Anime & Manga > Inazuma Eleven
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Autore: Yssis    18/03/2013    9 recensioni
{Cara signorina,
E' invitata a iscriversi ad una scuola sorta allo scopo di verificare le sue conoscenze sull'anime su cui scrive con impegno e passione, a suo dire.
Presentando questa lettera potrà avere accesso alla struttura scolastica che l'accoglierà nel miglior modo possibile.
Speriamo che il nostro invito venga accolto con entusiasmo e di avere quindi la possibilità di incontrarci di persona.
Siamo proprio curiosi di sapere fino a quanto arrivano le Sue conoscenze.
"Si reputa fan...? Lo dimostri!"
Cordiali saluti
Inazuma Japan & Co.}
::
Con la gentile partecipazione di:
Ice Angel ; Arinne96 ; EmmaStarr ; SaraPallina ; _Juddy_ ; Lullopola ; _Girella_ ; Raven Cullen ; Summer38 ; _Lady Nonsense_ ;
S m i l e y S u n ; Strawbana

Presento una nuova storia: alcune ragazze si ritroveranno in una scuola particolare.
Avranno infatti età diverse e non si conosceranno, ma saranno nella stessa classe e i loro insegnanti saranno proprio gli inazumiani!
Di fianco alle classiche materie scolastiche, questi prof improvvisati presenteranno una materia del tutto innovativa; le alunne dovranno infatti studiare la storia di Inazuma Eleven!
Le figuracce, gli inconvenienti, le sorprese non mancheranno uwu
Preparatevi ad entrare in una scuola come non ne avete mai viste! XD
Genere: Azione, Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 ~Capitolo 1
 
-UUUUUFFFFFFFAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!! Mi sto proprio annoiandooo!-
Con decisione una ragazza dai grandi occhi scuri spalancò la porta della sua camera, avventurandosi per i corridoi dell’enorme edificio.
Qualche giorno prima aveva ricevuto l’invito e non era riuscita a resistere alla curiosità: senza avvertire nessuno aveva preso e, in giornata, aveva lasciato casa.
La sua fretta però le era costata cara: le lezioni sarebbero cominciate solo quando tutte e dieci le alunne sarebbero entrate a scuola.
In quei giorni di attesa, nessuno si era fatto vivo, e lei stava letteralmente scoppiando dalla noia. Ma anche la curiosità era tantissima: i ragazzi di Inazuma esistevano davvero? O si sarebbe rivelato tutto uno scherzo? Chi sarebbero stati gli insegnanti? E le altre ragazze? Le conosceva oppure no? Come si sarebbero svolte le lezioni? Per quanto sarebbero durate? E perché proprio lei era stata scelta? Perché nessuno le veniva a spiegare nulla?!
Rimuginando, non si accorse che un’altra ragazza stava venendo dal senso opposto, e così le due si scontrarono.
Sissy cadde miseramente al suolo, mentre l’altra riuscì a mantenere l’equilibrio.
La ragazza dai lisci capelli castani, fra cui si intravedevano alcune meche bionde, sbottò: -Oh insomma! Si può sapere cos…- Ma Sissy, tutta emozionata, saltò in piedi e stringendo con enfasi le mani sottili e affusolate della ragazza mingherlina che aveva di fronte, esclamò: Oh! Finalmente qualcuno è arrivato! Mi sembra di aspettare da un’eternità! Anche a te è arrivata la lettera, vero?- così dicendo sventolò davanti al viso della ragazza la sua busta- Questo vuol dire che saremo compagne! E… Questo cos’è?- s’interruppe Sissy, alludendo alla collana a forma di drago che pendeva dal collo della sconosciuta.
-Oh… Questo? E’ una collana che indosso sempre. Lo chiamo…-
-Il mio marchio di fabbrica...!- esclamarono contemporaneamente le due.
-KyaaaaaaaaaaaaaaaH! Che cosa meravigliosa!- affermò Sissy con enfasi. – Oh, scusa, mi sono dimenticata di presentarmi! Io sono Sissy, tu come ti chiami?-
-S…Sissy?!- sbottò a quel punto la ragazza dagli occhi castani, incredula – Ma stai dicendo sul serio?!-
-Saprò ben come mi chiamo, non credi?- la mora le strizzò l’occhiolino, e a quel punto la ragazza cominciò a saltellare dalla gioia.- AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!! Non posso crederci! CI SEI ANCHE TU!! Sono Angy, Sissy!-
A quel punto una ragazza dai lunghi capelli castano scuro e gli occhi di un verde vibrante, passando per il corridoio, vide due pazze urlanti saltellare, e decise che era conveniente avvicinarsi: anche se svitate, quelle due erano le uniche forme di vita intelligenti che aveva avuto l’onore di vedere da quando era arrivata.
