con i piedi per terra ed io stavo aprendo la portiera della macchina per farla sedere, ma nel momento in cui la stavo tenendo per farla sedere inizia a vomitare sulle mie scarpe.



#Spazio Autrice
Scusate il ritardi ma sono stata senza internet e non ho potuto aggiungere il capitolo. Comunque spero vi piaccia anche se so che non è un gran che. Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate. Alla prossima <3
  
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