Questa ragazza era seguita da un’altra, più giovane, dai grandi occhi azzurri come il cielo e i capelli corti, castani, che inizialmente la trattenne, ma poi si lasciò convincere e seguì la compagna.
Sissy e Angy intanto avevano smesso di saltellare, e notarono le due ragazze avvicinarsi.
-Oh! Nuovi amici!- esclamò raggiante Sissy, correndo loro incontro.
Le due, lanciandosi una veloce occhiata, si scansarono; senza che nessuno potesse fare nulla, Sissy le superò e sarebbe andata a sbattere contro la porta appena dietro, se non fosse stato per un’altra ragazza, dagli scuri e vaporosi capelli ricci, che usciva in quel momento dalla stanza.
Sissy la travolse con un abbraccio che le fece ruzzolare entrambe per terra.
-Grazie! Grazie! Grazie! Se non fosse stato per te, adesso sarei schiacciata contro la tua porta! Non saresti potuta essere più puntuale!-
-Sì, sì, sì… Tutto quello che vuoi. Adesso però potresti levare il tuo sederino dalla mia schiena, se non ti è di troppo disturbo…?!- affermò con tono sarcastico la ragazza.
Quando le due si rimisero in piedi, si strinsero la mano, guardandosi intensamente negli occhi.
-Selena… Grazie ancora!- Sissy venne subito interrotta dalla ragazza dagli occhi grandi e verdeggianti, spuntata alle sue spalle:- Semmai dovresti dirle “Scusa”!-
Sissy si portò una mano dietro la nuca, ridacchiando nervosetta: -Eh eh eh! Mi sa che hai proprio ragione… Ehm… Temo di non…-
-Raven. Sono…-
-Rae-chaaaaaaaaaan!!- enfatizzò a quel punto Sissy, lanciandole le braccia al collo. Quella rimase un poco stordita, poi ricambiò l’abbraccio.
-Sono Sissy, Raven…- sussurrò poi la mora nell’orecchio della compagna che dalla sorpresa allentò la presa sull’amica, che rischiò di ruzzolare a terra per la terza volta in mezz’ora. Questa volta ad impedirle la rovinosa caduta ci pensò la ragazza dai chiari occhi celesti, della sua stessa età, con un timido sorriso sulle labbra rosee.
-Grazie! Tu invece sei…-
-Io… Puoi chiamarmi Judd…-
-JUDDINAAAAAAAA!!- scattò nuovamente Sissy, riacquistando il poco equilibrio che si ritrovava per poi perderlo subito dopo lanciandosi verso l’amica.
-Non ci posso credere… Ci siete proprio tutte…!- sussurrò commossa la ragazza con la rosa bianca fra i capelli scuri e leggeri.
-AH! SENTILA! Ha anche la faccia tosta per dirlo!- si sentì sbuffare dal corridoio.
Una ragazza fece il suo ingresso nel corridoio; portava un cappello di lana blu dal quale uscivano lunghi capelli corvini, che incorniciavano un viso contratto dallo stupore, ed anche un tantino innervosito.
-Un po’ di gelosia non fa mai male…- sussurrò Sissy provocatoria, avvicinandosi il più possibile alla ragazza di fronte a sé, e, mantenendo sempre la debita distanza, continuava ad osservarla – Uhm… Arianne, giusto?- concluse sorridendo.
Quella le si lanciò incontro, raggiante: -Sì, sì! Lo sapevo: Sissy-chan è leggenda!-
Le due si abbracciarono, quando, ad un tratto…
-SISSY!- tuonò una voce in lontananza – PRENDI QUESTOOO!!-
Da una porta rimasta fin a quel momento nell’ombra comparvero due ragazze che, con gridolini di gioia, presero a correre all’impazzata verso la povera ragazza.
Le sue inseguitrici erano evidentemente sorelle, visto che si assomigliavano un sacco: avevano entrambe i capelli lunghi e bruni. La più grande aveva degli occhi verde acerbo, mentre quelli della più piccola erano castani e molto espressivi.
A Sissy non restò altro da fare che abbandonare tutti e scappare, inseguita dalle due sorelle.
-Lucchan!- esclamò allora Selena, riconoscendo dal tono di voce la più piccola del gruppo – Cosa ti ha fatto Sissy? Chi sono quelle due? Da dove sono sbucate? E perché la stanno inseguendo?!-
La ragazza dai lunghi capelli boccolati assottigliò gli occhi per poi sussurrare in tono macabro e sadico: - E’ venuta qui senza dirmi niente… E io mi sono dovuta arrangiare da sola con i nostri genitori…! Dovevo vendicarmi! E così…- concluse accarezzandosi una ciocca di capelli bruni – Ho chiamato Hichiyo ed Emma, due delle sue fan più convinte e testarde, e gliele ho lanciate contro!
Mentre Lucchan raccontava, Sissy…
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!! SONO TROPPO GIOVANE PER MORIREEEEE!!-
La ragazza zigzagava per i corridoi, cercando di seminare le sue inseguitrici, che non erano intenzionate a mollare, dal canto loro.
-SISSY-CHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANNNNN!!-
D’un tratto, Sissy si ritrovò in un vicolo cieco, ed ebbe il tempo di pensare “E’ la fine…” che le due ragazze le saltarono addosso, riempendola di abbracci e lacrime di commozione.
La mora inizialmente non oppose neanche resistenza: era alquanto stanca, inoltre le piaceva farsi un po’ coccolare da quelle due fan stregate dei suoi lavori come scrittrice.
Ma, dopo una mezz’ora abbondante di lodi ed abbracci decise che era più che sufficiente: -Ragazze! Ragazze! Adesso basta! Siete gentilissime, e vi ringrazio dal profondo del cuore, ma mi state soffocando!-
Hichiyo, mortificata, abbassò lo sguardo: -Scusaci Sissy-chan, noi…-
-Aaawww, fatevi abbracciare voi due…!- la zittì la mora, stringendole entrambe in un abbraccio più sciolto, ma pieno d’affetto.
Quando si staccarono, Sissy si voltò: le altre le avevano raggiunte, mentre Selly trascinava per un orecchio Lucchan, la quale silenziosamente ingiuriava contro sua sorella e la sua follia.
Angy fece un rapido conto, ed esclamò: -Ma siamo nove! Ne manca una all’appello!-
A quel punto, intervenne Raven: -E io so chi è.-
Mentre il suo sguardo si incrociava con quello di Sissy, Hichiyo e Selena, i loro pensieri andarono a focalizzarsi su una sola persona “Marty”.
-Lasciate fare a me!- esclamò Sissy quando a tutti fu chiaro chi era l’alunna mancante – Ho già in mente un piano…
Poco dopo, il gruppetto fece scivolare un biglietto da sotto la porta della camera della ragazza in questione.
Marty era comodamente seduta  sul letto a leggere, quando si vide scivolare fra i piedi un foglietto con su scritto “Sorpresa nell’atrio fra 10 minuti”.
Incuriosita, sistemò il segnalibro fra le pagine sottili, chiuse il libro lasciandolo sulle coperte morbide e, assicurato il biglietto in tasca, si richiuse la porta alle spalle.
Intanto, nell’atrio…
-Voi nascondetevi qui intorno. Io arriverò di là. Così facendo, quando lei arriverà da lì, poi…-
-Scusami Sissy-chan, ma non c’ho capito nulla!- sbuffo la ragazza dai lunghi capelli corvini.
-Così adesso puoi capire cosa provo ogni volta che leggo un tuo capitolo…!- enfatizzò con tono drammatico l’amica.
-E poi- intervenne Juddina – Perché le hai scritto proprio “sorpresa”?! Altro che sorpresa! Io mi prenderei un infarto!-
-Grazie Juddy. Ti voglio bene anch’io.- sorrise ironica Sissy, per poi zittire tutte le compagne con un rapido gesto della mano: -Sta arrivando! Tutte ai propri posti!-
Marty fece il suo ingresso nell’atrio ora deserto con un po’ di circospezione.
Cominciava a dubitare di aver fatto la scelta giusta: il messaggio non era stato firmato, inoltre…
Ma non riuscì a ragionare su altro, perché un urlo, accompagnato dal rumore di passi svelti, proveniente dal corridoio attirò la sua attenzione: - MARTYYYYYYY!!-
Le correva incontro una ragazza con indosso un paio di jeans chiari, una maglietta gialla a maniche corte; gli occhi scuri e grandi, la bocca aperta in un sorriso smagliante e fra i capelli mori una molletta a forma di rosa bianca che teneva a bada alcuni corti ciuffi arricciati.
Correva talmente veloce che Marty non ebbe il tempo materiale per spostarsi, e così venne investita dalla ragazza più giovane.
-Ma insomma! Ti sembra una cosa normale travolgermi in questo modo?!- sbottò contrariata, non appena si riprese dallo stupore.
-Io?! Normale?! Starai scherzando spero! Di me si posson dire tante cose, ma la normalità proprio non mi si addice!- si impettì allora Sissy, già in piedi.
Una scintilla balenò nello sguardo di Marty, accendendolo di meraviglia e stupore: -Sissy-chan…?-
-In persona!- Esclamò tutta contenta la mora, porgendo una mano alla compagna per permetterle di alzarsi.
Detto fatto, le due cominciarono a saltellare dalla felicità.
-Andiamo, vah.- sussurrò Raven uscendo dal suo nascondiglio e seguita a ruota dalle altre ragazze.
-Sissy-chan! Dovevi darci il segnale per uscire!- la sgridò a quel punto Emma.
-Scusate, la colpa è di Marty: ci ha messo più del previsto a riconoscermi e così…-
-Con questo cosa vorresti dire scusa…?!- sussurrò Marty con aria minacciosa.
-Ragazze per favore, non iniziate già da adesso a litigare!- le implorò Selly, riportando l’ordine nel gruppo.
Sissy guardò le sue compagne, una ad una, con gli occhi lucidi dalla felicità.
Voleva a tutte un bene pazzesco, ma non poteva negare che erano ragazze molto diverse fra loro, a partire dall’età: una cosa però le riuniva tutte, ed era proprio il motivo per cui adesso si trovavano lì.
Loro erano amanti, scrittrici e fan indemoniate di Inazuma Eleven, e questo bastava a renderle già tutte amiche per la pelle!

~.~ .~.~ .~

-VISTO?! Avete visto che cos’è successo?!
-Calmati Yuuto. E’ successo che le ragazze si sono tutte ritrovate… Che c’è di così strano?-
-CHE C’E’ DI COSI’ STRANO?! Hiroto dico io, hai visto?! Sono bastate un paio d’ore e quelle sono già un gruppo unito e affiatato!-
-Guarda che anche per noi è successa la stessa cosa: sono bastate un paio di partite, e siamo diventati una squadra affiatata e compatta…!-
-Kazemaru… MA VANNEGGI O COSA?! Un paio di partite?! Sai quanto durano un paio di partite?! Sai quant’impegno, determinazione e fiducia verso i propri compagni serve a vincere un paio di  partite?! No, assolutamente no. Il paragone non sta né in cielo né in terra…! E la chiave di tutto è lei!- così dicendo il regista puntò la matita che teneva in mano contro un’immagine trasmessa dalla telecamera che riprendeva Sissy ridere affiancata dalle sue amiche – Lei le conosce tutte! E’ lei che le tiene insieme! Il capo delle pazze squilibrate!-
-Onii-chan, sei tu che vaneggi…!- lo interruppe dolcemente Haruna, facendolo sedere e porgendogli una borraccia – Sei troppo agitato… Calmati…!-
Yuuto iniziò a bere lentamente l’acqua fresca, mentre Gouenji prese parola: -Sì, in effetti Sissy pare
essere l’unica a conoscere tutte le altre nove. Fra loro, invece, alcune non si conoscono. Si può pensare quindi che sia proprio Sissy a tenerle insieme, ma è anche vero che sono state un gruppo solo per qualche ora… E’ troppo presto per arrivare a delle conclusioni…!-
-Però! Pensate un po’: Sissy tiene insieme le sue compagne proprio come Endou-kun fa con noi…!-
Per poco Yuuto non si rovesciò tutta l’acqua addosso.
-Shirou-san! MA TI RENDI CONTO DI COS’HAI DETTO?! Tu credi di poter paragonare quella pazza di Sissy al nostro capitano?! E la squadra della Raimon a quel gruppetto di squilibrate?! Ma dico io, cos’avete tutti oggi?! Pongo al posto del cervello?!-
Endou, che era rimasto fino a quel momento in silenzio, saltò su:- Ehi minna! Andiamo a giocare a calcio?-
In coro tutti esclamarono un bel “Sìì!!” carico di entusiasmo, lasciando il povero Kidou solo in mezzo alla stanza.
-Possibile che non mi riescono ad ascoltare un attimo?! Il calcio dovrebbe essere il nostro ultimo problema adesso…-
Lanciata un’ultima occhiataccia alle telecamere, il rasta sbuffò.
-Aaaahhh… Se ne accorgeranno, i miei compagni, di cosa sono capaci quelle dieci tutte insieme…!-
E uscì dalla stanza, diretto al campo.
  
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